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Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Ecclesiaste 1:16-18: Oltre l’intelletto!

 Ecclesiaste 1:16-18: Oltre l’intelletto! Quanti di voi si sono mai sentiti persi in un labirinto di domande esistenziali, cercando risposte che sembrano sempre sfuggirvi? Bill Watterson è un famoso fumettista americano, noto soprattutto per aver creato la striscia a fumetti Calvin & Hobbes. La serie è stata pubblicata sui quotidiani statunitensi dal 1985 al 1995 e racconta le avventure di un giovane ragazzo, Calvin, e della sua tigre di peluche, Hobbes, che si anima solo quando Calvin è presente. In uno dei classici fumetti di Bill Watterson, il curioso ragazzo Calvin chiede a Hobbes, la sua tigre di peluche che prende vita nella sua immaginazione: "Perché credi che siamo qui?" Sono entrambi seduti a terra, appoggiati a un grande albero.  Hobbes risponde: "Perché siamo venuti qui". "No, no", ribatte Calvin; "Intendo qui sulla terra".  Hobbes risponde: "Perché la terra può sostenere la vita".  "No, voglio dire, perché siamo da ...

Giobbe 2:9: Un consiglio insensato!

   Giobbe 2:9: Un consiglio insensato! Kristin Armstrong scrive: “Spesso le circostanze della vita ci portano in luoghi in cui non avremmo mai avuto intenzione di andare. Visitiamo alcuni luoghi di bellezza, altri di dolore e desolazione”. La vita non segue un percorso lineare e prevedibile. Le circostanze possono cambiare improvvisamente, portandoci in circostanze inaspettate che non avremmo mai scelto, alcune sono meravigliose che ci riempiono di gioia e gratitudine, altre dolorose che ci mettono alla prova. Cerchiamo di evitare a tutti i costi la sofferenza, passiamo tutta la nostra vita a cercare di evitarla, ma la sofferenza fa parte della condizione umana.  Non esiste un uomo, o una donna di Dio, che non abbia sofferto, o soffrirà! Tutti noi abbiamo sofferto, stiamo soffrendo, o soffriremo, ma il punto è: come reagiamo alla sofferenza? Tutto ci può essere portato via, ma abbiamo la libertà di scegliere come reagire alla sofferenza! “Ma lascia stare Dio, e muori!” ci...

Salmo 77:2-6: Il lamento di Asaf . La depressione di Asaf (2)

 Salmo 77:2-6: Il lamento di Asaf . La depressione di Asaf (2) Il primo ministro inglese Winston Churchill era un oratore molto eloquente, con i suoi discorsi ha sollevato il morale dell'Inghilterra, ma ha combattuto la depressione per tutta la vita, l’ha chiamata il "cane nero".  Anche i credenti soffrono di depressione, anche spirituale, e questa a volte è una tattica del diavolo come ci ricorda Martyn Lloyd-Jones: “L'unico scopo del diavolo è deprimere così tanto il popolo di Dio da poter andare dall'uomo del mondo e dire: C'è il popolo di Dio. Vuoi essere così?” Nella predicazione precedente abbiamo visto come Asaf ha affrontato la sua depressione spirituale, con fede gridando al Signore in preghiera. Oggi continuiamo a vedere meglio la sua circostanza di depressione spirituale. In questo testo vediamo: I IL PROBLEMA (v.2)  Nel problema c’è: A) La ricerca  Il v.2 dice: “Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore; la mia mano è stata tesa durante...

1 Corinzi 15:57: La vittoria delle vittorie!

 1 Corinzi 15:57: La vittoria delle vittorie! “Ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo”. Sembrerebbe assurdo ed è certamente difficile parlare di vittoria in un momento drammatico e doloroso come la morte di una persona fedele a Dio che conosciamo. Come possiamo parlare di vittoria davanti la cessazione di una vita, quando un nostro caro muore, quando fisicamente non c’è più, quando non sentiremo più la sua voce, la sua risata, i suoi consigli, o quando non toccheremo più il suo volto, o le sue mani, o non vedremo più i suoi occhi che incrociano i nostri? Come possiamo parlare di vittoria per la morte di un nostro caro, quando non vedremo più il suo sorriso, o sentiremo più il suo amore, o anche dargli il nostro amore? Come possiamo parlare di vittoria per la morte di un nostro caro quando è strappato dalla nostra presenza per sempre, quando lascia un vuoto incolmabile? La morte è qualcosa che tocca tutti! Lo scrittore e poeta Argentin...

