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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

1 Pietro 2:24: La morte di Gesù è una sostituzione.

1 Pietro 2:24: La morte di Gesù è una sostituzione.
“Egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati”. (Vedi anche Romani 5:8; Ebrei 9:28; 1 Pietro 3:18). 

Per sostituzione s’intende che una persona prende il posto di un’altra specialmente nel caso di un castigo in modo da evitarglielo. 
Noi troviamo nella Bibbia che Abramo offrì invece del figlio un montone (Genesi 22:13), così l’Agnello pasquale fu sacrificato per la protezione contro il giudizio di Dio (Esodo 12:13-17); gli animali venivano sacrificati sotto l’Antico Patto come vediamo nel Levitico, per il popolo (Levitico 1:4; 4:13-20; 6:2-7;16:17,30,34, ecc.). Tali sacrifici avevano il senso di espiare (kāp̱ar) i peccati. “Espiare” significa coprire il peccato, coprirlo alla vista di Dio così da non suscitare la Sua ira. “Espiare” ha quindi il senso di riparare, ma anche quello di riconciliare (Salmi 51:9; Isaia 38:17; Michea 7:19).

Efesini 5:2: La natura della morte di Gesù Cristo.

Efesini 5:2: La natura della morte di Gesù Cristo.
“Ha dato sé stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave”.

La croce di Cristo è l’unico posto per l’uomo dove Dio perdona i nostri peccati! 
Ma perché il nostro perdono dovrebbe dipendere dalla croce di Cristo? Dio non poteva scegliere di perdonarci diversamente? Perché era necessario far morire Gesù e farlo soffrire con una morte orrenda come un criminale? 
1) In primo luogo vediamo che la morte di Gesù è stata un sacrificio.
La morte di Cristo è stata un sacrificio, (Efesini 5:2) e viene associata al sacrificio per il peccato dell’Antico Testamento (Esodo 12; Giovanni 1:29, 35; 1 Corinzi 5:7); è il sacrificio propiziatorio (Levitico 16; Romani 3:25; ecc.), sacrificio di sangue (Levitico 17:11; Romani 3:25; 5:9; Efesini 1:7; 2:13; Colossesi 1:20; Ebrei 9:22). I sacrifici sotto l’Antico Patto erano solo ombre del Vero Sacrificio fatto da Gesù una volta e per sempre (Ebrei 10:1-10).
2) In secondo luogo la morte di Gesù ha soddisfatto Dio.

1 Corinzi 15:3: La morte di Gesù Cristo ha un significato importante per il cristianesimo.

1 Corinzi 15:3: La morte di Gesù Cristo ha un significato importante per il cristianesimo.
“Cristo morì per i nostri peccati”.

La morte di Gesù Cristo è molto importante!
1) La morte di Cristo è il contenuto fondamentale del Vangelo. 
Il termine “Vangelo” (euangelion) significa "buona notizia". Paolo dice che il Vangelo consiste nella morte di Cristo per i nostri peccati, che fu seppellito, che è stato risuscitato (1 Corinzi 15:1-5). La legge mosaica, il sermone sul monte, l'insegnamento e l'esempio di Cristo, mostrano a noi, i nostri peccati e ci rivelano il bisogno di essere salvati, ma non forniscono il rimedio per il peccato! Questo rimedio si trova solo nella morte di Cristo. (Romani 6:23). 

2) La morte di Cristo è il cuore del cristianesimo.

Levitico 19:2: La reazione alla rivelazione del Dio santo.

Levitico 19:2: La reazione alla rivelazione del Dio santo.
"Siate santi, perché io, il SIGNORE vostro Dio, sono santo.

Questo passo ci dice due cose: siamo chiamati a essere santi, la seconda il motivo per cui esserlo: perché il Signore, nostro Dio è santo.
Oggi riguardo a Dio siamo molto superficiali, non la stragrande maggioranza delle persone non hanno nessun rispetto per Dio, questo perché non lo conoscono. Chi ha sperimentato la presenza di Dio ha reagito in un certo modo. La santità è l'energia dinamica di Dio travolge chi lo sperimenta.
Colui che sperimenta Dio:

