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Visualizzazione dei post con l'etichetta farisei

Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Giovanni 4:1-6: I movimenti di Gesù

  Giovanni 4:1-6: I movimenti di Gesù  In Giovanni 4 il regno di Dio si diffonde oltre i confini della Giudea, in Samaria.  Nel capitolo precedente Giovanni ha riportato il dialogo tra Gesù e Nicodemo sulla necessità della nuova nascita per vedere ed entrare nel regno di Dio, al capitolo 4 Gesù incontrerà i Samaritani che lo sperimenteranno come il Salvatore del mondo che dona la vita eterna. Sulla via del ritorno in Galilea Gesù incontra prima una singola donna in un pozzo in Samaria (4:1–26), e poi in un intero villaggio (vv. 27–42).  Parla prima alla donna dell'acqua che disseta e della vita eterna, poi della vera adorazione, e la donna diventa messaggera per gli abitanti del suo villaggio, che alla fine imparano che Gesù è il Salvatore del mondo (v. 42).  Cominciamo a vedere: I LA PARTENZA DI GESÙ (vv.1-3) Nella partenza di Gesù vediamo: A) L’informazione Nei vv.1-3 leggiamo: “Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva e battezzava ...

Giovanni 3:1-2: La ricerca di un uomo

Giovanni 3:1-2: La ricerca di un uomo La narrazione si sposta da un incontro pubblico con le autorità del tempio a Pasqua a un incontro privato con un una persona religiosa e dirigente del Sinedrio, si sposta dai molti (Giovanni 2:23-25) al singolo.  L’incontro di Nicodemo con Gesù contiene uno dei discorsi teologici più importanti della Bibbia, e insieme ad altri versetti che troviamo nel vangelo di Giovanni che contengono una, o più dichiarazioni chiave di Gesù, essendo aspetti importanti della fede cristiana, e avendo una tale forza, sono una delle ragioni per cui molti cristiani pensano che questo vangelo dovrebbe essere letto dai non credenti e dai nuovi convertiti prima di qualsiasi altro libro della Bibbia. Le nostre vite sono piene di domande, soprattutto quelle esistenziali. Lev Tolstoj scrisse quello che l'Enciclopedia Britannica descrive come uno dei due, o tre più grandi romanzi della letteratura mondiale: “Guerra e pace”.  Ma nel 1879 scrisse anche un libro intito...

2 Timoteo 3:5: Esiste una pietà che non è vera!

  2 Timoteo 3:5: Esiste una pietà che non è vera! “Aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza”. Paolo sta parlando delle caratteristiche degli ultimi giorni, cioè al periodo che precede il ritorno di Gesù Cristo. Paolo descrive l’umanità dicendo che saranno: egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio (vv.2-4), e infine dice: “Aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza”. Considerando la società di oggi, sembra proprio che siamo negli ultimi giorni! Cosa significa “pietà”? La pietà (eusebeias) indica una pratica devota e un credo secondo la volontà di Dio, un comportamento che riflette il corretto credo e atteggiamenti morali, spirituali secondo Dio, e quindi che Dio gradisce, è una vita totalmente consacrata a ...

Matteo 23:23-24: L’obbedienza parziale è ipocrisia

 Matteo 23:23-24: L’obbedienza parziale è ipocrisia Dopo aver partecipato a un culto in una chiesa, un dentista disse al pastore: "Non posso più frequentare la tua chiesa". Quando il pastore gli chiese il motivo, il dentista rispose: "Uno dei tuoi membri stava cantando lodi a Dio attraverso i denti che si è rifiutata di pagare".  Questa storia ci fa capire come possiamo essere ipocriti con un’obbedienza parziale: la domenica adoriamo il Signore e durante la settimana ci comportiamo come ci pare! La controversia di Gesù con le autorità ebraiche porta a una condanna delle pratiche "ipocrite" degli "scribi e Farisei", e a un solenne avvertimento di un prossimo giudizio (capitolo 23). L’occasione della condanna agli scribi e ai Farisei è iniziata al capitolo 22:41-46 in seguito a una domanda per provarlo chiedendogli quale fosse il gran comandamento nella legge, e da qui Gesù inizia un confronto con i Farisei sul Messia. Matteo riporta poi la condann...

