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Visualizzazione dei post con l'etichetta cristiano

Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Filippesi 4:4: Un imperativo ben sottolineato

  Filippesi 4:4: Un imperativo ben sottolineato A Franz Joseph Haydn, il grande compositore austriaco di musica classica (Rohrau, 31 marzo 1732 – Vienna, 31 maggio 1809), fu chiesto una volta perché la sua musica di chiesa era così allegra; lui rispose: “Quando penso a Dio, il mio cuore è così pieno di gioia che le note danzano e saltano, per così dire, dalla mia penna, e poiché Dio mi ha dato un cuore allegro, mi sarà perdonato di servirLo con spirito allegro". La gioia è un tema chiave di questa epistola (Filippesi 1:4,18,25; 2:2,17-18,28-29; 3:1; 4:1,4,10). La lettera ai Filippesi sottolinea la gioia nonostante sia stata scritta da Paolo mentre era in prigione e i credenti di Filippi stavano attraversando prove molto dure; quindi Paolo aveva bisogno di porre l'accento sulla gioia per timore che si fissassero sulla loro situazione e diventassero negativi distogliendo lo sguardo dal Signore. Per alcuni studiosi, Paolo con il v.4 inizia una nuova sezione, per altri Paolo ripre...

Filippesi 1:21: La vita per Paolo

Filippesi 1:21: La vita per Paolo  La vita è fatta di slogan, come per esempio quelli pubblicitari. Eccone qualcuno famoso del passato: “Dal carciofo ‘Cynar’ contro il logorio della vita moderna”. “Dove c'è Barilla c'è casa”. “’Falqui’. Basta la parola”.  “’Denim’, per l'uomo che non deve chiedere mai”. “È ‘Lavazza!’ Più lo mandi giù, più ti tira su”. “Locatelli fa le cose per bene”.  “Duracell dura di più”. “Che mondo sarebbe senza Nutella?” Oppure ci sono frasi che sanno di slogan scritti sui muri. Per esempio una scritta su un muro diceva: “Io non porto rancore, ma solo odio di qualità”. Ora vediamo in Filippesi 1:21 lo slogan che era di Paolo e dovrebbe esserlo per tutti i veri cristiani e riguarda l’atteggiamento sulla vita e la morte che anche noi dovremmo avere: “Per me il vivere è Cristo e il morire è guadagno”. Paolo si trova in carcere a Roma a causa della predicazione del vangelo. La sua prigionia è servita per il progresso del vangelo, le guardie Romane e altr...

Giacomo 4:8: Avvicinatevi a Dio!

  Giacomo 4:8: Avvicinatevi a Dio! "Avvicinatevi a Dio”. Continua ancora l’esortazione di Giacomo basato sulla sua preoccupazione per la vita spirituale dei suoi lettori. Il loro comportamento mondano, descritto molto bene nei versetti precedenti (Giacomo 3:14-4:1-5), li ha allontanati da Dio.  Ma cosa significa avvicinatevi a Dio?  Avvicinatevi a Dio indica la comunione. “Avvicinatevi” esprime l’azione positiva di avvicinarsi a Dio in contrasto con l’azione negativa del versetto precedente di resistere al diavolo. “Avvicinatevi a Dio” ricorda il rapporto dei servi di Dio che devono avere con Lui. “Avvicinatevi a Dio” ricorda ancora, l’idea dell’Antico Testamento di un sacerdote, o di Mosè che si avvicinano al Signore come menzionato in diversi versetti (Esodo 19:22; 24:2; Levitico 21:21, 23; Deuteronomio 16:16; Isaia 29:13; 58:2, 65:5; Ezechiele 40:46,Cfr. Ebrei 4:16; 7:19). Ricorda anche, le molte promesse profetiche che indicavano la conversione del popolo (2 Cronache ...

