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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Ecclesiaste 1:9-10: Niente di diverso!

 Ecclesiaste 1:9-10: Niente di diverso!
La vanità del mondo umano
La vita è come un orologio a pendolo che scandisce il tempo in modo ripetitivo.
Oppure come un disco rotto! 
Vi ricordate quei dischi in vinile danneggiati o graffiati, che ripetevano continuamente la stessa parte della registrazione.
O ancora un “déjà vu”, in francese che letteralmente significa "già visto". 
Immaginate di rivivere la stessa giornata, in un loop infinito, cioè in una sequenza di azioni, eventi o processi che si ripetono ciclicamente o continuamente.
Svegliarsi, fare colazione, andare al lavoro, tornare a casa, cena, sonno. E poi di nuovo, e ancora, e ancora. Un “déjà vu” che pervade ogni aspetto della nostra esistenza.
I vv.4-11 sono la spiegazione, o l’illustrazione, e rispondono alla domanda del v.3: “Che profitto ha l'uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole?”
Nei vv.4-11, l’ecclesiaste enfatizza la monotonia della natura, l’attività ripetuta e continua.
L’ultima volta, commentando il v.8, abbiamo considerato che in questo mondo niente soddisfa, nei vv.9-10 vediamo che in questo mondo non c’è niente di diverso. 
La Nuova Riveduta traduce i vv.9-10 così: “Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c'è nulla di nuovo sotto il sole. C'è forse qualcosa di cui si possa dire: ‘Guarda, questo è nuovo?’ Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto”. 
La traduzione CEI invece traduce così i vv.9-10: “Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole. C'è forse qualcosa di cui si possa dire: ‘Guarda, questa è una novità’? Proprio questa è già stata nei secoli che ci hanno preceduto”.
I LA REALTÀ STORICA RIPETITIVA (v.9)
Nel v.9 leggiamo dalla Nuova Riveduta: “Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà.
Mentre la CEI dice: “Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà”.
C’è una parte della canzone di Jovanotti “Come musica” che dice così:
“So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Mai mai”.
Senza addentraci in tutta questa parte, possiamo dire che c'è una forte analogia tra il brano di Jovanotti e il passo del libro dell'Ecclesiaste, entrambi ci parlano di un'esperienza universale e ciclica che si ripete nella storia dell’umanità, quindi che non è una novità, per Jovanotti è l'amore.
È un'esperienza comune a tutti gli esseri umani: ci sono state e ci saranno sempre storie d'amore e ognuno pensa che il suo sia speciale e unico.
“Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà” abbraccia tutta la realtà storica ripetitiva! Non ci sono novità!
Qualcuno ha detto: "La storia è un cerchio che si ripete all'infinito".
Questa frase ci fa capire che la storia è un ciclo che si ripete, non ci sono novità anche se cambiano le epoche e le civiltà!
Così anche il filosofo Friedrich Nietzsche disse: "Eternamente ritorna l'uguale".
Questa idea si basa che il tempo è circolare e che ogni evento, grande o piccolo, sia destinato a ripetersi in eterno, in un ciclo infinito di ritorni.
La storia è ricca di cicli: guerre, conquiste, periodi di pace e prosperità che si susseguono in un'eterna danza.
Non c'è nulla di nuovo sotto il sole, la storia si ripete e si ripeterà su questa terra nella vita dei viventi!
I vv.9-10 si collegano alla ripetitività della natura descritta nei vv. 5–7, così l'azione umana nella storia sembra circolare come la natura, si ripete (vv. 9-10).
La circolarità della natura va di pari passo con la ripetitività della storia! 
La storia sembra non andare da nessuna parte, perché sembra essere circolare anziché lineare, come la ruota nella gabbia di un criceto!
La storia umana è come l’ingranaggio della ruota, fa sempre lo stesso movimento circolare, oppure la storia si ricicla anche se cambiano i protagonisti.
William Brown scrive: “Alla luce della natura ripetitiva della storia, ogni cosa presumibilmente nuova è semplicemente una variazione di qualcosa del passato. La novità sta solo nei limiti della percezione; è solo apparente”.