1 Samuele 1:10: Il punto di riferimento di una persona devota

 1 Samuele 1:10: Il punto di riferimento di una persona devota Non possiamo fare a meno di avere punti di riferimento, sono importanti per orientarsi e non perdersi. Wikipedia riguardo un punto d riferimento dice: “Un punto di riferimento è un elemento ben riconoscibile del paesaggio, naturale o artificiale, utile per la navigazione e i viaggi in generale, ben distinto nel proprio ambiente e spesso ben visibile da lontano”. Il punto di riferimento può essere una montagna, un albero, un monumento, un edificio. Ma ci sono punti di riferimento che si riferiscono agli ideali, ai valori, o una persona, e così via. Per un cristiano il punto di riferimento è il Dio della Bibbia, e lo è anche in tempi difficili, di crisi, di sofferenza. La vita è fatta di sofferenze e anche i credenti praticanti possono soffrire! (cfr. per esempio Isaia 40:10; Romani 8:18). È stato detto sui benefici della sofferenza da parte di statisti, filosofi e anche la Bibbia ne parla tanto. La sofferenza, tra i vari...

1 Samuele 1:10: Chi è il nostro punto di riferimento?

 1 Samuele 1:10: Chi è il nostro punto di riferimento? “Lei aveva l'anima piena di amarezza e pregò il SIGNORE dirottamente”. Anche i credenti praticanti possono soffrire!  Allora la domanda è: “Come si devono comportare quando le circostanze della vita sono davvero difficili?” I credenti devono aggrapparsi a Dio con fiducia e speranza! Noi vediamo tre aspetti di Anna: la sofferenza, il soggetto, cioè chi pregava e i sentimenti. Prima di tutto vediamo la sofferenza di Anna Anna, madre del profeta Samuele, prima di partorirlo era una donna sterile. La sterilità era una vergogna per la società di allora (Luca 1:25).  Nell'antica mentalità, avere figli era vicino alla ragione stessa dell'esistenza di una donna.  La fertilità era considerata una benedizione divina (cfr. per esempio Salmo 127:3) e l'infertilità era intesa in gran parte come una maledizione divina (cfr. per esempio Giobbe 15:34). Se oggi alcune donne scelgono di non avere figli, una scelta del genere sareb...

Matteo 23:37-39: Il lamento di Gesù su Gerusalemme

 Matteo 23:37-39: Il lamento di Gesù su Gerusalemme In questi versetti vediamo il lamento di Gesù per Gerusalemme. William Hendriksen riguardo questi versetti scrisse: “Il discorso pubblico finale di Cristo si chiude opportunatamente con un commovente lamento, in cui si rivelano sia la sua solenne tenerezza che la severità del giudizio divino su tutti coloro che hanno risposto a tale meravigliosa compassione con disprezzo”. Quindi, in questo lamento di Gesù vediamo sia la Sua tenerezza e sia la Sua severità. Bontà e severità sono caratteristiche che troviamo anche in Dio Padre (cfr. Romani 11:22). Ci sono molti che pensano solo a Gesù come il Gesù di amore, di compassione, ma questo passo ci parla anche della Sua severità. Gesù era attento alla reazione comportamentale delle persone verso di Lui; non era indifferente. Ho diviso questa predicazione in tre punti. Cominciamo a considerare, il primo punto:

Sei più che vincitore! (Romani 8:28-39)

 Sei più che vincitore! (Romani 8:28-39) “Nella creazione, Dio ci mostra la sua mano; nella salvezza, il suo cuore” (Anonimo) Perché accadono cose brutte anche alle persone che non sono malvagie? Perché alcune persone perdono la fede in Dio? Perché i cristiani sono perseguitati?

Luca 2:36-38: Una donna devota a Dio.

