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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Gesù è il buon pastore (1) Il buon Pastore ha una relazione intima con le Sue pecore (Giovanni 10:1-6)

Gesù è il buon pastore (1)
Il buon Pastore ha una relazione intima con le Sue pecore (Giovanni 10:1-6)

Giovanni 10 è un capitolo molto amato dai cristiani perché parla che Gesù è il Buon Pastore che si prende cura delle Sue “pecore”, dei Suoi discepoli. 

Nel Nuovo Testamento Gesù Cristo è chiamato anche il “Grande Pastore” (Ebrei 13:20-21), e il “Supremo Pastore” (1 Pietro 5:4). 

L'Antico Testamento spesso immagina Dio come il pastore di Israele, che guida e protegge il Suo popolo (Salmo 78:52–54; 79:13; 80:1; 95:7; 100:3).

Come un pastore, Dio nutre il suo gregge, raccoglie gli agnelli, li porta delicatamente e li conduce (Isaia 40:11; Geremia 23:3–4; Ezechiele 34:11–16; Zaccaria 10:3).

Ora, per capire bene questo testo è importante conoscere l’ambiente dove si svolge la vicenda che racconta Gesù. 

Ci troviamo in un piccolo villaggio giudaico, dove la maggior parte delle famiglie possedeva delle pecore. 
Gli abitanti dei villaggi avevano dei piccoli cortili circondati da muri, in questi cortili venivano tenute le pecore.

Poiché queste famiglie avevano poche pecore non vi era il bisogno di un pastore per ogni famiglia, così diverse famiglie condividevano un unico pastore per le loro pecore. 

Il pastore poteva essere un loro familiare, o una persona al di fuori del loro nucleo familiare che veniva pagato. 

La mattina presto il pastore passava da una casa all’altra, e poiché era conosciuto dai portinai, o guardiani di ogni singola casa, questi gli aprono la porta. 

I cattivi intenzionati potevano scavalcare benissimo il muro, visto che era alto poco meno di due metri.

Aggeo 2:15-19: Un appello alla riflessione

Aggeo 2:15-19: Un appello alla riflessione
Aggeo 2:10–19 è il terzo discorso profetico nel libro, ed è indirizzato ai sacerdoti (v.11).

Nei versetti 15-19, benché gli inviti alla riflessione sono tre, vediamo in definitiva due appelli alla riflessione: una riguarda il passato e l’altra il futuro.

Il punto di queste riflessioni riguarda la maledizione che si trasforma in benedizione quando ritorniamo di nuovo a Dio.

I IL PRIMO APPELLO ALLA RIFLESSIONE: IL PASSATO (vv.15-17) 
Il v.15 dice: “Ora riflettete bene su ciò che è avvenuto fino a questo giorno, prima che si cominciasse a mettere pietra su pietra nel tempio del Signore!”.

La Nuova Diodati traduce:”Ora considerate bene da questo giorno in avanti, prima che si mettesse pietra su pietra nel tempio dell'Eterno”.

“Ora”, in realtà è: “Ma ora” (weʿattâ- congiunzione avversativa) indica una connessione con il discorso precedente dell’impurità del popolo. 

Può avere anche un senso conclusivo di quanto è stato detto precedentemente  e porta con sé anche l'urgenza per il momento presente e allo stesso tempo introduce un nuovo pensiero in relazione a ciò che aveva detto prima nei vv.10-14.

Come abbiamo visto dalle traduzioni: “Fino a questo giorno” può avere il significato “fino a questo momento”, oppure “da ora in poi”, ma possono avere entrambi i significati contemporaneamente.

Salmo 3:6-8: Il trionfo di Davide.

Salmo 3:6-8: Il trionfo di Davide.
Un tattico militare una volta disse che le battaglie vengono vinte prima di essere combattute. Questo per indicare che la vittoria dipende dalla preparazione preliminare. Un generale lo ha definito “Preparare un buon risultato”. 

Il re Davide ci fa capire come avere un buon risultato, la vittoria, anche quando la situazione è difficile!

