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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Efesini 3:20: L'esplosione della potenza di Dio nel credente

 Efesini 3:20: L'esplosione della potenza di Dio nel credente
La mancanza di consapevolezza della potenza di Dio che un cristiano ha, può portare a scelte sbagliate e a una vita priva della pienezza che Dio desidera per lui.

C'è la storia di un giovane di nome Danny Simpson. 
All'età di ventiquattro anni, rapinò una banca di Ottawa, in Canada, sotto la minaccia di una pistola. Ha derubato la banca di 6.000 dollari. Poco dopo è stato catturato. 
La tragedia di questa storia vera è che l'arma usata per rapinare la banca era una Colt semi automatica calibro 45 del 1918 del valore di 100.000 dollari! 
Danny Simpson ha rapinato una banca per 6.000 dollari con un'arma del valore di 100.000 dollari!
Il problema di Danny era che non sapeva cosa aveva in mano; se lo avesse saputo, probabilmente non avrebbe scelto di fare il ladro. 
Quello che aveva in mano gli avrebbe dato molto di più se l’avesse venduto!

Questa storia sottolinea l'importanza di riconoscere e comprendere cosa abbiamo in noi, spiritualmente è la potenza di Dio!

Se certi cristiani sapessero cosa hanno in Dio, avrebbero una vita diversa!

Dalla traduzione “Nuova Riveduta” leggo: “Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo”.

Oggi mediteremo questa frase: “Mediante la potenza che opera in noi”.

Quest’affermazione è un pilastro fondamentale della fede cristiana; racchiude una verità ricca di implicazioni per la nostra vita e il nostro rapporto con Dio. 
Analizzando questa frase esploreremo i diversi aspetti e le sue profonde implicazioni.

Siamo alla terza predicazione su questo versetto di Efesini.

Nella prima predicazione abbiamo visto la potenza infinita di Dio, nella seconda che Dio opera al di là delle nostre aspettative, oggi vedremo l’esplosione silenziosa della potenza di Dio in noi.

Infatti, Paolo sta parlando solo ai cristiani, queste parole non sono rivolte a chi non è nato di nuovo spiritualmente!

Cominciamo con il considerare che:
I LA POTENZA È LA CONSUETUDINE DI DIO
Nella vita ci sono standard di bellezza, di condotta, di riferimento, di sicurezza, di competenza, internazionali, e così via.

Noi in questo versetto vediamolo standard, la consuetudine di come Dio opera, e cioè con potenza!

Se la Nuova Riveduta traduce: “Mediante la potenza”, la CEI, traduce: “Secondo la potenza che già opera in noi”.

La traduzione della CEI è più corretta; infatti, la parola che la Nuova Riveduta traduce “mediante“ nel greco è: “Secondo” (kata- accusativo), che indica il modo, la maniera  come opera Dio.

Significa “in conformità con”, o “in accordo con…” (cfr. per esempio Luca 2:22; Atti 18:14; 1 Corinzi 15:3), e si riferisce appunto allo standard, cioè opera conformemente alla Sua potenza.

Quindi vediamo che l’apostolo nel v.20, sottolinea ancora la potenza di Dio, evidentemente la Sua onnipotenza! 

Dalla parola greca “potenza” (dynamin) viene la parola dinamite!

Certo la dinamite ci ricorda il potere distruttivo, ma è anche usata per aspetti positivi come demolire vecchi palazzi pericolanti, o per fare strade, o per la costruzione di ferrovie, per l’estrazione mineraria.

Durante la costruzione del Canale di Panama, uno dei progetti ingegneristici più ambiziosi della storia, si presentò un'importante sfida quando gli ingegneri dovettero affrontare la necessità di aprire un passaggio tra due grandi oceani. Le difficoltà geologiche e le dimensioni imponenti del progetto sembravano insormontabili.
Tuttavia, gli ingegneri non si arresero. Utilizzarono la tecnologia dell'epoca e, sorprendentemente, anche la dinamite per superare gli ostacoli delle enormi e dure rocce (dello stretto di Gaillard Cut, o di Culebra, una sezione del canale che attraversa la Cordillera de Culebra, una catena montuosa formata da roccia vulcanica dura) che si frapponevano tra loro e il loro obiettivo.

