Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Cristo

Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
Il tuo sostegno è importante!

Dietro www.predicheonline.com c'è un impegno costante: ore di studio biblico, ricerca approfondita e costi per tenere il sito sempre aggiornato. Il mio obiettivo è rendere accessibile a tutti la ricchezza della Parola di Dio, un messaggio che può trasformare e migliorare la vita. Aiutami a continuare questo ministero con una donazione (anche il prezzo di un caffè); il tuo contributo, piccolo o grande che sia, rappresenta un incoraggiamento concreto per il mio lavoro, e mi permetterà di continuare a scrivere e condividere senza barriere, e di trasformare altre idee in parole da donarti.

Grazie di cuore per la tua generosità.
Salvatore

Galati 3:13: La sostituzione della salvezza in Cristo

 Galati 3:13: La sostituzione della salvezza in Cristo John Stott disse: “La croce non è un compromesso tra Dio e il diavolo, ma il trionfo di Dio sulla maledizione della legge". La croce non rappresenta un accordo tra Dio e il male, come se ci fosse stata una sorta di trattativa; ci fa anche capire che Dio non ha fatto concessioni al peccato, ma lo ha condannato nella persona di Gesù Cristo. Allora la croce non è un fallimento di Dio, ma la massima espressione del Suo amore, giustizia e santità. È attraverso la croce che siamo liberati dalla schiavitù del peccato e dalla condanna della legge grazie a Gesù Cristo. Questa è la terza predicazione da questo versetto. Nelle precedenti predicazioni abbiamo visto la salvezza in Cristo considerando in modo particolare il significato di “Cristo” e di “riscattati”; poi nella seconda predicazione abbiamo visto la specificazione della salvezza concentrandoci sulla maledizione della legge, cioè Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della ...

Galati 3:13: La specificazione della salvezza in Cristo

Galati 3:13: La specificazione della salvezza in Cristo Dopo che Harriet Tubman fuggì dalla schiavitù nel 1849, si impegnò immediatamente nel movimento abolizionista, organizzando incontri e parlando contro la schiavitù.  Ma non era abbastanza; tornò al Sud per aiutare altri schiavi a trovare la libertà.  Se fosse stata catturata, sarebbe stata ricacciata in schiavitù, o uccisa come esempio per altri fuggitivi.  Tubman tornò al Sud diciannove volte per salvare circa trecento compagni schiavi nonostante i rischi che correva da parte dei cacciatori di schiavi. In Galati 3:13 però, non si tratta di una libertà dalle altre persone bensì dalla maledizione della legge di Dio! Nella precedente predicazione abbiamo visto la salvezza in Cristo, parlando della persona e del prezzo della salvezza, oggi vediamo la specificazione della salvezza, cioè da che cosa Cristo ci libera: dalla maledizione della legge. Ora dobbiamo chiarire un punto come ha detto qualcuno: "Cristo ha redento d...

Galati 3:13: La salvezza in Cristo

 Galati 3:13: La salvezza in Cristo Questo testo ci dà alcune verità evangeliche molto basilari. Paolo, l'autore della lettera ai Galati, si trovava in una situazione complessa.  Le chiese in Galazia stavano subendo pressioni da alcuni insegnanti che sostenevano che la salvezza si ottenesse non solo attraverso la fede in Cristo, ma anche osservando la legge Ebraica.  Paolo smentisce questo falso insegnamento dicendo che tramite la legge c’è la condanna, la maledizione di Dio piuttosto che la salvezza e questo perché non siamo in grado di mettere in pratica la legge di Dio (Galati 3:10,12; cfr. per esempio Romani 3:19-20), e poi dice che siamo giustificati, cioè dichiarati giusti davanti a Dio per fede (Galati 3:11; cfr. per esempio Galati 2:16; 3:24), quindi per la sola grazia di Dio e non per opere (cfr. per esempio Romani 3:23-24; 11:5-6; Efesini 2:8-9). Ma attenzione come dice Ralph P. Martin: “Non che la fede in sé salvi; piuttosto la fede è l'atteggiamento umano di e...

