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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Salmo 3: La pace in mezzo alle tribolazioni.
In una Cattedrale ci sono tre iscrizioni sulle rispettive via d'accesso. Sulla porta di destra c’è questo motto: “Tutti i nostri piaceri sono per un momento.” Sulla porta a sinistra le parole sono: “Tutti i problemi sono per un momento.” Ma sulla porta centrale c’è una semplice frase: “Nulla è importante salvo quello che è eterno.” Le cose che contano sono quelle eterne, ma su questa terra, molti sono i problemi, allora come affrontarli? Generalmente si pensa che i salmi 3 e 4 siano delle preghiere rispettivamente del mattino e della sera, in seguito ad un periodo di grave pericolo in cui si è sperimentato la protezione di Dio.Questo salmo è un lamento, ma anche una supplica, con un espressione di fiducia in cui si chiede a Dio protezione e liberazione dai nemici o dalla sofferenza. 
In questo salmo vediamo: la Tribolazione, la Tranquillità e il Trionfo di Davide.

I LA TRIBOLAZIONE DÌ DAVIDE.
Davide si trova in una situazione difficile.

Davide ha una:
A) Moltitudine di nemici.
v.1: "O SIGNORE, quanto sono numerosi i miei nemici! Molti son quelli che insorgono contro di me". Questa è un’affermazione solenne (quanto- māh ) sottolinea la gravità della situazione di Davide. Davide aveva  “molti” (rāa) nemici. Inoltre “molti”, ripetuto tre volte nei versetti 1-2  indica una ripetizione appassionata e meravigliata (Salmi 104:24; Isaia 8:1) enfatizzata persistentemente non solo per esporre la gravità del pericolo, ma si cerca di persuadere il Signore a intervenire. 
“Molti”  rappresenta la crescente opposizione di nemici contro Davide,  con a capo il figlio Absalom che aveva coinvolto migliaia di persone contro il padre, Davide! Perciò il salmo è stato composto da Davide quando fuggiva dal figlio Absalom che lo voleva detronizzare (cfr. 2 Samuele 15-19), infatti c’era una congiura che si rafforzava  sempre di più contro Davide, i nemici si moltiplicavano attorno ad Absalom il figlio di Davide. 
Quello che era iniziato senza fare troppo rumore, con la ribellione segreta del figlio si è tramutata in un vera e propria, rivolta pubblica da parte di molti di Israele come leggiamo in 2 Samuele 15:12-17: "Mentre offriva i sacrifici, Absalom mandò a chiamare Aitofel, il Ghilonita, consigliere di Davide, perché venisse dalla sua città di Ghilo. La congiura si rafforzava e il popolo diventava sempre più numeroso attorno ad Absalom.  Venne a Davide un messaggero, che disse: 'Il cuore degli uomini d'Israele si è volto verso Absalom'.  Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme:'Alzatevi, fuggiamo; altrimenti, nessuno di noi scamperà dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire, affinché, con una rapida marcia, non ci sorprenda, piombandoci rovinosamente addosso e mettendo la città a fil di spada'.  I servitori del re gli dissero: 'Ecco i tuoi servi, pronti a fare tutto quello che piacerà al re, nostro signore'.  Il re dunque partì, seguito da tutta la sua casa, e lasciò dieci concubine a custodire il palazzo.  Il re partì seguito da tutto il popolo, e si fermarono a Bet-Merac'".
Sembra che quello che vivesse Davide sia lontano da noi, ed in un certo senso è vero, ma quando noi prendiamo una posizione coraggiosa per Cristo, avremo dei nemici: sia in famiglia, sia nella cerchia delle amicizie, sia negli affari,  e così via. Gesù disse ai suoi discepoli in Giovanni 16:32-33: "L'ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.  Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo".