La storia è come un dramma messo in scena sul teatro del tempo dove al posto del sole ci sono le lampade e l'eternità come sfondo. 
I costumi e le scenografie cambiano, anche gli attori, ma la sceneggiatura rimane sempre la stessa!
Si fanno cose vecchie con protagonisti nuovi e in un modo nuovo!
Così anche nello sport, ci sono e ci saranno campionati di calcio, pallavolo, tornei, finali anno dopo anno.
Dopo che i Dallas Cowboys vinsero il Super Bowl nel 1972, Tom Brookshire, un famoso conduttore televisivo americano, chiese a Dwayne Thomas, una stella del football: "Come ci si sente a vincere la partita finale?" Thomas rispose: "Se è la partita finale, perché verrà giocato di nuovo l'anno prossimo?" 
La risposta di Martin Thomas coglie lo spirito di questo passaggio, non c’è niente di nuovo sotto il sole.
O come diceva una cartolina: “La vita non è solo una cosa dopo l’altra. È sempre la stessa cosa”.
La storia umana è come un copione che si ripete all'infinito, con nuovi attori, ma con la stessa trama: stesso copione, nuovi attori!
Oppure come campionati, o tornei, con squadre di calcio, o football, ma con diversi giocatori!
Ciò che vediamo ora è ciò che le persone hanno già visto e vedranno ancora in futuro con protagonisti diversi!
In secondo luogo vediamo:
II LA NOVITÀ È UN’ILLUSIONE (vv.9-10)
Forse non tutti sanno che la famosa cupola di Piazza San Pietro a Roma nasconde un'illusione ottica davvero singolare. Posizionandosi al centro del colonnato berniniano, la cupola sembrerà muoversi a destra o sinistra seguendo il movimento del vostro sguardo.
L'effetto è causato dall'inclinazione delle finestre della cupola, che inganna la percezione creando l'illusione di un movimento.
Pedro Calderón de la Barca, un drammaturgo e poeta spagnolo del XVII secolo disse: "La vita è come un sogno, pieno di illusioni e di inganni".
Il senso di “non c'è niente di nuovo sotto il sole”, è: "Non c'è assolutamente nulla di nuovo".
Tutto è già stato fatto e vissuto in passato, come l’amore di cui parlava Jovanotti, ma con protagonisti diversi.
Le persone possono pensare di aver trovato qualcosa di nuovo, ma è solo nuovo per loro come dice Salomone, esisteva prima, nei giorni antichi: “C'è forse qualcosa di cui si possa dire: ‘Guarda, questo è nuovo?’ 
“Guarda” (rĕʾēh -qal imperativo attivo) è un‘esortazione appunto a guardare con i propri occhi, e “questo” (zeh - dimostrativo) è l'oggetto diretto che mette in evidenza una cosa in particolare, proprio come fa una pubblicità moderna, e naturalmente ogni annuncio reclamizza il suo prodotto come "nuovo". 
“Nuovo” (ḥāḏāš) si riferisce a qualcosa di non conosciuto in precedenza (Salmo 40:3), o qualcosa già presente, ma riscoperto o ricombinato in modo nuovo, in questo ultimo senso si avvicina di più al contesto.
Egli risponde: “Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto”.
L'ecclesiaste osserva che le generazioni passano e le nuove generazioni spesso credono di aver trovato qualcosa di innovativo, quando in realtà si tratta solo di un ripresentare ciò che già esisteva.
Se si può parlare di novità:
A) La novità è una ricombinazione del vecchio
Se parliamo di qualcosa di veramente nuovo, nel vero senso della parola la novità è illusoria, perché all'uomo manca il potere di creare qualcosa di veramente nuovo; ciò richiederebbe la capacità di creare qualcosa dal nulla che solo Dio possiede! (Genesi 1:1). 
Non esiste una vera novità, solo ricombinazioni di ciò che già esiste
Possiamo fare degli esempi sul fatto che non esiste una vera novità.