Il potente esplosivo della dinamite, divenne un alleato fondamentale nella lotta contro la natura per la costruzione del canale di Panama.

Questa sfida ricorda la potenza di Dio, che supera ogni ostacolo e che può trasformare le difficoltà in opportunità. 

Come l'esplosione controllata della dinamite, la potenza di Dio opera in modi che superano la nostra comprensione, aprendo strade dove sembra non ci sia alcuna via.

Questo aneddoto illustra come, anche di fronte a ostacoli apparentemente insormontabili, la potenza di Dio possa manifestarsi in modi sorprendenti e inaspettati, permettendoci di superare le sfide e di raggiungere i nostri obiettivi con fiducia e determinazione.

“Potenza” (dynamin) allora evoca la forza che genera e trasforma.

Si riferisce al possesso di influenza di controllo, spesso inteso come manifestazione di influenza sulla realtà in modo soprannaturale. 

Nell’Antico Testamento vediamo che con la Sua potenza, Dio ha creato la terra con i Suoi abitanti (Geremia 27:5; 32:17), e vediamo ancora la Sua potenza nella continua opera di preservazione (cfr. per esempio Isaia 40:26; vedi anche Ebrei 1:2-3). 

Fenomeni della natura (cfr. per esempio Esodo 24:15-16; Salmo 29:7) non sono la furia di potenze arbitrarie e cieche della natura, ma le gloriose manifestazioni della volontà del potente Creatore. 

E ancora, la storia della salvezza, mostra la potenza di Dio mentre adempie il Suo eterno proposito (cfr. per esempio Esodo 9:13-16; Romani 9:17). 

L'intera storia d'Israele, l'esistenza del popolo eletto, il suo sviluppo, la sua liberazione dall’Egitto e la sua influenza sulle altre nazioni, è un’altra prova della potenza di Dio (cfr. per esempio Esodo 15:6.13; 32:11; Deuteronomio 3:24; 4:34; 9:26, 29; 26:8).

Nel Nuovo Testamento troviamo questa parola per il concepimento di Gesù in Maria non per seme umano, ma per la potenza sovrannaturale dello Spirito Santo (Luca 1:35).
E ancora la potenza del Signore era con Gesù per fare guarigioni (cfr. per esempio Marco 5:30; 6:2; Luca 5:17).

Quindi Dio è riconosciuto che ha potenza, cioè la Sua energia onnipotente, o illimitata (Matteo 22:29).

A volte la parola “potenza” sostituisce il nome di Dio (Matteo 26:64; Marco 14:62).

Fin dalla creazione del mondo la potenza eterna e la divinità di Dio sono riconoscibili attraverso la riflessione contemplativa sulla creazione (Romani 1:20).

Inoltre, la dimostrazione essenziale della potenza di Dio è stata la risurrezione di Gesù (Romani 1:4; 2 Corinzi 13:4). 

Nel contesto della lettera agli Efesini, la potenza si riferisce al soggetto di preghiera di Efesini 1:19-20, che riguarda che i suoi destinatari possano capire l’immensità della potenza efficace di Dio che ha manifestato in Cristo quando lo risuscitò e lo fece sedere alla sua destra al di sopra di tutti.

E ancora troviamo la potenza che è associata alla testimonianza degli apostoli per lo Spirito Santo (Luca 24:49; Atti 1:8; Romani 15:13), che facevano i miracoli (cfr. per esempio Atti 4:7; 8:13;19:11; 2 Corinzi 12:12), ed esorcismi (Luca 4:36; 9:1); che predicavano con potenza (cfr. per esempio Atti 4:33; 1 Tessalonicesi 1:5) il vangelo di Gesù Cristo che è potenza che salva (Romani 1:16; 1 Corinzi 1:18; 2:4-5).

La potenza di Dio protegge i cristiani nelle tentazioni della vita affinché ricevano la salvezza (1 Pietro 1:5).

