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Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Aggeo 1:5-8: L’esortazione alla riflessione.

Aggeo 1:5-8: L’esortazione alla riflessione.  Robert G. Morgan racconta: “Per qualche strana ragione, i suoi genitori gli assegnarono il nome improbabile di Handley Carr Glyn Moule. I suoi amici, tuttavia, lo chiamavano "vescovo", perché era diventato uno dei più rispettati uomini di chiesa d'Inghilterra. La sua conversione a Cristo avvenne all'età di 25 anni, durante il periodo natalizio del 1866. Scrivendo a suo padre, disse: ‘In questa vacanza natalizia, dopo molte miserie mentali, ho potuto trovare e accettare il perdono e la pace attraverso la soddisfazione del Redentore, come non avevo mai fatto prima’. Tuttavia alcuni anni dopo, quando entrò nel ministero, si sentì spiritualmente inadatto. Scrivendo di nuovo a suo padre, disse: ‘Sento tristemente il bisogno di una grazia decuplicata prima di poter sperare di essere, o un cristiano molto felice, o - come ministro di Gesù Cristo - molto utile’. Continuò nel ministero, ma la sensazione di impotenza aumentò....

Salmo 1:6: Due destinazioni diverse.

Salmo 1:6: Due destinazioni diverse. “Il Signore conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina”.      In questo versetto vediamo prima di tutto la benedizione dei giusti. “Conoscere” nella Bibbia indica a volte un rapporto speciale che Dio ha con un individuo, o popolo. “Conosce” indica più del fatto che Dio è informato di ciò che siamo, o abbiamo fatto, indica un rapporto intimo, speciale, personale, esclusivo in questo caso con il giusto (Esodo 33:12; Genesi 4:1). “Conosce” in questo testo indica scegliere, infatti la stessa parola è usata in Genesi 18:19 dove il Signore parlando di Abramo dice: “Io l’ho prescelto…. “. Così la stessa parola è anche usata in Amos 3:2: “Voi soli ho scelti fra tutte le famiglie della terra; perciò vi castigherò per tutte le vostre trasgressioni”. Questo non significa che Dio ignori tutte le altre famiglie della terra, ma che Egli ha posto la Sua attenzione speciale su Israele e l’ha riconosciuto perché fosse su...

1 Timoteo 4:7: La pietà deve essere centrata su Dio.

1 Timoteo 4:7: La pietà deve essere centrata su Dio. “Ma rifiuta le favole profane e da vecchie; esercitati invece alla pietà”. Se questo mondo ci dice che siamo padroni del nostro corpo, che dobbiamo vivere per il nostro piacere, la Bibbia afferma che il nostro corpo appartiene a Dio (1 Corinzi 6:19-20) e siamo chiamati a vivere per la gloria di Dio (1 Corinzi 10:31). “Pietà” (eusebeian) nei tempi antichi era associato principalmente con l' idea di religioso, di rispetto, di timore verso gli dèi. Questa parola e altre della stessa radice, si riferisce alla riverenza che implica un culto e una vita di obbedienza attiva che si addice a quella riverenza. La pietà è una vita che mostra la riverenza a Dio. È l'adempimento osservabile della conoscenza di Dio e della verità nei modi appropriati. La pietà coinvolge tutto il nostro essere, sia la giusta fede e sia l’azione obbediente. È un atteggiamento verso Dio nel cuore del credente che dà a Dio il posto che gli spetta, nei...

Luca 1:6-7: Giusti anche nelle prove.

Luca 1:6-7: Giusti anche nelle prove. Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore.  Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata. Per Zaccaria ed Elisabetta, umanamente parlando era impossibile avere figli: Elisabetta era sterile, ed entrambi erano vecchi. La loro condizione era difficile da capire perché si riteneva che Dio avrebbe benedetto i suoi servi fedeli dando loro dei bambini (Deuteronomio 7:14; Salmo 127:3-4; 128). Questo significava per la mentalità di allora che Dio li aveva privati della Sua benedizione ed era una cosa vergognosa non averli (Luca 1:24-25; cfr. 1 Samuele 1:5-6; 2 Samuele 6:23). Ma loro erano fedeli! Quindi la loro mancanza di figli non era un castigo di Dio! Non era il risultato di un peccato, non era la conseguenza della maledizione di Dio (Deuteronomio 28:15,18).  Noi possiamo fare alcune considerazioni per la nostr...

Giacomo 3:14-16. La saggezza che viene dal basso.

