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Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Salmo 74:21-22: La natura della supplicazione di Asaf (2)

  Salmo 74:21-22: La natura della supplicazione di Asaf (2) La storia raccontata in questo salmo di lamento, la possiamo dire in un modo poetico. Il cielo, una tela di nero inchiostro, era squarciato da strisce frastagliate di lampi. Il tuono rimbombò, un rombo assordante che scosse le fondamenta della terra. La pioggia scrosciava a torrenti, ogni goccia era un piccolo proiettile ghiacciato che si abbatteva sui vetri delle finestre.  Il vento ululava, una sinfonia luttuosa che portava con sé l'odore del sale e della decadenza.  Israele era un mare tempestoso in un fragile vascello, sballottato dall'implacabile tempesta. Ma cosa fa Asaf in questo momento di profonda angoscia? Asaf alza gli occhi al cielo e rivolge a Dio una supplica urgente e appassionata, ma piena di fede. Sebbene il salmo sia ambientato in un contesto storico specifico, i sentimenti di paura, angoscia e speranza espressi da Asaf sono universali.  La tempesta che si era abbattuta su Israele è un'alle...

Giovanni 21:6: La pesca efficace

 Giovanni 21:6: La pesca efficace Nel sermone di oggi, ci concentriamo sulla pesca miracolosa di Gesù, come narrato nel Vangelo di Giovanni.  Questo evento non solo rivela l’autorità divina di Gesù, ma sottolinea anche l'importanza dell'obbedienza e della fede in Lui per raggiungere risultati. Giovanni 21 inizia dopo che il Gesù risorto era già apparso ai discepoli due volte, eppure questi sembrano ancora smarriti, sono ritornati alla pesca, a loro vecchio lavoro; non sapevano cos’altro fare di sé stessi.  Gesù quindi, si manifestò di nuovo, la terza volta ai discepoli presso il mare di Tiberiade.  Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli vanno a pescare, ma non pescarono nulla quella notte.  La mattina Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Lui; Gesù disse loro se avevano pescato, alla loro risposta negativa, Gesù disse di gettare la rete dal lato destro del...

Atti 12:5: L’importanza della preghiera comunitaria

 Atti 12:5: L’importanza della preghiera comunitaria “Pietro, dunque era custodito nella prigione, ma fervide preghiere a Dio erano fatte per lui dalla chiesa”.   Kent Hughes scrive: “Il capitolo 12, ambientato in un contesto di crescente persecuzione, si apre con l’apparente incapacità del popolo di Dio di fare qualsiasi cosa per liberarsi, ma poi descrive una straordinaria dimostrazione di forza tra cristiani apparentemente indifesi e rivela la fonte di quella forza”. Dai vv.1-4 apprendiamo che il re crudele Erode Agrippa I, nipote di Erode il Grande, cerca di ingraziarsi gli Ebrei perseguitando i cristiani: fa uccidere Giacomo, fratello di Giovanni e ritenne opportuno ritardare l'esecuzione di Pietro mettendolo in prigione, e facendolo custodire a turno con una stretta sorveglianza da quattro gruppi di quattro soldati ciascuno che si alternavano ogni tre ore, in quattro turni, secondo l’uso Romano.  Evidentemente Erode era preoccupato che una figura di così alto p...

Efesini 3:20: L'esplosione della potenza di Dio nel credente

 Efesini 3:20: L'esplosione della potenza di Dio nel credente La mancanza di consapevolezza della potenza di Dio che un cristiano ha, può portare a scelte sbagliate e a una vita priva della pienezza che Dio desidera per lui. C'è la storia di un giovane di nome Danny Simpson.  All'età di ventiquattro anni, rapinò una banca di Ottawa, in Canada, sotto la minaccia di una pistola. Ha derubato la banca di 6.000 dollari. Poco dopo è stato catturato.  La tragedia di questa storia vera è che l'arma usata per rapinare la banca era una Colt semi automatica calibro 45 del 1918 del valore di 100.000 dollari!  Danny Simpson ha rapinato una banca per 6.000 dollari con un'arma del valore di 100.000 dollari! Il problema di Danny era che non sapeva cosa aveva in mano; se lo avesse saputo, probabilmente non avrebbe scelto di fare il ladro.  Quello che aveva in mano gli avrebbe dato molto di più se l’avesse venduto! Questa storia sottolinea l'importanza di riconoscere e comprender...

Salmo 24:1-2: Il riconoscimento del potere del Signore sulla Sua creazione

 Salmo 24:1-2: Il riconoscimento del potere del Signore sulla Sua creazione Per molti studiosi, questo salmo descrive l’ingresso dell’arca del patto del Signore degli eserciti a Gerusalemme subito dopo che era stata catturata dai Filistei (2 Samuele 6:12-19; 1 Cronache 15). L’arca rappresentava la presenza di Dio in mezzo al Suo popolo. Davide descrive l'ingresso glorioso del Signore nella città santa di Gerusalemme mentre incoraggia coloro che adorano il Signore a prepararsi adeguatamente. In questi due primi versetti del salmo vediamo la realtà del potere del Signore. Davide dichiara il potere sovrano del Signore sulla Sua creazione e su tutto ciò che contiene. Ciò che Davide mette in evidenza è la sovranità di Dio che non è limitata a una sola nazione, o a un solo paese: Egli è il Signore di tutto il mondo, perché ne è il Creatore. Il salmo in ogni sua parte fa emergere una diversa caratteristica di Dio: (1) il Dio Creatore (vv. 1-2), (2) il Dio santo (vv. 3-6) e (3) il Re ...