Quindi questi sono alcuni esempi di come viene usata la parola “potenza” per Dio nella Bibbia, che ci fanno capire come può operare nei credenti in Cristo.

È importante sottolineare che Dio non è potente come lo potrebbe essere un presidente di una grande nazione, o di una multinazionale, o anche il diavolo che sono circoscritti e limitati! 

Ma è onnipotente! Ha una potenza universale, totale e illimitata!

Come già detto Paolo in Efesini 1:19 parla della potenza di Dio come immensa, e il Salmo 147:5 parla del potere del Signore come immensa!

Dio si è presentato ad Abraamo come: “Io sono il Dio onnipotente” (Genesi 17:1).

Viene chiamato anche “Signore onnipotente” (2 Corinzi 6:18; cfr. Apocalisse 1:8; 4:8; 11:17).

L'autorità illimitata di Dio di portare all'esistenza, o far accadere qualsiasi cosa voglia, questa è l’onnipotenza di Dio!

Tim Shenton scrive: “Dio possiede la forza per mandare ad effetto, senza sforzo e senza ritardi, il suo eterno proposito nel modo esatto in cui egli lo ha concepito; egli possiede l'abilità di compiere le sue promesse senza compromessi, l'autorità di fare tutto ciò che desidera nel momento quando lo desidera. Egli può fare ogni cosa che sia possibile ad una potenza infinita e perfetta, anche al di là di ciò che ha decretato di fare. Esercitando semplicemente il suo potere Dio può compiere qualsiasi cosa egli abbia deciso di compiere e, se è nel suo volere, può fare anche molto di più. Questo potere di eseguire il suo volere viene definito "onnipotenza" ed è un attributo della sovranità divina… Dio è indipendente da qualunque cosa al di fuori di se stesso ed è la fonte di ogni potere che risiede nelle sue creature. Non ha bisogno di alcuno strumento per agire e i mezzi che sceglie di utilizzare ricevono potenza da lui. Tutta la potenza di cui ha bisogno per compiere ciò che desidera, risiede interamente ed invariabilmente nell'intimo del suo essere”.
L'onnipotenza di Dio descrive la Sua capacità di fare qualsiasi cosa coerente con la Sua natura. 

Ancora Tim Shenton scrive: “Sebbene Dio sia onnipotente (Genesi 17:1) e in grado di fare tutto ciò che desidera, egli non può contraddire la sua stessa natura né opporsi al suo stesso volere; egli non può agire in modo non conforme alla sua santità o bontà, né compiere azioni indegne. Ad esempio, Dio non può rinnegare se stesso (2 Timoteo 2:13), violare la sua parola o ingannare le sue creature (Numeri 23:19; Ebrei 6:18), poiché egli è un Dio di fedeltà e verità. Non può amare il peccato, o essere tentato dal male (Giacomo 1:13), punire l'innocente, o mutare la sua natura (Romani 1:20; Giacomo 1:17). Non può smettere di essere Dio, cessare di esistere, né può volere qualcosa che non sia perfettamente saggio, santo e giusto. Dio non può compiere ciò che è contrario alla sua stessa volontà”.

La potenza di Dio s’identifica con la Sua volontà, ciò che non può fare è ciò che non vuole fare!
Dio essendo onnipotente non ha ostacoli davanti a Sé! 

La Sua volontà, la Sua opera, il Suo proposito sono irresistibili!

Nulla è troppo difficile per Dio; nulla è impossibile! Nessuno può impedirgli di eseguire il Suo piano! (cfr. per esempio Gen. 18:14; Giobbe 42:2; Salmo 33:9,11; Geremia 32:17,27; Zaccaria 8:6; Matteo 3:9; 19:26; 26:53; Luca 1:37; 18:27).

Dio ha il potere di sottomettere a sé ogni cosa dice Filippesi 3:21.

Dio fa ciò che vuole! Il Suo è un potere illimitato! (cfr. per esempio Salmo 115:3; Isaia 14:24,27; 46:10; 55:11; Daniele 4:35).

