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Visualizzazione dei post con l'etichetta felicità

Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Ecclesiaste 1:8: Niente soddisfa

  Ecclesiaste 1:8: Niente soddisfa La vanità del mondo umano L’ecclesiaste, Salomone dai vv.2-11 sta parlando della vanità della vita. I vv.4-11 sono la spiegazione, o l’illustrazione, e rispondono alla domanda del v.3: “Che profitto ha l'uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole?” Dai vv.8-11 vediamo tre aspetti della vanità della vita, oggi vediamo il primo aspetto nel v.8: niente soddisfa. Non ci sono prove che il filosofo francese Alber Camus abbia affermato di essere stato direttamente influenzato da Salomone, tuttavia, è interessante notare che entrambi affrontano il tema del significato della vita e dell'assurdità dell'esistenza. L’insegnante di filosofia e scrittore Jonny Thomson su di lui scrive: “Camus, esponente dell’esistenzialismo francese, partì dalla tesi secondo cui non esistono regole oggettive che possono guidare la nostra vita. L’uomo non ha alcun ‘fine’ a cui tendere (come sosteneva invece Aristotele), non esiste una legge morale (come riteneva ...

Filippesi 4:4: Un imperativo ben sottolineato

  Filippesi 4:4: Un imperativo ben sottolineato A Franz Joseph Haydn, il grande compositore austriaco di musica classica (Rohrau, 31 marzo 1732 – Vienna, 31 maggio 1809), fu chiesto una volta perché la sua musica di chiesa era così allegra; lui rispose: “Quando penso a Dio, il mio cuore è così pieno di gioia che le note danzano e saltano, per così dire, dalla mia penna, e poiché Dio mi ha dato un cuore allegro, mi sarà perdonato di servirLo con spirito allegro". La gioia è un tema chiave di questa epistola (Filippesi 1:4,18,25; 2:2,17-18,28-29; 3:1; 4:1,4,10). La lettera ai Filippesi sottolinea la gioia nonostante sia stata scritta da Paolo mentre era in prigione e i credenti di Filippi stavano attraversando prove molto dure; quindi Paolo aveva bisogno di porre l'accento sulla gioia per timore che si fissassero sulla loro situazione e diventassero negativi distogliendo lo sguardo dal Signore. Per alcuni studiosi, Paolo con il v.4 inizia una nuova sezione, per altri Paolo ripre...

Salmo 2:1-5: Il regno invincibile (1). La ribellione contro Dio e il Suo Unto.

Salmo 2:1-5: Il regno invincibile (1). La ribellione contro Dio e il Suo Unto.  Secondo gli studiosi, insieme al Salmo 1, il Salmo 2 costituisce un'introduzione in due parti al Salterio.  Mentre il Salmo 1 si concentra sulla via dei giusti in contrasto con gli empi, il Salmo 2 si concentra sulla vittoria dell’unto del Signore sulle nazioni, e può servire come introduzione agli altri salmi il cui soggetto è l’unto, il re di Dio (18; 20; 21; 45; 72; 89; 110; 144). Il Salmo 2, allora è il primo esempio nel Salterio della categoria dei salmi noti come "salmi regali",  composizioni che riguardavano principalmente i re di Giuda. Alcuni studiosi dicono che questo salmo si basava su un evento storico e veniva cantato per l’incoronazione di un re come quello riportato in 2 Samuele 5:3 quando venne unto re Davide. È una dichiarazione rituale, che il re di Gerusalemme, grazie al Signore è inattaccabile e invincibile. Oppure va visto alla luce della profezi...

Salmo 1:1-3: La via del devoto.

Salmo 1:1-3: La via del devoto. Dante Alighieri inizia la divina commedia con queste parole: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita”. Invece Charles H. Spurgeon ci ricorda: “Camminate con Dio, e voi non potete sbagliare strada, voi avete un’infallibile sapienza a dirigervi, permanente amore a confortarvi ed eterna potenza a difendervi”.    Sappiamo che ci sono molte strade diverse per ogni persona, una serie di scelte che stanno davanti a noi: la scelta della scuola, del lavoro, con chi sposarsi e così via.  ORA LE SCELTE SEGNANO IL NOSTRO DESTINO: IN BASE A CIÒ CHE SCEGLIAMO FAREMO E SAREMO!  CIÒ CHE SCEGLIAMO DETERMINERÀ LA NOSTRA VITA! La stessa cosa vale per la nostra vita spirituale presente e futura. Per la Bibbia, la vita è un viaggio che offre solo due strade! Infatti in questo salmo vediamo alla fine che ci sono due tipi di scelte: la via dell’alto e la via del basso, del cielo e della terra...

IL RICCO STOLTO (Luca 12:13-21).

