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Visualizzazione dei post con l'etichetta vita eterna

Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Tito 1:2: La ragione del ministero di Paolo

  Tito 1:2: La ragione del ministero di Paolo Paolo al v.1 da un breve accenno autobiografico dicendo che è un servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per promuovere la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è conforme alla pietà. Nel v. 2 mette in evidenza per attirare la nostra attenzione che la sua missione si basava sulla speranza della vita eterna che è stata promessa prima della creazione da Dio e possiamo esserne certi perché Dio nella Sua natura non è bugiardo! Dunque, in questo versetto vediamo la ragione per cui l’apostolo Paolo serviva Dio, e questa è legata alla speranza della vita eterna. Prima di tutto vediamo: I LA SOSTANZA DELLA SPERANZA  “Nella speranza della vita eterna”. La preposizione “nella” (ep’) nel greco indica “sopra”, ”appoggiato sulla base di”  (cfr. per esempio Matteo 24:2; Marco 6:39.48; 8:4; Giovanni 19:31; Atti 5:30; Apocalisse 4:4). Allora la frase “nella speranza” (ep’ elpidi - dativo locativo) è la base su cui si edific...

Romani 6:23: La vita eterna è in Cristo Gesù

 Romani 6:23: La vita eterna è in Cristo Gesù “Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore”. La società postmoderna è una società incerta, se a questo aggiungiamo oggi la pandemia, le guerre, la crisi economica che stiamo vivendo, allora l’incertezza aumenta. Una cosa certa è la morte! Come possiamo constatare oggi in questo funerale del caro/a (nome del defunto). Paolo in questo versetto parla della certezza della morte, ma parla anche della certezza della vita eterna! L’apostolo non ha aveva nessun dubbio riguardo l’esistenza della vita dopo la morte, cioè della vita eterna, e nemmeno ne parla come questa si possa perdere una volta che ricevuta in questa vita! C’è una frase di Seneca molto interessante che è attuale: “È proprio così: non riceviamo una vita breve, ma tale la rendiamo e non ne siamo poveri, ma scialacquatori”. Non so a che cosa si riferisse Seneca, e molti oggi direbbero che Seneca in questo caso sia u...

Giovanni 4:7-15: L’incontro di Gesù con la Samaritana

 Giovanni 4:7-15: L’incontro di Gesù con la Samaritana Nel 1509, Don Diego Colombo arrivò sull'isola di Hispaniola per governare come governatore spagnolo nelle Indie Occidentali. Don Diego, figlio del grande esploratore Cristoforo Colombo, arrivò con diversi parenti, un grande seguito di cavalieri e con molte di donne inviate per sposare i principali coloni della Nuova Spagna. Tra quei coloni c'era Juan Ponce de Leon, governatore di Porto Rico. Ponce si era distinto in battaglia ed era venerato come compagno personale di Cristoforo Colombo. Sebbene fosse un uomo anziano, era animato dalle ambizioni della giovinezza. Guardò con frustrazione mentre i giovani cortigiani prendevano le loro giovani mogli e partivano per la ricchezza e la fama. Una biografia racconta: "Il godimento della vita era sempre stato un piacere squisito per lui, e il suo desiderio di prolungare la sua esistenza terrena in vigore era intenso". A causa di questo desiderio, Ponce fu ispirato da legge...

Giovanni 6:27: Adoperatevi per il cibo che dura in vita eterna

 Giovanni 6:27: Adoperatevi per il cibo che dura in vita eterna Il teologo del IV secolo Giovanni Crisostomo disse: "Gli uomini sono inchiodati alle cose di questa vita".  È proprio così l’umanità pensa ed è legata alle cose di questa vita! Alle cose materiali! Tra queste persone ci sono anche coloro che cercano Gesù Cristo per soddisfare i loro bisogni materiali! Hanno una fede per cose materiali. Queste parole sono rivolte a chi cerca Gesù per motivi materiali, a quelle persone che cercavano Gesù perché avevano visto fargli segni miracolosi come la moltiplicazione dei pani e furono saziati. Così Gesù esorta queste persone a non adoperarsi per il cibo che perisce, quindi per le cose materiali che non durano per sempre, ma ad adoperarsi per il cibo che dura in vita eterna, per le cose spirituali che durano per sempre. In questo versetto vediamo prima di tutto: I IL COMANDO CHE RIGUARDA IL CIBO  “Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eter...

Giovanni 3:14-15: La seconda reazione di Gesù a Nicodemo (2)

 Giovanni 3:14-15: La seconda reazione di Gesù a Nicodemo (2) La necessità del sacrificio di Gesù Nei vv.9-13 abbiamo visto la seconda reazione di Gesù a Nicodemo, dopo aver parlato della natura e della necessità nuova nascita per vedere ed entrare nel regno di Dio. I vv.14-15 ci parlano ancora della seconda reazione di Gesù con l’insegnante d’Israele. Nei vv.14-15 troviamo un'altra chiara e forte affermazione del principio che la nostra salvezza dai peccati, è sempre un’opera della grazia di Dio. Questa salvezza è per mezzo il sacrificio di Gesù sulla croce, la Sua resurrezione ed esaltazione in cielo. Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così è stato necessario che il Figlio dell'uomo, Gesù, doveva essere innalzato per dare la vita eterna a chi crede in Lui! Nella Bibbia ciò che vediamo che la salvezza e quindi la vita eterna, non è per le buone opere, ma per sola grazia di Dio per la sola fede! (cfr. per esempio Romani 4:4; Galati 2:16; Efesini 2:8-9; Tito 3:5). Ci son...

Giovanni 3:3-5,7: L’importanza della nuova nascita

 Giovanni 3:3-5,7: L’importanza della nuova nascita  Nicodemo era un uomo molto religioso, un fariseo, uno dei capi del Sinedrio; va a trovare Gesù, riconosce in Lui un insegnante venuto da Dio e Dio è con Lui perché fa i miracoli. Questa è l’occasione per Nicodemo di sapere quello che è davvero importante per lui, come anche per tutte le persone, cioè la nuova nascita. La nuova nascita è un argomento che sta alla base della salvezza spirituale.   La nuova nascita è un atto sovrano, invisibile, misterioso totalmente di Dio in una persona a cui impartisce una nuova vita spirituale.  È l’esperienza di un cambiamento radicale interiore, una nuova creazione che si vede nel carattere e nel comportamento, e non è quindi, un miglioramento della nostra natura umana peccaminosa! La nuova nascita non è semplicemente un nuovo inizio; è una vita completamente nuova! Dopo aver visto già, la natura della nuova nascita, consideriamo ora l’importanza della nuova nascita. Gesù s...

La natura dell’inferno. L'inferno è un luogo di sofferenza (5)

La natura dell’inferno. L'inferno è un luogo di sofferenza (5) W. C. Fields, in seguito al terremoto del 1933 che colpì la California meridionale, disse: “Siamo pazzi a vivere qui, ma di sicuro siamo in tanti”. Lo stesso atteggiamento è spesso mostrato dai molti non cristiani, che sembrano pensare che l'inferno sarà più tollerabile perché ci sarà un sacco di gente, ma non è così!  L’inferno è un luogo di sofferenza! L’inferno è reale quanto il paradiso! Infatti era caratteristico dell'insegnamento di Gesù mettere in guardia contro la prospettiva dell'inferno come lo era per Lui descrivere i privilegi del paradiso. Quindi per Gesù era reale sia l’inferno che il paradiso. Talmente sono reali che Gesù è venuto sulla terra per morire in croce per espiare i peccati dei credenti per dare loro la vita eterna, Quindi la domanda a quelli che non credono all’inferno è: “Perché Gesù è venuto? Perché ha sofferto sulla croce?” È da stolti pensare che sia stato semplicemente per darc...

La natura dell’inferno. L'inferno è la rovina per gli increduli (2)

 La natura dell’inferno. L'inferno è la rovina per gli increduli (2) La sera del 1808, un giovane di nome Adoniram Judson alloggiava in una locanda, mentre nella stanza accanto un uomo stava lottando contro la morte.  Judson era un brillante studente al Providence College, dove era rimasto affascinato dalle idee dell'illuminismo provenienti dall'Europa.  Su sollecitazione di un certo Jacob Eames, aveva adottato il deismo e la sua idea di un Dio assente.  Nel giorno del suo ventesimo compleanno, Judson disse ai suoi genitori sconvolti che aveva abbandonato la fede cristiana e si stava trasferendo a New York per perseguire uno stile di vita mondano. Poco dopo, Judson ascoltò la terribile angoscia nella stanza accanto e si chiese cosa stesse pensando l'uomo morente.  I gemiti passavano attraverso le pareti e poteva sentire l'irrequieta lotta straziante dell'uomo.  Cosa direbbe il suo amico libero pensatore Eames su come liberare l’uomo dall'ansia e dall’inquie...

La natura dell’inferno. L’inferno è punizione di Dio (1)

  La natura dell’inferno. L’inferno è punizione di Dio (1) L’inferno è un concetto terribile e offensivo per la sensibilità moderna. Molte persone trovano difficile il fatto che ci sia un Dio amorevole che possa mandare qualcuno in un posto terrificante come l'inferno, e quindi non credono all’inferno. Anche certi credenti imbarazzati, cercano con speculazioni delle alternative al tormento eterno. James Packer scriveva il motivo per cui molti non credono all’inferno dicendo: “Il laicismo sentimentale della moderna cultura occidentale, con il suo esaltato ottimismo sulla natura umana, la sua idea rimpicciolita di Dio e il suo scetticismo sul fatto che la morale personale sia davvero importante—in altre parole, il suo decadimento della coscienza—rende difficile per i cristiani prendere sul serio la realtà dell'inferno”. Certi teologi hanno visto l’inferno nei ghetti impoveriti dell'America (Reinhold Niebuhr), o nella situazione di impotenza politica, economica e di oppression...

1 Corinzi 15:57: La vittoria delle vittorie!

 1 Corinzi 15:57: La vittoria delle vittorie! “Ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo”. L’estate 2021 sarà ricordata come un’estate magnifica, infatti per l’Italia è stata un’estate sportiva incredibile: abbiamo vinto l’europeo con la nazionale di calcio, abbiamo battuto il record delle medaglie vinte alle olimpiadi di Tokio 2020 con degli ori davvero pazzeschi. Ma in questo testo di Paolo ai Corinzi vediamo la vittoria delle vittorie! Paolo inizia il versetto con un “ma” (de - congiunzione avversativa) che indica un contrasto significativo tra questo versetto e il versetto precedente dove si parla di morte, di peccato e della legge di Dio. Il Nuovo Testamento ci ricorda che nessuno sarà salvato dal peccato perché osserviamo la legge di Dio, anzi la legge di Dio ci fa capire quanto sia grave il peccato e quanto sia impossibile osservarla come Dio vuole, e quindi ci fa vedere che siamo colpevoli davanti a Dio senza attenuanti (per esem...

Romani 6:23: La vita eterna è in Cristo Gesù

Romani 6:23: La vita eterna è in Cristo Gesù La società postmoderna è una società incerta, se a questo aggiungiamo oggi la pandemia che stiamo vivendo, allora l’incertezza aumenta, e non è solo un’incertezza sanitaria, ma anche economica, sociale ed esistenziale. Una cosa certa di sicuro è la morte! Paolo in questo versetto parla della certezza della morte, ma parla anche della certezza della vita eterna! Paolo non ha nessun dubbio riguardo l’esistenza della vita dopo la morte e nemmeno ne parla come questa si possa perdere una volta che l’hai ricevuta! L’apostolo Paolo, nel capitolo 6 di Romani, sta spiegando che il cristiano in virtù della sua unione spirituale con Gesù Cristo è libero dal peccato e fatto servo di Dio, ha la santificazione e la vita eterna.  Al v. 23 l’apostolo aggiunge un chiarimento, spiega la ragione di quanto detto nei vv.21-22 e al tempo stesso fa una conclusione solenne e impressionante di tutto il capitolo.  Al v.23 vediamo che “salario” è in contrast...

La vita eterna è in Cristo Gesù

 La vita eterna è in Cristo Gesù “Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 6:23). L’apostolo Paolo, nel capitolo 6 di Romani, sta spiegando che il cristiano in virtù della sua unione spirituale con Gesù Cristo è libero dal peccato e fatto servo di Dio, ha la santificazione e la vita eterna. Al v. 23 l’apostolo aggiunge un chiarimento, spiega la ragione di quanto detto nei vv.21-22 e al tempo stesso fa una conclusione solenne e impressionante di tutto il capitolo. Al v.23 vediamo che “salario” è in contrasto con “dono”, “peccato” con “Dio”, “morte” con “vita eterna”. In questo versetto vediamo tre aspetti che riguardano la morte e la vita eterna. Il primo aspetto è: la conseguenza del peccato è la morte, poi il dono di Dio è la vita eterna, e infine il luogo, o lo strumento mediante il quale abbiamo la vita eterna.

La similitudine del cammello e della cruna di un ago: (Matteo 19:24).

La similitudine del cammello e della cruna di un ago: (Matteo 19:24). Per il suo primo sermone in una lezione di predicazione elementare, uno studente africano, scelse un testo che descrive le gioie che condivideranno i veri cristiani quando Cristo ritornerà e l’introdurrà nella casa celeste. “Sono negli Stati Uniti da diversi mesi ormai. Ho visto la grande ricchezza che c'è qui: le belle case, le macchine e i vestiti. Ho ascoltato anche molti sermoni nelle chiese. Ma devo ancora ascoltare un sermone sul paradiso. Perché tutti hanno così tanto in questo paese che nessuno predica sul paradiso. Le persone qui non sembrano averne bisogno. Nel mio paese la maggior parte della gente ha pochissimo, quindi predichiamo sempre il paradiso. Sappiamo quanto ne abbiamo bisogno”. Indubbiamente non essere ricchi e ricordarsi del paradiso significa anelare a stare nella felicità eterna, in paradiso piuttosto che nella sofferenza su questa terra. Invece la persona che ha tanto, che ...

Matteo 19:24: La similitudine del cammello e della cruna di un ago.

Matteo 19:24: La similitudine del cammello e della cruna di un ago.  Per il suo primo sermone in una lezione di predicazione elementare, uno studente africano, scelse un testo che descrive le gioie che condivideranno i veri cristiani quando Cristo ritornerà e l’introdurrà nella casa celeste. “Sono negli Stati Uniti da diversi mesi ormai. Ho visto la grande ricchezza che c'è qui: le belle case, le macchine e i vestiti. Ho ascoltato anche molti sermoni nelle chiese. Ma devo ancora ascoltare un sermone sul paradiso. Perché tutti hanno così tanto in questo paese che nessuno predica sul paradiso. Le persone qui non sembrano averne bisogno. Nel mio paese la maggior parte della gente ha pochissimo, quindi predichiamo sempre il paradiso. Sappiamo quanto ne abbiamo bisogno”. Indubbiamente non essere ricchi e ricordarsi del paradiso significa anelare a stare nella felicità eterna, in paradiso piuttosto che nella sofferenza su questa terra. Invece la persona che ha tanto, che è b...

Giovanni 14:6: Gesù l’unico modo per avvicinarsi a Dio.

Giovanni 14:6: Gesù l’unico modo per avvicinarsi a Dio. Gesù non è una via, una verità e una vita!  Gesù è la via, la verità e la vita!  Non ci sono altre vie o modi per essere condotti a Dio.  Dopo aver fatto il lavaggio dei piedi ai Suoi discepoli, durante l’ultima cena (Giovanni 13:1-17), Gesù annunzia alcune verità sconvolgenti: uno di loro lo avrebbe tradito, Egli stava per lasciarli e Pietro lo avrebbe rinnegato. Presto i discepoli avrebbero visto che il loro Maestro sarebbe stato portato via, processato e crocifisso.  La loro fede sarebbe stata messa duramente alla prova, e quindi si sarebbero scoraggiati, così Gesù li consola dicendo di non essere turbati, di avere fede in Dio e in Lui perché và a preparare un luogo per loro e poi ritornerà e li accoglierà presso di Lui. Tommaso gli disse che non conoscono dove Gesù sta andando e chiede come possono sapere la via ed ecco che “Gesù gli disse: 'Io sono la via, la verità e la vita; nessuno...

Giovanni 11:25-26: Gesù è la resurrezione e la vita.

