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Visualizzazione dei post con l'etichetta fede in Gesù

Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1)

 Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita  Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista.  La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori.  Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7:  “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
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Salvatore

Giovanni 14:1: Una sollecitudine alla calma e alla fede.

Giovanni 14:1: Una sollecitudine  alla calma e alla fede. “Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!” Gesù in questo versetto ci ordina a non turbarci e c’invita a credere sempre in Dio e in Lui.  Prima di tutto vediamo: la sollecitazione alla calma. “Sia turbato” (tarassesthō - presente passivo imperativo) significa essere agitato, (Giovanni 5:4,7; Marco 6:50 ; Matteo 14:26) ad avere un tumulto interiore, o una confusione. Il verbo implica, consenso, o permettere. Letteralmente potrebbe essere “Non consentire ” o “non permettere al vostro cuore di essere turbato.” Il verbo è anche all’imperativo, quindi implica la fermezza, la determinazione e la convinzione di un comando, ma un comando, come ci sembra da capire dal contesto, detto delicatamente. Per "cuore"(kardía) s’intende la sede della volontà e delle emozioni di una persona. Il turbamento dei discepoli, era per ciò che aveva detto Gesù, al capitolo precedente riguardo il ...

Contro le discriminazioni.

Giacomo 2:1-4: Contro le discriminazioni. Mettiamo il caso che venga nella vostra chiesa un uomo appena sceso da una ferrari,con un rolex, vestito firmato ed entra anche uno tutto stracciato, sporco…..a chi sei più stimolato di accogliere meglio?  La chiesa oggi come nel passato ha il pericolo del favoritismo. Questo perché siamo condizionati dalla società in cui viviamo dove la posizione sociale conta molto. Giacomo 2:1-11 condanna il favoritismo.  Giacomo continua a illustrare il rapporto tra fede e pratica, parlando di un nuovo tema.  Giacomo dice che non possiamo confessare la fede nel Signore Gesù e poi nello stesso tempo avere riguardi personali.  Noi vediamo quanto sia priva di consistenza una professione di fede senza essere accompagnata da una condotta pratica coerente!