Luca 4:20-21: L’affermazione risonante Immaginate il silenzio palpabile di una sinagoga piena di fedeli nell’antica Nazaret. Un giovane si alza, srotola con cura un antico manoscritto, e legge parole pronunciate secoli prima dal profeta Isaia. Poi, con un gesto misurato e carico di significato, che segna un punto di svolta nella storia dell’umanità, richiude il rotolo, lo riconsegna all’inserviente e si siede. È in questo momento, nell’intervallo tra il silenzio e la parola, tra l’attesa e la rivelazione, che quest’ultima irrompe nella sinagoga. Ogni occhio è fisso su di Lui. Ogni respiro è sospeso. È come se l’intero universo trattenesse il fiato, consapevole che sta per accadere qualcosa di straordinario. E poi, con autorità che non chiede permesso ma che si impone naturalmente, pronuncia quelle parole che dividono la storia in due: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura che voi udite." Non è solo una dichiarazione, è un fulmine teologico che irrompe in q...
Lamentazioni 3:19-24: L’approccio alla sofferenza Nonostante ci sono delle gioie, la vita è dura e poi moriamo! La sofferenza fa parte della nostra vita in questo mondo peccaminoso, forse l’abbiamo da poco attraversata, o ci siamo in mezzo, o presto ci passeremo! Ma come la dobbiamo affrontare? In questi versetti vediamo l’approccio alla sofferenza che dobbiamo avere. Il contesto di queste parole è che Gerusalemme è stata attaccata e distrutta per mano di Nabucodonosor, strumento di giudizio di Dio (cfr. per esempio 2 Cronache 36:11-21; Lamentazioni 1:5-22). Queste parole, dunque, sono state dette in circostanze davvero drammatiche di guerra. Potete immaginare cosa porti la guerra: distruzione, dolore, morte, fame, malattie, feriti e così via. Ma nonostante il Suo giudizio, il Signore rimane un Dio di grazia, di compassione e di fedeltà. Il profeta nella drammaticità della situazione, in questi versetti, ha parole di conforto, guarda al Signore ricordando c...