Inoltre vediamo:
B) La Malignità dei nemici.
v. 2: "molti quelli che dicono di me: 'Non c'è più salvezza per lui presso Dio!'" Il riferimento al discorso di disprezzo dei nemici è quello di indurre il Signore a dimostrare la sua potenza divina contro tutte le previsioni sicure e arroganti degli avversari. 
“ Non c’è più salvezza per lui presso Dio” potrebbe significare semplicemente:
a) Che la situazione critica in cui si trova il salmista non presenta vie di scampo.
b) Potrebbe anche essere il giudizio beffardo e cinico di uno schernitore: il Dio di questo pio illuso non sarà di alcun aiuto nelle difficoltà in cui questi si dibatte.
c) Potrebbe anche essere un’accusa rivolta a Davide: egli non ha alcun diritto d’invocare Dio e di aspettarsi il suo aiuto; Dio potrebbe certo aiutarlo, ma Davide è di rivolgersi a Dio e il Signore non lo aiuterà.
Qualunque possa essere il significato specifico della frase, essa vuol dire, in  ultima analisi, per i suoi nemici che Davide è senza Dio e, quindi, senza speranza. Perciò i nemici si beffano di lui e questo è accaduto a Davide quando fuggiva dal figlio. 2 Samuele 16:5-8: "Quando il re Davide fu giunto a Baurim, uscì di là un uomo, imparentato con la famiglia di Saul, di nome Simei, figlio di Ghera. Egli veniva avanti pronunziando maledizioni e gettando sassi contro Davide e contro tutti i servitori del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti gli uomini valorosi stavano alla destra e alla sinistra del re.  Simei, malediceva Davide, dicendo: 'Vattene, vattene, uomo sanguinario, scellerato!  Il SIGNORE fa ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale tu hai regnato; il SIGNORE ha dato il regno nelle mani di Absalom, tuo figlio; e ora hai le sciagure che ti sei meritato, perché sei un uomo sanguinario'". 
L’accusa è che Davide è un uomo sanguinario e Simei concluse che il re era stato abbandonato da Dio. Se andiamo a vedere la storia di Davide, nel momento in cui peccò di adulterio con Bat-Sceba e di omicidio con il marito di lei (2 Samuele 11), cominciò ad avere guai in famiglia (2 Samuele 12:15-14:33), il su regno cominciò a barcollare per la ribellione  del figlio Absalom (2 Samuele 15:1-19:43) e fu costretto ad abbandonare Gerusalemme ed aspettare fuori la propria nazione in Giordania (2 Samuele 17:24). Ecco perché Simei pensa che Dio abbia abbandonato Davide. I suoi nemici erano sicuri che Dio non sarebbe stato più con lui! 
v.2: "molti quelli che dicono di me: 'Non c'è più salvezza per lui presso Dio!'" Gesù è stato insultato similmente quando era in croce. Matteo 27:43-44 :  Si è confidato in Dio: lo liberi ora, se lo gradisce, poiché ha detto: "Sono Figlio di Dio"».  E nello stesso modo lo insultavano anche i ladroni crocifissi con lui. 
Noi credenti in un periodo di tribolazione possiamo avere tre attacchi da parte dei nemici scettici:
1) Il primo attacco è che Dio ci ha abbandonato perché stiamo soffrendo.
2) Il secondo attacco è che non meritiamo l’attenzione di Dio.
3) Il terzo attacco è che di conseguenza noi dovremmo abbandonare la nostra fede e rivolgersi altrove per l’aiuto.
“Non c’è più salvezza per lui presso Dio” è un’arma pericolosa e letale contro l’anima, poiché quando ci troviamo in una situazione già difficile tendiamo ad essere scoraggiati e questo tipo di attacco può insinuare il dubbio, ansia e senso di colpa. Contro tale arma non ci sono né ragionamenti né consigli né procedure in grado di neutralizzarla, l’unica arma è conoscere e credere alla verità di Dio. Davide ci vuole incoraggiare a guardare a Dio, l’attacco al posto di indebolirlo lo ha fortificato perché fu occasione di guardare e di rivolgersi ancora una volta a Dio in  preghiera. Davide prega in questo modo perché Dio  smentisca la menzogna che per lui “non c’è più salvezza in Dio”! 
La preghiera rinnova la nostra consapevolezza di Dio e quindi rafforza la fede! Le difficoltà spingono Davide a pregare Dio e non ad allontanarsi da Lui sfiduciato. Le difficoltà non allontanano il credente da Dio, anzi lo avvicinano a Lui. 
Giacomo 1:2-3: "Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo alle dodici tribù che sono disperse nel mondo: salute. Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza". Un predicatore ha predicato la parola di Dio in un grande salone di Chicago. Alla fine del servizio, si alzò fra gli ascoltatori un operaio e, davanti a tutti, si rivolse al predicatore dicendogli:"Per lei è facile parlare dell’amore di Cristo e del sostegno che dà, ma vorrei vedere che cosa farebbe se avesse, come me, perso la moglie e se i suoi figli reclamassero la mamma che non tornerà più." Poco tempo dopo, l’evangelista perse la moglie in un incidente ferroviario e il suo corpo fu portato a Chicago per i funerali. Il servizio funebre era appena terminato, il povero marito si avvicinò alla bara e con voce  rotta disse: " L’altro giorno proprio qui, a Chicago, qualcuno mi ha detto che, se avessi perso la moglie e se i miei figli piangessero la loro madre, Cristo non mi basterebbe più. Se quell’uomo fosse qui potrei affermargli che Cristo mi basta, sono affranto, ma Cristo mi consola, non piango come quelli che non hanno speranza." Quell’ uomo, l’operaio era presente, si avvicinò all’evangelista e si mise in ginocchio e disse: "Se Gesù può aiutare lei, aiuterà anche me, voglio appartenergli." 
Se stai attraversando un momento difficile o quando lo attraverserai, Cristo è sufficiente! Inoltre per superare la menzogna:«Non c'è più salvezza per lui presso Dio!», dobbiamo ricordare la provenienza di questa menzogna: cioè dal diavolo; il padre della menzogna (Giovanni 8:44) e quindi prendere lo scudo della fede (Efesini 6:16).
Il diavolo ci attacca, usando le persone con la menzogna, l’antidoto è conoscere la verità rivelata nella Bibbia!

