Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista. La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori. Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7: “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
La parabola dei lavoratori delle diverse ore (Matteo 20:1-16). F.W. Beare ha dato un titolo diverso a questa parabola l’ha chiamata: “Il datore di lavoro eccentrico”. Indubbiamente è un datore di lavoro particolare, fuori dalla norma, che fa del suo ciò che vuole (v.15), ma è di gran cuore, ha compassione e comprensione nei riguardi dei bisognosi (Salmi 145:14-16; Matteo 7:11; Giacomo 1:17). Perché Gesù raccontò questa parabola? Questa parabola è simile alla parabola del figliol prodigo (Luca 15:3) nel senso che il fratello maggiore (i capi religiosi) era geloso per l’accoglienza che il padre (Dio) fece al fratello più piccolo (peccatori) pentito ritornato a casa. Quindi in entrambe le parabole vediamo il contrasto che c’è fra chi riceve e merita un giusto trattamento, e chi non merita nulla, ma gli è concesso tutto, e sulla gelosia che ne risulta da parte sia dei primi lavoratori nel caso di questa parabola e del fratello maggiore nel caso del figliol p...