Giacomo 3:14-16. La saggezza che viene dal basso.  In questo versetto Giacomo fa un'osservazione diretta ad alcuni all’interno della chiesa che avevano un comportamento che non veniva dalla sapienza divina.  Giacomo aveva detto che la saggezza si vede dalla condotta e dalla mansuetudine, ma noi stessi la possiamo vedere da ciò che abbiamo nel cuore, un qualcosa che è nascosto che nessuno vede. Nel Nuovo Testamento  troviamo un ricco uso di “cuore” (Kardia). Cuore si riferisce:  a. la sede dei sentimenti, desideri e passioni (ad esempio, la gioia, dolore, amore, desiderio, e la lussuria Atti 2:26; Giovanni 16:6; 2 Corinzi 7:3; Romani  10:1; 1:24). b. la sede del pensiero e della conoscenza (Matteo 7:21; Giovanni 12:40; Atti 8:22; Marco 11:23; Apocalisse 18:7; Romani 1:21). c. la sede della volontà (Atti 11:23; 2 Corinzi 9:7; Luca 21:14). d. il centro spirituale dove Dio si rivolge, che è il centro della vita religiosa, morale e che determina il com...

Una preghiera per la crescita spirituale.

Efesini 3:14-17: Una preghiera per la crescita spirituale. A volte si sentono preghiere bizzarre, una di queste è di un vecchio diacono. Quest'uomo era solito pregare ogni mercoledì sera alla riunione di preghiera, la stessa preghiera: “Signore togli tutte le mie ragnatele dalla mia vita”. Ovviamente le ragnatele erano tutte quelle cose che non avrebbero dovuto esserci, ma che si erano accumulate durante la settimana. Ogni mercoledì era la stessa preghiera e chi partecipava cominciava a stancarsi. Un mercoledì il diacono fece la stessa preghiera: “Signore togli tutte le mie ragnatele”. Quando finì di pregare, un altro fratello,forse stanco di sentire sempre la stessa preghiera, si alzò e pregò ad alta voce dicendo: “Signore, Signore non farlo! Uccidi il ragno!” Se vogliamo risolvere i nostri problemi dobbiamo andare alle cause. Se vogliamo crescere spiritualmente dobbiamo pregare specificatamente per questo. Paolo al v.14, riprende il discorso che ha lasciato al v. 1, “pe...

Come il cristiano manifesta la luce.

Matteo 5:16: Come il cristiano manifesta la luce. Il cristiano è un aiuto visivo dell’esistenza di Dio, ma purtroppo molti che si dicono cristiani non sono tale aiuto visivo! La loro fede non sembra influenzare più di tanto le loro vite! Questi si possono chiamare tranquillamente cristiani nominali! Sono cristiani solo di nome e non reali! Un vero cristiano è una nuova creatura in Cristo con un nuovo comportamento (2 Corinzi 5:17; Galati 5:22; Efesini 4:17-24). Gesù esorta allora i suoi discepoli a risplendere come una lampada e a non tenerla nascosta. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.  "Risplenda" è un imperativo!  Non è un optional! Come la luce risplende dentro la casa per tutti coloro che vi abitano, così noi dobbiamo risplendere davanti agli uomini! Un fabbricante di sapone e un pastore di anime stavano camminando insieme lungo una strada in una grande città. I...

Il timore di Dio

Salmo 34:11-22: Il timore di Dio. Davide invita ancora le persone a ricorrere a Dio, a cercare aiuto da Yahvè piuttosto che a ricorrere in altre divinità. L’esortazione e l’enfasi che attraverso questo salmo presuppone che non è un atteggiamento facile e istintivo. Le persone sono sempre tentate di fare i conti, di prendere il controllo del proprio destino o di guardare ad altre risorse  e non in Dio! È intenzione di Davide in questo Salmo non solo adorare il Signore e testimoniare della sua bontà, ma anche insegnare a noi il timore del Signore (v. 11). Abbiamo notato che il timore del Signore è vivere una vita devota, consacrata a Dio. Nei vv.11-22 vediamo questa verità è più evidente, perché ci viene detto espressamente: “vi insegnerò il timore del Signore”, quindi cosa consiste temere il Signore. Davide ci invita ad ascoltarlo per imparare il timore del Signore. Solo chi ha imparato il timore del Signore può insegnare agli altri il timore del Signore. Dal momento che Davide ...

Beati quelli che sono afflitti.

Matteo 5:4: Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati. Le uniche persone che sono veramente felici sono coloro che piangono! Sembra un’assurdità! Come è possibile tutto ciò? Il mondo dice che coloro che hanno motivo di essere felici sono i ricchi, coloro che hanno successo, coloro per i quali il cielo è sempre azzurro e che sembrano che non conoscano nulla di cosa siano i problemi, le responsabilità, le  pressioni, le angosce e le lacrime con cui molti hanno familiarità. La società oggi ci dice che il cordoglio, l’afflizione è qualcosa da evitare, ci dice di dimenticare i problemi, di non fissarci, di non pensarci, ma di goderci la vita! Così per la mania del piacere si fa di tutto, si spendono un sacco di soldi e tante energie. Quindi agli occhi del mondo dire beati a quelli che sono afflitti appare una cosa ridicola! Questa beatitudine è un altro paradosso per la ragione umana, uno sguardo superficiale suggerisce che sono agli antipodi. Come ci può essere un co...