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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

L’autocontrollo (Galati 5:22).

L’autocontrollo (Galati 5:22).
L'autocontrollo è gradito a Dio (Geremia 14:10).
L’autocontrollo è il segno di una persona saggia dice Proverbi 29:11; è un aspetto del carattere cristiano, frutto dello Spirito Santo; che dobbiamo ricercare (2 Pietro 1:6; cfr. Atti 24:25; 1 Corinzi 7:5; 1 Tessalonicesi 5:4-7; 1 Timoteo 3:2; 2 Timoteo 3:2-4; Tito 1:8; 2:2,5-6,11-12).

Perdere l’autocontrollo ti lascia impotente come una città senza un muro di protezione! (cfr. Proverbi 21:22). 

In Proverbi 25:28 leggiamo: “ L'uomo che non ha autocontrollo, è una città smantellata, priva di mura” .

Una persona che non riesce a tenere sotto controllo le sue passioni, o le sue emozioni è vulnerabile come una città senza mura, quindi senza difesa, non protetta si espone facilmente agli attacchi dei nemici.
Nei tempi antichi le mura di una città erano la sua principale difesa, senza, la città era facile conquista dei suoi nemici, e quindi vulnerabile a tutti i tipi di scelleratezza, anche alla morte.

1 Corinzi 13:4: Ciò che l’amore è.

1 Corinzi 13:4: Ciò che l’amore è.
 “L'amore è paziente, è benevolo”. 

Il contesto di questi versetti ci dice che senza amore i nostri doni spirituali e le nostre azioni non hanno valore!
Oggi l'amore è un termine vago e usato male. L'amore è una questione di comportamento, non solo sentimento, o sensazione.
Paolo descrive l’amore iniziando con una doppia descrizione dell’amore di Dio, che per mezzo di Cristo si è mostrato paziente e benevolo nei confronti di coloro che meritano, invece il giudizio divino. 
L'implicazione ovvia è: questo amore, l’amore di Dio deve caratterizzare il suo popolo, l’amore gli uni verso gli altri.

1 Giovanni 4:7-11: Il prototipo dell’amore

1 Giovanni 4:7-11: Il prototipo dell’amore
“Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.  Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo.  In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri”.

Marco 12:30-31: Amare il prossimo.

Marco 12:30-31: Amare il prossimo.
"'Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua'". Il secondo è questo: 'Ama il tuo prossimo come te stesso'. Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi”.

I dieci comandamenti si possono racchiudere in questi due comandamenti. 
Questi due comandamenti sono collegati, l’amore per Dio trova la sua espressione nell’amare gli altri, o è convalidato dal nostro amore per gli altri (1 Giovanni 4:20-21).
Il secondo comandamento assomiglia al primo perché entrambi richiedono amore. 
Chi ama il prossimo adempie la legge ci ricorda Romani 13:8-10: "Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge. Infatti il 'non commettere adulterio', 'non uccidere', 'non rubare', 'non concupire' e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: 'Ama il tuo prossimo come te stesso'. L'amore non fa nessun male al prossimo; l'amore quindi è l'adempimento della legge". (cfr. 1 Giovanni 3:23). 

Giovanni 13:34-35: Il nuovo comandamento.

Giovanni 13:34-35: Il nuovo comandamento.
"Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri". 

Questa è la prima delle due occasioni (Giovanni 13:34; 15:12) dove vediamo che Gesù comandò ai Suoi discepoli di amarsi gli uni gli altri, ma è la prima volta che Egli si riferisce a un nuovo comandamento. 
Perché il comandamento è nuovo? 

Mansuetudine (Galati 5:22).

Mansuetudine (Galati 5:22).
Dobbiamo ammettere che la mansuetudine è uno di quei soggetti per i quali preghiamo poco, infatti preghiamo che Dio ci dia la purezza, la pazienza, l’amore, l’autocontrollo, ma non preghiamo molto che ci dia la mansuetudine.
Questo non vuol dire che la mansuetudine sia del tutto assente dalla comunità cristiana, ma forse non l’apprezziamo come fa Dio.

Uno dei motivi per cui non si prega è perché sembra che sia segno di debolezza, di essere senza carattere, oppure che una persona sia senza spirito, senza emozioni, indecisa, stupida, timida, o pigra, o apatica, prive di risorse.
I mansueti non sono tali perché a loro mancano le risorse o qualsiasi altra cosa, anzi credono così tanto alla verità che sono pronti a morire per la verità come ha fatto Gesù e gli apostoli!
La mansuetudine cristiana è compatibile con la forza, l'abilità e il confronto dottrinale ed etico.

Gli eroi della fede nella Bibbia sono stati tutt’altro che deboli, e Dio li ha premiati per il loro coraggio, altri sono stati giudicati da Dio perché privi di spina dorsale per Lui (Apocalisse 3:16). 

La mansuetudine non è codardia e nemmeno deve essere confusa con persone che evitano dibattiti, o conflitti verbali riguardo la dottrina. 
La mansuetudine è forza attiva, e non una debolezza passiva, ci vuole forza, la forza di Dio, per essere veramente mansueti, non è facile esserlo!

Deuteronomio 2:7: Dio è fedele al Patto (2)

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