Se sei un vero cristiano, guarda alle cose eterne (2 Corinzi 4:7-18)

  Se sei un vero cristiano, guarda alle cose eterne (2 Corinzi 4:7-18) “Se mi chiedessero di azzardare un'opinione su quale sia la malattia più diffusa oggi nella chiesa, suggerirei che è lo scoraggiamento” (Martyn Lloyd-Jones). Per quali ragioni ti scoraggi più spesso? Quali aree della tua vita sono difficili da affidare completamente a Dio? Quando sei stato scoraggiato o perplesso nella tua vita cristiana? Osservare Paolo fa un’affermazione. Paolo sta parlando del tesoro riferendosi al Vangelo della gloria di Cristo (v.4), o della conoscenza della gloria di Dio (v.6). I vasi di terra a cui si riferisce Paolo, sono i corpi dei cristiani, corpi umani normali quindi fragili, o deboli, senza un valore speciale (v.7). Perché Paolo sottolinea questo “tesoro” e “in vasi di terra”? Qual è lo scopo di questa grande potenza, cioè della potenza trasformatrice del Vangelo, o la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo? Che cosa enfatizza Paolo? (2 Corinz...

Trova conforto in Dio! (Isaia 40:1-11)

 Trova conforto in Dio! (Isaia 40:1-11) “Un uomo deve riposare interamente su Dio, in modo che non abbia bisogno di cercare molto conforto nelle mani degli uomini” (Tommaso da Kempis). In che modo, secondo te, le persone si consolano per le difficoltà della vita? Qual è uno dei messaggi più confortanti che hai mai ricevuto da un cristiano? C’è stato qualcosa che ti ha fatto capire quanto l’umanità sia fragile?

Romani 8:28: Andrà tutto bene!

Romani 8:28: Andrà tutto bene! “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno”.  Ultimamente in piena emergenza epidemia del “coronavirus”, o “covid-19”, sono apparsi un po' dappertutto in Italia dei post-it: “Andrà tutto bene". È un post che invita alla speranza, a non arrendersi al pessimismo e a essere coraggiosi. Anche questo versetto dell’apostolo Paolo, scritto intorno al 56 d.C., incoraggia i cristiani di Roma a non perdere la speranza e a confidare sempre in Dio. In queste parole dell’apostolo, vediamo la provvidenza di Dio nel guidare e controllare tutti gli eventi e tutte le circostanze secondo il Suo disegno. Con “or sappiamo” Paolo sta affermando qualcosa che i cristiani già conoscevano e credevano. Prima di tutto Paolo ci dice che tutte le cose cooperano al bene. “Tutte le cose” (panta) comprende tutto senza limiti, si riferisce a tutte le circostanze, nessuna esclusa, sia le gioie e si...

Galati 4:19: Cristo formato in voi!

Galati 4:19: Cristo formato in voi! “Figli miei, per i quali sono di nuovo in doglie, finché Cristo sia formato in voi”. Molte persone che si dicono cristiane, la loro crescita spirituale può essere paragonata a stare seduti su un cavallo a dondolo che non va da nessuna parte: si muove, ma non fa passi avanti! Paolo soffriva per la condizione spirituale dei cristiani della Galazia, come una donna in doglie. La sua sofferenza era che Cristo non era ancora formato in loro. Il verbo “sia formato”, era una parola che si riferiva al processo mediante il quale l’embrione di un bambino si sviluppa nell'utero della madre. “Cristo sia formato in voi” indica che Gesù deve crescere in un vero cristiano, e questo si riferisce al carattere di Gesù Cristo (cfr. 2 Corinzi 3:18; Efesini 4:21-24; Colossei 3:9-11).

Matteo 6:10: Sia fatta la volontà di Dio.

Matteo 6:10: Sia fatta la volontà di Dio. Questo soggetto di preghiera è molto abusato, ma se molte persone la capissero realmente, avrebbero difficoltà a recitarla!  Josè M.Martinez a proposito questa richiesta di preghiera scrive: “In chi la medita nel modo dovuto, genera pensieri al tempo stesso inquietanti e salutari. Inquietanti perché producono una scossa fortissima nella nostra volontà, che è la parte più rilevante della nostra personalità. Salutari perché aprono la strada alla meta suprema dell’essere umano: vivere conformemente ai sublimi piani che Dio ha per lui”.