Luca 2:36-38: Una donna devota a Dio.  Ci troviamo nel tempio dove Giuseppe e Maria hanno presentato Gesù al Signore e il sacrificio di purificazione dopo il parto di Maria. Nel tempio, guidato dallo Spirito Santo, incontrano un certo Simeone che benedisse prima Dio prendendo in braccio il piccolo Gesù e poi Giuseppe, Maria e Gesù. Luca ora ci racconta che nel tempio vi era anche una donna che ha riconosciuto, come Simeone, questo bambino speciale. Entrambi riconoscono in Gesù l’intervento salvifico di Dio in mezzo al Suo popolo, come risultato lodano Dio. La domanda è perché Luca ha deciso di riportare anche l’incontro con Anna? Forse per dare valore legale alla testimonianza profetica, la testimonianza di una persona non era sufficiente sotto l’antico Patto ( cfr. Deuteronomio 19:15); o forse un altro motivo potrebbe essere il mettere una figura femminile a fianco di quella maschile di Simeone. L’accento è posto sulla sua età avanzata e sulla sua devozione ...

Una donna devota a Dio (Luca 2:36-38).

Una donna devota a Dio (Luca 2:36-38).  Ci troviamo nel tempio dove Giuseppe e Maria hanno presentato Gesù al Signore e il sacrificio di purificazione dopo il parto di Maria.  Nel tempio, guidato dallo Spirito Santo, incontrano un certo Simeone che benedisse prima Dio prendendo in braccio il piccolo Gesù e poi Giuseppe, Maria e Gesù.  Luca ora ci racconta che nel tempio vi era anche una donna che ha riconosciuto, come Simeone, questo bambino speciale. Entrambi riconoscono in Gesù l’intervento salvifico di Dio in mezzo al Suo popolo, come risultato lodano Dio.  La domanda è perché Luca ha deciso di riportare anche l’incontro con Anna? Forse per dare valore legale alla testimonianza profetica, la testimonianza di una persona non era sufficiente sotto l’antico Patto ( cfr. Deuteronomio 19:15); o forse un altro motivo potrebbe essere il mettere una figura femminile a fianco di quella maschile di Simeone.  L’accento è posto sulla sua età avanzata...

Ecclesiaste 7:3: La tristezza vale più di una risata!

Ecclesiaste 7:3: La tristezza vale più di una risata! "La tristezza vale più del riso; poiché quando il viso è afflitto, il cuore diventa migliore". Nei versetti precedenti l'Ecclesiaste aveva parlato di morte: la morte è meglio del giorno della nascita, e ancora: è meglio andare in una casa in lutto che andare in una casa in festa perché là è la fine di ogni uomo, e colui che vive vi porrà mente (vv.2-3). Poi l'Ecclesiaste parla che la tristezza ha più valore di una risata. La morte di una persona che conosciamo reca tristezza, ma la tristezza ha più valore del riso. Sembra che l'Ecclesiaste sia proprio negativo, pessimista, per la società di oggi che ricerca e incoraggia l'edonismo, il piacere egoistico. La stragrande maggioranza delle persone va più volentieri alle feste che ai funerali. Ma paradossalmente la tristezza porta benefici. Il cuore diventa migliore quando consideriamo la morte, quando ci rendiamo conto che ci attende la stessa fine di col...

Al di sopra dei problemi

Al di sopra dei problemi! Indubbiamente, giovani e anziani, ricchi e poveri, credenti e non credenti, italiani o tedeschi, tutti abbiamo dei problemi grandi o piccoli. Ci sono problemi finanziari, problemi di salute, problemi interpersonali, come anche problemi di senso di colpa, di depressione, di tentazione, di fallimento, ecc. sappiamo che ciò che è un problema per una persona non lo è per un’altra. Sappiamo benissimo che a volte un problema nasconde un altro problema, nel senso che alla radice di un problema la causa è un altro problema. “Come sarebbe bello vivere senza problemi” direbbe qualcuno, ma questo non è possibile, perché, senza esagerare, quasi ogni giorno, abbiamo problemi, più o meno gravi direttamente o indirettamente, da affrontare. Dio non ha mai promesso che la nostra vita e la nostra vita cristiana sarebbe stata facile. Egli non ha promesso che non avremmo avuto problemi quotidiani e pressioni di vario genere. Egli non ha promesso di portarci alla nostra dimora...