Deuteronomio 2:7: Dio è fedele al Patto (2)
Stiamo meditando su Deuteronomio 2:7.In questo passo troviamo scritto per due volte “tuo Dio”, ne stiamo studiando il significato.
Nelle precedenti predicazioni, abbiamo esplorato il significato profondo di "tuo Dio" in diversi contesti.
Innanzitutto, abbiamo riconosciuto la natura personale e relazionale del Signore, evidenziata dal patto stretto con Israele sul monte Sinai.
Successivamente, abbiamo approfondito la fedeltà di Dio ai patriarchi, Abraamo, Isacco e Giacobbe.
Fu proprio in virtù di questa fedeltà che il Signore decise di liberare Israele dalla schiavitù d'Egitto.
La liberazione non fu un evento casuale, ma l'adempimento di una promessa fatta ai patriarchi e un segno tangibile anche della compassione e della potenza di Dio.
Infine, abbiamo analizzato come la liberazione dall'Egitto abbia portato alla formalizzazione del rapporto preesistente tra Dio e Israele come Suo popolo.
Il patto del Sinai divenne la base di questa relazione, stabilendo le leggi e i principi che avrebbero dovuto guidare il popolo eletto nella sua storia.
In questa predicazione vediamo che il patto del Sinai dimostra la fedeltà ribadendo la promessa di Dio ai patriarchi di dare la terra promessa.
Che cosa significa che Dio è fedele? (Numeri 23:19; Salmo 36:5; 119:90; Romani 3:3-4; 2 Timoteo 2:13).
La fedeltà di Dio è l’attributo dell’affidabilità, il contrario di tutto ciò che è incostante e fluttuante, quindi inaffidabile!
Come una roccia, il Signore è fermo, stabile, immutabile e inamovibile (Deuteronomio 32:4).