Le parabole dell’attenta decisione (Luca 14:28-32).

Le parabole dell’attenta decisione (Luca 14:28-32). Un grande pianista è stato accolto dopo un concerto da un ammiratore che gli ha detto che avrebbe dato la sua vita per suonare come lui. Il pianista rispose che sarebbe davvero costato tanto tutto questo, perché aveva dato la vita per poter suonare il piano con eccellenza. Si era allenato per ore e ore. Aveva rinunciato a tutte le altre attività della vita per essere un grande pianista. Il grande costo per il pianista era che la sua vita fosse pienamente impegnata nel suonare il pianoforte. Così c’è un grande costo a essere discepoli di Gesù! Tutti i veri cristiani sono discepoli di Gesù, essere cristiano e discepolo, non sono due cose separate. Una persona non può dire di essere cristiana senza essere discepolo, il cristiano è un discepolo di Gesù!  Per tre volte nei vv. 26,27 e 33 vediamo che Gesù dice: “Essere mio discepolo”.

1 Corinzi 13:5: Ciò che l’amore non fa’ (Seconda parte).

1 Corinzi 13:5: Ciò che l’amore non fa’ (Seconda parte). “Non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse” Paolo continua a parlare della natura dell’amore, quindi ciò che l’amore non fa’. L’amore non si comporta in modo sconveniente. “Sconveniente” (aschēmonei), viene da una parola (aschḗmōn 1 Corinzi 12:23; Genesi 34:7) che indica inaccettabile, indecente. “Sconveniente” indica ciò che non è fatto secondo la forma dovuta, indica un comportamento che non è in armonia con la norma stabilita di decenza, quindi ciò che è vergognoso, disonorevole, indecente, improprio. Paolo può riferirsi a qualcosa d’indecente riguardo gli aspetti sessuali (aschēmonei -1 Corinzi 7:36; Cfr. 5:1-2; cfr. aschēmosúnē - Romani 1:27, Apocalisse 16:15, Levitico 18:6-7; aschḗmōn -1 Corinzi 12:23).

Il frutto dello Spirito Santo. Introduzione (Galati 5:22).

Il frutto dello Spirito Santo. Introduzione (Galati 5:22). Alla fine della seconda guerra mondiale, due immagini sono apparse in una rivista che mostrava un soldato contro un carro armato. La prima immagine mostrava l’enorme carro che stava piombando sul piccolo soldato con un semplice fucile, per schiacciarlo. L'immagine seguente mostrava cosa poteva accadere se il soldato avesse avuto in mano un bazooka, o un lanciarazzi, nelle sue mani. In questa seconda immagine il carro armato era ridimensionato quasi al pari del soldato e accartocciato. Senza la potenza dello Spirito Santo nella nostra vita, siamo come la prima immagine di quel soldato che con un fucile cerca di affrontare un carro armato.  Mentre ripieni di Spirito Santo, quindi con la Sua potenza siamo come quel soldato ben armato che con un bazooka, o un lanciarazzi distrugge il carro armato! Solo con la potenza dello Spirito Santo possiamo vivere come Dio vuole e quindi vincere il peccato!

Gal.5:22:Il frutto dello Spirito Santo.

Gal.5:22:Il frutto dello Spirito Santo. Alla fine della seconda guerra mondiale, due immagini sono apparse in una rivista che mostrava un soldato contro un carro armato. La prima immagine mostrava l’enorme carro che stava piombando sul piccolo soldato con un semplice fucile, per schiacciarlo. L'immagine seguente mostrava cosa poteva accadere se il soldato avesse avuto in mano un bazooka, o un lanciarazzi, nelle sue mani. In questa seconda immagine il carro armato era ridimensionato quasi al pari del soldato e accartocciato. Senza la potenza dello Spirito Santo nella nostra vita, siamo come la prima immagine di quel soldato che con un fucile cerca di affrontare un carro armato. Mentre ripieni di Spirito Santo, quindi con la Sua potenza siamo come quel soldato ben armato che con un bazooka, o un lanciarazzi distrugge il carro armato! Solo con la potenza dello Spirito Santo possiamo vivere come Dio vuole e quindi vincere il peccato!