IL RICCO STOLTO (Luca 12:13-21).  Blaise Pascal scriveva: “ Tutti gli uomini, nessuno eccettuato, cercano di essere felici, per quanto impieghino mezzi diversi, tutti tendono a questo fine. Quelli che spinge alcuni ad andare alla guerra, e altri a non andarci, è sempre questo desiderio, presente negli uni come negli altri, sebbene accompagnato da opinioni diverse. La volontà non fa mai il minimo passo se non verso quest’oggetto. È il movente di tutte le azioni di tutti gli uomini, anche di quelli che s’impiccano”.  Tutti ricerchiamo la felicità! Il punto è come e dove trovarla. Molti fin dall’antichità considerano la felicità come il fine ultimo dell’uomo ed è vista come uno stato di completa soddisfazione derivante dal possesso. Perciò, per molti la felicità, è nell’avere ricchezze e goderle, per questo motivo si ama e si ricerca di accumulare sempre più soldi.  Ma come ha detto qualcuno con i soldi, puoi comprare tutto dovunque vai, tranne che la felicità!! ...

La spiritualità Biblica: le discipline spirituali. Buon uso del tempo.

La spiritualità Biblica: le discipline spirituali. Buon uso del tempo. In questa lezione vedremo che la spiritualità: 1. Si vede dal buon uso del tempo,cioè in modo saggio e responsabile. 2. I motivi per cui siamo chiamati a farne un buon uso. È meglio perdere qualcosa che perdere tempo, siamo in grado di recuperare il denaro perso, ma il tempo è irrecuperabile.  (Crisostomo)  La consacrazione e quindi la vera spiritualità è il risultato di una vita disciplinata spirituale e alla base di questo c’è la disciplina del tempo, il modo come usiamo il tempo. Il tempo che Dio ci dona è prezioso  e non va sprecato.  Il modo per non sprecarlo è di usarlo per il regno e per la gloria di Dio (Giov.17:4). Quindi il cristiano spirituale userà il tempo in modo saggio e responsabile per il regno e la gloria di Dio come fece Gesù.  Ma vediamo i motivi per cui il cristiano spirituale userà il tempo in modo saggio e responsabile.

La condizione del credente: esecutore della Parola di Dio.

Giacomo 1:22-25: La condizione del credente: esecutore della Parola di Dio. Qualcuno pensa che essere un buon cristiano significa frequentare la chiesa, ascoltare solo la Parola di Dio senza metterla in pratica, ma non è così! L'obbedienza alla Parola di Dio è il requisito spirituale e la dimostrazione inequivocabile di coloro, che sono discepoli di Gesù, e quindi il denominatore comune per tutti i veri credenti (cfr. Giovanni 8:31). La linea di demarcazione tra il discepolo di Gesù o i figli di Dio e il peccatore o i figli del diavolo, è abbondantemente chiara nella Bibbia e quindi nella vita (1 Giov.2:3-4; 3:9-10). Se i vv.19-20, indicano, la prontezza nell’ascoltare la Parola, il v.21 il modo come riceverla, i vv.22-25 l’enfasi è sul metterla in pratica. 

Il ricco stolto.

Luca 12:13-21: Il ricco stolto.  Blaise Pascal scriveva: “ Tutti gli uomini, nessuno eccettuato, cercano di essere felici, per quanto impieghino mezzi diversi, tutti tendono a questo fine. Quelli che spinge alcuni ad andare alla guerra, e altri a non andarci, è sempre questo desiderio, presente negli uni come negli altri, sebbene accompagnato da opinioni diverse. La volontà non fa mai il minimo passo se non verso quest’oggetto. È il movente di tutte le azioni di tutti gli uomini, anche di quelli che s’impiccano ”. Tutti ricerchiamo la felicità! Il punto è come e dove trovarla. Molti fin dall’antichità considerano la felicità come il fine ultimo dell’uomo ed è vista come uno stato di completa soddisfazione derivante dal possesso. Perciò, per molti la felicità, è nell’avere ricchezze e goderle, per questo motivo si ama e si ricerca di accumulare sempre più soldi. Ma come ha detto qualcuno con i soldi, puoi comprare tutto dovunque vai, tranne che la felicità!!

Chi è un cristiano?

Chi è un cristiano?  Se qualcuno ti facesse questa domanda, come risponderesti? Essere cristiani significa appartenere a una certa chiesa? Significa essere religiosi? Osservare i Dieci Comandamenti? Credere che la Bibbia sia  la Parola di Dio? Essere interessato alla teologia? Credere nelle dottrine della Bibbia? Partecipare ai sacramenti? Essere brave persone? Vance Havner scrisse:  “ I cristiani,  non sono solo brave persone. Sono nuove creature. Se sei quello,  che sei sempre stato, tu non sei un cristiano ! ”  Il cristiano è una nuova creatura in Cristo, egli è nato di nuovo (2 Corinzi 5:17; Giovanni 3:3-5), è una nuova persona; c'è stato un momento nella sua vita che è avvenuto un cambiamento, è diventata una nuova persona in Cristo per la potenza rigeneratrice dello Spirito Santo (Tito 3:1-7)! Un cristiano è una persona rigenerata! La rigenerazione non è la vecchia natura alterata, riformata o rinvigorita. La rigenerazione è una nuova cre...

