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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Attributi in relazione al tempo:Dio è immutabile.

Attributi incomunicabili (Seconda parte).
Attributi in relazione al tempo:Dio è immutabile.
“Nel riflettere su tutte le meravigliosi perfezioni di Dio, è rassicurante sapere che le nostre vite sono affidate a un tale Dio. Tuttavia, saremmo molto turbati se il nostro magnifico re dovrebbe perdere, o modificare alcune di quelle perfezioni. Ma i cristiani possono essere certi che questo non accadrà, perché oltre a tutte le altre sue perfezioni, il nostro Dio è immutabile” (Feinberg, J. S.).
L’immutabilità di Dio è uno di quegli attributi che lo contraddistinguono da tutte le creature.
Il Dio rivelato nella Bibbia, è un Dio che non cambia! 
Se Dio non fosse immutabile, non sarebbe Dio! L’immutabilità fa parte dell’Essere di Dio, perciò Egli non può essere mutevole!
Dio non può cambiare perché è il Signore! 
In Malachia 3:6 leggiamo:  "Poiché io, il SIGNORE, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati". 
“Signore” (Yahweh) è il nome con cui si è presentato a Mosè in Esodo 3:14-15. “Signore” (Yahweh) vuol dire “Colui che è”! (Viene dalla parola Io Sono del v.14-hā∙yā). Implica diversi significati importanti come auto-esistente, essere una realtà attiva e presente, che subentra in scena, infatti, si è presentato a Mosè per intervenire nella vita del Suo popolo per liberarli dalla schiavitù in Egitto. 
Ma implica anche la Sua eterna immutabilità. 

Questo nome serve a ricordare agli uomini che Dio ha vita in se stesso e quello che è Egli è ora, è sempre stato e sarà in eterno! 
Se vogliamo dare una definizione dell’immutabilità di Dio si può dire che: Dio è quello che è in tutto l’infinito e costante pienezza del Suo essere, è l’auto-esistente e indipendente; Egli non invecchierà, non crescerà, o diminuirà nel Suo essere da eternità in eternità. Dio non cambia nella Sua vita, nel Suo carattere, nella verità, nei progetti, ma agisce e prova emozioni in modo diverso in risposta a situazioni diverse. 
Quindi quando parliamo che Dio è immutabile intendiamo dire che:
I LA VITA DI DIO NON CAMBIA.
L'immutabilità di Dio è legata alla Sua eternità, ma non sono identici. 
L'eternità di Dio significa che Dio è sempre esistito e sempre esisterà, mentre immutabilità significa che Dio è sempre lo stesso nel suo Essere eterno. 
Non c’è mai stato un tempo in cui Dio non esisteva, né mai ci sarà un tempo in cui non esisterà più!
Quindi Dio non può mutare perché vive fuori dal tempo, solo gli esseri che vivono nel tempo sono sottoposti al mutamento. 
Se qualcosa, o qualcuno cambia, vuol dire che è diverso in un dato momento da quello che era in un momento precedente. 
Così, se cambia deve esistere in due momenti diversi nel tempo. 
Questo significa che un oggetto fuori dal tempo non cambia. Quindi, senza tempo comporta logicamente immutabilità. 
Il cambiamento è prevedibile solo in soggetti esistenti nel tempo come noi esseri umani che moriamo (Giacomo 4:14; Salmo 90:7-10).
Nel Salmo 102:23-27 leggiamo: "Egli ha stremato le mie forze durante il cammino; ha abbreviato i miei giorni. Ho detto: 'Dio mio, non portarmi via a metà dei miei giorni!' I tuoi anni durano per ogni generazione: nel passato tu hai creato la terra e i cieli sono opera delle tue mani; essi periranno, ma tu rimani; tutti quanti si consumeranno come un vestito; tu li cambierai come una veste e saranno cambiati. Ma tu sei sempre lo stesso e i tuoi anni non avranno mai fine". (Salmi 93:2; Geremia 10:10; 1 Timoteo 6:16). Il salmista sta affermando che la natura di Dio e quindi la vita di Dio non cambiano! 
La vita di Dio non cresce e nemmeno decresce! 
Dio non matura, o si sviluppa come noi che da bambini poi passiamo all’adolescenza e poi all’età adulta fino alla vecchiaia e quindi ci consumiamo come un vestito. 
Dio non acquisisce nuove forze e nemmeno perde quelle che aveva! 
