Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista. La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori. Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7: “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
Matteo 6:9: Ciò che dobbiamo ricordare! “Padre nostro che sei nei cieli”. Gesù insegna ai Suoi discepoli come pregare. Gesù inizia col dire “Padre nostro”. “Nostro” includeva solo i suoi discepoli, ma non Gesù stesso, perché aveva un rapporto unico (Matteo 3:17; 11:27). Che cosa significa questo indirizzo di preghiera? Prima di tutto “Padre nostro che sei nei cieli” indica: 1) Intimità. “Padre” (Pater) si riferisce a una parola ebraica (Abbà) che indica un affetto speciale, calore, rapporto intimo nella sicurezza della cura di un padre amorevole. “Padre” allora ci parla della vicinanza di Dio che si prende cura dei Suoi figli e ascolta le loro preghiere. Così un figlio di Dio può andare alla Sua presenza senza paura, con libertà e fiducia in preghiera sapendo che Dio lo ama, lo accoglie e si prende cura di lui ogni giorno! Sapere che Dio è nostro Padre ci dà sicurezza e speranza, ci libera dalla solitudine, e anche se fossimo rifiutati e abbandonati dalla nostra famigli...