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Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Luca 4:25-27: La grazia di Dio che sorprende

 Luca 4:25-27: La grazia di Dio che sorprende Vediamo la motivazione degli esempi profetici.  Nella nostra precedente meditazione abbiamo contemplato una verità fondamentale del Vangelo: la grazia di Dio non è determinata dalla geografia, dall’etnia, o dalla lingua.  Abbiamo visto come Gesù, nella sinagoga di Nazaret, abbia sfidato le concezioni esclusive dei suoi concittadini, ricordando loro come Dio avesse operato oltre i confini d’Israele attraverso i profeti Elia ed Eliseo. Oggi desidero approfondire ulteriormente questo insegnamento rivoluzionario di Gesù, esplorando un secondo aspetto di questa verità: la grazia divina spesso si muove in direzioni inaspettate sorprendendoci. Questi due aspetti sono strettamente collegati e complementari.  Se nel primo messaggio abbiamo visto DOVE la grazia di Dio opera - oltre ogni confine - oggi vedremo COME questa grazia si manifesta in modi che sfidano le nostre aspettative. Lo stesso episodio di Gesù a Nazaret ci rivela ch...

Osea 2:17-18: L’azione del Signore per Israele

 Osea 2:17-18: L’azione del Signore per Israele Stephen Charnock disse: “Essere Dio e sovrano sono inseparabili”. La Bibbia presenta il Signore come un Dio sovrano; se il Signore non fosse sovrano cesserebbe di essere Dio!  Layton Talbert dice: “La sovranità di Dio si riferisce al suo dominio assoluto e ineguagliabile su tutte le sue creature e sulle loro circostanze. Affermare che Dio è sovrano significa affermare che Dio regna universalmente e invincibilmente. La sovranità di Dio implica la sua proprietà assoluta (Genesi 14:22; Deuteronomio 10:14; Giobbe 41:11; Salmo 24:1), autorità (Salmo 47:2,7) e controllo (Giobbe 38–39; Geremia 5:22; Efesini 1:11) su ogni cosa”. In questi versetti vediamo l’azione del Signore per Israele che dimostrano la Sua sovranità. Dopo aver parlato del ristabilimento d’Israele da parte del Signore, quindi del Suo corteggiamento e della reazione del popolo, nei vv.17-23 si ritorna di nuovo all’azione del Signore. In questa predicazione vediamo due a...

Luca 19:9-10: La comunicazione di Gesù riguardo la conversione di Zaccheo

Luca 19:9-10: La comunicazione di Gesù riguardo la conversione di Zaccheo Jerry, i cui genitori possedevano un allevamento di pecore, ogni primavera si assentava spesso dal lavoro per andare a cercare le pecore.  Gli fu chiesto perché dovesse andare a cercare le pecore. La risposta fu che ogni volta che una pecora gravida entra in travaglio, si mette subito a sedere. Ma se quando si siede è rivolta verso il basso, rimarrà in quella direzione, lottando contro la gravità per spingere l'agnello fuori dal grembo. Se nessuno l’aiutasse, morirebbe in quella posizione piuttosto che girarsi. Jerry raccontava che ogni sera la sua famiglia doveva contare attentamente le pecore gravide, e quando mancava anche una sola pecora, tutta la famiglia usciva a cercarla. La riportavano a casa, o restavano con lei fino alla fine del travaglio. Se il tempo era rigido, dovevano costruire un riparo intorno a lei, usando i loro corpi per tenerla al caldo. Gesù, il buon (Giovanni 10:11) e sommo pastore dell...

Giudici 2:10: Dio non ha nipoti.

Giudici 2:10: Dio non ha nipoti. “Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; poi, dopo quella, vi fu un'altra generazione che non conosceva il SIGNORE, né le opere che egli aveva compiute in favore d'Israele”. La prima generazione di israeliti, contemporanei di Giosuè, stanziata nel paese di Canaan, servì il Signore (v.7), conosceva i miracoli e i giudizi del Signore, mentre la seconda generazione non lo conosceva, servì gli idoli di Baal (vv.11-12; Giudici 3:5-6). Studiosi sono divisi riguardo il significato di “conoscere”, alcuni pensano che si riferisca alla mancanza d’informazioni perché non conoscevano le opere del Signore. In questo sarebbero stati negligenti i loro genitori che non hanno insegnato loro le opere del Signore (Deuteronomio 6:6-7; Salmo 78:5-7; Efesini 6:4). Oppure, altri studiosi pensano

Deuteronomio 30:3: Il Signore ti accoglierà!

Deuteronomio 30:3: Il Signore ti accoglierà! “Il SIGNORE, il tuo Dio, farà ritornare i tuoi dalla schiavitù, avrà pietà di te e ti raccoglierà di nuovo fra tutti i popoli, fra i quali il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà disperso”. In qualche tempo futuro, quando la disobbedienza del popolo avrebbe attirato la maledizione di Dio secondo il patto (Levitico 26:14-39; Deuteronomio 28:15-69), e il popolo sarà stato disperso tra le nazioni straniere, dopo aver ricordato la benedizione e la maledizione secondo il patto, ci sarebbe stata una svolta. In primo luogo, il popolo si convertirà al Signore, cioè  avrà un cambiamento di orientamento (vv.1-2; cfr. Deuteronomio 4:30), cioè un'inversione dei modelli di comportamento del passato, per esempio possiamo ricordare: allontanarsi dalla Sua via (Deuteronomio 9:12), o  servire altri dèi (Deuteronomio 11:16; 29:25-26), o abbandonare il Signore (Deuteronomio 28:20), o il suo patto (Deuteronomio 29:24). In secondo luogo

L’atteggiamento per un risveglio (2 Cronache 7:14).