Per esempio le mode e le tendenze spesso risorgono dopo decenni, con una nuova veste, ma con la stessa essenza.
Oppure le innovazioni artistiche spesso combinano elementi di diverse epoche e culture.
Infine le scoperte scientifiche possono avere le basi su antiche conoscenze riscoperte e reinterpretate.
Le invenzioni si basano su conoscenze preesistenti, e quindi la ricerca scientifica è un processo cumulativo.
La storia è ricca di esempi di innovazioni che si basano su conoscenze e tecnologie preesistenti.
La stampa a caratteri mobili, l'elettricità, il computer sono solo alcuni esempi di come idee e tecnologie del passato siano state combinate per creare qualcosa di nuovo.
Anche la ricerca scientifica è un processo cumulativo, in cui le nuove scoperte si basano su quelle precedenti.
Dunque, la "novità" spesso emerge dalla ricombinazione di idee e tecnologie in modi nuovi e originali.
Comunque sia, c’è stata un’evoluzione, un cambiamento tecnologico e scientifico, ci sono state delle novità in questi campi! 
Ma non hanno cambiato 
Se si può parlare di novità:
B) La novità non cambia le esperienze umane
L’umanità vive da sempre le stesse situazioni e gli stessi problemi
Nuove scoperte e innovazioni hanno rivoluzionato il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con il mondo.
Le nuove tecnologie ci permettono di fare le stesse cose in modo diverso, o almeno un po’ più velocemente! 
Per esempio anche se non avevano il telefonino prima di essere inventato, c’era la comunicazione in modo diverso!
Ma noi rimaniamo sempre uguali e facciamo le stesse cose come nel passato!
Abbiamo gli stessi problemi di fondo, le stesse carenze morali e le stesse insicurezze di fondo che le persone hanno sempre avuto!
L'amore di cui canta Jovanotti, le guerre e la pace, il rubare e il donare, la politica e il potere, il rubare e il donare, la fiducia e lo scetticismo, la bugia e la verità, la speranza e la disperazione, successi e fallimenti, gioie e dolori, inganni e lealtà, i poveri e i ricchi, lavoro e riposo, sono solo alcuni esempi di come le condizioni e le esperienze umane, pur avvicendandosi in modi diversi nel tempo e nello spazio, conservano una loro essenza immutabile!
Il mondo si è sviluppato, sono stati fatti passi da gigante nel campo della tecnologia, della medicina e così via, ma gli eventi fondamentali della vita rimangono gli stessi: per esempio nascita, matrimonio, famiglia, lavoro, l’amore, la guerra e morte. 
Anche se ci sono delle novità tecnologiche, le condizioni di base della vita rimangono le stesse!
Anche se la scienza medica ci aiuta a prolungare la nostra vita di qualche anno in più rispetto alle generazioni passate, eppure tutti moriamo ancora!
“La morte è il grande equalizzatore, e questa è la massima assurdità. Tutti noi saliamo sul tapis roulant della vita e cerchiamo di superare la morte con tutte le nostre attività, ma senza successo. Il Tristo Mietitore è più veloce di tutti noi. Ci cattura tutti. Tutte le nostre "nuove" innovazioni ci hanno permesso solo di rimandare la morte ancora per un po'. Così, di fronte a questa desolante realtà, Salomone cerca un senso e una soddisfazione, ma...” (Daniel Akin -Jonathan Akin).
Nulla di nuovo si verifica nella vita, tutto ciò che accade è già accaduto in passato e accadrà.
Tutto ciò che si è fatto, si fa e si farà! Più le cose cambiano, più restano le stesse! 
E se mai sembra che ci sia davvero qualcosa di nuovo sotto il sole, è solo perché abbiamo dimenticato cosa è accaduto nella storia, come si comportava l’umanità nel passato!
Certo, ogni epoca ha avuto sue peculiarità e le sue sfide specifiche. 
Le nuove tecnologie, le scoperte scientifiche e i cambiamenti culturali possono portare a innovazioni e progressi significativi.
Ma c’è sempre stata per esempio la violenza, l’oppressione, la disuguaglianza!