II LA TRANQUILLITÀ DÌ DAVIDE.
Se i nemici affermano che Dio è contro Davide, noi vediamo invece:
A) La Certezza di Davide. 
v. 3: "Ma tu, o SIGNORE, sei uno scudo attorno a me, sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo". Davide si sposta ora dal carattere dei suoi avversari alla grandezza di Dio! Corrie Ten Boom fu arrestata dalla Gestapo, e rinchiusa in un campo di concentramento nazista, lei e sua sorella furono condannati a morte perché nascosero alcuni ebrei, quindi una grande prova, ma lei disse che nella profondità della disperazione Dio era ancora più profondo! Dio è più grande e più vicino quando noi soffriamo! Nonostante tutte le apparenze contrarie, Davide ha fiducia in Dio. Davide era convinto che il potere sovrano di Dio è per sempre come la sua grazia e la sua fedeltà (2 Samuele 7:12-16). Noi nell’affrontare i guai, dobbiamo seguire l’esempio di Davide. Davide era consapevole della grandezza di Dio e del fatto che Dio è vivente! 
La consapevolezza di Dio ci da speranza e ci spinge alla fede, la fede dipende dalla consapevolezza che abbiamo di Dio. 

Riguardo la certezza di Davide vediamo tre verità su Dio:
(1) La Protezione di Dio è Invincibile.
v.3: "Ma tu, o SIGNORE, sei uno scudo attorno a me".
Davide usa un’immagine militare. Chissà quante volte in passato, Davide aveva usato uno scudo in battaglia per difendersi dalle frecce letali, o dalle lance o dalle spade dei suoi nemici. L’immagine dello scudo (magen) riguardo a Dio, la troviamo più volte nei salmi (Salmi 18:2,30; 28:7). Lo scudo faceva parte dell’armamentario bellico, specificamente lo scudo era un'arma difensiva portata da un soldato per proteggere il suo corpo dalle armi offensive dei nemici. Dire che il “Signore è uno scudo attorno a me” significa dire che Dio è il nostro Protettore (cfr Salmi  27:5, 6).
Deuteronomio 33:29: "Te beato, Israele! Chi è pari a te, popolo salvato dal SIGNORE? Egli è lo scudo che ti protegge, e la spada che ti fa trionfare. I tuoi nemici verranno ad adularti, e tu calpesterai le loro alture". Dio è una protezione da tutte le parti, perché dice: “attorno a me”. Davide sa di essere protetto da Dio come uno scudo, ma uno scudo ordinario copre solo una parte,  mentre il Signore protegge da tutte le parti! Perciò come Dio disse ad Abramo non devi temere (Genesi 15:1).

La seconda verità è che:
(2) Il  Potere di Dio è Irresistibile.
v.3: "sei la mia gloria". 
Nell’umiliazione il Signore è la nostra gloria, Davide è stato umiliato dal figlio con tutti gli altri alleati e nemici (cfr. Giobbe 19:18). Il suo onore, la sua dignità, la sua rispettabilità come re è venuta meno, tuttavia crede che Dio gli darà quello che gli hanno tolto, Dio è Colui al quale appartiene la gloria, è Colui che innalza e abbassa, Colui che depone i re e li innalza (Apocalisse 19:1; Daniele 2:21; 1 Samuele 2:7-8). Così ha fatto con il re Nabucodonosor gli ha tolto e poi ridato il regno. Questo ci parla che Dio è Sovrano! Davide era convinto della Sovranità di Dio! 
1 Cronache 29:10-12:  "Davide benedisse il SIGNORE in presenza di tutta l'assemblea, e disse: 'Sii benedetto, SIGNORE, Dio del padre nostro Israele, di eternità in eternità! A te, SIGNORE, la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo! A te, SIGNORE, il regno; a te, che t'innalzi come sovrano al di sopra di tutte le cose!  Da te provengono la ricchezza e la gloria; tu signoreggi su tutto; in tua mano sono la forza e la potenza, e sta in tuo potere il far grande e il rendere forte ogni cosa'". 
Dire che Dio è sovrano vuol dire che Egli è eccelso sopra tutte le cose, che non c'è nessuno sopra di lui, che Egli è il Signore assoluto sulla creazione. Dire che è il Signore assoluto sulla creazione significa che non c'è nulla fuori dal suo controllo, nulla che Dio non abbia previsto e pianificato (Isaia 46:9-10). 
La sovranità di Dio implica logicamente la sua assoluta libertà di fare tutto quello che Egli vuole fare. (Salmi 115:3). Dio è assolutamente libero, nessuno può costringerlo, nessuno può ostacolare, nessuno può fermarlo, Dio realizza i suoi progetti! Dio ha la libertà di fare ciò che vuole, ovunque e sempre. (Deuteronomio 4:34-35). La sovranità di Dio era la tranquillità di Davide in mezzo alla sua tribolazione! Davide era consapevole che Dio era in pieno controllo della sua tribolazione e che il suo regno dipendeva da Dio! Ricordati che la tua vita e tutti gli eventi dell’universo, sono sotto controllo di Dio e sono guidati da Dio secondo i suoi progetti per la sua gloria e per il tuo bene! (Romani 11:36;  8:28).