Così la potenza evoca l'energia operante nella creazione che plasma la realtà; è la forza motrice che genera, trasforma e domina, è il potere che controlla e modellano il destino, è il soprannaturale che trascende i limiti, piega la realtà al Suo volere.

L'argomentazione dell'Apostolo è che se i cristiani conoscono questo potere, non devono vacillare nell'incredulità, né dubitare, o esitare per la preghiera d’intercessione che ha fatto per loro in questo capitolo di Efesini! (Efesini 3:14-19), soprattutto quando egli dice loro che possono "essere riempiti di tutta la pienezza di Dio". 

Allora cosa significa questa potenza per noi?
Se Dio è in grado non solo di creare e mantenere l'universo, ma anche di intervenire nella vita quotidiana delle persone, sostenendole e guidandole attraverso le sfide della vita, significa che possiamo avere fiducia in Dio!

Non importa quali sfide affrontiamo nel presente, la Sua potenza è sempre con noi per sostenerci e aiutarci nei problemi.

Maurice Roberts dice: “Se Dio è Dio, allora non esistono problemi insolubili. E se Dio è il mio Dio, allora nessun mio problema è senza la sua soluzione adeguata”.

Con la potenza di Dio che opera in noi, possiamo superare qualsiasi ostacolo e raggiungere il nostro pieno potenziale (cfr. per esempio Isaia 41:10; 2 Corinzi 12:9; Filippesi 4:13)

La potenza di Dio è la forza infinita che sostiene e preserva l'universo, che supera ogni ostacolo e che ci sostiene anche nei momenti più difficili!

“Non dobbiamo pensare che, dove noi non vediamo alcuna possibilità, Dio non ne vede alcuna” (Marcus Dods).

Significa che possiamo sperare in un futuro migliore per noi (cfr. per esempio Isaia 40:28-31; Geremia 29:11; Giovanni 14:12), ricordando come c’insegna la storia di Giuseppe che fu venduto dai fratelli, che Dio può trasformare il male in bene! (Genesi 50:20).

Così la potenza di Dio è la fonte e l’energia della nostra speranza e della nostra fiducia nel futuro nelle mani di Dio, perché sappiamo che nulla è impossibile per Lui!

La potenza di Dio non è solo un concetto teologico, ma una realtà vissuta che può trasformare le nostre circostanze, il corso della nostra vita e il nostro carattere!

Significa che possiamo vivere una vita cristiana vittoriosa (cfr. per esempio Romani 8:37; 1 Giovanni 4:4). 

Nessuna potenza terrena, o celestiale, può confrontarsi con la potenza del Dio della Bibbia, il Signore, l’Altissimo, che opera secondo il Suo volere e per il bene di coloro che lo amano (cfr. per esempio Romani 8:28).

II LA POTENZA DI DIO È LA CERTEZZA NEL CREDENTE 
La Nuova Riveduta traduce: “Che opera in noi”.
Mentre la CEI traduce: “Che già opera in noi”.

La potenza di Dio è esplosiva! 

Questo è già un grande incoraggiamento, se poi ricordiamo che è esplosiva anche in noi credenti in Gesù Cristo, allora l’incoraggiamento lo è ancora di più!!

“In noi” (en hēmin - genitivo locativo), si può riferire sia ai singoli cristiani che anche alla chiesa! (cfr. v.21).

I deisti credono in Dio creatore, ma non credono nella Sua immanenza, non credono in un Dio che interviene nella storia umana.
Pensano che Dio sia come un orologiaio che ha creato un orologio che va avanti da solo con i suoi meccanismi: Dio dopo averci creato ha lasciato che la storia dell’umanità facesse il suo corso. 
Quindi secondo questo credo, Dio non opera nemmeno nella vita dei cristiani.
 
La Bibbia non è d’accordo con questa visione, perché nella Bibbia vediamo che Dio è immanente!

Per esempio, nella Genesi vediamo che Dio crea il mondo e l'uomo a Sua immagine e somiglianza, camminando con Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden (Genesi 1:1-3:6).

Nell'Esodo, dopo aver ascoltato la sofferenza d’Israele, nella sua compassione (Esodo 2:24-25), Dio libera il Suo popolo dalla schiavitù in Egitto con potenti miracoli e lo guida attraverso il deserto verso la terra promessa.

Nei profeti, Dio interviene nella storia del Suo popolo, inviando profeti per annunciare e guidarlo nella sua volontà richiamandoli al pentimento (cfr. per esempio 2 Cronache 34:15-16; Isaia 1:16-20; Michea 6:8).

Nel Nuovo Testamento, Dio s’incarna in Gesù Cristo, diventando uomo e compiendo la salvezza dell'umanità (cfr. per esempio Giovanni 1:1-18).

In tutti questi esempi, Dio si manifesta come un Dio che non solo ha creato il mondo, ma che continua a curarsene e a intervenire nella storia dell’umanità secondo il Suo piano di salvezza.

Dio non è solo un essere trascendente che esiste in un regno separato, ma è anche immanente, presente e attivo all'interno della Sua creazione!

Sottolineando la trascendenza e l’immanenza di Dio, il teologo Karl Barth affermava: "Dio è totalmente altro da noi, ma è anche totalmente vicino a noi".

Anzi Paolo dice: in noi!

Altrove nella Bibbia è scritto che siamo il tempio di Dio! (1 Corinzi 3:16), o dello Spirito Santo! (1 Corinzi 6:19)

Che contrasto tra il Dio della Bibbia, il Dio vivente e vero (Geremia 10:10, 1 Tessalonicesi 1:9), e i cosiddetti dèi pagani! 

La Bibbia parla della vanità degli idoli di fronte a Dio, ne parla come vani e ingannatori fatti di legno, o di pietra, o di metallo, ma che sono incapaci di vedere, sentire, o comprendere.

Non così il Signore, il Creatore del cielo e della terra; potente, saggio, provvidente e amorevole, quindi è assurdo rivolgersi e confidare negli idoli e non in Dio (cfr. per esempio Salmo 115:1-8; Isaia 40:18-31; 44:9-20; Geremia 10:10-16).

Charles Spurgeon disse: “Il Dio della Bibbia non è un Dio morto, ma un Dio vivente che opera nel mondo e nelle nostre vite”.

Ciò che è ancora più sorprendente è che Dio usa la Sua potenza a beneficio del Suo popolo!

Paolo non parla in modo puramente accademico e teorico, ma si appella all’esperienza dei credenti. 

Paolo sta dicendo: “La potenza di cui parlo, è la potenza che sta già operando in noi”. 

È come se stesse confutando coloro che a Efeso dubitavano della potenza di Dio, e non erano d’accordo con Paolo che secondo loro, stava andando troppo oltre nella preghiera dei vv.14-19, la trovavano spavalda!

Quindi, oltre a tutte le prove esteriori della potenza di Dio che abbiamo visto prima, c'è un'altra prova, cioè la potenza che opera in noi.

Senza dubbio l'apostolo pensava in primo luogo a se stesso che da bestemmiatore e persecutore della chiesa (cfr. per esempio Efesini 3:1-4; 1 Timoteo 1: 12-16) è diventato un servo di Dio un missionario fondatore di chiese locali, e quindi in secondo luogo ha potuto vedere la potenza di Dio in azione nella vita di molte altre persone. 

Paolo dunque, ha scritto queste parole perché aveva sperimentato personalmente la potenza di Dio nella propria vita.

Paolo per esempio testimonia: "Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me" (1 Timoteo 1:12). 

Mentre è in prigione, quando tutti gli altri lo hanno abbandonato, dice: "Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio il messaggio fosse pienamente proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e sono stato liberato dalle fauci del leone" (2 Timoteo 4:17). 

Nel corso della storia della chiesa, i credenti in Cristo hanno avuto esperienze di trasformazione della presenza e della potenza di Dio, esperienze che li hanno rafforzati a vivere per la lode della gloria di Dio. 