Se si può parlare di novità:
C) La novità non cambia la natura umana
Sebbene i progressi tecnologici possono essere considerate “cose nuove”, le persone che li maneggiano non lo sono, non c’è stato un cambiamento morale.
Certamente c’è stato un progresso tecnologico, ma non morale!
La scienza avanza, ma la natura umana rimane uguale, quindi anche il peccato e le sue conseguenze non cambiano.
Gli esseri umani di oggi sono gli stessi esseri umani peccatori del passato, e quindi non ci sono nuovi sviluppi, o progressi nella razza umana.
“La razza umana è lo stesso gruppo di peccatori che è sempre stato, e nulla di ciò che abbiamo fatto fa davvero la differenza” (Daniel Akin -Jonathan Akin).
Con il progresso c’illudiamo che le cose possano andare in meglio, certo ci fa vivere meglio, ma non dobbiamo illuderci che le cose a livello morale migliorino!
Ernst Hengstenberg scriveva: “Molte imprese inizialmente promettono di superare le barriere del vecchio mondo carico di maledizione. Il mondo grida loro il benvenuto. Ma ben presto diventa evidente che anche in esse si nasconde un tarlo, ed esse sprofondano al livello di ciò che la nostra povera terra ha prodotto in epoche precedenti”.
Possiamo fare l’esempio della Rivoluzione Francese.
La Rivoluzione Francese del 1789 iniziò con l'obiettivo di abbattere l'antico regime con i suoi sistemi feudali e la monarchia assoluta, per creare una società fondata sulla libertà, l'uguaglianza e la fratellanza. 
Tuttavia, nel corso del tempo, il movimento rivoluzionario si trasformò in una violenta lotta per il potere, caratterizzata da esecuzioni di massa, instabilità politica e dittature come quella di Robespierre durante il Regime del Terrore. 
Questo esempio storico dimostra come un movimento inizialmente idealistico possa degenerare in violenza e autoritarismo, replicando in parte le stesse strutture che cercava di abbattere.
Possiamo fare l’esempio del comunismo in Unione Sovietica.
La rivoluzione bolscevica del 1917 in Russia inizialmente prometteva di portare una società senza classi, libera dall'oppressione e dalle disuguaglianze. 
Tuttavia, il regime comunista instaurato sotto la guida di Lenin e successivamente di Stalin, si trasformò in una dittatura totalitaria caratterizzata da violazioni dei diritti umani, repressione politica e carestie causate dalle politiche economiche centralizzate. 
Questo esempio illustra come un movimento per la liberazione sociale possa finire per replicare le stesse strutture oppressive del regime precedente.
Possiamo fare l’esempio del Nazismo in Germania.
Dopo la prima guerra mondiale, il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) emerse in Germania con promesse di restaurare la grandezza nazionale e affrontare le difficoltà economiche. 
Tuttavia, sotto la leadership di Adolf Hitler, il regime nazista si trasformò in una delle dittature più brutali della storia, caratterizzata dall'oppressione delle minoranze, dall'olocausto e dalla guerra di conquista. 
Questo esempio dimostra come un movimento politico possa iniziare con promesse di cambiamento positivo, ma finire per perpetrare atrocità e ingiustizie.
In ciascuno di questi esempi storici, i movimenti o regimi inizialmente promettevano di superare le ingiustizie del passato, ma alla fine riproducevano o amplificavano problemi come la repressione politica, l'oppressione sociale e la violenza. 
Questo riflette il pensiero di Hengstenberg riguardo al fatto che anche le nuove iniziative possono cadere vittime delle stesse debolezze e corruzioni delle epoche precedenti.
Le novità non cambiano la natura umana!
Nonostante il progresso tecnologico e scientifico, in realtà siamo uguali moralmente come ai tempi di Salomone quando scrisse queste parole, come anche prima di lui!
Il mondo non va mai veramente avanti, nulla può essere nuovo, e il futuro sarà uguale al passato e al presente perché la natura dell’uomo non cambia!