Giovanni 11:25-26: Gesù è la resurrezione e la vita. Joseph Fort Newton, un ministro battista vissuto tra il 1880 e il 1950 nella sua autobiografia “River of Years”, descrisse drammaticamente il giorno in cui, da piccolo, guardò per la prima volta in una tomba aperta. Era la sepoltura di suo padre. La neve giaceva a terra. Soffiava un forte vento e un fuoco ardeva a pochi metri di distanza. Sebbene troppo piccolo per comprendere appieno ciò che vedeva e sentiva, il giovane Joseph Newton sapeva nel suo cuore che qualcosa di forte era successo. Stava vicino a sua madre, stringendole la mano. Con grande sincerità, il vecchio ministro della cittadina lesse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai”. (Giovanni 11:25 -26). Riflettendo sull'esperienza, Newton dichiarò: “Non dimenticherò mai il potere di quelle parole. Era come se una Mano grande e gentile, più forte della mano dell'uomo e più tenera ...

Giovanni 8:12:Gesù è la luce del mondo.

Giovanni 8:12:  Gesù è la luce del mondo. Questo è il secondo dei sette detti di Gesù, in questo Vangelo, che iniziano con “Io sono” seguiti da un predicato che identifica, o definisce il soggetto  (Giovanni 6:35,48,51; 8:12; 10:7,9; 10:11,14; 11:25; 14:6; 15:1,5). Nei Vangeli vediamo che Gesù usa l'ordinario per parlare dello straordinario, il materiale per parlare dello spirituale, il temporale per parlare dell'eterno, la vita presente per parlare dell'aldilà, il terrestre per parlare del celeste, il limitato per parlare dell’illimitato, e il finito per parlare dell'infinito. Gesù ha parlato di se stesso con un linguaggio metaforico. La metafora è più che sostituire un termine, o paragonarlo con un altro secondo analogia, crea nuove intuizioni, trabocca di un sovrappiù di significato che ci spinge a ripensarci, portandoci a riflettere più profondamente, a pensare di più. Nelle parole del filosofo Paul Ricoeur: “La metafora introduce la scintilla d...

Giovanni 6:51: Gesù è il pane vivente.

Giovanni 6:51: Gesù è il pane vivente. Durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi costrinsero molti ragazzini di dodici e tredici anni nella Junior Gestapo. Questi ragazzi sono stati trattati molto duramente e hanno svolto lavori disumani. Quando la guerra finì, la maggior parte aveva perso le tracce delle loro famiglie e vagava senza cibo o riparo. Come parte di un programma di aiuti alla Germania del dopoguerra, molti di questi giovani sono stati collocati in tendopoli. Qui medici e psicologi hanno lavorato con i ragazzi nel tentativo di ripristinare la loro salute mentale e fisica. Hanno scoperto che molti dei ragazzi si svegliavano nel mezzo della notte, urlando di terrore. Un medico ha avuto un'idea per gestire quella paura. Dopo aver dato un pasto abbondante ai ragazzi, li mise a letto con un pezzo di pane tra le mani, che fu loro detto di conservare fino al mattino. I ragazzi hanno poi dormito profondamente perché, dopo tanti anni di fame, hanno finalmente avuto la ce...

Giovanni 14:6:L’unicità dell’Intercessione di Gesù.

Giovanni 14:6:L’unicità dell’Intercessione di Gesù. “Gesù gli disse: 'Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.  Gesù non è uno dei tanti modi per avvicinarsi a Dio, o il migliore, è l'unico modo! Questa è una delle affermazioni più belle e importanti che troviamo nella Bibbia e non solo, che indicano l’unicità e l’esclusività dell’intercessione di Gesù tra Dio e gli uomini. Gesù è la via, la verità e la vita, l’unico che ci conduce a Dio! Non ci sono altre vie, o modi per essere condotti a Dio. Gesù è la via per arrivare a Dio perché è la verità e la vita! Questi versetti ci parlano che Gesù è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini. 

Salmo 1:4-6: La via degli empi.

Salmo 1:4-6: La via degli empi. Il versetto 4 passa bruscamente dalla benedizione dei giusti, alla punizione degli empi. Nella precedente predicazione abbiamo visto la via del giusto, del devoto. Il devoto è l'uomo benedetto che conduce una vita incontaminata e prospera in conformità con la Parola del Signore. L’empio, invece, non è beato, è la persona che vive senza Dio, è moralmente corrotto, sarà condannato e dannato per sempre!  Anche se gli empi possono avere successo nei loro progetti malvagi (Salmo 37:7), un giorno saranno condannati da Dio!!