Consideriamo la storia dell'evangelista del XIX secolo Dwight L. Moody. 
Nel 1871 aveva costruito con successo una grande chiesa attraverso la sua predicazione. Ma alcuni della sua chiesa ritenevano che avesse bisogno di maggiore potenza per il ministero e così pregarono per lui. 
Dopo tre mesi di intercessione, Moody ebbe un'esperienza della presenza di Dio che gli cambiò la vita. La descrive così: “La benedizione arrivò su di me all'improvviso come un lampo. Per mesi avevo avuto fame e sete di potenza nel servizio.... Ricordo che stavo camminando per le strade di New York.... Proprio lì, per strada, la potenza di Dio sembrò venire su di me in modo così meraviglioso che dovetti chiedere a Dio di fermare la sua mano. Ero pieno di un senso di bontà di Dio e mi sentivo come se potessi portare il mondo intero nel mio cuore”.
In un'altra circostanza, Moody descrive così questa esperienza: “Ebbene, un giorno, nella città di New York - oh, che giorno! - non posso descriverlo, ne parlo raramente; è un'esperienza quasi troppo sacra da nominare... Posso solo dire che Dio si è rivelato a me, e ho avuto una tale esperienza del Suo amore che ho dovuto chiedergli di fermare la Sua mano. Andai di nuovo a predicare. I sermoni non erano diversi; non presentai nessuna nuova verità, eppure centinaia di persone si convertirono”.

Dalla parola greca “opera” (energoumenēn – presente medio participio) proviene la parola “energia”.

“Opera” è "l'energizzazione efficace dinamica di Dio in noi".

“Opera” indica “fare ciò per cui viene utilizzata una cosa”; che funziona come previsto, quindi che opera efficacemente senza impedimenti, produce un effetto voluto per uno scopo preciso (cfr. per esempio Matteo 14:2; Marco 6:14, Efesini 1:20; 2:2; Filippesi 2:13). 

In Efesini 1:11, l'affermazione che Dio “compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà” ci porta a contemplare la vastità e la potenza del Suo operato.

Dio sta operando ogni cosa su questa terra secondo la Sua volontà!

Nulla avviene per caso sulla terra, ma piuttosto tutto si verifica secondo il piano di Dio!

L'energia divina si manifesta su tutta la terra, plasmando la realtà secondo il Suo disegno perfetto.

Così la parola "energia" è l’espressione della potenza divina che opera in modo efficace, con uno scopo sovrano in tutto il creato.

Il presente attivo “compie” (energountos) di Efesini 1:11, indica che Dio è continuamente impegnato nella Sua creazione! (cfr. Efesini 1:10).

Non si tratta di un atto compiuto una volta per tutte, come potevano pensare i deisti, ma di una costante opera di governo e preservazione.

Il piano non è statico, ma si svolge nel tempo e coinvolge ogni aspetto della realtà.

Anche i piccoli dettagli sono sotto il controllo di Dio, come ci ricorda Gesù: ” Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati” (Matteo 10:29-30).

Anche le cose che noi reputiamo insignificanti come la morte dei passeri, o a cose che non badiamo come il numero dei nostri capelli, Dio ci sta attento, sono sotto il Suo controllo!

Gesù rispondendo ai suoi avversari disse: “Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero’” (Giovanni 5:17), e questo per significare che Dio è perennemente all’opera sulla terra per portare avanti il Suo piano! 

Implica la potenza sovrannaturale di Dio nel portare a compimento i Suoi progetti e quindi comporta l’amministrare la storia dell’umanità!
 
Questo assicura ai lettori che ciò che ha promesso, soprattutto della redenzione (Efesini 1:3-11), è in grado di realizzarlo.

Ritornando alla frase: “Che opera in noi”, il verbo (presente medio participio) sottolinea l'azione continua e in corso della potenza di Dio nei credenti, quindi la potenza non è impersonale, ma proviene da Dio! 

Il senso è: “Secondo la potenza che è attiva ogni giorno in noi!".

Quella potenza che opera universalmente, è la stessa che opera in noi credenti!

La potenza di Dio non è qualcosa di esterno a noi, ma opera attivamente dentro i credenti! 

Quella potenza di realizzare infinitamente di più di quanto chiediamo, o pensiamo, è presente nella vita dichi gli appartiene! 