Noi siamo logorati dal tempo a causa del peccato, Dio no! 
Noi abbiamo avuto un inizio e moriremo, ma Dio no! 
Dio non ha avuto inizio e non avrà mai fine, da eternità in eternità è Dio e sarà Dio! (Salmi 90:2).
II IL CARATTERE DI DIO NON CAMBIA.
Johannes Quenstedt parlando dell’immutabilità di Dio dice: "L’immutabilità è la perpetua identità dell’essenza divina e di tutte le Sue perfezioni, assieme alla negazione di ogni mutamento, sia fisico che etico". 
La tensione, un trauma, un intervento chirurgico possono cambiare una persona! 
Nel corso della vita, i gusti, il modo di vedere le cose, anche alcuni tratti del carattere possono cambiare, ma nulla del genere accade al Creatore. 
Nulla può far cambiare il Creatore Sovrano. Egli non diventa mai meno verace, meno misericordioso, o meno giusto, o buono di quello che era prima. 
Questa è la differenza tra noi come sue creature e Dio: noi diventiamo, Dio invece è! 
Herman Bavinck sciveva: “Il contrasto fra essere e divenire segna la differenza fra il Creatore e la creatura. Ogni creatura è in continuo divenire”.
Dio non è qualcuno che diventa, un qualcosa di astratto, un nulla che può diventare qualsiasi cosa, ciò che Lui è lo è dall’eternità, da sempre! 
“La sua natura e il suo essere non sono soggetti a mutamento, né ad alcun processo di sviluppo o di auto-evoluzione. Egli è eternamente esaltato al di sopra di ogni causa ed effetto, e separato da ogni possibilità di cambiamento. Non può crescere, invecchiare, migliorare, o subire deterioramenti. Egli è lo stesso in eterno e non potrà mai cessare di essere Dio” (Tim Shenton).
Giacomo 1:17 dice: "Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento". 
Dio è Padre degli astri luminosi indica: è il Creatore delle stelle (Genesi 1:14-18; Salmi 136:7; Geremia 4:23; 31:35). 
Ma Dio non cambia come la luce delle stelle!
Infatti, le parole “variazione” (parallagé) e “mutamento” (tropé) erano termini tecnici per indicare fenomeni astronomici. 
Per esempio “variazione” indicava nel mondo antico i movimenti ordinati e periodici del sole, luna e stelle. 
“Ombra” (aposkiasma) indicava l’oscuramento causata sulla terra dai movimenti, dal mutamento (tropé-mutamento processo di girare, mentre gira muta) delle costellazioni come avviene con l’eclissi, o con le diverse fasi della luna; o alla variazione del giorno e notte, o forse alla luce del sole che varia, infatti, una cosa è la luce dell’alba, l’altra quella del pomeriggio, altra è quella del tramonto! 
Giacomo non vuole fare un trattato scientifico, ma quello che vuole sottolineare è che Dio è Immutabile, non cambia come la luce delle stelle!
“Non c’è” (eni) indica l’impossibilità che Dio possa cambiare! 
Il senso perciò qui è che Dio non è oscurato dal cambiamento! 
Il carattere di Dio non cambia! 
Perciò Dio non va dal migliore al peggiore, nemmeno dal peggiore al migliore, né diventare qualcun altro, perché è perfetto così com’è! 
A. W. Pink diceva: “Dio non può cambiare in meglio, perché è perfetto, ed essendo perfetto, non può cambiare in peggio. Nulla di esterno a Lui può farlo alterare, e non ha senso parlare, per quanto riguarda Dio, di miglioramento, o di peggioramento”. 
Qualunque cambiamento avviene per migliorare, o peggiorare qualcosa. Dio non può migliorare e nemmeno peggiorare perché è perfetto!
Non ci sarà mai nessun cambiamento in Dio, perché non è necessario un cambiamento e nemmeno può essere possibile.
Dunque, Dio è immutabile, perché il suo essere ha causa in se stesso e non da un altro; perché non può cambiare in meglio, o in peggio; perché tutte le cause e le ragioni del cambiamento mancano, cioè, la dipendenza da un altro, un errore della mente, un fallimento nei Suoi progetti.
Se Dio cambiasse, la sua auto-esistenza diventerebbe esistenza dipendente; eternità diventerebbe tempo; perfezione imperfezione; onnipotenza impotenza, e perciò Dio diventerebbe non-Dio.
