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Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Salmo 62:5: Il soliloquio per il riposo della propria anima

Salmo 62:5: Il soliloquio per il riposo della propria anima “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza”. Un soliloquio lo possiamo trovare in un personaggio teatrale che sta riflettendo sui propri pensieri e sentimenti interiormente, come per esempio, in "Amleto" di William Shakespeare, quando Amleto si chiede se sia meglio essere o non essere, esponendo i suoi dubbi e le sue paure. Una persona mentre cammina, o si trova in auto, o nella sua stanza parla ad alta voce rivolgendosi a se stesso per esprimere i suoi pensieri più intimi, o riflettere su varie aspetti della sua vita, fare un punto della sua situazione, o per riflettere sulle scelte passate, o sulle decisioni importanti da prendere. Oppure mentre facciamo la spesa ripetiamo a voce alta a noi stessi ciò che dobbiamo comprare per non dimenticare niente, questo è un soliloquio. Non è raro che uno sportivo prima di una gara dice a se stesso: “Ce la puoi fare!!”  Anche questo è un solilo...

Salmo 40:1: Aspettando la risposta con fede

Salmo 40:1:  Aspettando la risposta con fede  “Ho pazientemente aspettato il SIGNORE, ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido”. Dai vv.1-10 Davide ringrazia il Signore perché ha risposto alla sua preghiera, ma è anche una testimonianza su Dio, testimonia la grande liberazione che ha operato per lui in risposta alla sua preghiera, ma non lo ha fatto subito (vv. 1–3). “Ed egli si è chinato su di me”, è un’espressione davvero molto bella e significativa. Questa immagine antropomorfica indica che il Signore si è abbassato per ascoltare il grido di Davide, ha teso il “Suo orecchio” (cfr. per esempio Salmi 17:6; 31:2; 39:12), come quando qualcuno si piega in avanti per ascoltare ponendo l’orecchio vicino alla bocca di chi parla per sentirlo meglio. Dio è attento a chi umilmente si avvicina a Lui! In Isaia 57:15 leggiamo: “Infatti così parla Colui che è l'Alto, l'eccelso, che abita l'eternità, e che si chiama il Santo. ‘Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto...