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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

1 Timoteo 1:15: Un’affermazione affidabile d’accogliere.

1 Timoteo 1:15: Un’affermazione affidabile d’accogliere.
Morgan, R. J. scrive: “Hugh Latimer (1485-1555 circa), il ‘Predicatore della Riforma inglese’, doveva molto al suo mentore, Thomas Bilney.
Bilney era un tranquillo studioso dell'università di Cambridge, ha acquisito un Nuovo Testamento greco dal famoso Erasmo. 
Mentre lo esaminava, un verso della Scrittura sembrava scritto con lettere di luce: ‘Cristo Gesù venne nel mondo per salvare i peccatori!’
‘Questa frase’, scrisse in seguito, ‘attraverso le istruzioni di Dio e il lavoro interiore, ha così esaltato il mio cuore, che prima era ferito dalla colpa dei miei peccati, e immediatamente ho trovato il meraviglioso conforto e tranquillità nella mia anima. Le mie ossa contuse sobbalzarono di gioia’.
Bilney voleva condividere la sua conversione con gli altri, ma questa era la verità della riforma e la riforma non aveva ancora raggiunto l'Inghilterra. 
Insegnanti come Lutero, e insegnamenti come la giustificazione per grazia attraverso la fede, venivano ferocemente attaccati da uomini di chiesa inglesi come Hugh Latimer.
Ma mentre Bilney ascoltava l’imprecazione del giovane Latimer contro la riforma, pregava questa insolita preghiera: ‘O Dio, io sono solo piccolo Bilney, e non farò mai grandi cose per Te. Ma dammi l'anima di quell'uomo, Hugh Latimer, e cosa si chiederà di fare nel tuo santissimo nome’.
Un giorno Bilney disse a Latimer: ‘Oh, signore, per l'amor di Dio, ascolta la mia confessione’. Latimer si sedette e ascoltò mentre Bilney parlava del Nuovo Testamento greco di Erasmo e condivideva ciò che gli era successo. Allungando il braccio, tirò fuori il prezioso libro, lo aprì e lesse un passaggio pesantemente sottolineato: 1 Timoteo 1:15.
Mentre Latimer leggeva quelle parole, egli stesso vedeva la pura e semplice verità del Vangelo, che Gesù Cristo venne nel mondo per salvare i peccatori. 
L'effetto su Latimer ricordava la conversione di Saulo di Tarso. 
Le lacrime gli scorrevano sulle guance e in quel momento anche lui rinacque.

Entrambi gli uomini morirono in seguito sul palo, ma le loro fiamme accesero una candela nel mondo di lingua inglese che non si è mai spenta”.

Ebrei 11:11-12: La fede di Sara.

Ebrei 11:11-12: La fede di Sara.
Diverse persone quando arriva il momento delle tenebre, la loro fede smette di brillare!

La fede va esercitata anche nelle situazioni più difficili, e scoraggianti, questo c’insegna la fede di Sara.

Altresì vediamo la potenza della fede, esercitata da una donna anziana e fragile, quindi una fede pratica nelle promesse di Dio.

Ci sono persone che parlano di fede, studiano la fede, ma non la praticano, la loro fede non è attiva.

Cominciamo a vedere:
I IL CONCEPIMENTO.
Dal momento che Sara, come moglie di Abraamo, ha avuto un ruolo essenziale per la realizzazione della promessa relativa alla discendenza, viene menzionata in questa lista di fede. 

Ma il concepimento di Sara è una:

Matteo 11:28: Il riposo di Gesù.

Matteo 11:28: Il riposo di Gesù.
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”.

Gesù da riposo agli abbattuti che si affidano a Lui. Il v.29 ripete questa verità ed è un’allusione a Geremia 6:16. In Geremia 6 è descritta una situazione di giudizio su Gerusalemme a causa della sua disobbedienza. Così Dio per bocca del profeta invita a fermarsi, a guardare e a domandare sui quali siano i sentieri antichi, la strada buona e a percorrerla, in questo modo chi lo fa, troverà riposo. Gesù vuole dare riposo all’umanità (Geremia 31:25-33; Luca 22:20), ma molti non vogliono camminare nella Sua via! Paradossalmente coloro che prendono il giogo di Cristo su di loro troveranno riposo. Troviamo un contrasto tra l’affaticamento e l’oppressione dei farisei, con il riposo di Gesù. “Riposo” è la cessazione dall'attività faticosa, è tranquillità interiore, sollievo dai guai e dall’ansia correlata, quindi un riposo spirituale. Il riposo non è la ricerca della verità attraverso la religione; non è il pensiero positivo nei piaceri di questo mondo, ma è nel seguire Gesù Cristo.

Matteo 11:28: Un invito di Gesù per gli abbattuti.

Matteo 11:28: Un invito di Gesù per gli abbattuti.
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”.

