Efesini 3:20: La potenza è la consuetudine di Dio
La mancanza di consapevolezza della potenza di Dio che un cristiano ha, può portare a scelte sbagliate e a una vita priva della pienezza che Dio desidera per lui.C'è la storia di un giovane di nome Danny Simpson.
All'età di ventiquattro anni, rapinò una banca di Ottawa, in Canada, sotto la minaccia di una pistola. Ha derubato la banca di 6.000 dollari. Poco dopo è stato catturato.
La tragedia di questa storia vera è che l'arma usata per rapinare la banca era una Colt semi automatica calibro 45 del 1918 del valore di 100.000 dollari!
Danny Simpson ha rapinato una banca per 6.000 dollari con un'arma del valore di 100.000 dollari!
Il problema di Danny era che non sapeva cosa avesse in mano; se lo avesse saputo, probabilmente non avrebbe scelto di fare il ladro.
Quello che aveva in mano gli avrebbe dato molto di più se l’avesse venduto!
Questa storia sottolinea l'importanza di riconoscere e comprendere cosa abbiamo in noi, spiritualmente è la potenza di Dio!
Se certi cristiani sapessero cosa hanno in Dio, avrebbero una vita diversa!
Dalla traduzione “Nuova Riveduta” leggo: “Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo”.
Oggi mediteremo questa frase: “Mediante la potenza che opera in noi”.
Quest’affermazione è un pilastro fondamentale della fede cristiana; racchiude una verità ricca di implicazioni per la nostra vita e il nostro rapporto con Dio.
Siamo alla terza predicazione su questo versetto di Efesini.
Nella prima predicazione abbiamo visto la potenza infinita di Dio, nella seconda che Dio opera al di là delle nostre aspettative, oggi vedremo che la potenza è la consuetudine di Dio.
Cominciamo con il considerare che: