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Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Giovanni 12:26: All’ombra della croce di Gesù Cristo si coltiva la speranza

 Giovanni 12:26: All’ombra della croce di Gesù Cristo si coltiva la speranza “Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l'onorerà”. Quanti di noi hanno ammirato un grande atleta o un artista e hanno desiderato emularne le gesta? Il desiderio di seguire un modello, un mentore, è profondamente radicato nell'animo umano.  Ma cosa significa veramente seguire qualcuno? E soprattutto, cosa significa seguire Gesù Cristo? In un mondo che ci invita a essere indipendenti e a perseguire i nostri obiettivi personali, queste parole di Gesù di Giovanni 12:26, ci invitano a riflettere sul significato profondo del discepolato.  In questa predicazione, esploreremo il significato di seguire Gesù, le sfide e le gioie che ne derivano, e la meravigliosa promessa che Egli ci fa di essere sempre con Lui e ricevere l'onore del Padre. Il contesto di questo versetto parla della glorificazione del Figlio dell’uomo, cioè Gesù. Questo verso si...

2 Re 18:7-8: La conseguenza della consacrazione di Ezechia

  2 Re 18:7-8: La conseguenza della consacrazione di Ezechia 2 Re 18:7-8: La conseguenza della consacrazione di Ezechia I vv.5-6 parlano della consacrazione di Ezechia, cioè della fede e della fedeltà che aveva nel Signore, un esempio per tutti credenti. I vv.7-8 ci parlano della conseguenza della consacrazione di Ezechia. Come sottolineato da George Barlow: "Dio onora l'uomo che è zelante per la Sua gloria"; Ezechia ne è la prova tangibile.  La sua consacrazione a Dio non solo lo ha elevato spiritualmente, ma si è tradotta anche in benefici concreti nella sua vita terrena, infatti prosperò, ebbe dal Signore ricchezze e onore (2 Cronache 31:20–21; 32:23,27-30). Così vediamo tre elementi della conseguenza della fede e della fedeltà di Ezechia nel Signore. Prima di tutto consideriamo: I IL CONSEGUIMENTO (v.7)  Leggiamo nel v.7: “Il SIGNORE fu con Ezechia, che riusciva in tutte le sue imprese”. “Che riusciva in tutte le sue imprese” è in enfasi. Questa frase racchiude un mes...

2 Re 18:5-6: La consacrazione di Ezechia

  2 Re 18:5-6: La consacrazione di Ezechia Quale re di Israele o di Giuda è stato il migliore di tutti?  Molti potrebbero rispondere il re Davide, perché era un uomo secondo il cuore di Dio (1 Samuele 13:14; Atti 13:22). Ma i libri dei Re presentano altri due re che potrebbero meritare il titolo di “migliore di tutti”, vale a dire il re di Giuda Ezechia come anche il suo pronipote, il re Giosia (2 Re 23:25), infatti ricevono elogi straordinariamente alti da chi ha scritto 2 Re.  Se Salomone è noto per la sua saggezza; Giosia per la sua conversione al Signore; Ezechia è noto per la sua fiducia nel Signore. La fede e fedeltà di Ezechia al Signore erano esemplari. Ma prima volevo dire due parole sul contesto storico. Con la distruzione del regno di Israele nel nord e il disastroso regno di Acaz nel sud, la minaccia Assira in quella regione, raggiunse il suo apice. Nonostante ciò, il giovane re Ezechia intraprese l’audace compito di riformare la religione di Giuda e di ribell...

1 Samuele 3:10: L’atteggiamento giusto davanti a Dio

1 Samuele 3:10: L’atteggiamento giusto davanti a Dio  “Il SIGNORE venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: ‘Samuele, Samuele!’ E Samuele rispose: ‘Parla, poiché il tuo servo ascolta’”.  Ci sono degli aspetti nella preghiera che trascuriamo, una di queste è l’ascoltare Dio per obbedirgli. Samuele c’insegna ad ascoltare Dio per fare la Sua volontà! In questo modo la preghiera non sarà antropocentrica, cioè prego così Dio soddisfa le mie preghiere, ma prego affinché io possa soddisfare le Sue aspettative! La chiamata di Samuele è certamente una delle storie più famose che viene raccontata ai bambini per indicare che Dio li ama, oppure che può chiamare anche loro benché siano ancora piccoli. In verità, tuttavia, questa non è solo una storia per i bambini, lo è anche per gli adulti. Samuele rappresenta la speranza di un nuovo inizio in una fase della storia d’Israele buia. 

Salmo 46:10: Fermatevi e riconoscete che il Signore è Dio!

  Salmo 46:10: Fermatevi e riconoscete che il Signore è Dio! Abbiamo sentito più volte dire, riguardo la pandemia del covid 19, che è una guerra.   In questa guerra, gli scienziati stanno lavorando al vaccino e alla cura, il governo l’affronta con i vari decreti, i virologi e psicologi danno i loro consigli. Nel Salmo 46:10, possiamo trovare il modo come dobbiamo affrontare questa guerra, possiamo imparare dal modo come dovevano comportarsi i Giudei davanti la minaccia di nazioni potenti. Riguardo lo sfondo di questo salmo, non c’è unanimità tra gli studiosi, certamente troviamo un contesto di guerra (vv.6,9), con le invasioni di eserciti stranieri. Alcuni pensano si tratti dell’invasione dell’esercito assiro con il re Sennacherib nel 701 a.C.; in quest’occasione Gerusalemme fu risparmiata solo per intervento di Dio in suo favore quando Ezechia era il re di Giuda (2 Re 19:35-36; Isaia 36-37).  Altri pensano si tratti di qualche anno prima, quando Giosafat era re di G...

Salmo 2:1-5: Il regno invincibile (1). La ribellione contro Dio e il Suo Unto.

Salmo 2:1-5: Il regno invincibile (1). La ribellione contro Dio e il Suo Unto.  Secondo gli studiosi, insieme al Salmo 1, il Salmo 2 costituisce un'introduzione in due parti al Salterio.  Mentre il Salmo 1 si concentra sulla via dei giusti in contrasto con gli empi, il Salmo 2 si concentra sulla vittoria dell’unto del Signore sulle nazioni, e può servire come introduzione agli altri salmi il cui soggetto è l’unto, il re di Dio (18; 20; 21; 45; 72; 89; 110; 144). Il Salmo 2, allora è il primo esempio nel Salterio della categoria dei salmi noti come "salmi regali",  composizioni che riguardavano principalmente i re di Giuda. Alcuni studiosi dicono che questo salmo si basava su un evento storico e veniva cantato per l’incoronazione di un re come quello riportato in 2 Samuele 5:3 quando venne unto re Davide. È una dichiarazione rituale, che il re di Gerusalemme, grazie al Signore è inattaccabile e invincibile. Oppure va visto alla luce della profezi...

Matteo 11:29: Le motivazioni a prendere il giogo di Gesù.

Matteo 11:29: Le motivazioni a prendere il giogo di Gesù. “Perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre”. Gesù precedentemente aveva esortato a prendere il Suo giogo, cioè  a camminare con Lui e a servirlo fedelmente seguendo i Suoi insegnamenti con il Suo aiuto. Ora spiega perché dobbiamo prendere il giogo di Gesù e imparare da Lui? Due sono i motivi: perché è mansueto e umile di cuore. Troviamo un contrasto tra il carattere dei farisei e quello di Gesù. Gesù, a differenza degli scribi e dei farisei che annullavano la Parola di Dio con le loro tradizioni (per esempio Matteo 15:1-9;23), si sottomette alla legge di Dio (Matteo 5:17-19), è mansueto e umile. Inoltre i farisei, e anche oggi erano maestri arroganti, duri, cattivi e crudeli, ma Gesù è mansueto e umile di cuore.

Matteo 11:29: I comandi di Gesù che danno riposo.

Matteo 11:29: I comandi di Gesù che danno riposo. “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me”. Come mai, nonostante il rapporto con Gesù Cristo, sia intensamente attraente e desiderabile, molte persone, anche cristiani, hanno difficoltà a relazionare con Lui? “La  vita abbondante” (Giovanni 10:10), promessa da Gesù, per queste persone è lontana! Così, anche se desiderano questo rapporto con Gesù, sono scoraggiati e depressi spiritualmente parlando. Perché avviene questo nonostante tutte le buone intenzioni e gli sforzi? Avviene perché non abbiamo capito, o non pratichiamo il segreto della vita cristiana. Non basta avere volontà, o essere sinceri, o seguire tutte le discipline spirituali (come la preghiera, il digiuno, la meditazione della Bibbia, ecc.), ciò che è importante è prendere il giogo di Gesù e imparare da Lui.

Aggeo 1:1-3: La chiamata alle guide per un risveglio.

Aggeo 1:1-3: La chiamata alle guide per un risveglio. Molto spesso, questo capitolo è citato solo in quei momenti della vita ecclesiale, quando devono essere fatti dei lavori nel locale di culto. Ma questo capitolo non deve essere pensato solo per motivare la costruzione, o per ristrutturare un locale di culto. Ai tempi di Aggeo, la casa del Signore era in rovina, il problema di questa trascuratezza era che avevano messo i propri interessi prima di quelli di Dio! "Ricostruire la casa di Dio" va pensata, anche come metafora più ampia di mettere Dio e la Sua opera al primo posto, e di servirlo nelle varie forme, non solo per il locale di culto! Vediamo brevemente il contesto. Grazie all’editto di Ciro di Persia (cfr. Esdra 1:1-4) nel 538 a.C., il popolo giudeo - circa 50.000 persone - potè fare ritorno nella propria terra, sotto l’autorità del governatore Zorobabel e del sommo sacerdote Giosuè (Esdra 3:2). Nel 536 a.C. il popolo iniziò con grande entusia...

Ebrei 11:5: La fede di Enoc.

Ebrei 11:5: La fede di Enoc. Dopo l’esempio di Abele, l’autore dell’epistola agli Ebrei, ci parla della fede di Enoc. Enoch era il settimo da Adamo (Genesi 5:6-18; Giuda 14). Il suo nome appare nel registro biblico di Genesi 5:1-31, dove appaiono brevi resoconti dei discendenti di Adamo.  Alla conclusione di ogni resoconto, è scritto che questi discendenti di Adamo morirono, tranne Enoc (Genesi 5:24). Ebrei 11 presenta gli eroi della fede in ordine cronologico così come sono trovati nella Bibbia, ma diversi commentatori sottolineano che probabilmente viene messo in evidenza la natura della progressione della vita di fede per quanto riguarda Abele, Enoc e Noè, tre uomini che vissero prima del diluvio. Andrew Murray descrive Abele come il sacrificio della fede; Enoc come il cammino della fede; e Noè come l'opera della fede.  Quindi per prima cosa siamo portati in una giusta relazione con Dio attraverso il sacrificio; secondo, avendo una relazione con Dio, ...

Matteo 6:10: Sia fatta la volontà di Dio.

Matteo 6:10: Sia fatta la volontà di Dio. “Sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo”. Questo soggetto di preghiera è molto abusato, ma se molte persone capissero realmente questa preghiera, avrebbero difficoltà a recitarlo! Secondo molti studiosi, questa preghiera si riferisce alla realizzazione degli scopi di Dio nel mondo, sia all'obbedienza delle persone a Dio nel presente e sia per il regno di Dio avvenire, quando gli scopi salvifici di Dio saranno pienamente adempiuti. Le parole finali, "anche in terra come è fatta in cielo", indica tutto il creato. Non c'è nulla che si oppone alla volontà di Dio nei cieli, quindi il desiderio è che questo avvenga anche sulla terra. Così, dunque, un vero credente, quando fa questa preghiera, sta pregando che la volontà di Dio sia obbedita e la sua volontà salvifica si adempia. Inoltre, “sia fatta la volontà di Dio”, implica aspetti importanti per la nostra vita personale. Quando rivolgiamo a Dio sincer...