III LA VERITÀ DI DIO NON CAMBIA.
La verità di Dio non cambia perché Dio è Onnisciente e Presciente, se Dio non sapesse tutte le cose sarebbe mutevole nella sua conoscenza e quindi nella verità. 
Noi, a volte diciamo cose che in effetti, non vogliamo dire perché non abbiamo le idee chiare, a volte possiamo cambiare idea su un argomento, altre volte ci rimangiamo quello che diciamo perché abbiamo capito che siamo nel torto, o per altri motivi. 
Noi uomini siamo instabili e quindi anche le nostre parole, ma la parola di Dio no! 
In Isaia 40:6-8 è scritto: "Una voce dice: 'Grida!' E si risponde: 'Che griderò?' 'Grida che ogni carne è come l'erba e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo. L'erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio del SIGNORE vi passa sopra; certo, il popolo è come l'erba.  L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre'". (Salmi 90:5-6). 
Per sempre la Parola di Dio è stabile (nāṣaḇ) le testimonianze del Signore sono stabilite (yāsaḏ) in eterno (cfr. Salmo 119:89,152).
“Verità” ('emeth) nel Salmo 119:151 comporta l’idea di stabilità, fermezza, continuità. 
Il teologo James I. Parker riferendosi alla stabilità della parola di Dio dice: " Perciò quando leggiamo la Bibbia, dobbiamo ricordare che Dio si attiene ancora a tutte le promesse, le richieste, le affermazioni d’intento, le parole di avvertimento in essa contenute e indirizzate ai credenti del Nuovo Testamento. Non si tratta di reliquie di un’età remota, ma piuttosto di una rivelazione eternamente valida del pensiero di Dio nei confronti del Suo popolo di ogni generazione, finché dura il mondo. Come ci ha detto il Signore stesso: 'la Scrittura non può essere annullata'. Niente può annullare l’eterna verità di Dio". 
La Parola di Dio è valida anche oggi!
Questo significa che:
1) Siamo chiamati ad accettare tutta la Bibbia come la nostra unica autorità.
Concordia Cyclopedia dice: “In virtù della sua ispirazione, la Scrittura è il libro di Dio, nella quale, in maniera infallibile e con divina autorità, Egli ci dice cosa credere in materia di fede, che cosa fare, che cosa evitare in materia di vita e di pratica, e che cosa respinge come errore, o falsità”. 
Se dovessimo rispondere alla domanda che cos’è un cristiano? Sicuramente le risposte sarebbero diverse, ma possiamo rispondere che i cristiani sono persone che riconoscono la Parola di Dio tutta quanta e si sottomettono a essa (Salmi 119:105; Giacomo 1:22-25).
2) Siamo chiamati a prendere seriamente i suoi comandamenti.
Chi li osserva è segno che ha conosciuto Dio dice 1 Giovanni 2:3-5, e che ama Gesù dice Giovanni 14:15,21 (Salmi 119:5,10 ,26-27,36,80; Apocalisse 12:17; 14:12).
3) Siamo chiamati a prendere seriamente le sue promesse.
Il Dio della Bibbia è un Dio fedele che mantiene gli impegni, ciò che promette mantiene per coloro che si affidano a Lui. (Esodo 34:7; Deuteronomio 7:9; Ebrei 10:23; 2 Corinzi 1:20). 
4) Siamo chiamati a prendere seriamente i suoi avvertimenti.
Esiste la teologia del Dio Babbo natale! In che cosa consiste? Semplicemente consiste che i peccati per Dio non creano nessun problema e che possiamo comportarci come ci pare, tanto Lui è buono. 
Ma noi nella Bibbia vediamo sia la Sua bontà, ma anche la Sua severità (Romani 11:22) verso il peccato e i peccatori, e troviamo diversi avvertimenti di giudizio contro quelli che peccano volontariamente (Romani 2:1-5; Ebrei 10:26-31; 12:25-29).
IV I PROPOSITI DI DIO NON CAMBIANO.
I suoi propositi sono eterni e immutabili!
“I decreti di Dio sono come montagne irremovibili, fondate su una saggezza infallibile, e sorrette da un potere illimitato” (Tim Shenton).
In Ebrei 6:17 leggiamo: "Così Dio, volendo mostrare con maggiore evidenza agli eredi della promessa l'immutabilità del suo proposito, intervenne con un giuramento". 