“Venite a me” è un invito di Gesù ad avere fiducia in Lui (vv.25-27; cfr. Giovanni 3:16; 6:35), a entrare in una relazione con Lui. A Gesù è stata data autorità dal Padre (Matteo 11:25; 28:18; Giovanni 3:35), è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini, e Dio lo ha mandato per salvare il mondo. Solo Gesù ci fa conoscere Dio (Giovanni 1:18; 14:6; 1 Timoteo 2:4-5), questa è la vita eterna (Giovanni 17:3), il perdono (Atti 10:43)e la salvezza dai peccati (Matteo 1:21; Luca 19:10; 1 Timoteo 1:15). Le persone a cui è rivolta la chiamata sono gli abbattuti. “Siete affaticati” suggerisce che sono coloro che diventati stanchi attraverso un lavoro faticoso. Porta l'idea di lavorare fino al punto di esaurimento totale, oppure di essere esausti per un viaggio. Questo verbo dà l'idea di continua stanchezza e spossatezza, senza un minuto di sollievo.

Cause della preghiera inefficace (1) Motivazioni sbagliate: l’egoismo! (Giacomo 4:1-3).

Cause della preghiera inefficace (1)
Motivazioni sbagliate: l’egoismo! (Giacomo 4:1-3).
Tozer scrisse: “La preghiera è generalmente raccomandata come la panacea per tutti i mali e la chiave per aprire ogni porta della prigione, e sarebbe davvero difficile esagerare i vantaggi e il privilegio della preghiera ispirata dallo Spirito. Ma non dobbiamo dimenticare che se non siamo saggi e vigili, la preghiera può diventare una fonte di autoinganno”.

Quando i nostri motivi non sono giusti nella preghiera, le nostre preghiere non hanno efficacia!

Uno degli ostacoli alla preghiera efficace è quando è motivata dal nostro egoismo!

Quando le nostre preghiere sono motivate dal nostro egoismo, quando chiediamo a Dio ciò che vogliamo piuttosto che ciò che Egli vuole (cfr. Luca 22:42; 1 Giovanni 5:14), le nostre preghiere saranno inefficaci. 

Giacomo dopo aver parlato della grandezza della lingua e del suo potere incontrollabile, distruttivo e dell’uso doppio che se ne fa, che benediciamo Dio e nello stesso tempo malediciamo il nostro prossimo, parla di due tipi di saggezza: quella che viene dall’alto e quella che viene dal basso.

Poi Giacomo dice che il frutto di giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace. 

Aggeo 1:3-4: La correzione di Dio al popolo.

Aggeo 1:3-4: La correzione di Dio al popolo.
La ripetizione della formula della parola profetica: “Per questo la parola del SIGNORE fu rivolta loro per mezzo del profeta Aggeo”, sottolinea l'importanza e la fonte divina del messaggio e l'urgenza dell'ora.

La domanda retorica non è per ottenere informazioni, ma per stimolare le persone a considerare la loro situazione.

Con questa domanda, il Signore voleva mettere in evidenza la mancanza di maturità spirituale del popolo, l’indifferenza e la mancanza di zelo nel servizio del Signore. 

Nel v. 4 c’è un contrasto: i Giudei abitavano nelle loro case ben rivestite, mentre la casa del Signore è trascurata.
Il popolo aveva perso di vista la priorità giusta nella loro vita; aveva un problema di priorità! 
Le loro priorità erano invertite!

È un problema di molti come ci ricorda l’apostolo Paolo: “Poiché tutti guardano ai propri interessi, non a quelli di Gesù Cristo” (Filippesi 2:21).

Il Signore per bocca di Aggeo vuole correggere la loro priorità sbagliata.

Aggeo vuole che il popolo inverta il loro comportamento e porti così piacere e gloria a Dio.

Aggeo 1:2-3: Il compiacimento del popolo.

Aggeo 1:2-3: Il compiacimento del popolo.
Nel v. 1 troviamo il contesto del messaggio di Aggeo e a chi è rivolto con lo scopo principalmente di  risvegliare il popolo.

Nei vv.2-3 vediamo il motivo per cui il Signore rivolge il Suo messaggio al popolo tramite il profeta Aggeo: il popolo era compiaciuto, si accontentava della sua letargia spirituale; da sedici anni aveva interrotto la ricostruzione del tempio e si giustificava. 

Dai vv.2-4 vediamo che Aggeo cita un commento diffuso secondo il quale non era ancora giunto il momento di ricostruire il tempio, e quindi vediamo la motivazione per cui la parola del Signore di ammonimento ed esortazione è rivolta a loro.

In questi versetti vediamo prima di tutto:

Deuteronomio 2:7: Dio è personale e relazionale

 Deuteronomio 2:7: Dio è personale e relazionale C’è una canzone che dice così: “Tutto ciò che un tempo mi era caro, su cui ho costruito la ...

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