Matteo 26:39: Il modello di preghiera nella sofferenza.

Matteo 26:39: Il modello di preghiera nella sofferenza. “E, andato un po'più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: ‘Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi’”. Il racconto dell’agonia di Gesù nel giardino del Getsemani ci fa capire la sua umanità, quale fosse il costo della sua missione e anche il rapporto intimo che aveva con il Padre. Gesù era triste e angosciato per la sua morte in croce che doveva patire (vv.36-38) e per questo prega con la faccia a terra, per portare la sua angoscia e la sua preoccupazione al Padre.  “Padre mio” indica il rapporto intimo che Gesù aveva con Dio. Il soggetto di preghiera di Gesù era se era possibile che Dio allontanasse da lui questo calice.

Colossesi 1:15: Il primato di Gesù sulla creazione.

Colossesi 1:15: Il primato di Gesù sulla creazione.   “Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura”. Gesù è il primogenito di ogni creatura. “Primogenito” (prototokos) descrive la caratteristica di Cristo, che si distingue da tutto il resto della creazione. Questa parola ci può ingannare nel farci pensare che Gesù sia il primo a essere stato creato dal Padre e poi tutto il resto, ma non è così perché Gesù risale ai tempi eterni (Michea 5:1). Gesù è sempre esistito, come il Padre è l’Io sono, l’eternamente presente!  Cosa indica allora la parola “primogenito”? “Primogenito” enfatizza il fatto, che esisteva prima della creazione e indica l'unicità di Cristo così come la Sua superiorità sulla creazione. Perciò primogenito va inteso come primo come dignità e supremazia su tutta la creazione per il suo rango!  Questo è confermato anche dall’Antico Testamento.  Il primogenito aveva la preminenza sopra gli altri figli (Genesi 49:3; c...

Il matrimonio Biblico è una benedizione

Ecclesiaste 4:9-12: Il matrimonio Biblico è una benedizione.  Possiamo affermare che la solitudine è una brutta cosa. L'ex segretario generale delle Nazioni Unite, Dag Hammarskjöld, scrisse una volta: “Ciò che rende la solitudine un'angoscia non è che non ho nessuno con cui condividere il mio peso, ma questo: ho solo il mio fardello da sopportare”. Questi versetti che leggiamo nell’Ecclesiaste (dette circa tremila anni fa) si possono applicare benissimo sia all’amicizia che al matrimonio. Noi oggi li considereremo all’interno del matrimonio. Il matrimonio è uno dei grandi doni di Dio per aiutarci a sostenere i pesi o le prove della vita insieme a un'altra persona. Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica indica  il risultato del bene che si è fatto all’altro, il portare un beneficio conseguentemente alla loro fatica, quindi il beneficio risultante dell’aiuto reciproco. Quali sono le ricompense, quindi i  benefici dei due compagni? Co...

Dio è al primo posto nella tua vita?

Esodo 20:3: Dio è al primo posto nella tua vita. Emily Brunner , alcuni anni fa, nel suo libro rivelazione e ragione ha scritto: "L'elemento più caratteristico della nostra epoca, e ciò che lo distingue ... è la scomparsa quasi totale del senso della trascendenza e la coscienza della rivelazione." Questa scomparsa ha prodotto una società senza freni, decadente senza timore di Dio e senza punti di riferimento! In una rivista americana vi era una vignetta raffigurante un uomo barbuto con gli occhiali scuri, con una chitarra a tracollo, a piedi sul ciglio della strada a fare l'autostop, tenendo in mano un cartello che portava la scritta: “Qualsiasi posto” Oggi non c'è "assolutamente nessun consenso morale comune per tutti. ... Ognuno ha il proprio codice morale, ognuno ha i suoi dieci comandamenti.  Questi comandamenti sono basati sul relativismo morale, la convinzione che siamo liberi di fare le nostre regole sulla base delle nostre preferenze personali. La...