In questo versetto leggiamo che il proposito di Dio è immutabile. 
In questo caso, l’immutabilità del suo proposito si riferisce che Dio fece la promessa ad Abramo che lo avrebbe benedetto e moltiplicato grandemente.
Dio realizzò questa promessa ad Abramo e Abramo la vide realizzarsi con la nascita di Isacco, e anche con il suo risparmio quando Dio gli chiese di offrirlo in sacrificio; poi da Isacco sarebbe nata una grande discendenza il popolo di Israele, Gesù e quindi noi in Cristo (Genesi 22:15-18; Ebrei 11:17-19; Galati 3:6-18).
A) Il piano di Dio è infallibile.
Nel Salmo 33:11 è scritto: "La volontà del SIGNORE sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d'età in età".  (Giobbe 23:13; Proverbi 19:21). 
Così anche Numeri 23:19 dice: "Dio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?". (1 Samuele 15:29; Salmi  110:4; Geremia 4:28; 20:16; Ezechiele 24:14; Zaccaria 8:14; Romani 11:29). 
Mentre Isaia 46:9-11 dice: "Ricordate il passato, le cose antiche; perché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro; sono Dio, e nessuno è simile a me.  Io annunzio la fine sin dal principio, molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute; io dico: Il mio piano sussisterà, e metterò a effetto tutta la mia volontà; chiamo da oriente un uccello da preda, da una terra lontana l'uomo che effettui il mio disegno. Sì, io l'ho detto e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l'eseguirò". 
I piani di Dio sono concepiti sulla base  della Sua prescienza ed essendo Onnipotente i Suoi piani non possono cambiare e ne essere frustrati!!
Quello che Dio fa nel tempo, l’ha progettato dall’eternità, e tutto ciò che egli ha progettato fin dall’eternità, lo compie infallibilmente nel tempo. (Matteo 13:35; 25:34; Efesini 1:4 ,11; 3:9,11; 2 Timoteo 2:19; 1 Pietro 1:20; Apocalisse 13:8). 
Ciò che Dio ha determinato realizzerà sicuramente, il suo progetto è immutabile! Molto spesso i nostri progetti possono cambiare: a volte gli studi, il lavoro, le vacanze, devono subire dei mutamenti forse perché siamo stati superficiali nei calcoli, non abbiamo avuto discernimento, forse perché abbiamo fatto il passo più lungo della gamba,  ci siamo incamminati in un qualcosa più grande della nostre possibilità. 
Dio non rivede e cambia il proprio piano! Dio non ne ha bisogno, perché i suoi piani sono concepiti sulla base di una conoscenza e di un controllo totale, che si estendono a tutte le cose e di tutti i tempi (passato, presente e futuro), in questo modo non possono esservi emergenze improvvise o sviluppi imprevisti che lo colgano di sorpresa. 
Per esempio il sacrificio di Gesù non è stato un piano fatto per tappare il buco del peccato dopo che Adamo ed Eva peccarono, ma tutto faceva parte del Suo piano prima della creazione come ci dice 1 Pietro 1:18-20. 
Dio è presciente e onnisciente, sovrano e onnipotente, giusto, saggio e perfetto, eterno, quindi non ha bisogno di correggere i suoi piani!
B) Cosa dire allora di quei passi che parlano del pentimento di Dio, o che Dio sembri che cambi idea?
Per esempio Genesi 6:6 dove è scritto che Dio si pentì di aver creato l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo per la malvagità dell’uomo. 
Oppure che aveva stabilito il re Saul al trono e poi Dio si è pentito perché non è stato ubbidiente (1 Samuele 15:11). 
Dio aveva fatto annunziare la distruzione di Ninive, capitale dell’Assiria, ma poi visto che si convertirono Dio si pentì del male che aveva minacciato di fare a loro. (Genesi 3:4,10). 
Che dire ancora del re Ezechia che Dio gli aveva preannunciato tramite Isaia che sarebbe morto, ma poi aggiunse altri quindici anni perché ha udito la preghiera fatta con lacrime di Ezechia? (Isaia 38:1-8). 
Ci sono delle spiegazioni. Cosa indica allora il pentimento di Dio?
(1) Il pentimento di Dio è un antropomorfismo!
Che cosa significa? Significa che Dio viene descritto, rappresentato con espressioni umane per farci capire a noi verità importanti della Sua natura, così per esempio a volte si parla del braccio (Esodo 6:6), della mano (Esdra 8:31), ma non significa che Dio ha le braccia, o la mano, Dio è spirito, ci fanno capire qualcosa della Sua natura. 
Quindi l’antropomorfismo è una rappresentazione di Dio che non descrive quello che Egli è in se stesso letteralmente, ma quale noi lo possiamo intendere, come una rivelazione che ci facilita a comprendere qualcosa di Dio che altrimenti non possiamo capire. 
Il pentimento rientra in questo antropomorfismo come un cambiamento di azione, o per indicare il dispiacere di Dio per il comportamento ribelle dell’uomo, ma non che si pente veramente cambiando idea, o che ha da rimproverarsi qualcosa. 
Dio non si può pentire in questo senso, perché uno si pente quando riconosce di aver sbagliato, di aver ignorato quando avrebbe potuto evitare o perché ha preso sconsideratamente una decisione affrettata! 
A Dio non appartiene l’errore, l’ignoranza, o la debolezza!
In secondo luogo:
(2) Il pentimento di Dio, deve essere inteso come l’espressione che descrive l’attuale atteggiamento di dispiacere di Dio, o alle intenzioni per quanto riguarda la situazione così come esiste in quel momento. (Genesi 6:6; 2 Samuele 24:16; Giona 3:10; Gioele 2:13). 
Questo non significa che esiste un cambiamento del piano di Dio fatto dall’eternità, non è scritto che non facesse parte del Suo piano il Suo pentimento, ma semplicemente si sta descrivendo l’azione del momento di Dio.
(3) Il pentimento di Dio è il cambiamento dell’atteggiamento di Dio verso gli uomini.
Qualcuno l’ha chiamato un cambiamento relazionale. 
Se la situazione degli uomini cambia, poi, naturalmente, l'atteggiamento di Dio cambia verso di loro e ciò indica un corso nuovo. (Giona 3:10; Gioele 2:13). 
James I. Packer parlando di quei brani dove è scritto che Dio si pentì dice: “In ciascun caso si fa riferimento a un mutamento radicale nel trattamento da Dio riservato in precedenza ad alcuni individui in particolare, causato dalla loro reazione a quel trattamento. Ma non c’è nessuna allusione al fatto che tale reazione fosse imprevista, o avesse colto Dio di sorpresa, o che non fosse stata già contemplata nel Suo piano eterno. Quando Dio comincia a trattare una persona in un modo nuovo, non vuol dire che esista un cambiamento nel Suo eterno proposito”.
Quindi possiamo dire che:
a) Dio non è immobile.
Dio non è statico nella sua immutabilità, ma dinamico nella sua immutabilità! Dio sta governando sulla terra! 
Qualcuno potrebbe confondere l’immutabilità con l’immobilità. 
Si può confondere l’immutabilità come a un qualcosa di statico, inattivo, monotono, apatico, indifferente. Il Dio della Bibbia non è così! 
Il Dio della Bibbia non è un Dio statico, immobile, freddo, distaccato, incurante, insensibile, o indifferente alla condizione morale e spirituale degli uomini! 
È l’Iddio che interviene con coerenza nella storia, che crea, rinnova, che salva e giudica, che si preoccupa di quello che avviene sulla terra e porta avanti i suoi progetti! Dio è un Dio che agisce, che opera appassionatamente nella vita degli uomini!
b) Perciò Dio che si pente, descrive che Dio agisce in modo diverso nel trattare gli uomini in base al loro comportamento, ma sempre secondo il Suo carattere e piani.
Come quando noi ci pentiamo cambiamo atteggiamento così quando Dio si pente indica che Dio cambia il modo di agire verso gli uomini in risposta alla loro situazione umana cambiata! 
Quando la gente cambia il proprio atteggiamento verso di Lui, Dio cambia il Suo atteggiamento verso di loro, ma non cambia la Sua natura, o il Suo piano, cambia il suo modo di agire con gli uomini in base a come agiscono gli uomini! 
Dio non è indifferente alla nostra situazione morale! 
Come la colonnina di mercurio che sale, o scende a ogni cambiamento di temperatura, così Dio è sensibile al nostro comportamento morale sia quando ci comportiamo bene, o male. 