Le parole di Salomone c’invitano a riflettere anche a noi oggi: il mondo non sta veramente progredendo, non si sta sviluppando moralmente parlando!
Ci fanno riflettere le parole di Tozer (1897-1963), parole di molti anni fa, ma ancora attuali: “Sfido l'idea che ci siamo evoluti. So che la maggior parte degli educatori moderni, degli scrittori di giornali, dei personaggi televisivi, dei giornalisti radiofonici, dei politici e di tutti gli altri non sono d'accordo con me. Tuttavia, sfido l'idea che siamo più evoluti di quanto lo fossero ai tempi di Gesù.
Se siamo così evoluti, vorrei porre alcune domande. Perché ogni anno uccidiamo migliaia di esseri umani con le automobili? Perché guidiamo automobili invece di asini, siamo evoluti? Se siamo così avanzati ai nostri giorni, perché i penitenziari sono pieni e gli ospedali psichiatrici affollati? Se siamo così evoluti, perché il mondo intero è una polveriera? Se siamo così evoluti, come mai abbiamo armi che possono annientare il mondo? Se siamo così evoluti, perché le persone non possono più camminare da sole nei parchi? Perché i lavoratori che escono a mezzanotte non tornano più a casa da soli? Perché in questa epoca evoluta la droga, la violenza, l'aborto e il divorzio sono in aumento? C'è una mentalità che pensa che ogni movimento sia un progresso. Ogni volta che ci si muove si sta progredendo. Poi c'è la mentalità che pensa che ogni volta che ci si muove in linea retta si stia andando avanti, dimenticando che ci si può muovere in linea retta e andare indietro”.
Gli individui e le famiglie vanno e vengono, le nazioni e gli imperi sorgono e cadono, ma nulla cambia!
Il mondo rimane lo stesso con le persone sempre con le stesse situazioni, con gli stessi problemi e peccati delle generazioni precedenti!
In questo senso allora non ci sono novità! 
Questo versetto esprime il concetto di ciclicità e ripetizione nella vita, sottolineando che gli eventi che succedono sono simili a quelli che sono già successi in passato e si ripeteranno ancora in futuro, così come anche la natura umana e il peccato. 
CONCLUSIONE
Riflettiamo attentamente sul significato di questi versetti di Ecclesiaste 1:9-10.
Queste parole di Salomone, seppur scritte molti secoli fa, riecheggiano vere ancora oggi potentemente. 
La vita umana è intrinsecamente legata alla ciclicità e alla ripetizione, come un pendolo che oscilla avanti e indietro, o un disco rotto che ripete incessantemente la stessa melodia, così come anche sembriamo essere condannati a vivere esperienze già vissute e a compiere azioni già compiute come un “déjà vu”.
Eppure, in questo ciclo apparentemente senza fine, possiamo trovare un senso più profondo e duraturo. 
Non rassegniamoci alla monotonia, o all'illusione delle novità, ma dobbiamo credere che ogni giorno, ogni esperienza, ogni azione può essere vissuta con uno scopo superiore che è quello di servire il Dio della Bibbia, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo!
La nostra chiamata è quella di servire Dio fedelmente per la Sua gloria in ogni cosa che facciamo!
In questo modo, anche nella routine quotidiana, certamente troveremo significato e soddisfazione; perché nonostante non c’è nulla di nuovo sotto il sole, la nostra relazione sincera e devota con Dio può trasformare ogni momento in un'opportunità per la Sua gloria e il progresso del Suo regno, e nell’aiutare gli altri.
Pertanto cerchiamo una relazione con Dio sempre più profonda attraverso la preghiera, la lettura, la meditazione e lo studio della Sua parola: la Bibbia, è la comunione fraterna.
Che Dio ci conceda il coraggio, la saggezza, la passione e la forza di vivere ogni giorno al Suo servizio con i doni spirituali, i talenti, e i beni materiali!
Che Dio ci conceda di vivere con gratitudine e speranza, sapendo che la nostra vita ha un significato, un senso e uno scopo eterno nel Suo piano divino.


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