Salmo 107:4-5: Smarriti e ritrovati (1) Il GPS di Dio nel deserto della vita Immaginate una carovana smarrita e affamata nel buio del deserto, dove la disperazione opprime ogni cuore. Circondata solo da sabbia e da un’oscurità impenetrabile, la sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel ritrovare la pista. La fame e la sete li consuma, l’anima si affievolisce e la paura impedisce persino di dormire. La notte si fa sempre più cupa e l’umidità penetra le tende, gelando i viaggiatori. Questa doveva essere la situazione dei viaggiatori descritti nel Salmo 107:4-7: “Essi vagavano nel deserto per vie desolate; non trovavano città dove poter abitare. Soffrivano la fame e la sete, l’anima veniva meno in loro. Ma nella loro angoscia gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. Li condusse per la retta via, perché giungessero a una città da abitare”. In questa prima parte della nostra serie sul “GPS divino”, esploreremo la condizione di chi si...
Giacomo 1:22-25: La condizione del credente: esecutore della Parola di Dio. Qualcuno pensa che essere un buon cristiano significa frequentare la chiesa, ascoltare solo la Parola di Dio senza metterla in pratica, ma non è così! L'obbedienza alla Parola di Dio è il requisito spirituale e la dimostrazione inequivocabile di coloro, che sono discepoli di Gesù, e quindi il denominatore comune per tutti i veri credenti (cfr. Giovanni 8:31). La linea di demarcazione tra il discepolo di Gesù o i figli di Dio e il peccatore o i figli del diavolo, è abbondantemente chiara nella Bibbia e quindi nella vita (1 Giov.2:3-4; 3:9-10). Se i vv.19-20, indicano, la prontezza nell’ascoltare la Parola, il v.21 il modo come riceverla, i vv.22-25 l’enfasi è sul metterla in pratica.