Luca 4:18-19: La missione di Gesù Immagina di entrare in un luogo avvolto dall’oscurità, pieno di disperazione, dolore e sconforto. Un mondo dove gli emarginati vengono dimenticati, dove la speranza sembra un lusso irraggiungibile. È in questo contesto che Gesù proclama la sua missione rivoluzionaria, un messaggio che non è semplicemente un annuncio, ma una trasformazione radicale della realtà umana. In Luca 4:18-19, Gesù proclama di essere venuto per portare la buona novella ai poveri, il recupero della vista ai ciechi e per liberare gli oppressi. Questo brano non è solo un testo storico, ma un manifesto vivente della grazia di Dio. Rivela un Dio che non rimane distante dalla sofferenza umana, ma si immerge nelle nostre fragilità, spezzando le catene che ci tengono prigionieri e ridonando dignità a ogni persona. Non si è limitato a trasmettere un messaggio: era l’incarnazione della speranza stessa. Il contesto di questi versetti è che Gesù si trova n...
Giovanni 14:1: Una sollecitudine alla calma e alla fede.
“Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!”
Gesù in questo versetto ci ordina a non turbarci e c’invita a credere sempre in Dio e in Lui.
Prima di tutto vediamo: la sollecitazione alla calma. “Sia turbato” (tarassesthō - presente passivo imperativo) significa essere agitato, (Giovanni 5:4,7; Marco 6:50 ; Matteo 14:26) ad avere un tumulto interiore, o una confusione. Il verbo implica, consenso, o permettere. Letteralmente potrebbe essere “Non consentire ” o “non permettere al vostro cuore di essere turbato.” Il verbo è anche all’imperativo, quindi implica la fermezza, la determinazione e la convinzione di un comando, ma un comando, come ci sembra da capire dal contesto, detto delicatamente. Per "cuore"(kardía) s’intende la sede della volontà e delle emozioni di una persona. Il turbamento dei discepoli, era per ciò che aveva detto Gesù, al capitolo precedente riguardo il fatto che li avrebbe lasciati e che Pietro lo avrebbe rinnegato (Giovanni 13:33-36).
Gli undici erano sconvolti, confusi, smarriti e incerti. Questa dichiarazione di Gesù non era solo per i Suoi discepoli in quel momento, ma anche per tutti i credenti, anche per noi oggi che viviamo in un tempo di angoscia, questa affermazione è una buona medicina. Alte percentuali di criminalità, l'aumento del costo della vita, crisi internazionali e guerre, l’incertezza politica, terremoti, disoccupazione, causano grandi preoccupazioni, ansie nei nostri cuori. Gesù sta dicendo ai discepoli e anche a noi: anche se il vostro mondo sta crollando e siete al buio, non lasciate che il vostro cuore sia turbato! Dio è in grado di darci la pace anche quando la nostra vita sta andando in rovina.
Secondariamente vediamo: la sollecitudine a credere in Dio e in Gesù, "abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!" Vi era un legame intimo e profondo tra Dio e Gesù (Giovanni 1:1-2; 1:14-18; 5:17-30). Gesù ci fa capire che il modo di avere un cuore sereno è quello di credere in Dio e in Gesù. “Abbiate fede” (pisteuete – presente attivo indicativo/imperativo), il verbo implica comando e continuità, perciò Gesù stava dicendo di continuare a credere in Dio e in Gesù, anche in Sua assenza, anche nei momenti difficili. “Fede” denota una personale fiducia relazionale, affidarsi a una persona con piena fiducia e implica un impegno totale verso colui che è attendibile, quindi in Dio e Gesù che hanno il potere, danno un sostegno personale e le loro parole sono vere. Noi abbiamo tanti motivi per avere fiducia in Dio: la Sua sovranità, la Sua onniscienza, la Sua onnipotenza, la Sua fedeltà, il Suo amore, la Sua saggezza, ecc. Così anche riguardo a Gesù. Se Gesù dice sempre le parole di Dio e compie gli atti di Dio (Giovanni 5:19-20; 8:29), non è attendibile come Dio? Se Lui dice ai Suoi discepoli di non lasciare che il loro cuore sia turbato, non deve essere perché ha molte ragioni per dirlo ed è credibile? Come se Gesù stesse dicendo: “Credetemi, io so quello che sto facendo, sto andando via per uno scopo importante (prepararvi un luogo in paradiso v.2) e quando l'obiettivo sarà raggiunto, ritornerò di nuovo per stare insieme, non siate turbati!”
Allora plachiamo le nostre paure e le nostre ansie fidandoci di Dio e di Gesù anche se il mondo attorno a noi è nel caos, e noi siamo al buio, questa è la cosa da fare.