Ma il buon risultato è stato preparato con la conoscenza di Dio e la comunione con Lui.

Questa ha reso forte la fede di Davide e lo ha preparato per un momento drammatico e difficile della sua vita.

Infatti, a un certo punto della vita di Davide, c’è stata un'insurrezione, capeggiata dal figlio Absalom, che si è trasformata in un attacco personale contro di lui e la sua fede, ma Davide superò la crisi.

Davide non si arrese alle circostanze avverse! 

Come la pressione esterna ci rende tristi e a volte angosciati, così la fede in un grande Dio ci darà la forza e la vittoria.

Sugar Ray Leonard, uno dei più grandi pugili di tutti i tempi disse: “Devi sapere che puoi vincere. Devi pensare che puoi vincere. Devi sentire che puoi vincere”.

Queste, molto probabilmente, sono parole ottimistiche e di autostima, fondate sulla propria capacità, e se lo poteva dire un uomo che contava sulle proprie forze, a maggior ragione chi confida in un grande Dio, deve sapere che può vincere, deve pensare che può vincere, deve sentire che può vincere, perché è Dio che fa la differenza nella nostra vita e ci rende vittoriosi sopra ogni tentazione, prova, attacchi di vario genere, pericoli, e difficoltà.

Salmo 3:3-5: La tranquillità di Davide.

Salmo 3:3-5: La tranquillità di Davide.
In una Cattedrale ci sono tre iscrizioni sulle rispettive via d'accesso. Sulla porta di destra c’è questo motto: “Tutti i nostri piaceri sono per un momento”. Sulla porta a sinistra le parole sono: “Tutti i problemi sono per un momento”. Ma sulla porta centrale c’è una semplice frase: “Nulla è importante salvo quello che è eterno”. 

Le cose che contano sono quelle eterne, ma su questa terra, molti sono i problemi, allora come affrontarli? 

Quella che avrebbe potuto essere una triste lamentela diventa una preghiera fiduciosa, nel momento in cui tutto viene presentata al Signore.

Generalmente si pensa che i Salmi 3 e 4 siano delle preghiere rispettivamente del mattino e della sera, in seguito a un periodo di grave pericolo in cui si è sperimentato la protezione di Dio.

Questo salmo è un lamento, ma anche una supplica, con un espressione di fiducia in cui si chiede a Dio protezione e liberazione dai nemici, o dalla sofferenza.

Questo salmo è stato composto quando Davide fuggiva davanti a suo figlio Absalom che si era ribellato a lui.

Nei vv.1-2 Davide si lamentava davanti a Dio per i suoi numerosi nemici.
Ma dai vv.3-5 vediamo che comunque, la sua preoccupazione, o paura, si trasforma in tranquillità.

Salmo 3:1-2: La tribolazione di Davide.

Salmo 3:1-2: La tribolazione di Davide.
Noi possiamo essere scoraggiati, provati, perseguitati, ostacolati, ma ciò che noi chiamiamo ostacoli, sono probabilmente le opportunità che Dio ci manda, come nel caso di Davide, opportunità di cercare Dio e di rafforzare la nostra fede.

Il Salmo 3 ci dice che Davide si trova in una situazione difficile, è tribolato; ci dice che nonostante gli innumerevoli nemici che sono insorti contro Davide, lui trova fiducia nell'immediata protezione e salvezza del Signore.

Questo è il modo di affrontare gli ostacoli, la persecuzione, le prove della vita: guardare al Signore con fede.

Noi, oggi, mediteremo solo i vv.1-2 che ci parlano della moltitudine dei nemici di Davide, e della loro malignità.

Dio è spirito (Seconda parte)

Dio è spirito (Seconda parte) 
Tommaso d'Aquino disse: “Il massimo che sappiamo di Dio non è nulla rispetto a ciò che Egli è”.

Dio si è rivelato all’uomo attraverso la Sua Parola, quello che sappiamo di Dio, lo sappiamo attraverso la Bibbia, e anche se ciò che sappiamo di Dio è vero, Dio va oltre ciò che sappiamo di Lui!