Il suo carattere rimane lo stesso, ma le sue reazioni riguardo agli uomini cambiano, poiché questi passano da un atteggiamento che è detestabile per il Suo odio contro il peccato se l’uomo pecca e quindi il giudizio, a un atteggiamento piacevole per il Suo immutabile amore per la giustizia se l’uomo cammina nell’integrità e quindi la benedizione come vediamo nel Suo rapporto nell’Antico Testamento con il Suo popolo. (Geremia 18:7-10; Salmi 78). 
Quindi possiamo dire che il cambiamento relazionale afferma piuttosto il Suo carattere e afferma che la Sua etica è immutabile, infatti, Dio agisce nelle varie situazioni relazionali applicando i Suoi standard e requisiti della sua natura. 
Perciò pentimento indica un trattamento diverso nella sua maniera di trattare gli uomini in base al loro comportamento morale confermando l’immutabilità della Sua natura.
C) Cosa dire riguardo la preghiera?
Se Dio non può cambiare, allora perché dobbiamo pregare? 
La Bibbia afferma che “la preghiera del giusto ha una grande efficacia” (Giacomo 5:16). 
Gesù disse che “tutto ciò che chiederemo nel Suo nome il Padre c’è lo darà” (Giovanni 15:16). 
Quando Mosè pregò, Dio cambiò idea circa la distruzione di Israele (Esodo 32:32-35). 
Dio è Onnisciente e Presciente non può cambiare i Suoi progetti; se lo fa, non lo è davvero. 
Dio sa’ in anticipo quando noi pregheremo e ciò che gli chiederemo perché ha decretato la nostra preghiera come un mezzo per realizzare i Suoi progetti. 
La preghiera è il mezzo che Dio usa per realizzare i suoi piani, uno strumento per compiere ciò che Lui ha decretato dall’eternità. 
Anche se Dio ha stabilito dall’eternità che tutto sarebbe accaduto nella storia del creato, ha previsto non solo i risultati, ma anche i mezzi con cui questi risultati vengono raggiunti. 
In questo modo, Dio ci coinvolge in attività che sono eternamente importanti. 
Dio ha dunque dato la preghiera supplichevole come un ruolo efficace nel realizzare i suoi progetti.
L'immutabilità di Dio, invece di essere un motivo per immobilizzare la preghiera, rende indispensabile la preghiera, perché le nostre suppliche e intercessioni deboli hanno il loro effetto con Dio secondo il Suo disegno immutabile. 
Ma come diceva Lutero: " La preghiera non è vincere la riluttanza di Dio, ma farci forti della Sua volontà ". 
Quindi la nostra preghiera sarà esaudita se è secondo la Sua volontà come dice 1 Giovanni 5:14 . 
Di conseguenza il nostro atteggiamento deve essere: non la mia, ma la tua volontà sia fatta! 
La preghiera è andare alla presenza di Dio, dirgli i nostri bisogni, affidargli la nostra vita e poi lasciare che Egli agisca come Egli ritenga meglio. 
Inoltre la preghiera è un mezzo della grazia di Dio affinché noi possiamo ricevere da Dio, o che Dio comunica ciò di cui abbiamo bisogno. 
Il Dio che ha determinato di concedere una benedizione, è lo stesso che concede lo spirito di supplica prima di ricercare la benedizione. 
Dio è distributore di tutti i beni! Perciò noi preghiamo, secondo come ha insegnato Gesù (Matteo 6:11), per chiedere a Dio ciò di cui necessitiamo, sapendo che dipendiamo da Lui e che tutto dipende da Lui. 
Con la preghiera noi confessiamo il nostro senso del bisogno di Dio! (Salmi 40:17), e questo non solo per quanto riguarda i bisogni materiali, ma anche quelli spirituali come la conoscenza di Dio e delle sue vie, la potenza, la sapienza, anche per rafforzare la nostra fede come c’insegnano le preghiere dell’apostolo Paolo (Efesini 1:15-22; Filippesi 1:9-11; Colossesi 1:9-12). 
L’immutabilità di Dio, dunque non deve paralizzare la nostra preghiera! Noi siamo chiamati a pregare perché Dio lo vuole. (Luca 11:1-10; 18:1-8; 1 Tessalonicesi 5:17) . 
La preghiera secondo la volontà di Dio è un‘azione devozionale gradita a Dio, proficua per la nostra anima e per la nostra crescita, perché porta l’anima a Dio da cui attingiamo la linfa vitale spirituale e anche godere la comunione con Lui. 