Colossesi 1:27: La rivelazione del mistero di Dio

 Colossesi 1:27: La rivelazione del mistero di Dio Questo versetto fa parte della lettera di Paolo ai Colossesi, una comunità di cristiani situata nell'antica Colosse.  Nella lettera, Paolo affronta alcune false dottrine che circolavano nella comunità e ribadisce i principi fondamentali della fede cristiana.  Il versetto 27 si inserisce in questo contesto, sottolineando la centralità di Gesù Cristo e la speranza a Lui collegata. Paolo nel v.27 ribadisce che Dio ha preso l’iniziativa di far conoscere ai santi quale sia la ricchezza della gloria del mistero fra gli stranieri, cioè Gesù in voi la speranza della gloria. Il v.27 si tratta di un'amplificazione della precedente proposizione del v.26 riguardo la manifestazione del mistero che era stato tenuto nascosto per tutti i secoli: “Ma che ora è stato manifestato ai suoi santi”, cioè Dio ha voluto far conoscere loro quali sono le ricchezze della gloria di questo mistero tra gli stranieri, cioè i non Giudei.   I “santi”...

Come liberarsi dal senso di colpa (3)

 Al di sopra dei problemi Come liberarsi dal senso di colpa (3) Stiamo studiando su come essere liberi dal senso di colpa, dall’esempio dal re Davide, l’uomo secondo il cuore di Dio (1 Samuele 13:14; 2 Samuele 23:1; Atti 13:22), eppure ha commesso adulterio e omicidio. Per quasi un anno, Davide si rifiutò persistentemente di affrontare i suoi peccati, alla fine, Dio mandò il profeta Natan ad affrontarlo, ed egli alla fine si pentì (2 Samuele 12). Questo è l’ultimo messaggio a riguardo. I sensi di colpa possono essere una bussola affidabile, che ci indica quando abbiamo fatto qualcosa di sbagliato e ci spinge e guida a fare ammenda e a cercare il perdono di Dio. Ci possono aiutare a crescere moralmente e spiritualmente. Ma possono anche essere come un ingranaggio arrugginito che ci blocca e ci rende incapaci di progredire nella nostra vita, possono ostacolare la nostra crescita e il nostro benessere psicofisico spirituale. Come un orologio rotto che scorre in modo irregolare e incon...

2 Corinzi 12:9b-10: La soddisfazione di Paolo nella sofferenza

2 Corinzi 12:9b-10: La soddisfazione di Paolo nella sofferenza John Piper dice: “Dio è più glorificato in voi quando siete più soddisfatti in lui”. A mio avviso, questo non deve avvenire solo quando tutto va bene, ma anche quando soffriamo! In 1 Corinzi 12, ci troviamo di fronte a quella che è stato definito “il discorso del folle”. In 1 Corinzi 12 Paolo vuole riportare la chiesa di Corinto, influenzata negativamente dai falsi apostoli, a vedere nella loro giusta prospettiva spirituale la natura della potenza di Cristo in lui. A riguardo, David Garland scrive: “I falsi apostoli impediscono ai Corinzi di vedere come la potenza di Cristo è all'opera in lui e li allontanano dalla croce di Cristo. L'obiettivo di Paolo non è semplicemente quello di difendersi, ma di aiutarli a 'vedere le cose correttamente' attraverso la giusta lente spirituale”. Dalla seconda parte del v.9 vediamo la logica conclusione di Paolo su ciò che aveva detto prima, il senso parafrasato è: “Visto ch...

Osea 2:17-18: L’azione del Signore per Israele

 Osea 2:17-18: L’azione del Signore per Israele Stephen Charnock disse: “Essere Dio e sovrano sono inseparabili”. La Bibbia presenta il Signore come un Dio sovrano; se il Signore non fosse sovrano cesserebbe di essere Dio!  Layton Talbert dice: “La sovranità di Dio si riferisce al suo dominio assoluto e ineguagliabile su tutte le sue creature e sulle loro circostanze. Affermare che Dio è sovrano significa affermare che Dio regna universalmente e invincibilmente. La sovranità di Dio implica la sua proprietà assoluta (Genesi 14:22; Deuteronomio 10:14; Giobbe 41:11; Salmo 24:1), autorità (Salmo 47:2,7) e controllo (Giobbe 38–39; Geremia 5:22; Efesini 1:11) su ogni cosa”. In questi versetti vediamo l’azione del Signore per Israele che dimostrano la Sua sovranità. Dopo aver parlato del ristabilimento d’Israele da parte del Signore, quindi del Suo corteggiamento e della reazione del popolo, nei vv.17-23 si ritorna di nuovo all’azione del Signore. In questa predicazione vediamo due a...

