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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Salmo 124:8: Il nostro aiuto

 Salmo 124:8: Il nostro aiuto
“Il nostro aiuto è nel nome del SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra”.

Avere il Signore nella propria vita fa la differenza in ogni circostanza in cui ci troviamo! 
Avere il Signore dalla propria parte è il fattore determinante in ogni situazione! 
I credenti dell'Antico Testamento avevano una consapevolezza riconoscente della presenza di Dio in mezzo a loro, perché l’avevano sperimentato in modo potente.
Al v.1 di questo salmo, Davide inizia con “se” (lûlēʾ), questa congiunzione, a volte ricorre in alcuni testi dell'Antico Testamento dove viene attribuito al Signore una liberazione inaspettata (cfr. Genesi 31:42; 43,10; Deuteronomio 32:29; 1 Samuele 25:34; 2 Samuele 2:27; 2 Re 3:14; Salmo 94:17). 
Questo salmo di Davide descrive la benevolenza di Dio che li ha protetti dai nemici, se non fosse stato per il Signore, li avrebbero inghiottiti vivi. “Inghiottire” è una metafora di "morte". La morte, rappresentata dallo "Sheol", il soggiorno dei morti, è visto come divoratore delle sue vittime (cfr. Salmo 55:15; Proverbi 1:12). Ma la vita concessa dal Signore non può essere soffocata dalla morte.
Se il Signore non fosse intervenuto, sarebbero stati sommersi da un torrente dalle acque impetuose; questa immagine descrive gli atti violenti dei nemici (vv.1-4); evoca il senso di un potere davanti al quale si è impotenti (Salmo 18:16; 69:1-2; 144:7; Isaia 8:7-8). 
Così Davide benedice il Signore per la Sua protezione, che non li ha abbandonati “ai denti” (un’altra immagine) dei loro nemici! I malvagi sono come belve selvagge affamate che divorano le loro prede, ma il Signore protegge il Suo popolo dal diventare una "preda" per i loro nemici (v.6) 
Poi Davide usa un’altra immagine, il popolo di Dio è scampato come un uccello dalla trappola dei cacciatori, dal loro laccio che è stato spezzato (v.7; cfr. Salmo 119:110). 
Così nel v.8, il salmo si conclude con questa meravigliosa affermazione di fiducia, dove troviamo il tema dell’aiuto che è nel nome del Signore. 
Il Signore viene descritto specificatamente come Colui che ha fatto il cielo e la terra, e questo sottolinea l'assoluta distinzione tra la potenza del Signore e le forze degli uomini. 
“Aiuto" (ʿēzer) indica la liberazione dai nemici; ricorre spesso nell'Antico Testamento, riferendosi al maestoso aiuto di Dio in una situazione militare (Esodo 18:4; Deuteronomio 33:26; Salmo 33:20; 46:5).
"Nel nome del Signore” si riferisce a tutta la Sua persona, è un modo per riassumere il carattere di Dio, tutte le Sue qualità (per esempio Salmo 20:1; cfr.1 Samuele 25:3,25; Matteo 1:21). Il Suo nome è la rivelazione di chi Egli è; è la somma dei Suoi attributi di come si è fatto conoscere all'uomo. Quindi, l'espressione non parla di qualcosa che appartiene al Signore, ma di chi è il Signore in se stesso! Allora Davide stava dichiarando che sono stati liberati a causa, per esempio, possiamo citare alcuni dei Suoi attributi: del potere, dell'amore, della fedeltà e della giustizia di Dio. Il Signore è un Guerriero (Esodo 15:3) che combatte per noi! (Esodo 14:14; Deuteronomio 1:30).
Il "nome del Signore" è una torre protettiva potente il giusto vi corre e vi trova rifugio (Proverbi 18:10) inespugnabile dai nemici. “Gli uni confidano nei carri, gli altri nei cavalli; ma noi invocheremo il nome del SIGNORE, del nostro Dio” (Salmo 20:7).
Il presente come il futuro è nelle mani premurose del Signore e pertanto non dobbiamo temere! 
“Signore” (Yahweh) vuol dire “Colui che è”! Implica diversi significati importanti come immutabile, auto-esistente, essere una realtà attiva e presente, che subentra in scena per salvare, infatti, si è presentato a Mosè per intervenire nella vita del Suo popolo per liberarli dalla schiavitù in Egitto (Esodo 3:14-15). Il nome del Signore è affidabile, poiché promette che tutti coloro che lo cercano e invocano il Suo nome, saranno salvati, protetti e vinceranno (Salmo 9:10; cfr. Salmo 20:1,7-8; 33:21; 44:5-8; 91:14). 
Ti sei mai sentito impotente? Senza la benevolenza di Dio non puoi vincere i tuoi nemici, e anche se non saranno persone fisiche, saranno certamente nemici spirituali, come il diavolo e i suoi demoni, oppure una tentazione, o una malattia, qualsiasi cosa che ti è ostile, forte da combattere e da vincere!
Ricordati: per il Signore non esiste niente di difficile (Genesi 18:14; Giobbe 42:2; Isaia 14:27; Geremia 32:17; Luca 1:37; Matteo 19:26), infatti ha creato ogni cosa dal nulla, l’intera terra e tutto ciò che c’è in essa (Genesi 1:1-31); Egli parlò e dal nulla apparì la terra e le cose che ci sono in essa (Salmo 33:9; cfr. 24:1-2). Non c'è problema troppo grande che il Signore non possa risolvere! Non c'è persona troppo difficile che il Signore non possa gestire. Non c'è pressione troppo minacciosa che il Signore non possa contrastare.
Il v.8 vuole sottolineare allora la sovranità del Signore come base per la sicurezza e la liberazione dei Suoi fedeli: affrontare e vincere i nemici non è un problema per Chi ha creato tutto dal nulla!
Possiamo lodare il Signore perché siamo nelle Sue mani, perché dipendiamo da Lui che è più forte di tutto e di tutti! Abbi fede in Lui! Non temere! (Isaia 41:10).
Il Signore è per noi, e così possiamo fidarci di Lui per affrontare, vincere, o essere liberati dal pericolo. 
Allora fiduciosi possiamo chiederci: "Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?" (Romani 8:31), ovviamente la risposta è: nessuno!
Ma c’è un’altra domanda a cui devi rispondere: stai dalla parte del Signore? 

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