Quell’energia immensa, capace di trasformare le nostre vite e di compiere opere straordinarie, che ci rende capaci di superare ogni ostacolo, di vincere le tentazioni e di vivere una vita vittoriosa in Cristo, è presente in modo attivo e dinamico nella vita dei credenti!

Questo significa che Dio è all'opera nella nostra vita, trasformandoci interiormente e dandoci la capacità di compiere opere buone che da soli non saremmo in rado di compiere e di affrontare qualsiasi situazione, di compiere azioni straordinarie secondo la Sua volontà! (cfr. per esempio Filippesi 4:13). 

Non abbiamo una piccola batteria da 1,5 volt di potenza spirituale dentro di noi, ma un'intera centrale nucleare, anzi molte di più, di potenza divina!

La potenza di Dio che sta operando in noi; è quella potenza che ha creato l’universo e lo governa secondo il Suo fine disegnato!

È quella potenza che ha risuscitato Gesù (Efesini 1:19-20).

La potenza di Dio è già all'opera in noi, attraverso lo Spirito Santo come aveva già pregato Paolo in Efesini 3:16.

È la certezza della potenza divina già all'opera, che riempie Paolo di questa fiducia esultante e che deve caratterizzare anche noi!

L’opera di Dio è efficace in noi! 
Niente e nessuno gli può impedire di portare avanti il Suo piano per la nostra vita! (cfr. per esempio Isaia 14:27; 46:9-10).

Se ha cominciato un’opera buona in te, la porterà a compimento! (Filippesi 1:6).

Certo a volte, vedendo la nostra vita, sembra che Dio sia assente, sembra che Dio ci abbia abbandonati a noi stessi, è questo causa un grande scoraggiamento tanto che non abbiamo nessuna voglia di condividere la nostra fede con nessuno! 

Pensiamo: “Ma che cosa devo dire agli altri di Dio se io in questo periodo non lo sto sperimentando!”

Ma come dice Paolo la potenza di Dio sta operando in noi!
Dio è sempre all’opera nella tua vita! Anche quando non la percepisci!

La Sua azione è silenziosa, spesso invisibile, ma costante e inesorabile!

Come un fiume sotterraneo che alimenta la crescita di un albero, anche la grazia e la potenza di Dio opera in noi, modellandoci e rendendoci quello che Lui vuole che diventiamo e nel fare ciò che Lui vuole che noi facciamo!

E come diceva James I. Packer: “Non avrai mai bisogno di più di quanto Dio possa fornirti”.

Questa citazione è una fonte di grande conforto e incoraggiamento nei momenti difficili, perché ci ricorda che non siamo mai soli e che Dio è sempre con noi, pronto a provvedere in modo adeguato a ciò di cui abbiamo bisogno al momento!

Dio opera in noi anche durante i periodi di aridità spirituale.
Quando sembra che Lui ci abbia abbandonati, in realtà con il Suo silenzio assordante, o con la Sua mano invisibile ci sta purificando dalle nostre imperfezioni (cfr. per esempio Giacomo 1:2-4; 1 Pietro 1:6-7), ci sta fortificando nella fede, perché quando Dio la mette alla prova la rende più forte e radicata in Lui (cfr. per esempio Romani 5:3-5; 1 Pietro 5:8-9).

Inoltre, attraverso il deserto spirituale, Dio sta operando per renderci più sensibili e più compassionevoli alle sofferenze degli altri (cfr. per esempio 2 Corinzi 1:3-4).

Infine, attraverso i periodi di aridità spirituale, Dio ci vuole avvicinare a Lui, ci spingono a cercarlo con più ardore e a dipendere maggiormente da Lui (cfr. per esempio Salmo 42:1-2; 119:67,71).

La crescita spirituale non è una linea retta, ma un percorso fatto di alti e bassi. 
Ci saranno momenti di gioia e di entusiasmo, ma anche periodi di buio e di aridità.

In questi momenti, è fondamentale perseverare nella preghiera, nella lettura della Parola di Dio e nella comunione fraterna, è credere, perché è la verità che Dio sta operando nella nostra vita! 