Thomas Brooks diceva: “C'è infinitamente di più in Dio di quanto le lingue degli uomini, o degli angeli possano esprimere”.

Benché è più che sufficiente la Bibbia riguardo la nostra conoscenza di Dio, quando riflettiamo sulla Sua natura, come in questo caso riguardo che è spirito, non possiamo capirlo pienamente.

Noi possiamo trovare Dio, ma capirlo pienamente è impossibile!

È il semplice motivo ce lo dice R. B. Kuiper: “Non possiamo conoscere tutto di Dio per l'ovvio motivo che il finito non può comprendere l'infinito”.

Dio è così trascendente, eterno e infinito che tutti i nostri sforzi per arrivare a una comprensione totale sono destinati fin dall'inizio al fallimento.

La vera essenza di Dio come la Sua provvidenza, vanno al di là di ogni pensiero umano, comprensione umana, o saggezza!

Dio è incomprensibile, imperscrutabile alla ragione umana.

Nella Sua essenza Dio è spirito, cioè non è materiale, come la creazione visibile, e pertanto, non è limitato dalla forma, o dall’estensione.

“Dio è spirito” significa anche che è assolutamente invisibile.

Ma tutto questo non significa che Dio sia privo di sostanza, o personalità, senza vita, Dio ha una sostanza spirituale ed è vivo, e interagisce con il Suo popolo, ha dei progetti e provvede alla Sua creazione.

Quello che vedremo in questa predicazione è che spirito, significa che Dio è illimitato, indivisibile e incorruttibile.

Allora prima di tutto vediamo che:
I SPIRITO È LA NATURA ILLIMITATA
E.H.Bancroft scriveva: “Dio come Spirito è incorporeo, invisibile, senza sostanza materiale, senza caratteri fisici o passioni, è perciò libero da tutte le limitazioni temporali”. 

Dio non ha un limite e una fine!

Dio non è in alcun modo limitato, essendo spirito, è senza limiti. 

Dio nel Suo essere spirito è infinito, e questo significa che nel Suo essere e nelle Sue perfezioni, è assolutamente libero da ogni limitazione, condizione e difetto. 

Per le nostre menti umane finite, non è possibile capire ciò che non ha limiti, o restrizioni come Dio. 

Dio è infinitamente più grande della mente umana, tutto quello che possiamo fare è credere e accettare questa verità!

Tim Shenton scrive: “È impossibile per le nostre menti umane, che sono finite, comprendere ciò che non ha né limiti né restrizioni. ‘Puoi forse scandagliare le profondità di Dio, arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente? Si tratta di cose più alte del cielo; tu che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti; tu come le conosceresti? La loro misura è più lunga della terra, più larga del mare’ (Giobbe 11:7-9). Dio è infinitamente più grande della mente umana e superiore alla descrizione dello scrittore più eloquente. Tutto ciò che possiamo sperare di raggiungere è l'accettazione gioiosa e fiduciosa della verità così come siamo in grado di comprenderla”.
Quindi:
A) In primo luogo Dio essendo spirito non è limitato dallo spazio e non può essere misurato. (Giobbe 11:7-9; Salmo 147:5). 
Un insegnante nel periodo natalizio, ha supervisionato la costruzione di una mangiatoia in un angolo della classe. 
I bambini hanno partecipato felicemente al progetto, si sono divertiti a mettere i vari personaggi per la scena che ritraeva la natività di Gesù.
L'insegnante ha notato che un bambino aveva particolarmente piacere di tutto questo e andava sempre avanti e indietro davanti la mangiatoia. Alla fine l’insegnante gli chiese se c'era qualcosa che lo preoccupava. Il bambino disse: “No”. L’insegnante gli chiese: ”Hai qualche domanda che mi vorresti fare?” "Sì", rispose il bambino, "quello che vorrei sapere: dove lo mettiamo Dio?”

Dove mettiamo Dio? 
Questa è la domanda che noi dobbiamo porci.
Lo possiamo circoscrivere? Lo possiamo delimitare? Lo possiamo confinare? 

