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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Is.50:4-9.L’esempio per eccellenza di servo.

Is.50:4-9.L’esempio per eccellenza di servo.
Questo brano s’inserisce tra i rimproveri di Dio al Suo popolo, i peccati e il giudizio di Dio sul suo popolo, la sua deportazione in Babilonia (ma Dio non la ripudiato, è stata la conseguenza della loro scelta, certamente Dio ha la forza per salvare), e poi vediamo le promesse di liberazione al capitolo 51.

Dopo una brusca fine dell'oracolo precedente e senza un’introduzione, improvvisamente leggiamo di un discepolo obbediente del Signore che viene poi identificato come "il suo servo"  al v.10.

Ci sono tre interpretazioni riguardo su chi sta parlando? Il popolo di Israele, il profeta stesso, o Gesù?
Anche se può essere applicato alla vita del profeta, si tratta di Gesù che in contrasto con Israele è stato ubbidiente al Padre. 
Gesù è il servo per eccellenza! Non ci sono altri come Lui! 

Questi versetti, secondo dei commentatori farebbero parte del terzo canto del servo: il primo è in Isaia 42:1-9 che ci parla della paziente dolcezza del servo; il secondo è Isaia 49:1-7 che ci parla dell’accettazione di una deludente fatica e poi c’è questo che ci parla della furia e del disprezzo dei nemici su di lui.

Due tipi di uomini a confronto (Matteo 7:24-27).

Due tipi di uomini a confronto (Matteo 7:24-27).
Ferdinand Waldo Demara Jr. noto anche come “il grande impostore”, aveva abbandonato la scuola ai tempi del liceo. Un libro e un film hanno raccontato la storia della sua vita e delle tante professioni che svolse. Senza possedere né credenziali, né qualifiche, lavorò in diversi momenti come funzionario dell’università, professore di psicologia, monaco trappista, assistente guardiano di una prigione in Texas e chirurgo della marina canadese in Corea, addirittura fece un intervento di tonsillectomia, di amputazione di arti e rimozione di un proiettile dal petto di un uomo! Eppure la sola conoscenza medica che possedeva, l’aveva racimolata dai libri a bordo della sua nave! Per un po’ di tempo, quest’uomo insegnò persino in una scuola superiore e molti lo ritenevano il migliore di quella scuola! Ma come riuscì questo uomo a essere impiegato in così tante e improbabili occupazioni? Falsificando le prove, producendo documenti falsi, contraffacendo, simulando e fingendo di essere in grado di svolgere qualunque funzione fosse necessaria per essere ciò che non era.

L’ira di Dio

L’ira di Dio
La maggior parte delle persone hanno un’avversione nel considerare Dio come un Dio di ira, tra questi ci sono anche diversi cristiani. 

Per questi cristiani, l'ira di Dio è considerata quasi come un imbarazzo, come qualcosa di fondamentalmente indegno di Dio, quindi non ne parlano, almeno pubblicamente. 

Wayne Grudem scrive: “Può sorprenderci scoprire con quale frequenza la Bibbia parla dell'ira di Dio. Tuttavia, se Dio ama tutto ciò che è giusto e buono, e tutto ciò che è conforme al suo carattere morale, allora non dovrebbe sorprendere che odierebbe tutto ciò che è contrario al suo carattere morale”.

A questo c’è da aggiungere che sentiamo molte predicazioni riguardo l'amore di Dio; molti libri trattano della potenza di Dio per aiutarci a vincere la tentazione, lo scoraggiamento, il dolore e tante altre cose; evangelisti sottolineano spesso la grazia di Dio e il suo piano per la nostra vita, ma si sente poco parlare dell'ira, o del giudizio di Dio.

Il concepimento miracoloso di Gesù (Matteo 1:18-19).

Il concepimento miracoloso di Gesù (Matteo 1:18-19).
Matteo 1:18-25, parla del concepimento miracoloso di Gesù in Maria da parte dello Spirito Santo, del proponimento di Giuseppe di lasciarla perché pensava che Maria avesse commesso adulterio, poi della rivelazione dell’angelo riguardo la natura del concepimento e i progetti di Dio riguardo a Gesù, e ancora della reazione di Giuseppe, quella cioè di non lasciare Maria per come gli aveva ordinato l’angelo. 
In questa sezione, Matteo rivela che Gesù non era il figlio biologico di Giuseppe perché è stato concepito per opera dello Spirito Santo, ma diventa il figlio legale di Giuseppe, quindi della linea della genealogia del Davide (Matteo 1:16,20, 25). 

Nei vv.18-19 vediamo il periodo del concepimento, il protagonista e il provvedimento di Giuseppe.

Nel concepimento miracoloso di Maria, Matteo ci comunica:

Attributi in relazione al tempo:Dio è immutabile.

Attributi incomunicabili (Seconda parte).
Attributi in relazione al tempo:Dio è immutabile.
“Nel riflettere su tutte le meravigliosi perfezioni di Dio, è rassicurante sapere che le nostre vite sono affidate a un tale Dio. Tuttavia, saremmo molto turbati se il nostro magnifico re dovrebbe perdere, o modificare alcune di quelle perfezioni. Ma i cristiani possono essere certi che questo non accadrà, perché oltre a tutte le altre sue perfezioni, il nostro Dio è immutabile” (Feinberg, J. S.).
L’immutabilità di Dio è uno di quegli attributi che lo contraddistinguono da tutte le creature.
Il Dio rivelato nella Bibbia, è un Dio che non cambia! 
Se Dio non fosse immutabile, non sarebbe Dio! L’immutabilità fa parte dell’Essere di Dio, perciò Egli non può essere mutevole!
Dio non può cambiare perché è il Signore! 
In Malachia 3:6 leggiamo:  "Poiché io, il SIGNORE, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati". 
“Signore” (Yahweh) è il nome con cui si è presentato a Mosè in Esodo 3:14-15. “Signore” (Yahweh) vuol dire “Colui che è”! (Viene dalla parola Io Sono del v.14-hā∙yā). Implica diversi significati importanti come auto-esistente, essere una realtà attiva e presente, che subentra in scena, infatti, si è presentato a Mosè per intervenire nella vita del Suo popolo per liberarli dalla schiavitù in Egitto. 
Ma implica anche la Sua eterna immutabilità. 

Luca 1:46-56: Il cantico di Maria.

Luca 1:46-56: Il cantico di Maria.
La motivazione dell’esultazione.
La benedizione di Elisabetta produce una reazione in Maria: scoppia nella lode, offrendo un inno di ringraziamento. 
L’inno di Maria si aggiunge alla nota di gioia e di gratitudine presente in 1:39-45. 
Noi in questi versetti vediamo l’esultazione e la motivazione dell’esultazione di Maria.
I L’ESULTAZIONE DI MARIA.
Nel v.46 leggiamo: “E Maria disse: ‘L'anima mia magnifica il Signore,  e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore’”.
La preghiera di Maria assume forma di canto o inno di lode. 
Leon Morris scrive: “ Il cantico di Maria (detto il Magnificat dalla parola iniziale del testo latino) è un prorompere di lode in un linguaggio in gran parte veterotestamentario. Ci sono, in particolare, molte rassomiglianze con il cantico di Anna (1 Samuele 2:1-10). Ma in quello di Maria c’è una diversità di tono. Il cantico di Anna è un grido di trionfo di fronte ai suoi nemici, quello di Maria è un’umile contemplazione della misericordia di Dio”.

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