Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista. La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori. Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7: “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
Ebrei 5:8: Imparare l’ubbidienza attraverso la sofferenza. “Benché fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì”. Mi ha sempre meravigliato questo versetto! Com’è possibile che Gesù dovesse imparare l’ubbidienza, visto che Lui era il Figlio di Dio, quindi di natura divina? Gesù scelse d’imparare l’ubbidienza come uomo e come uomini non possiamo che imparare a ubbidire a Dio attraverso la sofferenza. Questo versetto è una conferma molto importante dell’umanità di Gesù, e presuppone una crescita nel senso umano di Luca 2:52; questo apprendimento culminerà nella Sua ubbidienza fino alla morte sulla croce (Filippesi 2:4-11). Gesù incarnando la vita umana, ha conosciuto il dolore, le limitazioni e la fragilità degli esseri umani. Così, Gesù, condividendo la nostra natura umana, doveva fare l’esperienza di soffrire con l’umanità per soffrire per essa. L’ubbidienza imparata attraverso la sofferenza, era necessaria per il Suo sacrificio perfetto e anche per la Sua i...