Introduzione al frutto dello Spirito Santo (Galati 5:22).

Introduzione al frutto dello Spirito Santo (Galati 5:22). Alla fine della seconda guerra mondiale, due immagini sono apparse in una rivista che mostrava un soldato contro un carro armato. La prima immagine mostrava l’enorme carro che stava piombando sul piccolo soldato con un semplice fucile, per schiacciarlo. L'immagine seguente mostrava cosa poteva accadere se il soldato avesse avuto in mano un bazooka, o un lanciarazzi, nelle sue mani. In questa seconda immagine il carro armato era ridimensionato quasi al pari del soldato e accartocciato. Senza la potenza dello Spirito Santo nella nostra vita, siamo come la prima immagine di quel soldato che con un fucile cerca di affrontare un carro armato.  Mentre ripieni di Spirito Santo, quindi con la Sua potenza siamo come quel soldato ben armato che con un bazooka, o un lanciarazzi distrugge il carro armato! Solo con la potenza dello Spirito Santo possiamo vivere come Dio vuole e quindi vincere il peccato!

1 Pietro 1:15: La vera santificazione.

1 Pietro 1:15: La vera santificazione. “Ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta”.     “Siate” (genēthēte aoristo imperativo) santi indica che il credente deve diventare santo, o diventare più santo di quello che è, o che la santità deve essere una caratteristica del credente, del cristiano una volta per tutte. Possiamo fare due osservazioni riguardo la santificazione. La prima osservazione è: A) La santificazione non deve essere doppia. La santificazione deve essere il nostro stile di vita, quindi, deve coinvolgere tutta la nostra vita in tutto quello che facciamo all’interno di una società ostile a Dio. Robert B. Deffinbaugh a riguardo dice: “Noi dobbiamo essere santi in ogni aspetto della nostra condotta. La santità non sarà compartita in certe aree religiose della nostra vita. La santità è uno stile di vita che tocca tutto quello che noi facciamo ”. Il cristiano corre il rischio di essere un camaleonte! ...

Come il Signore (Matteo 10:24-25; Luca 6:40; Giovanni 13:16; 15:20).

Come il Signore (Matteo 10:24-25; Luca 6:40; Giovanni 13:16; 15:20). Le persone di questo mondo hanno i propri guru, maestri a cui guardano, il cristiano guarda solo Gesù Cristo: il Maestro e il Signore! “Il servo non è più grande del suo signore”, il principio di questa parabola nelle sue varie forme, è ripetuta più volte nella Bibbia. Per quale motivo? Cosa significa? Come possiamo applicarle alla nostra vita oggi? Di questa parabola vediamo le versioni, i contesti dove è stata detta, e infine gli insegnamenti.

1 Timoteo 4:7: La pietà solo esteriore.

1 Timoteo 4:7: La pietà solo esteriore. “Esercitati invece alla pietà”. Esiste una pietà, che non è vera! C’è un tipo di persona che professa di essere cristiana, che sembra cristiana solo in apparenza, ma è un cristianesimo solo esteriore. Noi uomini guardiamo all’apparenza, Dio invece guarda al nostro cuore. In 1 Samuele 16:7 è scritto: “ Il Signore non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell’uomo: l’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore”. La vera pietà non è solo una forma esteriore, ma anche una forza interiore. Paolo, sempre a Timoteo, dice che negli ultimi giorni gli uomini avranno determinate caratteristiche, una di queste è: “aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza”  (2 Timoteo 3:5). Un po’ come quelle noci che fuori sembrano buone, ma dentro sono secche, o ci sono i vermi. Un esempio di questo tipo di religiosità si trovava nei Farisei, Gesù li chiamava ipocriti simili ai sepolcri imbiancati che appaiono belli fuor...