Tutti gli oggetti finiti hanno una posizione, sono da qualche parte, e non altrove: io per esempio in questo momento sono qui, davanti al computer, a casa mia e non altrove.

E questo è valido anche per gli oggetti finiti grandi, questi si misurano da quanto spazio occupano. 

Con Dio, tuttavia, la questione della misura e di dove si trova, non è applicabile perché è spirito, e questo implica che è infinito e non può essere misurato! 

Possiamo misurare le montagne, la terra, le stelle, ma Dio non può essere misurato!

Isaia 40:12-13 dice: “Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con il palmo? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia?  Chi ha preso le dimensioni dello spirito del SIGNORE o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa?”  

Dio è quella perfezione per la quale è libero da tutte le limitazioni.

Dio è illimitato, infinito e non può essere diversamente perché Dio è perfetto, la limitazione implica l’imperfezione.

Dio è infinito, cioè  non è limitato dall'universo, da questo mondo spazio-temporale. 

Dio è colui che ha creato lo spazio e il tempo, esisteva prima che ci fosse lo spazio e creasse il tempo. 

Dio è letteralmente illimitato nel suo essere: senza confini, un essere che va oltre i limiti dell'universo creato.

Dio non può essere localizzato in un determinato punto con occhi e strumenti umani! 

Non ha un corpo fisico da essere localizzato!

Non è possibile tracciare la sua posizione su un insieme di coordinate. 

Eppure riempie tutto con la Sua presenza!

Non c’è una parte della creazione che a Dio sia inaccessibile!

A. W. Tozer diceva: “Dio è spirito e per lui la grandezza e la distanza non hanno senso”.

In Geremia 23:24 è scritto: "'Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?' dice il SIGNORE. 'Io non riempio forse il cielo e la terra?' dice il SIGNORE". 

Così in Salmo 139:7-10 leggiamo: "Dove potrei andarmene lontano dal tuo spirito, dove fuggirò dalla tua presenza?  Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra".     

Sempre Tim Shenton scrive: “Dio, nella totalità del suo essere è in ogni momento simultaneamente presente in ogni punto dello spazio. Sotto un altro punto di vista, possiamo affermare che Dio è nello stesso momento presente nella sua essenza in tutti i luoghi del cielo e della terra… Dio trascende tutti i limiti dello spazio. Non ha confini in nessun punto dello spazio, e non è escluso, o assente da nessun luogo. Non c'è nessuna parte dello spazio in cui la sua intera sostanza non esista in ogni tempo. Egli non è più presente in un luogo rispetto a un altro, non è limitato, preservato, o sorretto da nessun punto dello spazio. Egli riempie l'intero spazio completamente ed eternamente, e nonostante ciò egli lo supera in grandezza”. 
Già questo è straordinario, se poi pensiamo che sebbene Dio sia ugualmente onnipresente in ogni momento in ogni posto, ed esercita il Suo potere in momenti diversi e in una varietà di gradi e modalità, lo è ancora di più. 

Infatti, sebbene Dio sia presente in tutte le Sue creature, non è presente nello stesso senso, cioè non opera in tutti allo stesso modo! 

Quindi, Dio è lo stesso dappertutto, ed è presente dappertutto in tutta la Sua completezza, non è che in un posto è amore, e nell’altra giustizia, come se il Suo essere fosse scomposto in parti, come vedremo più avanti, ma agisce in modi diversi a secondo i Suoi piani!

Inoltre, dobbiamo fare attenzione, che questo non significa nemmeno che Dio è tutto e che tutto è Dio!

Dio non si confonde, o si fonde con il Suo creato, è distinto, separato e indipendente, non si mescola alla materia che ha creato!

Ora un Dio che è in ogni luogo, significa che non possiamo nasconderci in luoghi segreti dove non possiamo essere visti. 

Questo deve portarci a stare attenti a come ci comportiamo!

E non possiamo essere lontani dal Suo aiuto in caso di bisogno!
Questo ci è di grande consolazione.

B)In secondo luogo Dio essendo spirito non è limitato nel tempo.
La materia appartiene al tempo, lo Spirito no! 

Infatti Dio è eterno.