La preghiera non è un mezzo attraverso il quale noi cambiamo Dio, è un mezzo attraverso il quale Dio cambia noi, ci fa crescere e maturare. 
In sintesi la preghiera è il mezzo che Dio usa per realizzare i Suoi progetti, il mezzo che Dio usa per farci crescere nella conoscenza ed essere influenzati positivamente per la nostra santificazione e crescita spirituale, affinché lo possiamo servire secondo i suoi piani.
CONCLUSIONE
Cosa implica l’immutabilità di Dio per noi?
1) Possiamo fidarci di Dio che era, è e sarà sempre lo stesso!
L’Iddio che si è rivelato nella Bibbia è lo stesso! Dio non è cambiato! 
Così siamo chiamati ad avere la stessa fiducia in Dio che avevano i credenti del periodo biblico. 
È un grande conforto per la vita nostra, il pensare che in mezzo a tanti cambiamenti, a tante situazioni mutevoli, a tanta incertezza, Dio rimarrà Dio! 
Poiché Dio non cambia, è possibile affidarsi a Lui. Perciò ricordiamolo nei momenti difficili che può attraversare una chiesa, quando saremo provati e nella sofferenza: Dio non cambierà mai! 
Il Suo amore, la Sua fedeltà, la Sua sovranità e così via sarà sempre la stessa come ai tempi biblici! 
2) Se Dio oggi è lo stesso Dio di quello rivelato nella Bibbia, se i suoi propositi sono verità, allora dovremmo prenderlo seriamente ubbidendogli in mezzo a questa società peccaminosa.
Per Dio il peccato era ed è una cosa seria basta vedere i giudizi descritti nella Bibbia! Pertanto santificati con l’aiuto della Sua Parola e del Suo Spirito Santo!
3) L’immutabilità di Dio è un grande conforto per il credente e fa tremare chi non lo è!
Che pace porta al cuore del cristiano la consapevolezza che il nostro Padre celeste non cambia mai! 
Noi possiamo andare a Lui in qualsiasi momento sapendo che è sempre lo stesso ad accoglierci nell’amore, nella fedeltà, ecc. 
Oggi, in questo momento, ama le sue creature, esattamente come ha fatto quando mandò il suo unigenito Figlio nel mondo a morire per l'umanità. 
Così anche la Sua promessa di salvezza è affidabile! Dio non cambia mai! 
Ma nello stesso tempo, fa tremare i peccatori impenitenti perché Dio è giusto e santo e lo sarà per sempre e giudicherà il peccatore che non si pente dei propri peccati e non crede in Gesù. 
Se uno pensa che Dio un giorno sarà indulgente con chi l’ha rigettato in questa vita si sta illudendo! 
Dio non considererà il colpevole innocente! (Esodo 34:7). 
Dio non cambia e cambierà mai!
4) Adoriamo questo grande Dio.
Nel riflettere su tutte le perfezioni di meravigliose di Dio, è rassicurante sapere che le nostre vite sono affidate a un Dio così. 
Potremmo rimanere turbati se il nostro magnifico Signore dovesse perdere, o modificare alcune di quelle perfezioni. 
Ma possiamo stare tranquilli e certi che questo non accadrà, perché oltre a tutte le sue altre perfezioni, il nostro Dio è immutabile.

DOMANDE.
1. Dai una definizione riguardo l’immutabilità di Dio.
2. Perché secondo te è impossibile che Dio possa cambiare?
3. Quali applicazioni si possono fare riguardo l’immutabilità di Dio?

BIBLIOGRAFIA.
Arthur W.Pink, Gli attributi di Dio, Aceri edizioni. 

Bavinck, H., Bolt, J., & Vriend, J. (2004). Reformed Dogmatics: God and Creation (Vol. 2). Grand Rapids, MI: Baker Academic.

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Feinberg, J. S. (2001). No One Like Him: The Doctrine of God. Wheaton, IL: Crossway Books.

Geisler, N. L. (2003). Systematic theology, volume two: God, creation. Minneapolis, MN: Bethany House Publishers.

James I. Packer, Conoscere Dio, Edizioni Voce Della Bibbia, Formigine (MO), 1995.

Pietro Bolognesi, Prospettive su Dio,  I.B.E., Finocchio (Roma), 1987.

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