Il timore di Dio

Salmo 34:11-22: Il timore di Dio. Davide invita ancora le persone a ricorrere a Dio, a cercare aiuto da Yahvè piuttosto che a ricorrere in altre divinità. L’esortazione e l’enfasi che attraverso questo salmo presuppone che non è un atteggiamento facile e istintivo. Le persone sono sempre tentate di fare i conti, di prendere il controllo del proprio destino o di guardare ad altre risorse  e non in Dio! È intenzione di Davide in questo Salmo non solo adorare il Signore e testimoniare della sua bontà, ma anche insegnare a noi il timore del Signore (v. 11). Abbiamo notato che il timore del Signore è vivere una vita devota, consacrata a Dio. Nei vv.11-22 vediamo questa verità è più evidente, perché ci viene detto espressamente: “vi insegnerò il timore del Signore”, quindi cosa consiste temere il Signore. Davide ci invita ad ascoltarlo per imparare il timore del Signore. Solo chi ha imparato il timore del Signore può insegnare agli altri il timore del Signore. Dal momento che Davide ...

Chi è l'uomo beato?

Giacomo 1:12: Chi è l'uomo beato? Il tema della perseveranza nel tempo della sofferenza ci riporta ai versetti 2-4 dello stesso capitolo di Giacomo, sofferenza dovuta per la persecuzione con ogni probabilità. In quella occasione Giacomo aveva detto di affrontare le prove con gioia sapendo che  la prova produce costanza e la costanza operi affinché il credente può essere perfezionato, che il suo carattere possa maturare moralmente e spiritualmente parlando. Anche qui vediamo che la perseveranza porta la benedizione di Dio. Questa benedizione, naturalmente, è qualcosa che i cristiani possono godere in questa vita, ma l'attenzione di Giacomo è nel futuro, il culmine di questa benedizione è dopo la morte. I cristiani che perseverano sotto la prova, saranno approvati da Dio e quindi riceveranno la corona della vita che Dio ha promesso a quelli che lo amano. La costanza porta l'approvazione di Dio e la Sua approvazione porta la corona della vita.  Ora l'uomo che perseve...

Le Beatitudini- Introduzione-

Matteo 5:1-12: Le Beatitudini - Introduzione- Una giovane donna, di quelle che parlano tanto, ma proprio tanto chiese un giorno al barone scrittore e politico francese Montesquieu (1689 -1755): “Sapreste dirmi in che cosa consiste la felicità ?” Il barone rispose: “ per chi vi sta vicino, signorina, consiste nell’essere sordo!” La felicità è indubbiamente una parola o una questione che coinvolge tutte le persone, perché tutti ricerchiamo, bramiamo la felicità. Tutti abbiamo questo obiettivo e tutto ciò che facciamo è motivato da questo obiettivo, non c’è niente che facciamo,lo facciamo per essere felici. La felicità è il pensiero guida e lo scopo primario dell'agire umano. Un dizionario dice che: “la felicità è lo stato d’animo di chi è felice”. Ma chi è felice? Per alcuni la felicità appartiene alle persone prive di intelligenza come afferma lo scrittore brasiliano Jorge Amado (1912-2001): "La felicità appartiene unicamente ai somari e agli idioti. È una fortuna che siamo...

L'acqua viva

Giovanni 4:13-14: L'acqua viva. Gesù lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea, doveva passare per la Samaria. Gesù venne nel mondo per morire in croce per salvare i peccatori, ma c’era un’ora un momento, secondo il piano di Dio, che Lui doveva morire, perciò evitava gli scontri diretti con i capi religiosi fino a quando non doveva arrivare quell’ora, perciò dovette lasciare per questo motivo come leggiamo nei vv.1-2, la Giudea per la Galilea perché i capi religiosi seppero che faceva più discepoli di Giovanni  Battista, in questo momento non voleva uno scontro diretto.  Ora per andare in Galilea a piedi, con i Suoi discepoli, doveva passare per la Samaria. Verso mezzogiorno, il caldo, la stanchezza lo costringono a fermarsi, in una città della Samaria di nome Sicar, vicino a un pozzo, il pozzo di Giacobbe. Giacobbe era un patriarca di Israele vissuto centinaia di anni prima. Gesù, dunque,  si ferma vicino questo pozzo, mentre i suoi discepoli sono and...

Il giusto e l'empio,due vite, due destini diversi

Salmo 1 Charles H. Spurgeon: “Camminate con Dio , e voi non potete sbagliare strada, voi avete un’infallibile sapienza a dirigervi, permanente amore a confortarvi ed eterna potenza a difendervi”. Ci sono molte strade diverse di ogni persona, una serie di scelte che stanno davanti a noi: per la scelta della scuola, del lavoro, con chi sposarsi e così via. Per la Bibbia, la vita è un viaggio che offre solo due strade! Infatti in questo salmo vediamo alla fine che ci sono due tipi di scelte: la via dell’alto e la via del basso, le scelte segnano il nostro destino, nel senso che ciò che scegliamo faremo e saremo: se uno decide di rubare prima o poi lo prenderanno e sarà messo in carcere. Ciò che scegliamo determinerà la nostra vita! La stessa cosa vale per la nostra vita spirituale presente e futura. Questo salmo è stato scritto per insegnarci ciò che conta veramente nella vita! Il Salmo 1 parla di due persone, di due vie e dei loro destini: la via della benedizione e la via della mal...