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Luca 1:6-7: Essere luce in un mondo corrotto moralmente.

Luca 1:6-7: Essere luce in un mondo corrotto moralmente.
Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore.  Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata.

Il carattere generale del sacerdozio ai tempi di Zaccaria e ed Elisabetta era profondamente contaminato dalla corruzione dei tempi, ma in mezzo a questa corruzione vi erano Zaccaria ed Elisabetta, erano giusti e irreprensibili.
Zaccaria ed Elisabetta erano una luce! “Giusti” indica che servivano Dio fedelmente come Dio voleva (Genesi 17:1; Cfr. Atti 23:1; 24:16),  camminavano con Dio, e Dio li approvava, li considerava positivamente, li gradiva (davanti a  Dio, Genesi 6:8; 7:1; Ezechiele 14:14; Luca 16:15; Atti 4:19; Ebrei 13:21).
“Davanti a Dio” ci fa capire che noi non dobbiamo comportarci come i Farisei per essere osservate dagli uomini (Matteo 23:5-7). Noi dobbiamo cercare l’approvazione di Dio e non degli uomini! (cfr. Galati 1:10; 1 Tessalonicesi 2:4)  I genitori di Giovanni Battista avevano un comportamento conforme alla volontà di Dio espressa nella Sua legge, indica essere in accordo con ciò che Dio richiede, avevano una condotta esemplare, osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore, erano fedeli al Signore.
“Irreprensibile” si riferisce a essere senza colpa, o non essere in difetto, nel senso che si comportavano secondo tutti i comandamenti e i precetti del Signore, erano attenti a obbedire pienamente a Dio. L’irreprensibilità era radicale, osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore.  Non dicevano: “questo comandamento mi piace e l’osservo, questo insegnamento del Signore non mi piace e quindi non lo considero”. Come facevano in un certo senso i Farisei che pagavano la decima della menta, dell’aneto e del comino, e trascuravano le cose importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede (Matteo 23:23). Zaccaria ed Elisabetta erano attenti a obbedire radicalmente Dio. La loro obbedienza non era parziale.
L’irreprensibilità era stabile. “Osservavano” (poreuomenoi- presente medio participio) è vivere, camminare, condurre se stessi (Atti 9:31; 14:16; 1 Pietro 4:3; 2 Pietro 2:10; 3:3; Giuda 11, 16, 18). Indica il modo di vivere, o di comportarsi in modo consueto, e mette a fuoco la continuità di azione e di vivere, di comportarsi, di fare. Infatti, il verbo è al presente quindi indica che erano irreprensibili costantemente.
Questa è una descrizione di una coppia veramente pia interamente dedicata a Dio nonostante le pressioni della corruzione dilagante. Anche noi oggi viviamo in tempo di grande corruzione morale, non c’è timore di Dio, basta vedere i telegiornali, o leggere i giornali, anche la religiosità è apparente e superficiale, c’è molta ipocrisia, ma come veri cristiani, come discepoli di Gesù, dovremmo essere la luce in questo mondo corrotto (Matteo 5:14) seguendo l’esempio di Zaccaria ed Elisabetta.

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