La parabola del fariseo e del pubblicano (Luca 18:9-14)

 La parabola del fariseo e del pubblicano (Luca 18:9-14). Dal modo di pregare possiamo vedere che tipo di rapporto abbiamo con Dio! In questi versetti vediamo il tipo di rapporto di due uomini che hanno con Dio attraverso la loro preghiera!  L’enfasi della preghiera è il modo di porsi davanti a Dio, quindi deve essere fatto con l’umiltà e Dio ci approverà! Noi in questa parabola vediamo che Dio approva la preghiera fatta con umiltà e non quella fatta con orgoglio, vale a dire colui, che vuole essere ascoltato per i propri meriti, che confida nelle proprie opere! Il brano quindi è polemico contro l’arroganza, l’orgoglio e incoraggia l’umiltà.  Vediamo la motivazione e lo scopo della parabola per “certuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri” (v.9). “Persuasi” (pepoithotas- perfetto attivo participio), allude a uno stato di convinzione, una fiducia in se stessi, che risiede nella persona e questa non va via (cfr. Luca 11:2...

La pecora smarrita (Luca 15:4-7).

La pecora smarrita (Luca 15:4-7)  Chiunque abbia perso qualcosa, sa quanto sia esasperante cercarla e non trovarla.  Ancora più esasperante è perdere la strada e l’indirizzo. Nicolas Bardyaev disse: “ Il problema dell'uomo deriva dal fatto che non solo ha perso la strada, ma ha perso l'indirizzo”. Questa parabola della pecora smarrita, ha catturato l'attenzione di molti artisti nel corso dei secoli. È chiaro che con la pecora perduta s’identifica il peccatore, mentre colui che la cerca, il pastore è Gesù Cristo.

Luca 15:4-7: La pecora smarrita.

Luca 15:4-7: La pecora smarrita. Chiunque abbia perso qualcosa, sa quanto sia esasperante cercarla e non trovarla.  Ancora più esasperante è perdere la strada e l’indirizzo. Nicolas Bardyaev disse: “ Il problema dell'uomo deriva dal fatto che non solo ha perso la strada, ma ha perso l'indirizzo”. Questa parabola della pecora smarrita, ha catturato l'attenzione di molti artisti nel corso dei secoli. È chiaro che con la pecora perduta s’identifica il peccatore, mentre colui che la cerca, il pastore è Gesù Cristo.

Introduzione alle parabole dell’amore di Dio per coloro che si sono persi (Luca 15:1-32).

Introduzione alle parabole dell’amore di Dio per coloro che si sono persi (Luca 15:1-32). John Blanchard scrive: “Il Vangelo non è un piano umano per raggiungere Dio, ma un piano divino per raggiungere l'uomo”. Non c'è capitolo del Nuovo Testamento così ben conosciuto e tanto amato come questo capitolo del Vangelo di Luca. È stato chiamato "il Vangelo nel Vangelo", come se contenesse l'essenza distillata della buona notizia predicata e compiuta da Gesù. Il vescovo Ryle su questo capitolo disse: “Pochi capitoli hanno fatto più bene alle anime degli uomini”. E Robert Smith disse: “È piaciuto al Signore usare Luca 15 nel ministero evangelico più di altre parti, tranne forse Giovanni 3:16”. I farisei e gli scribi continuano a monitorare il comportamento di Gesù, e con queste parabole, Gesù risponde al loro mormorio perché accoglieva i pubblicani e i peccatori. I farisei e gli scribi non interpretavano bene il loro tempo presente (Luca 12:54-56), non...

