Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista. La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori. Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7: “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
Geremia 1:11-12: Dio vigila sulla sua parola per mandarla a effetto. “Poi la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». E il SIGNORE mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto»”. Geremia è chiamato da Dio a essere un Suo profeta, operò in Giudea. Il popolo di Giuda era spiritualmente corrotto e idolatra (cfr. Geremia 1:16; 2). In questi versetti leggiamo che Geremia vede un oggetto che può sembrare insignificante: un ramo di mandorlo. Non si capisce bene se Geremia stesse facendo una passeggiata in campagna dove vi erano degli alberi di mandorle, oppure se ebbe una visione interiore. “Mandorlo” in ebraico (šāqēḏ) indica colui che veglia. Il mandarlo era indicato in ebraico come l’albero che vigila, perché comincia a fiorire prima di tutti gli altri alberi, già da Gennaio, mentre gli altri alberi sembrano ancora dormire. Così Dio chiama Geremia e l...