1 Timoteo 6:16: Dio è inaccessibile e invisibile.

1 Timoteo 6:16: Dio è inaccessibile e invisibile.
“Il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen”.

“Inaccessibile” (aprósitos) indica che Dio abita in una luce che non può essere approcciato, avvicinato, non è accessibile, è inafferrabile. Dio vive in una luce che è così forte, abbagliante che nessuno può avvicinarsi a Lui! Dio stesso è luce (1 Giovanni 1:5), si avvolge di luce come una veste (Salmo 104:2). Questa luce (phōs) sottolinea la maestosità trascendente e santità di Dio, quindi il forte contrasto con l’umanità. A causa della Sua maestosità e santità, Dio è inaccessibile all'uomo. Vive in un'atmosfera di purezza assoluta, così santa che i mortali non possono entrare. Nessuno si poteva avvicinare al monte, toccarlo e guardare quando Dio decise di scendere sul Sinai e incontrarsi con Mosè, chi lo avrebbe fatto sarebbe morto! (Esodo 19:16-24 ). L’uomo non può vedere Dio e vivere! (Esodo 33:20). Gli abitanti di Bet-Semes quando alcuni di loro guardarono dentro l’arca del Signore ne morirono puniti dal Signore settanta. L’arca era una cassa che simboleggiava la presenza inaccessibile di Dio dove Dio incontrava solo il rappresentante del Suo popolo (Esodo 30:6; Numeri 7:89).

Esodo 15:11: La santità di Dio è incomparabile perché solo Dio è santo.

Esodo 15:11: La santità di Dio è incomparabile perché solo Dio è santo.
"Chi è pari a te fra gli dèi, o SIGNORE? Chi è pari a te, splendido nella tua santità, tremendo anche a chi ti loda, operatore di prodigi?".

Dio è il Santo sopra gli altri in modo unico, esclusivo e assoluto! Nessuno è uguale a Lui! Dio è impareggiabile, imparagonabile! Riguardo l'incomparabilità di Dio in Isaia 40:25 dice: "'A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?' Dice il Santo". (cfr. Isaia 43:15). “Santo” (qādôš) indica ciò che è separato dal profano, dal terreno. Questa parola viene spesso usata per riferirsi a Dio come intrinsecamente santo, sacro, messo a parte (Salmi 22:3; Isaia 6:3; 57:15) e come essere libero dalle caratteristiche dell’umanità decaduta (Giosuè 24:19; Osea 11:9). Il Signore è il Santo di Israele (2 Re 19:22; Geremia 50:29; 51:5; Ezechiele 39:7; ecc.).

Isaia 6:3: La santità di Dio è superlativa.

Isaia 6:3: La santità di Dio è superlativa.
"… Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti". 

La santità è il principale e il più glorioso attributo di Dio perché: la santità di Dio è superlativa. La ripetizione di una parola nella lingua ebraica è un modo di esprimere un'idea superlativa (2 Re 25:15). Quindi la triplice ripetizione di "Santo" (vedi anche Apocalisse 4:8), è una forma di enfasi e sottolinea la suprema, o la completa santità, un qualcosa di superlativo che va ben oltre ogni immaginazione umana. Pertanto i serafini enfatizzano ciò che Dio è in natura: Santo in modo superlativo, unico, assoluto! Dio non ha pari! Così se Dio nella Sua rivelazione ha dato così tanto importanza a questo attributo, noi non lo dovremmo dimenticare, ma dargli la giusta importanza! 
Che cosa implica per noi la santità di Dio?

Salmo 89:35: La santità di Dio è l’eccellenza della Sua natura.

Salmo 89:35: La santità di Dio è l’eccellenza della Sua natura.
"Una cosa ho giurato per la mia santità, e non mentirò a Davide….". 

Anche Amos 4:2 dice: “ Il Signore, DIO, l'ha giurato per la sua santità: ‘Ecco, verranno per voi dei giorni in cui sarete tirate fuori con gli uncini, e i vostri figli con gli ami da pesca; voi uscirete per le brecce, ognuna davanti a sé, e sarete scacciate verso l'Ermon’, dice il SIGNORE”. 
La santità è il principale e il più glorioso attributo di Dio perché la santità di Dio è l’eccellenza della Sua natura. Noi vediamo che la santità è l'eccellenza della natura di Dio nel Salmo 30:4 dove è scritto di celebrare la santità del Signore.

Apocalisse 4:8: La santità è il principale e il più glorioso attributo di Dio.

Apocalisse 4:8: La santità è il principale e il più glorioso attributo di Dio.

“E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: ‘Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene’”.