Dobbiamo credere questo e avere sempre speranza in Dio! (cfr. per esempio Marco 11:22-23; Ebrei 11:6; Romani 15:13), anche nei momenti bui della nostra vita (cfr. per esempio Isaia 50:10)

Qualcuno ha detto: “La speranza è come il sole, che getta la sua luce sulle ombre della nostra anima". 
Che questa speranza possa brillare forte in noi!

CONCLUSIONE
Donald Gray Barnhouse disse: “Non dovremmo mai stancarci del pensiero della potenza di Dio”, per non fare l’errore di quella signora che viveva in campagna. 

Una signora, non aveva l'elettricità, ma la voleva. Chiamò la compagnia elettrica e si organizzarono per farle arrivare una linea elettrica in modo che potesse avere i benefici dell'elettricità. 
Dopo aver fornito elettricità alla sua casa per quasi sei mesi, qualcuno dell'azienda ha notato che veniva utilizzata una sola unità di elettricità. Un addetto alla manutenzione fu mandato a controllare che non ci fossero problemi. Suonò il campanello e, quando lei rispose, chiese: "Salve, signora. Sta usando l'elettricità?".
Lei rispose: "Ma sì, certo!".
"Posso chiederle per cosa lo sta usando?".
"Beh, quando fa buio l’accendo per il tempo necessario ad accendere la mia lampada a cherosene".

Questa donna non capiva la potenza che aveva a sua disposizione. 
Aveva tutto questo potere che poteva tenere le cose ben illuminate per tutta la notte, ma si accontentava di un'esistenza al cherosene!

Così anche certi cristiani si accontentano di poco della potenza di Dio che è in loro! 
La usano solo per illuminare i loro sforzi umani!
Non stanno massimizzando la potenza della Sua presenza!

Non dimenticare: Dio ha una potenza esplosiva, una potenza immensa e illimitata: Dio è onnipotente!

Questa potenza non è solo un concetto teologico, ma una realtà vissuta che trasforma le nostre circostanze, il corso della nostra vita e il nostro carattere, infatti è all’opera nei credenti in Cristo!

A volte è una potenza silenziosa, invisibile, ma costante e inesorabile che opera in noi per modellarci e renderci ciò che Lui vuole che diventiamo.

Dobbiamo avere fiducia in Dio e nella Sua potenza che opera in noi.

Dobbiamo credere che Dio è sempre all'opera nella nostra vita, anche quando non lo percepiamo, anche nei momenti difficili e di aridità spirituale.

Dobbiamo perseverare nella preghiera, nella lettura della Parola di Dio e nella comunione fraterna.

Dobbiamo avere speranza in Dio, perché è la verità che Dio sta operando nella nostra vita!

Lasciamo che la potenza di Dio operi in noi!

Apriamo il nostro cuore a Dio e permettiamogli di compiere la Sua opera in noi rinunciando a noi stessi, al nostro egoismo, orgoglio, ostinazione e al desiderio di indipendenza a autonomia da Lui e permettere a Dio di prendere il controllo della nostra vita e di guidarci secondo la Sua volontà.

Il famoso missionario cristiano Hudson Taylor (1832-1905) che dedicò la sua vita alla diffusione del vangelo in Cina disse: "Più ci svuotiamo di noi stessi, più Dio ci riempie della Sua potenza".

Evidentemente si riferiva a svuotarci del nostro “io” riconoscendo la nostra totale debolezza e inadeguatezza al di fuori della grazia di Dio, e quindi per dipendere dalla grazia di Dio (cfr. per esempio Matteo 5:3; 2 Corinzi 4:7; 12:9-10; Galati 2:20; Giacomo 4:10; 1 Pietro 5:6-7).

Prega Dio che ti possa aiutare a svuotarti di te stesso e a riempirti della Sua potenza perché questa è la Sua volontà, operare in cuore sottomesso a Lui!

Forse c’è ancora qualcosa a cui non hai rinunciato che prende il posto di Dio, o Dio non è onorato, portalo alla Sua presenza con un pentimento sincero! 

E sperimenterai la potenza esplosiva di Dio nella tua vita! 

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