Nel Salmo 90:2 per esempio leggiamo:”Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio”. (Giobbe 36:26; Salmo 102:24-27; Isaia 40:28; Geremia 10:10).

Dio è esaltato al di sopra del tempo e dei suoi limiti. 

Dio esiste al di fuori dei confini del tempo e, sebbene sia il suo autore, non è condizionato, limitato, o misurato da esso (Salmo 90:2,4; 2 Pietro 3:8). 

Non c’è mai stato un momento in cui Dio non sia mai esistito.
“Eterno” significa che il Signore è senza inizio e senza fine, che Egli fu sempre e sempre sarà ciò che è. 

Dio è senza tempo, e questo implica che  non cresce e né si sviluppa. 

Non ci sono variazioni nella Sua natura, è l’immutabile eterno Dio!

È immutabile in una durata infinita e senza successione in tutti i Suoi pensieri, sentimenti, scopi e azioni.

Per Lui non c'è passato, o futuro, nessun momento prima, o dopo di Lui, solo un presente eterno! 

Dio è eternamente presente!

Il tempo è “un adesso eterno”, è l'eterno "IO SONO" (Esodo 3:14; cfr. Apocalisse 1:4,8). 
Ma questo non significa che non sia consapevole della successione dei punti temporali: secondi, minuti, ore, giorni, mesi  e anni.

È consapevole che gli eventi si verificano in un ordine particolare. 

Dio sa cosa sta accadendo ora nell'esperienza umana.

Tuttavia è ugualmente consapevole di tutti i punti di quell'ordine contemporaneamente, come una persona che guarda dall’alto una processione da un palazzo alto, o da un elicottero, o con un drone, vede tutte le parti della processione nei diversi punti del percorso piuttosto che solo una parte. 

II SPIRITO INDICA CHE È INDIVISIBILE 
Possiamo dire che essendo spirito:
A)Dio non è composto da tante parti
Dio non è un entità composta da tante parti, non può essere scomposto, è un’unità assoluta.

Come esseri umani, siamo creature complesse e composte, cioè, siamo composti da varie parti:mani, piedi, ecc. che possono essere anche tolte, o amputate, ma per Dio non è così.

Dio come spirito, non è fatto di tante parti, non ci sono parti distinte, perché non ha un corpo.

Dio è libero da ogni composizione, non è la somma delle Sue parti.  

Non c'è una cosa, che si somma a un’altra e fanno Dio. 

Piuttosto, qualunque cosa sia in Dio, Dio è. 

Sebbene la Bibbia ci rivela gli attributi di Dio, per esempio amore, immutabilità, e così via, non dovremmo immaginare che Dio sia l’insieme sommato di questi vari attributi, questi, semplicemente, rivelano la Sua natura, la Sua essenza.

Benché parliamo di attributi, questi indicano l'essenza semplice e indivisibile di Dio, sono l’essenza di Dio.
William Law diceva: “I singoli attributi di Dio non sono parti della Sua essenza, in tutta la sua essenza Dio è amore, giusto, santo, fedele e così via.
Tutto ciò che chiamiamo gli attributi di Dio sono solo tanti modi umani di concepire quell'abissale Tutto ciò che non può essere né parlato né concepito da noi”.
Gli attributi sono parte essenziale del carattere, o natura di Dio, e inseparabili da essa; sono quelle qualità che costituiscono ciò che Dio è, sono le perfezioni che appartengono alla natura di Dio in modo che lo distinguono!

Dio non sarebbe Dio se non possedesse tutti i Suoi attributi, ma la Sua essenza ed esistenza è identica ai Suoi attributi. 

Così per esempio l’immutabilità, la sovranità, l'amore, l'onniscienza, la santità è così via, sono semplicemente chi è Dio. 

In secondo luogo:
B)Dio non è sparso nell’universo a pezzettini, Dio è presente nella Sua interezza in un posto come in un altro (Salmo 139:7-10).

Non è che in questo momento Dio in Italia è amore, e in Australia giusto!

Dio è amore e giusto contemporaneamente sia in Italia che in Australia.