2 Tessalonicesi 3:16: Una preghiera per la pace.

2 Tessalonicesi 3:16: Una preghiera per la pace. “Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi”. Paolo alla fine della sua seconda lettera ai Tessalonicesi saluta la chiesa con una preghiera:  “Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni maniera”. La preghiera fa eco alla benedizione della pace di Numeri 6:26 e trova anche le sue radici nella benedizione di Gesù di pace data ai suoi discepoli, registrata in Giovanni 14:27. “Pace” potrebbe essere l'assenza di conflitti all'interno della comunità (2 Tessalonicesi 3:6-15, o dai persecutori (cfr. Atti 24:2; Apocalisse 6:4), ma potrebbe anche essere l’assenza di turbamento, di ansia. I cristiani di Tessalonica potevano essere anche turbati per vari problemi come l’oppressione esterna (1 Tessalonicesi 2:14; 2 Tessalonicesi 1:4-10). La parola “pace” (eirēnē) indica il benessere totale, indica la prosperità della persona in tutta la sua interezz...

2 Corinzi 3:18: La trasformazione progressiva del credente.

2 Corinzi 3:18: La trasformazione progressiva del credente. “E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito”.  Il credente può contemplare a viso scoperto senza velo il Signore, questo significa che le nostre menti non sono più nelle tenebre perché siamo convertiti (2 Corinzi 3:15-16).  “A viso scoperto” (anakekalummenō- perfetto passivo participio) sottolinea la permanenza e l'irreversibilità del suo stato svelato. Il cristiano può sempre contemplare la gloria del Signore!  “Contemplando” (katoptrizomenoi-presente medio participio) è riflettere se stessi in uno specchio. Quindi quando ci specchiamo nella gloria del Signore, siamo trasformati nella Sua stessa immagine. Se dobbiamo individuare lo “specchio” in cui si vede la gloria di Dio, è probabile che sia Cristo com’è presente nel Vangelo (2 Corinzi 4:4-6; C...

Giosuè 24:15: Il servizio a Dio è una scelta.

Giosuè 24:15: Il servizio a Dio è una scelta. “ E se vi sembra sbagliato servire il SIGNORE, scegliete oggi chi volete servire: o gli dèi che i vostri padri servirono di là dal fiume o gli dèi degli Amorei, nel paese dei quali abitate; quanto a me e alla casa mia, serviremo il SIGNORE”. Nella vita siamo chiamati a fare scelte importanti, ma ce n’è una più importante di altre: chi vogliamo veramente servire nella nostra vita. Giosuè lancia una sfida chi il popolo vuole servire: gli idoli o il Signore. Il verbo scegliere indica l’atto di chi sceglie accuratamente (Esodo 17:9; 1 Samuele 17:40; Isaia 41:40).  Dobbiamo riflettere seriamente riguardo chi vogliamo servire veramente! Non bisogna essere superficiali nelle fare le scelte, le scelte determineranno e condizioneranno la tua vita e il tuo comportamento.  La parola scegliere indica una scelta con chiara consapevolezza di ciò che si fa. Sia il proposito del popolo di seguire il Signore per ovvie verità, sia l...

Luca 1:6-7: Giusti anche nelle prove.

Luca 1:6-7: Giusti anche nelle prove. Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore.  Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata. Per Zaccaria ed Elisabetta, umanamente parlando era impossibile avere figli: Elisabetta era sterile, ed entrambi erano vecchi. La loro condizione era difficile da capire perché si riteneva che Dio avrebbe benedetto i suoi servi fedeli dando loro dei bambini (Deuteronomio 7:14; Salmo 127:3-4; 128). Questo significava per la mentalità di allora che Dio li aveva privati della Sua benedizione ed era una cosa vergognosa non averli (Luca 1:24-25; cfr. 1 Samuele 1:5-6; 2 Samuele 6:23). Ma loro erano fedeli! Quindi la loro mancanza di figli non era un castigo di Dio! Non era il risultato di un peccato, non era la conseguenza della maledizione di Dio (Deuteronomio 28:15,18).  Noi possiamo fare alcune considerazioni per la nostr...