L’atteggiamento per un risveglio: 2 Cronache 7:14. Dopo il discorso e la preghiera di Salomone, la gloria del Signore riempì il tempio, poi il re e tutto il popolo offrirono dei sacrifici al Signore.  Le parole del v.14, sono una parte della risposta del Signore alla preghiera di Salomone; il Signore ha esaudito la sua preghiera e gli comunica che il tempio, da lui costruito, è stato scelto come casa di sacrifici, e Dio sarà attento alle preghiere del popolo offerte nel tempio (2 Cronache 7:12-16). Ora questo versetto, è stato usato riguardo il risveglio; il risveglio nasce nella chiesa e si diffonde nel resto della società. Oggi ci rendiamo conto, vista la situazione della chiesa e della società, che è necessario un risveglio, infatti molte chiese locali sono in letargo, e l’immoralità, l’idolatria, è dilagante nella società. Il risveglio è l’opera di Dio che visita il suo popolo ripristinandolo, rianimandolo, versando su di esso la Sua benedizione, e da qui si al...

2 Cronache 7:14: L’atteggiamento per un risveglio.

2 Cronache 7:14: L’atteggiamento per un risveglio. Dopo il discorso e la preghiera di Salomone, la gloria del Signore riempì il tempio, poi il re e tutto il popolo offrirono dei sacrifici al Signore.  Le parole del v.14, sono una parte della risposta del Signore alla preghiera di Salomone; il Signore ha esaudito la sua preghiera e gli comunica che il tempio, da lui costruito, è stato scelto come casa di sacrifici, e Dio sarà attento alle preghiere del popolo offerte nel tempio (2 Cronache 7:12-16). Ora questo versetto, è stato usato riguardo il risveglio; il risveglio nasce nella chiesa e si diffonde nel resto della società. Oggi ci rendiamo conto, vista la situazione della chiesa e della società, che è necessario un risveglio, infatti molte chiese locali sono in letargo, e l’immoralità, l’idolatria, è dilagante nella società. Il risveglio è l’opera di Dio che visita il suo popolo ripristinandolo, rianimandolo, versando su di esso la Sua benedizione, e da qui si al...

2 Cronache 7:14: La via della benedizione di Dio.

2 Cronache 7:14: La via della benedizione di Dio. "se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese". Queste parole sono una risposta alla preghiera di Salomone (2 Cronache 6:26-31). Salomone terminò di costruire il tempio del Signore. Poi il Signore gli apparve e gli disse che quando non avrebbe mandato la pioggia (a causa dei loro peccati 2 Cronache 6:26), quando avrebbe mandato le locuste per divorare il paese, o la pestilenza (2 Cronache 7:11-13), se il suo popolo si umilierà, pregherà, cercherà la sua faccia e si convertirà dalle sue vie malvagie, Dio lo esaudirò dal cielo, gli perdonerà i suoi peccati, e guarirà il suo paese.  Dio promette di esaudire la preghiera, il perdono dei peccati, e la guarigione del paese (benedizione, pace e prosperità). Questo è meraviglioso, ma ci sono delle condizioni. Il v....

2 Re 23:25: La vera conversione.

2  Re 23:25: La vera conversione. Prima di Giosia non c'è stato re che come lui si sia convertito al SIGNORE con tutto il suo cuore, con tutta l'anima sua e con tutta la sua forza, seguendo in tutto la legge di Mosè; e, dopo di lui, non ne è sorto uno simile. Giosia è stato un re unico sia riguardo ai suoi predecessori (compreso Davide) e sia riguardo a coloro che vennero dopo di lui. Giosia è ricordato positivamente: si è convertito al Signore con tutto se stesso seguendo in tutto la legge di Mosè.  “ Si sia convertito” (Šāb) indica tornare indietro a Dio, girare le spalle al peccato e al diavolo e quindi essere devoti a Dio (1 Re 8:33, 48; Geremia 3:7; Isaia 55:7; Atti 26:18; 1 Tessalonicesi 9). La conversione non è semplicemente solo qualcosa che si sente, ma è un'azione verso Dio, qualcosa che si fa che coinvolge tutto il nostro essere. Giosia si è convertito con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la sua forza. Questa triplice espressione ind...

Introduzione al discepolo di Cristo

Introduzione al discepolo di Cristo. In questa lezione vedremo: 1.Una definizione dei termini riguardo il discepolo. 2. La chiamata al discepolato è per tutti i credenti “La salvezza senza discepolato è ‘grazia a buon mercato”.(Dietrich Bonhoeffer)  Questa espressione famosa del pastore e teologo tedesco Bonhoeffer, indica che vi è un tipo di cristianesimo che crede alla remissione dei peccati senza ravvedimento, senza impegno per Gesù, senza seguire Gesù, senza croce, senza santificazione. Noi siamo d’accordo con Bonhoeffer, infatti vediamo nella Bibbia che non esiste la grazia a buon mercato, esiste una grazia a caro prezzo soprattutto perché è costata a Dio un prezzo alto, la vita del Figlio (1 Cor.6:20) e che sempre per la sua grazia siamo scelti, chiamati, accettati e salvati (Mar.1:16-20; Rom.3:23-26; 5:1-2; 8:29-30; Ef.1:4-6; 2:8), è anche una grazia perché il Suo giogo è dolce e il suo carico leggero da portare (Matt.11:28-30), ma è anche vero che Gesù ha detto ...