Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista. La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori. Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7: “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
Giosuè 14:12: Possiamo farcela! “C’è la possiamo fare!” racchiude in sé un messaggio di grande forza e positività. È un invito a non arrendersi mai. Nello sport, gli atleti usano spesso questo motto per motivarsi a vicenda e a raggiungere la vittoria. Nel mondo del lavoro, i gruppi utilizzano questo motto per incoraggiarsi a vicenda e a raggiungere gli obiettivi comuni. Nel sociale, le persone usano questo motto per promuovere la giustizia, l'uguaglianza e un mondo migliore per tutti. Ma io oggi voglio usare questo motto in relazione alla fede, considerando l’esempio di Caleb, il figlio di Gefunne, il Chenizeo. In Giosuè 14:12 leggiamo le sue parole: “Dammi dunque questo monte del quale il SIGNORE parlò quel giorno, poiché tu udisti allora che vi stanno degli Anachiti e che vi sono delle città grandi e fortificate. Forse il SIGNORE sarà con me, e io li scaccerò, come disse il SIGNORE”. Questo versetto fa parte del racconto della distribuzione della terra di Canaan tra le tribù di ...