La validità della testimonianza di Gesù (Giovanni 8:12-30)

La validità della testimonianza di Gesù (Giovanni 8:12-30). “Tra Gesù e chiunque altro nel mondo non vi è alcuna possibilità di confronto” (Napoleone Bonaparte). Che tipo di credenziali sono valutati di più dalle persone dove lavori? Sei mai stato chiamato per testimoniare per il lavoro di qualcun altro? In quale circostanza?

Una donna sorpresa in adulterio (Giovanni 8:1-11)

Una donna sorpresa in adulterio (Giovanni 8:1-11) “Se gli uomini parlano male di te, vivi in modo che nessuno li crederà” (Anonimo). Quali peccati pensi che la maggior parte delle persone commettono e pensavano che non avrebbero mai commesso? Quali attività o comportamenti consideri che siano immorali? Qual è secondo te la più grande sfida per i matrimoni oggi?

Matteo 12:25: La rovina dovuta alla divisione.

Matteo 12:25: La rovina dovuta alla divisione. Durante il periodo della guerra civile americana, sembra che la frase: “Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina” sia stata la più utilizzata frequentemente che in qualsiasi altro momento della storia americana. Un regno, una città, una casa, e aggiungiamo, una chiesa divisa ha delle gravi conseguenze!  In questa predicazione vediamo il contesto della parabola, il contenuto e infine nella conclusione ciò che comunica la parabola.

La rovina dovuta alla divisione (Matteo 12:25).

La rovina dovuta alla divisione (Matteo 12:25). Durante il periodo della guerra civile americana, sembra che la frase: “Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina” sia stata la più utilizzata frequentemente che in qualsiasi altro momento della storia americana. Un regno, una città, una casa, e aggiungiamo, una chiesa divisa ha delle gravi conseguenze!  In questa predicazione vediamo il contesto della parabola, il contenuto e infine nella conclusione ciò che comunica la parabola.

Matteo 2:3-8: La reazione di Erode alla visita dei magi.

Matteo 2:3-8: La reazione di Erode alla visita dei magi. Gli spagnoli stavano assediando la cittadina di San Quintino, sulle frontiere della Francia. I suoi bastioni erano in rovina; febbre e carestie decimavano i suoi difensori; tradimento esisteva tra la sua popolazione terrorizzata. Un giorno gli spagnoli spararono sopra le mura di cinta una pioggia di frecce, a cui furono allegate piccoli foglietti di pergamena, promettendo agli abitanti che se si fossero arresi, le loro vite e le loro proprietà sarebbero state risparmiate. Il governatore della città era il grande capo degli Ugonotti, Gaspard de Coligni; la sua unica risposta fu scritta su un pezzo di pergamena, la legò a un giavellotto, la scritta era: “Reghem habemus”, cioè  "Abbiamo un re!" , e lo scagliò nel campo del nemico. Cosa possiamo dire noi cristiani? Chi è il nostro Re a cui vogliamo rimanere fedeli? È Gesù Cristo!

La visita dei magi (Matteo 2:3-8). (2). La reazione di Erode.

La visita dei magi (Matteo 2:3-8). (2). La reazione di Erode. Gli spagnoli stavano assediando la cittadina di San Quintino, sulle frontiere della Francia. I suoi bastioni erano in rovina; febbre e carestie decimavano i suoi difensori; tradimento esisteva tra la sua popolazione terrorizzata. Un giorno gli spagnoli spararono sopra le mura di cinta una pioggia di frecce, a cui furono allegate piccoli foglietti di pergamena, promettendo agli abitanti che se si fossero arresi, le loro vite e le loro proprietà sarebbero state risparmiate. Il governatore della città era il grande capo degli Ugonotti, Gaspard de Coligni; la sua unica risposta fu scritta su un pezzo di pergamena, la legò a un giavellotto, la scritta era: “Reghem habemus”, cioè  "Abbiamo un re!" , e lo scagliò nel campo del nemico. Cosa possiamo dire noi cristiani? Chi è il nostro Re a cui vogliamo rimanere fedeli? È Gesù Cristo!