Filippesi 1:21: La vita per Paolo

Filippesi 1:21: La vita per Paolo  La vita è fatta di slogan, come per esempio quelli pubblicitari. Eccone qualcuno famoso del passato: “Dal carciofo ‘Cynar’ contro il logorio della vita moderna”. “Dove c'è Barilla c'è casa”. “’Falqui’. Basta la parola”.  “’Denim’, per l'uomo che non deve chiedere mai”. “È ‘Lavazza!’ Più lo mandi giù, più ti tira su”. “Locatelli fa le cose per bene”.  “Duracell dura di più”. “Che mondo sarebbe senza Nutella?” Oppure ci sono frasi che sanno di slogan scritti sui muri. Per esempio una scritta su un muro diceva: “Io non porto rancore, ma solo odio di qualità”. Ora vediamo in Filippesi 1:21 lo slogan che era di Paolo e dovrebbe esserlo per tutti i veri cristiani e riguarda l’atteggiamento sulla vita e la morte che anche noi dovremmo avere: “Per me il vivere è Cristo e il morire è guadagno”. Paolo si trova in carcere a Roma a causa della predicazione del vangelo. La sua prigionia è servita per il progresso del vangelo, le guardie Romane e altr...

Il detto delle pecore disperse (Matteo 26:31).

 Il detto delle pecore disperse (Matteo 26:31). Quando pensiamo agli apostoli li pensiamo come modello di fede e di eroismo, che hanno sopportato instancabilmente ogni difficoltà e persecuzione per il loro Signore, ma questo dopo la Pentecoste, dopo che lo Spirito Santo scese su di loro. Infatti prima, nell'ultima notte della vita terrena libera di Gesù, contrariamente alle loro sicure affermazioni di lealtà e coraggio, dimostrarono tutt'altro che fede ed eroismo, scoprirono tutti di essere timorosi, codardi e impotenti, scoprirono la loro fragilità. Il v.31 è un detto, una citazione dall’Antico Testamento. Cominciamo a vedere: I IL CONTESTO DEL DETTO (v.30)  Nel v.30 leggiamo: “Dopo che ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi”. Dopo la cena Pasquale, quindi l’isituzione della “Cena del Signore”, e dopo aver cantato l’inno, com’era di usanza, dai Salmi 115-118, Gesù e i Suoi discepoli uscirono per andare al monte degli Ulivi. Consideriamo:

La parabola del fico (Matteo 24:32-33)

 La parabola del fico (Matteo 24:32-33) Ci sono occasioni, come per esempio quella dell’undici settembre con l’attentato delle Torri Gemelle a New York, o come adesso con la pandemia del coronavirus, che certe persone che non hanno mai mostrato interesse per la Bibbia s’interessano all’escatologia, cioè a ciò che la Bibbia dice sulla fine del mondo e sull'eternità.  Sia per curiosità sul proprio destino, o per il desiderio di dare un senso ai tempi difficili, complessi e imprevedibili, queste persone ricercano sul web, oppure ascoltano volentieri coloro che parlano delle profezie bibliche.  Gesù aveva detto ai discepoli riguardo il tempio, che sarebbe stato distrutto, i discepoli gli chiesero quando questo sarebbe avvenuto e quale sarebbe stato il segno della venuta di Gesù e la fine dell’età presente (Matteo 24:1-3). Gesù dai vv.4 al v.28 dice sempre ai Suoi discepoli, quali sono i segni, poi dai vv.29-31 parla della Suo ritorno, e dai vv.32-33 dice la parabola del fico ...

Matteo 24:32-33: La parabola del fico

 Matteo 24:32-33: La parabola del fico  Ci sono occasioni, come per esempio quella dell’undici settembre con l’attentato delle Torri Gemelle a New York, o come adesso con la pandemia del coronavirus, che certe persone che non hanno mai mostrato interesse per la Bibbia s’interessano all’escatologia, cioè a ciò che la Bibbia dice sulla fine del mondo e sull'eternità.  Sia per curiosità sul proprio destino, o per il desiderio di dare un senso ai tempi difficili, complessi e imprevedibili, queste persone ricercano sul web, oppure ascoltano volentieri coloro che parlano delle profezie bibliche.  Gesù aveva detto ai discepoli riguardo il tempio, che sarebbe stato distrutto, i discepoli gli chiesero quando questo sarebbe avvenuto e quale sarebbe stato il segno della venuta di Gesù e la fine dell’età presente (Matteo 24:1-3). Gesù dai vv.4 al v.28 dice sempre ai Suoi discepoli, quali sono i segni, poi dai vv.29-31 parla della Suo ritorno, e dai vv.32-33 dice la parabola del ...

1 Pietro 5:10-11: Il conforto nella sofferenza

 1 Pietro 5:10-11: Il conforto nella sofferenza “Ora il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente. A lui sia la potenza, nei secoli dei secoli. Amen.” Cosa ci può essere di più confortante nella sofferenza per un vero cristiano sapere che un giorno finirà, questa è la promessa di Dio in questi versetti! Pietro conclude la sua lettera con una forte dichiarazione di speranza (1 Pietro 5:10-11) che riecheggia l'apertura della lettera (1 Pietro 1:1-7). Nei vv.10-11, ci troviamo di fronte un nuovo tema, quello della grazia di Dio nella vita di chi ha chiamato alla Sua salvezza e che opera nella loro vita. Dio permette che chi ha chiamato alla gloria eterna soffra, ma la sofferenza non è per sempre, è per breve tempo, dopo di che Dio li perfezionerà, li renderà fermi, li fortificherà, li stabilirà. Pietro ha parole di lode e non di lamen...

Matteo 23:37-39: Il lamento di Gesù su Gerusalemme

 Matteo 23:37-39: Il lamento di Gesù su Gerusalemme In questi versetti vediamo il lamento di Gesù per Gerusalemme. William Hendriksen riguardo questi versetti scrisse: “Il discorso pubblico finale di Cristo si chiude opportunatamente con un commovente lamento, in cui si rivelano sia la sua solenne tenerezza che la severità del giudizio divino su tutti coloro che hanno risposto a tale meravigliosa compassione con disprezzo”. Quindi, in questo lamento di Gesù vediamo sia la Sua tenerezza e sia la Sua severità. Bontà e severità sono caratteristiche che troviamo anche in Dio Padre (cfr. Romani 11:22). Ci sono molti che pensano solo a Gesù come il Gesù di amore, di compassione, ma questo passo ci parla anche della Sua severità. Gesù era attento alla reazione comportamentale delle persone verso di Lui; non era indifferente. Ho diviso questa predicazione in tre punti. Cominciamo a considerare, il primo punto:

Riposati in Cristo! (Matteo 11:25-30)

 Riposati in Cristo! (Matteo 11:25-30) “L'ansia è una parola di incredulità o di terrore irragionevole. Non abbiamo il diritto di consentirlo. La piena fede in Dio la mette a riposo” (Horace Bushnell) Se tu avessi qualche giorno di vacanza per ricaricare le “batterie” fisiche ed emotive, dove andresti a riposarti e a rinvigorirti? Che tipo di attività ti svuota completamente emotivamente e fisicamente? Perché molti cristiani sono logorati ed esausti?

Giovanni 20:30-31: La fede attraverso la Scrittura.

GIOVANNI 20:30-31: LA FEDE ATTRAVERSO LA SCRITTURA. Ci sono segni, segnali importanti, come le indicazioni stradali che regolano il traffico per evitare incidenti. Una macchina carica di giovani stava viaggiando, rispettando i limiti di velocità, a nord su una strada di campagna solitaria. Questi giovani stavano andando nella loro piccola chiesa. Un'altra macchina, guidata da una madre con i suoi due figli piccoli, era in viaggio ad ovest. All'incrocio, le due vetture si sono scontrate. Due giovani morirono all'istante, e anche quella mamma. Il corpo di un bambino piccolo è stato poi trovato diversi metri di distanza in un campo di grano. Un ragazzo rimase paralizzato. Ma il criminale in questo caso non era sulla scena dell'incidente, cioè colui o colei che rubò il segnale di stop la notte precedente e quindi causò quel brutto incidente. Se ci fosse stato quel segnale di stop all'incrocio probabilmente non ci sarebbe stato nessun incidente.  I segni sono im...

Introduzione alla spiritualità biblica

Introduzione alla spiritualità biblica. In questa lezione vedremo: 1. Le caratteristiche della spiritualità cristiana biblica. 2. Le caratteristiche della spiritualità cristiana: ciò che è. 3. La spiritualità cristiana è uno stile di vita. La spiritualità è un termine che è ampiamente usato oggi, ma è difficile da definire con precisione perché ha una varietà di approcci e di significati, per questo è necessario fare un’ introduzione allo studio per cercare di capire la spiritualità nel senso biblico cristiano. Oggi ( in realtà dagli ultimi decenni), la spiritualità è un argomento di grande interesse, c’è fame di spiritualità, si cercano risposte spirituali alle grandi domande della vita. Se c’è un interesse per la spiritualità, certamente non c’è per la religione. Nella mente di molte persone oggi, la spiritualità si distingue dalla religione. La religione si riferisce alla dottrina e alle istituzioni, all’esteriore; la spiritualità si riferisce alle pratiche e alle esperi...