Qualunque cosa Dio è, Egli lo è completamente e simultaneamente dappertutto!!

Possiamo dire che essendo spirito:
C)Dio non può essere scomposto
Dio come spirito, non può essere scomposto, perché non ha un corpo.

A Dio non possono essere amputate parti della Sua natura, perché non ha un corpo fisico, è spirito!

È impossibile dividere l'essere di Dio.

Nessuno dei Suoi attributi può essere sospeso, ritirato, diminuito, o alterato, poiché i Suoi attributi sono identici alla Sua esistenza.

(1)Gli attributi non sono scollegati tra di loro.
Prima di tutto consideriamo:
(a) La caratteristica peculiare degli attributi di Dio.
Un attributo non è la stessa cosa di un altro; non dobbiamo negare la loro singola peculiarità. 

Ogni attributo presenta l'essenza di Dio da una prospettiva diversa, in modo che ci dà qualche informazione sulle complessità del Suo essere. 

(b)La coerenza degli attributi di Dio.
Anche se non hanno le stesse caratteristiche, o non sono la stessa cosa, tutti gli attributi di Dio sono legati strettamente insieme, funzionano insieme perfettamente in completa armonia.

Dio agisce sempre in accordo con se stesso!

Dio non fa nulla che non coinvolga tutto ciò che Lui è!

Ovunque Egli opera e qualunque cosa Egli faccia, Dio agisce sempre in modo coerente con se stesso!

Nessuna singola caratteristica di Dio, può essere visualizzata singolarmente, come se fosse separata dal resto, gli attributi di Dio vanno visti nell’insieme.

Gli attributi sono l’essenza di Dio, e non sono un insieme di parti frammentarie, non possono essere nettamente distinte in modo da scollegarli l'uno dall'altro, ma sono unite e si fondono tra di loro.

Sebbene ciascuna caratteristica di Dio, venga trattata singolarmente, non dovrà mai essere considerata come “una parte” della natura di Dio separata dalle altre Sue perfezioni, poiché Dio è uno e indivisibile; c’è un’unità di carattere con diversi attributi.

Gli attributi non sono scollegati l’uno dall’altro, per esempio l’amore di Dio è eterno, immutabile, santo è così via.

Dio è completamente e contemporaneamente tutti gli attributi! 

Nessun attributo è separabile dagli altri.

Tutti gli attributi sono uniti e inseparabili nell’essere di Dio anche quando agisce. 
L'essenza di Dio non si separa dal Suo agire, dalle Sue energie dinamiche!

(c)La costanza degli attributi di Dio. 
Quando Dio agisce con un giudizio non cessa di amare! 

Dio non è in un momento senza misericordia e in un altro momento onnipotente. 

Dio è sempre misericordioso e onnipotente.

Dio non è in un momento amorevole, e in un altro momento onnisciente, Dio è sempre amorevole e onnisciente!

Quando Dio agisce, per esempio, con amore, non smette di essere santo, o giusto.

Dio costantemente è contemporaneamente tutto ciò che tutti gli attributi rivelano. 

In ogni atto, Dio è l'essere che è e sarà sempre, agisce in piena coerenza con se stesso.

Dio è amore anche quando giudica; è santo e giusto anche nel salvare i peccatori; è eterno anche quando agisce in tempo.

Per esempio nella croce, nella morte di Gesù Cristo possiamo vedere l’armonia degli attributi di Dio: la saggezza, la santità, la giustizia, l’ira e l’amore!

Questi attributi si abbracciano, non c’è nessun conflitto in Dio!

Thomas Goodwin parla della redenzione come il “capolavoro di Dio, in cui intende portare tutti i suoi attributi sul palco”.

Non dobbiamo adorare alcun attributo di Dio; adoriamo il Dio personale che è contemporaneamente l'essere che i Suoi attributi indicano. 

Per esempio Dio è amore, ma l'amore non è Dio!

Esiste una perfetta coerenza, armonia, negli attributi di Dio, e non può essere diversamente, altrimenti Dio non sarebbe perfetto!