C'è un solo Dio ed è santo! La santità appartiene solo a Lui e a nessun altro! È  un'esclusiva solo di Dio! Se non vi è alcuna differenza per importanza negli attributi di Dio, quello però, della Sua santità sembra occupare il primo posto. Il teologo E. H. Bancroft scriveva: “La santità di Dio è l’attributo più esaltato e sottolineato, esprimente la maestà della Sua morale e del Suo carattere”. 
A riguardo anche Hugh D. Morgan affermava: “ La santità è il principale e il più glorioso attributo che Dio possieda. Quale altra virtù di Dio viene ripetuta  per ben tre volte di seguito? Non sentiremo mai gli angeli cantare ‘Fedele, fedele,  fedele’ oppure ‘Eterno, eterno, eterno ’ oppure ‘Giusto, giusto, giusto, invece canteranno ‘Santo, santo, santo è il Signore Iddio, l’Onnipotente, che era, che è e che viene’ Apocalisse 4:8”. 

Romani 3:19-20: Dio non è soddisfatto dalle opere del peccatore.

Romani 3:19-20: Dio non è soddisfatto dalle opere del peccatore.
"Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato". 

La terminologia riflette quella di una scena di tribunale in cui l'imputato non ha più niente da dire in sua difesa, ha esaurito tutte le possibilità di confutare le accuse contro di lui, la sua colpa evidente è stata esposta. Tutti gli uomini, essendo peccatori, non hanno nulla da dire contro l’evidenza del loro peccato. La legge esiste per fermare tutte le scuse umane, ci fa vedere il nostro peccato, quanto siamo peccatori e quindi colpevoli e responsabili del giudizio di Dio. È inutile cercare di essere giustificati per le opere della legge, nessuno lo sarà perché nessuno è in grado di raggiungere lo stato di perfezione morale che la legge di Dio richiede! Non siamo in grado di osservarla completamente, in modo perfetto! La legge, allora, ci fa vedere che siamo peccatori!

Abacuc 1:13: Dio non è indifferente al peccato.

Abacuc 1:13: Dio non è indifferente al peccato.
"Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male, e che non puoi tollerare lo spettacolo dell'iniquità". 

A) Dio essendo santo odia il peccato!  
In quanto santo, Dio odia il peccato ed è Suo nemico senza compromessi. Il peccato è una cosa vile e detestabile a Dio, è un abominio (Salmi 5:4-6; 11:5-7; 15; 33:5; 95:10; Proverbi 3:31-32; 15:9,26; Geremia 44:4; Zaccaria 8:17). Dio non è dispiaciuto con la natura dell'uomo in quanto uomo, ma con l’uomo in quanto peccatore! A causa del peccato, l'uomo si separa da Dio; il peccato solleva una parete divisoria con Dio (Isaia 59:1-2).

1 Pietro 1:16: Dio è santo.

1 Pietro 1:16: Dio è santo.
"Siate santi perché io sono santo".

Che cosa significa che Dio è santo? La santità di Dio si riferisce alla sua perfezione ed eccellenza morale. La santità è la purezza morale, l'essere pulito, non solo nel senso di assenza di ogni macchia morale, libero dalla corruzione morale, ma di compiacenza in ogni bene morale. La santità di Dio, implica l'assenza di ogni impurità morale e imperfezione, e il possesso, in grado infinito di tutto ciò che è moralmente puro, amabile ed eccellente. La santità di Dio è l'infinita bellezza e l'eccellenza della Sua natura (Esodo 15:11).

Salmo 85. La preghiera per un risveglio.

Salmo 85. La preghiera per un risveglio.
Ci sono momenti nella nostra vita spirituale che sembra che abbiamo fatto un passo avanti e due passi indietro.
Questa è la situazione che ha dato origine al Salmo 85.

Questo salmo è una preghiera per la restaurazione, per un risveglio.

Il risveglio è importante perché placa la giusta ira di Dio, manifesta la gloria di Dio, quindi la coscienza consapevole di Dio e rivela la grazia santificatrice e salvifica di Dio.

Noi vediamo il perdono nel passato, la preghiera presente e la prospettiva per il futuro.

La preghiera per un risveglio (Salmo 85).

La preghiera per un risveglio (Salmo 85).
Ci sono momenti nella nostra vita spirituale che sembra che abbiamo fatto un passo avanti e due passi indietro.
Questa è la situazione che ha dato origine al Salmo 85.

Questo salmo è una preghiera per la restaurazione, per un risveglio.

Il risveglio è importante perché placa la giusta ira di Dio, manifesta la gloria di Dio, quindi la coscienza consapevole di Dio e rivela la grazia santificatrice e salvifica di Dio.

Noi vediamo il perdono nel passato, la preghiera presente e la prospettiva per il futuro.

Deuteronomio 2:7: Dio è fedele al Patto (2)

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