1 Pietro 1:15: La vera santificazione.

1 Pietro 1:15: La vera santificazione. “Ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta”.     “Siate” (genēthēte aoristo imperativo) santi indica che il credente deve diventare santo, o diventare più santo di quello che è, o che la santità deve essere una caratteristica del credente, del cristiano una volta per tutte. Possiamo fare due osservazioni riguardo la santificazione. La prima osservazione è: A) La santificazione non deve essere doppia. La santificazione deve essere il nostro stile di vita, quindi, deve coinvolgere tutta la nostra vita in tutto quello che facciamo all’interno di una società ostile a Dio. Robert B. Deffinbaugh a riguardo dice: “Noi dobbiamo essere santi in ogni aspetto della nostra condotta. La santità non sarà compartita in certe aree religiose della nostra vita. La santità è uno stile di vita che tocca tutto quello che noi facciamo ”. Il cristiano corre il rischio di essere un camaleonte! ...

La condanna alle guide spirituali cieche (Matteo 15:14; Luca 6:39).

La condanna alle guide spirituali cieche (Matteo 15:14; Luca 6:39). Matteo 15:14:  “ Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; ora se un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso”. Che questa frase sia una parabola lo dice chiaramente Gesù come vediamo da Luca 6:39 dove troviamo scritto: “Poi disse loro anche una parabola: ‘Può un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?’” Quindi esistono due versioni di questa parabola nella Scrittura detti in due contesti diversi: in Matteo e in Luca.  La versione di Luca è nella forma di una domanda e chiede: "Può un cieco guidare un altro cieco?" La domanda implica la risposta ovvia di: "No."  La versione di Matteo indica semplicemente i fatti.  Ma entrambi le versioni contengono lo stesso principio circa l’incapacità dei ciechi a guidare correttamente altri ciechi. Noi vediamo la situazione, la sostanza e gli scopi della parabola.

1 Timoteo 4:7: La pietà solo esteriore.

1 Timoteo 4:7: La pietà solo esteriore. “Esercitati invece alla pietà”. Esiste una pietà, che non è vera! C’è un tipo di persona che professa di essere cristiana, che sembra cristiana solo in apparenza, ma è un cristianesimo solo esteriore. Noi uomini guardiamo all’apparenza, Dio invece guarda al nostro cuore. In 1 Samuele 16:7 è scritto: “ Il Signore non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell’uomo: l’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore”. La vera pietà non è solo una forma esteriore, ma anche una forza interiore. Paolo, sempre a Timoteo, dice che negli ultimi giorni gli uomini avranno determinate caratteristiche, una di queste è: “aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza”  (2 Timoteo 3:5). Un po’ come quelle noci che fuori sembrano buone, ma dentro sono secche, o ci sono i vermi. Un esempio di questo tipo di religiosità si trovava nei Farisei, Gesù li chiamava ipocriti simili ai sepolcri imbiancati che appaiono belli fuor...

Proverbi 4:23: Il cuore è importante per il nostro comportamento.

Proverbi 4:23: Il cuore è importante per il nostro comportamento. “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita”. Gli psicologi si chiedono se il comportamento umano è determinato da processi interni alla persona, o da eventi esterni? Come dire siamo attivi, cioè siamo responsabili delle nostre azioni, o passivi nel senso che subiamo gli eventi del mondo? Vale a dire che la colpa è degli altri. Quello che vediamo nella Bibbia è che noi siamo responsabili delle nostre azioni.  Il cuore è importante perché nessuno può essere in buona salute se il suo cuore è in cattive condizioni. Il cuore è un organo vitale. Lo stesso vale spiritualmente, pertanto va custodito.  “Custodire” indica sorvegliare, proteggere, è una parola usata per indicare le torri di guardia, le sentinelle (2 Re 17:9; 18:8). Il cuore è la sede delle energie collettive dell’uomo, il centro della vita personale. Il cuore è la sede intellettuale, (Deut...