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Luca 4:18-19: La missione di Gesù

 Luca 4:18-19: La missione di Gesù Immagina di entrare in un luogo avvolto dall’oscurità, pieno di disperazione, dolore e sconforto.  Un mondo dove gli emarginati vengono dimenticati, dove la speranza sembra un lusso irraggiungibile.  È in questo contesto che Gesù proclama la sua missione rivoluzionaria, un messaggio che non è semplicemente un annuncio, ma una trasformazione radicale della realtà umana. In Luca 4:18-19, Gesù proclama di essere venuto per portare la buona novella ai poveri, il recupero della vista ai ciechi e per liberare gli oppressi.  Questo brano non è solo un testo storico, ma un manifesto vivente della grazia di Dio.  Rivela un Dio che non rimane distante dalla sofferenza umana, ma si immerge nelle nostre fragilità, spezzando le catene che ci tengono prigionieri e ridonando dignità a ogni persona. Non si è limitato a trasmettere un messaggio: era l’incarnazione della speranza stessa.  Il contesto di questi versetti è che Gesù si trova n...
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Salvatore

1 Pietro 1:15: La vera santificazione.

1 Pietro 1:15: La vera santificazione.
“Ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta”.    

“Siate” (genēthēte aoristo imperativo) santi indica che il credente deve diventare santo, o diventare più santo di quello che è, o che la santità deve essere una caratteristica del credente, del cristiano una volta per tutte.
Possiamo fare due osservazioni riguardo la santificazione.
La prima osservazione è:
A) La santificazione non deve essere doppia.
La santificazione deve essere il nostro stile di vita, quindi, deve coinvolgere tutta la nostra vita in tutto quello che facciamo all’interno di una società ostile a Dio. Robert B. Deffinbaugh a riguardo dice: “Noi dobbiamo essere santi in ogni aspetto della nostra condotta. La santità non sarà compartita in certe aree religiose della nostra vita. La santità è uno stile di vita che tocca tutto quello che noi facciamo ”.
Il cristiano corre il rischio di essere un camaleonte!  Che cosa fa il camaleonte? Il camaleonte prende il colore dall’ambiente, dove si trova per autodifesa. Possiamo comportarci da credenti quando siamo con i credenti, ma quando siamo con i non credenti, ci comportiamo come non credenti! Non deve essere così! Siate santi in tutta la vostra condotta, ci dice Pietro!
La seconda osservazione è:
B) La santificazione non deve essere differenziata. 
(1) Non dobbiamo fare differenza di peccati. 
Non possiamo prendere seriamente certi peccati e trascurarne altri, non possiamo fare la differenza tra peccati e peccatucci, o dire questo peccato lo posso fare, questo no perché è grave, il peccato davanti a Dio è peccato!      
Il peccato è grave in tutti gli aspetti ed è distruttivo per la nostra vita spirituale (Matteo 5:30), anche se la società dove viviamo minimizza, o ignora il peccato. 
(2)Non dobbiamo fare differenza dei comandamenti di Dio.
Possiamo essere santi in certi nostri comportamenti, mentre non lo siamo in altri, ci sentiamo forti e santi in certi comportamenti e ne trascuriamo altri, come facevano i farisei. 
In Luca 11:42 Gesù ammonisce: “Ma guai a voi, farisei, perché pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erba, e trascurate la giustizia e l'amor di Dio! Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre”. 
Dio aveva ordinato di dare la decima, quindi stavano facendo una cosa giusta, ma trascuravano e tralasciavano di praticare la giustizia di Dio e l’amore di Dio. Dunque, siamo chiamati a osservare tutto ciò che Dio ci ordina di fare!  
Non possiamo dire che alcuni comandamenti sono meno importanti di altri! I comandamenti della Bibbia sono tutti importanti perché provengono da Dio!!! Non esistono quelli di prima categoria e quelli di seconda categoria, la legge divina è unica e tutti i punti sono importanti!!! (Giacomo 2:10).
Pertanto essere santi in tutta la condotta si riferisce al comportamento di tutti i giorni nella società, si riferisce alla santità espressa in tutta la vita e per tutti i comportamenti personali e sociali ovunque!

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