1 Corinzi 12:20-27: Un corpo - molte membra. Viviamo in una cultura “dell’amore liquido” e del “capitalismo emotivo” “dell’insieme ma soli”, della “cultura dell’opportunismo” - dove le relazioni si consumano come prodotti da supermercato. Ma quello che vediamo nella società di oggi, lo constatiamo anche nella chiesa? È una minaccia, o siamo già diventati una “chiesa usa e getta” dove si coltivano amicizie utilitaristiche? Relazioni basate sull’interesse? Dove scegliamo di avere comunione con i membri a nostro piacere? Immaginate per un momento di trovarvi in un’orchestra sinfonica. Ogni musicista ha il suo strumento, ogni strumento ha il suo suono unico, eppure quando suonano insieme creano un’armonia che trascende le singole note. Questo è ciò che Paolo cerca di comunicare alla chiesa di Corinto quando scrive queste parole, incredibilmente attuali anche per noi dopo duemila anni. Siamo un’orchestra dove c’è armonia che glorifica Dio? La chiesa di Corinto era divisa. C’erano...
Giovanni 14:1: Una sollecitudine alla calma e alla fede.
“Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!”
Gesù in questo versetto ci ordina a non turbarci e c’invita a credere sempre in Dio e in Lui.
Prima di tutto vediamo: la sollecitazione alla calma. “Sia turbato” (tarassesthō - presente passivo imperativo) significa essere agitato, (Giovanni 5:4,7; Marco 6:50 ; Matteo 14:26) ad avere un tumulto interiore, o una confusione. Il verbo implica, consenso, o permettere. Letteralmente potrebbe essere “Non consentire ” o “non permettere al vostro cuore di essere turbato.” Il verbo è anche all’imperativo, quindi implica la fermezza, la determinazione e la convinzione di un comando, ma un comando, come ci sembra da capire dal contesto, detto delicatamente. Per "cuore"(kardía) s’intende la sede della volontà e delle emozioni di una persona. Il turbamento dei discepoli, era per ciò che aveva detto Gesù, al capitolo precedente riguardo il fatto che li avrebbe lasciati e che Pietro lo avrebbe rinnegato (Giovanni 13:33-36).
Gli undici erano sconvolti, confusi, smarriti e incerti. Questa dichiarazione di Gesù non era solo per i Suoi discepoli in quel momento, ma anche per tutti i credenti, anche per noi oggi che viviamo in un tempo di angoscia, questa affermazione è una buona medicina. Alte percentuali di criminalità, l'aumento del costo della vita, crisi internazionali e guerre, l’incertezza politica, terremoti, disoccupazione, causano grandi preoccupazioni, ansie nei nostri cuori. Gesù sta dicendo ai discepoli e anche a noi: anche se il vostro mondo sta crollando e siete al buio, non lasciate che il vostro cuore sia turbato! Dio è in grado di darci la pace anche quando la nostra vita sta andando in rovina.
Secondariamente vediamo: la sollecitudine a credere in Dio e in Gesù, "abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!" Vi era un legame intimo e profondo tra Dio e Gesù (Giovanni 1:1-2; 1:14-18; 5:17-30). Gesù ci fa capire che il modo di avere un cuore sereno è quello di credere in Dio e in Gesù. “Abbiate fede” (pisteuete – presente attivo indicativo/imperativo), il verbo implica comando e continuità, perciò Gesù stava dicendo di continuare a credere in Dio e in Gesù, anche in Sua assenza, anche nei momenti difficili. “Fede” denota una personale fiducia relazionale, affidarsi a una persona con piena fiducia e implica un impegno totale verso colui che è attendibile, quindi in Dio e Gesù che hanno il potere, danno un sostegno personale e le loro parole sono vere. Noi abbiamo tanti motivi per avere fiducia in Dio: la Sua sovranità, la Sua onniscienza, la Sua onnipotenza, la Sua fedeltà, il Suo amore, la Sua saggezza, ecc. Così anche riguardo a Gesù. Se Gesù dice sempre le parole di Dio e compie gli atti di Dio (Giovanni 5:19-20; 8:29), non è attendibile come Dio? Se Lui dice ai Suoi discepoli di non lasciare che il loro cuore sia turbato, non deve essere perché ha molte ragioni per dirlo ed è credibile? Come se Gesù stesse dicendo: “Credetemi, io so quello che sto facendo, sto andando via per uno scopo importante (prepararvi un luogo in paradiso v.2) e quando l'obiettivo sarà raggiunto, ritornerò di nuovo per stare insieme, non siate turbati!”
Allora plachiamo le nostre paure e le nostre ansie fidandoci di Dio e di Gesù anche se il mondo attorno a noi è nel caos, e noi siamo al buio, questa è la cosa da fare.