Salmo 73:23,25: La consacrazione a Dio
Ciò che Dio vuole da una persona non è l’abilità, o il successo, Dio vuole l’intera persona, vuole la nostra completa consacrazione!
Frances Ridley Havergal poetessa e scrittrice inglese (1836-1879) ha ricevuto Cristo quando era giovane, ma c’è voluto del tempo affinché capisse il segreto della vita cristiana.
Lei diceva: “Avevo sperato che nel mio viaggio fosse stata raggiunta una specie di altopiano, dove avrei potuto camminare un po' nella luce, senza la successione stanca di roccia e fossato, rupe e palude, inciampando e lottando; ma mi sembra di essere tornata indietro in tutte le vecchie difficoltà del cammino, con molti aggravamenti peccaminosi. Penso che la grande radice del mio problema e della mia alienazione sia che non mi arrendo senza riserve a Dio; finché questo non sarà fatto non conoscerò pace. Ne sono sicura”.
Questa scrittrice aveva lottato per molti anni, tra la tensione del consenso delle grandi folle di Londra che amava il suo canto, e la direzione dello Spirito Santo. Poi un giorno, all'età di 36 anni, lesse un opuscolo intitolato: “Tutto per Gesù”, che sottolineava l'importanza di fare di Cristo il Re di ogni angolo e cubicolo della propria vita. Frances fece una nuova, completa consacrazione a Dio. Anni dopo la sorella gli chiese della sua consacrazione e lei rispose: “Sì, era la domenica di Avvento, il 2 dicembre 1873, vidi per la prima volta chiaramente la beatitudine della vera consacrazione. L'ho visto come un lampo di luce elettrica. Ci deve essere piena resa prima che ci possa essere piena beatitudine. Dio ti ammette dall'uno nell'altro. Me l'ha mostrato molto chiaramente”.
Poco dopo, Frances si trovò a trascorrere diversi giorni con dieci persone, alcune delle quali non convertite, e altri di loro cristiani non completamente arresi al Signore. Lei pregò: ”Signore dammi tutti in questa casa”. Prima che se ne andasse, tutti e dieci diventarono cristiani. L'ultima notte della sua visita, Frances, troppo eccitata per dormire, scrisse il canto: "Inno di consacrazione", che divenne il tema della sua vita. Ha preso sul serio le sue parole e pregava sinceramente secondo queste parole ogni 2 dicembre, apportando modifiche al suo stile di vita, se era necessario. La prima parte dice:
“Prendi la mia vita e lascia che sia,
Consacrato, Signore, a te;
Prendi le mie mani e lasciale muovere
Su impulso del tuo amore”.