Ecclesiaste 1:1-2: L’autore del libro “Ecclesiaste” e il suo scopo

 Ecclesiaste 1:1-2: L’autore del libro “Ecclesiaste” e il suo scopo Ecclesiaste 1:1 dice: “Parole dell'Ecclesiaste, figlio di Davide, re di Gerusalemme.  Vanità delle vanità, dice l'Ecclesiaste, vanità delle vanità, tutto è vanità”. Il libro dell’Ecclesiaste è una lettura difficile, e questo lo puoi capire quando cominci a leggerlo e ti viene difficile interpretarlo; poi prendi un commentario che dovrebbero aiutarti a capirlo e nell’introduzione trovi scritto frasi tipo: "Questo libro è uno dei libri più difficili di tutta la Bibbia, uno che nessuno ha mai completamente padroneggiato"; oppure: "Duemila anni di studi e interpretazioni hanno completamente fallito nel capire ciò che voleva dire veramente l’autore quando parlava di vanità". David Guzik scrive: “Il libro dell'Ecclesiaste è uno dei libri più insoliti e forse più difficili da capire della Bibbia. Ha uno spirito di disperazione senza speranza; non ha lode né pace; sembra promuovere comportamenti...

1 Samuele 4:7,12-22 La gloria nell’arca del patto

1 Samuele 4:7,12-22: La gloria nell’arca del patto L'arca dell'alleanza affascina anche i non credenti, che la considerano un talismano per accedere al potere divino, o magico.  In una scena del famoso film di Spielberg: “I predatori dell'arca perduta”, Indiana Jones e il suo collega Marcus Brody spiegano ai servizi segreti dell'esercito perché Hitler stesse cercando l'arca. Brody afferma minacciosamente: " Un esercito che porta l'arca davanti a sé è invincibile".  Tuttavia, i tragici eventi di 1 Samuele 4 mostrano che non è così! La presenza dell'arca di Dio non garantiva affatto la vittoria! Infatti, gli Israeliti persero contro i Filistei! La vittoria non è dovuta a un oggetto sacro, ma dipende dal Signore (Proverbi 21:31).  Vediamo: I IL SIMBOLO DELL’ARCA DEL PATTO (v.7)  Nel v.7 leggiamo:“I Filistei ebbero paura, perché dicevano: ‘Dio è venuto nell'accampamento’. Ed esclamarono: ‘Guai a noi! Poiché non era così nei giorni passati’”. La fra...

Salmo 124:8: Il nostro aiuto

 Salmo 124:8: Il nostro aiuto “Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra”. Avere il Signore nella propria vita fa la differenza in ogni circostanza in cui ci troviamo!  Avere il Signore dalla propria parte è il fattore determinante in ogni situazione!  I credenti dell'Antico Testamento avevano una consapevolezza riconoscente della presenza di Dio in mezzo a loro, perché l’avevano sperimentato in modo potente. Al v.1 di questo salmo, Davide inizia con “se” (lûlēʾ), questa congiunzione, a volte ricorre in alcuni testi dell'Antico Testamento dove viene attribuito al Signore una liberazione inaspettata (cfr. Genesi 31:42; 43,10; Deuteronomio 32:29; 1 Samuele 25:34; 2 Samuele 2:27; 2 Re 3:14; Salmo 94:17).  Questo salmo di Davide descrive la benevolenza di Dio che li ha protetti dai nemici, se non fosse stato per il Signore, li avrebbero inghiottiti vivi. “Inghiottire” è una metafora di "morte". La morte, rappresentata dallo "Sheol"...

Aggeo 2:20-22. La sovranità di Dio (1)

Aggeo 2:20-22. La sovranità di Dio (1) Oggi nel mondo stanno accadendo cose terribili, abbastanza da far tremare e temere qualsiasi persona riflessiva.  In qualsiasi momento una persona potrebbe premere quel pulsante e causare una grande catastrofe nucleare che travolgerebbe il mondo intero e potremmo essere spazzati via tutti in un secondo! Se pensiamo anche a tutte le incertezze politiche, al terrorismo, alla crisi economica, alla piaga delle droghe, della criminalità e così via, certamente non c’è da starsene allegri, tutto ciò ci crea una certa preoccupazione. Ai tempi di Aggeo, non c’era la bomba nucleare, non c’era il terrorismo, ma la piccola Giudea, aveva di che preoccuparsi: problemi economici, politici, facevano parte del loro quotidiano.  Ma Dio usa Aggeo per esortare e incoraggiare il Suo popolo!

Gesù cammina sulle acque (Giovanni 6:16-24)

Gesù cammina sulle acque (Giovanni 6:16-24) “Chi vive nella paura non sarà mai un uomo libero” Orazio. Qual era la cosa che ti spaventava di più quando eri bambino? Qual è la situazione più spaventosa che tu abbia mai sperimentato? Quale passioni, o desideri, o impegno hai diligentemente perseguito nella vita?
Salmo 3: La pace in mezzo alle tribolazioni. In una Cattedrale ci sono tre iscrizioni sulle rispettive via d'accesso. Sulla porta di destra c’è questo motto: “Tutti i nostri piaceri sono per un momento.” Sulla porta a sinistra le parole sono: “Tutti i problemi sono per un momento.” Ma sulla porta centrale c’è una semplice frase: “Nulla è importante salvo quello che è eterno.” Le cose che contano sono quelle eterne, ma su questa terra, molti sono i problemi, allora come affrontarli? Generalmente si pensa che i salmi 3 e 4 siano delle preghiere rispettivamente del mattino e della sera, in seguito ad un periodo di grave pericolo in cui si è sperimentato la protezione di Dio.Questo salmo è un lamento, ma anche una supplica, con un espressione di fiducia in cui si chiede a Dio protezione e liberazione dai nemici o dalla sofferenza.  In questo salmo vediamo: la Tribolazione, la Tranquillità e il Trionfo di Davide.