(2) Gli attributi sono tutti essenziali in egual misura.
Non possiamo differenziare la sostanzialità di Dio dai Suoi attributi. 

Anche se gli attributi  di Dio rivelano e identificano un aspetto diverso della Sua esistenza e del Suo carattere, uno non riduce l’altro!

Quindi non dobbiamo rendere un attributo uno più essenziale di un altro!

Per esempio, non possiamo affermare che l’amore di Dio è più importante della Sua ira.

L'essenza di Dio sono i Suoi singoli attributi, e questi hanno la stessa importanza, altrimenti, potremmo distinguere varie parti della natura di Dio.

Se potessimo distinguere uno di quegli attributi da un altro, significherebbe che in Dio c'è una divisione, e questo non è possibile, non rispecchia la realtà.

Quindi, non ci può essere alcuna reale distinzione in Dio tra uno dei Suoi attributi e un altro.

Un attributo non deve essere evidenziato a scapito di un altro.

Molti hanno fatto e fanno l’errore di sottolineare per esempio solo l’amore di Dio, e non ricordano che Dio è anche giusto e santo, di conseguenza anche un Dio d’ira! 

In questo modo si penserà che Dio perdonerà sempre e sorvola sui peccati, cosa che nella Bibbia vediamo che Dio non fa, infatti, molte volte giudica!

La verità e l’equilibrio nella dottrina cristiana, riguardo Dio, e quindi la nostra maturità spirituale, è radicata e cresce nel riconoscere che gli attributi divini, fanno parte di un insieme e non si sopravvaluta uno a scapito di altri, o nell’escludere altri!

Ogni attributo integra gli altri in modo che presi insieme, la gloria di Dio abbraccia e manifesta tutti gli attributi in un perfetto equilibrio.

C)Dio è un'unità assoluta
Deuteronomio 6:4 dice:”Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE”.

Dio è uno, non multiplo, nel Suo essere. 
Dio è assolutamente uno: non solo ha unità, ma è unità assoluta. 

Dio esiste in tre persone (per esempio Matteo 3:13-17; 2 Corinzi 13:13), ma con un'unica essenza, sostanza!

Non ci sono altri Dio oltre il Signore!

Isaia 45:18 dice: “Io sono il SIGNORE e non ce n'è alcun altro”. (Isaia 37:16–20; 45:5-6; Malachia 2:10; Marco 12:29; Romani 3:30; 1 Corinzi 8:4–6; Efesini 4:6; 1 Timoteo 2:5; Giacomo 2:19). 

III SPIRITO INDICA INCORRUTTIBILE
Perché Dio non ha un corpo, non è materia nel Suo essere, è anche incorruttibile e immortale. 

La materia è soggetta a tale decadimento e distruzione, ma lo spirito no. 

Il Suo essere non subirà decadimento, o deterioramento. 

Dio non si consumerà mai!  

Nel Salmo 102:24-27 leggiamo: “Ho detto: ‘Dio mio, non portarmi via a metà dei miei giorni!’ I tuoi anni durano per ogni generazione:  nel passato tu hai creato la terra e i cieli sono opera delle tue mani;  essi periranno, ma tu rimani; tutti quanti si consumeranno come un vestito; tu li cambierai come una veste e saranno cambiati.  Ma tu sei sempre lo stesso e i tuoi anni non avranno mai fine”.

Tutta la creazione si consumerà come un vestito, invece Dio “no!”, perché è immutabile ed eterno!

Romani 1:23 dice che Dio è incorruttibile (aphthartos), ed è la stessa parola usata in 1 Timoteo 1:17 tradotta con “immortale” (aphthartos).

Questa è una caratteristica che ha solo Dio!
Nella più antica filosofia greca, immortale (aphthartos) si riferiva a ciò che è costante e permanente nella natura, al contrario di ciò che cambia e perisce.

Significa che Dio è incorruttibile, non decadente, o non deteriorabile, che non muore in contrasto con gli uomini, che periscono e decadono. (1 Timoteo 6:16).

Il suo essere non può assolutamente decadere, o deteriorarsi. 
Non si consuma, o essere sostituito. 

CONCLUSIONE
Come dobbiamo reagire davanti un Dio così?
Prima di tutto:
1)Dobbiamo adorarlo.
Nell’accettare e credere ciò che Dio, anche se non lo afferriamo con le nostre menti completamente, noi lo adoreremo.

A. W. Tozer diceva: “Se Dio può essere capito e compreso con uno qualsiasi dei nostri mezzi umani, allora non posso adorarlo”.

Dio è Dio pertanto non può essere compreso alla mente umana!

Non possiamo cercare di capire Dio al di là di quello che la Bibbia ha rivelato di Lui!

L’uomo cerca di capire tutto, e di dare una spiegazione a tutto, non c’è niente di sbagliato in questo, ma con Dio non è possibile!

Il credente non cerca e pretende di capire oltre ciò che è rivelato, ma s’inginocchia ad adorare!
L’incomprensibilità di Dio conduce all’adorazione! (cfr. Romani 11:33-36).

K.Scott Oliphint scrive: “Niente dovrebbe motivare la vera adorazione cristiana più del maestoso mistero di Dio. Le cose che capiamo, che possano avvolgere le nostre menti, raramente sono oggetti del nostro culto. Potremmo cercare di controllarli. Potremmo provare a manipolarli. Potremmo volerli cambiare. Ma non li adoreremo, non davvero. Se quello che stiamo cercando è la vera adorazione, è la ricchezza del mistero di Dio e delle sue vie nel mondo che produrranno e motiveranno l'adorazione in noi e a Lui.
Il culto cristiano, così come la teologia cristiana, inizia con il mistero. Il mistero non è qualcosa che funziona semplicemente come una conclusione al nostro pensiero su Dio. Non è che impariamo, pensiamo e ragioniamo il più possibile e poi ammettiamo alla fine che c'è ancora un mistero. Invece, iniziamo riconoscendo il mistero di Dio e le Sue vie. Iniziamo con il felice riconoscimento che Dio e le sue attività sono alla fine incomprensibili per noi. Quando iniziamo con quel riconoscimento, possiamo iniziare a comprendere Dio in modo appropriato e adorarlo alla luce di chi è e di ciò che ha fatto”.

In secondo luogo:
2)Dobbiamo temerlo.
Davanti un Dio così, con una distanza e diversità di natura da quella nostra, non possiamo che temerlo!

Il timore di Dio è la consapevolezza corretta della grandezza di Dio!

La consapevolezza della nostra fragilità di fronte alla Maestà del Dio Creatore, il senso di stupore e terrore verso la Diversità di Dio, il Totalmente Altro, Colui, cioè che ha una natura completamente diversa dalla nostra.

In terzo luogo:
3)Fiducia
Charles Haddon Spurgeon diceva: “La fede è motivo di riposo in Dio”.

Abbiamo diversi motivi per riposarci in Dio!

Dio è diverso da noi, noi siamo fragili, finiti, mutabili, circoscritti, ma Dio non è così!
Dio non muore, non cambia, è sempre presente ovunque ci troviamo in tutta la Sua perfezione!

Dio è spirito (Prima parte)

Dio è spirito (Prima parte)
Molte persone si sono chieste e si chiedono, di cosa è fatto Dio. 
Se è fatto di carne e sangue come noi,  se è materia,  o pura energia, o puro pensiero, o vapore, o aria.

Niente di tutto questo! Dio è spirito!

Tom Shenton riguardo il fatto che Dio è spirito afferma: “Dio non  è ‘uno spirito’, ma puro spirito. Egli è essenza spirituale pura, incontaminata, mai creata e priva di sostanza materiale, quindi libera da ogni sua limitazione o imperfezione. Come Spirito, egli non può essere ‘diviso’ in parti, né esteso, ed è per definizione intangibile. Essendo privo di composizione, nessuna caratteristica relativa alla materia, o alla carne può essergli attribuita. Egli è distinto dal mondo, completamente separato da ogni cosa corporea e non è possibile discernere la sua essenza mediante i sensi corporei. (1 Corinzi 2:11-14)”.  

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