Ma vediamo ancora la verità che:
(3) Le Promesse di Dio sono Immutabili.
v. 3: "colui che mi rialza il capo".
Colui che ti rialza la testa, viene interpretato in modi diversi:
a) Come segno di dignità, cioè quello che lo fa rispettabile visto che Davide è stato umiliato dal figlio.
b) Come ad un assoluzione legale di un imputato da parte del giudice che lo solleva dal pavimento e gli pronuncia un giudizio favorevole ( cfr. Levitico 19:15; Salmi 82:2).
c) Come segno allegria, perché avere il capo chino significa essere abbattuti, tristi (Salmi 35:14).
d) Come segno di vittoria, nei salmi vediamo che questa espressione “ rialzare la testa” è usato quando Dio rende vittorioso il Suo popolo sui nemici  (Salmi 18:46-50; 27:4-6; 110:5-7).
e)Come segno che sarà ristabilito come prima, cioè come re (Genesi 40:20-21).
Al di là di quello che possa essere il significato preciso, Davide di una cosa era certo che Dio era fedele e giusto! La fiducia del re non era nella sua conoscenza del futuro, né nella forza delle sue forze, ma in Dio e nelle Sue promesse che l'aveva istituito come re (Salmi 2:6; 7:12-16). 
Dio lo aveva sollevato fino al trono (2 Samuele 2:4; 5:3) e gli fece vincere molte guerre (2 Samuele 8:1-14), e lo ha innalzato al di sopra di tutti gli altri re di quel periodo , quindi ora era perfettamente in grado di rimetterlo al suo posto e di dargli di nuovo il regno secondo la sua promessa. 
Questo Dio lo ha fatto, Dio ha ristabilito Davide da quello che leggiamo in 2 Samuele 19. L’insegnamento che prendiamo è che a certezza di Davide non era basata sull’incertezza dei suoi sentimenti  o sulle circostanze, ma sulla Parola certa di Dio, sulle promesse di Dio! 
La fede è fare nostre le promesse di Dio, credere che quanto Dio ci ha promesso ci darà e siamo certi che ci darà secondo le sue promesse. Numeri 23:19: "Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire". Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola? Nei momenti difficili se non vuoi andare a testa bassa, devi riposare sulle promesse di Dio. Dio è Fedele! (Deuteronomio 32:4; Salmi 89:1-2,5,8,24; 2 Timoteo 2:13). 
La fedeltà è che sicuramente Dio che Egli non potrà mai essere o agire in contraddizione con se stesso o con le sue promesse. Se noi riusciamo ad immaginare qualcuno che possa influenzare Dio con forza sufficiente a cambiare idea o di costringerlo a fare qualcosa che non aveva previsto di fare, o essere qualsiasi cosa che egli non è, allora questo è qualcuno più grande di Dio, ma questa è una sciocchezza evidente. 
Chi può essere superiore al più grande, più alto o più potente di Dio? Egli sarà sempre fedele a se stesso, alla sua opera e alla sua creazione. La fedeltà di Dio garantisce che Dio non cesserà mai di essere ciò che Egli è, così anche realizzerà le sue promesse. In virtù della sua fedeltà, egli adempie tutte le sue promesse al suo popolo! Dio non può rinnegare se stesso! Dio mantiene tutte le sue promesse a causa del suo potere illimitato e capacità! Dio non avrebbe mai potuto impegnarsi a fare qualcosa di cui egli si sarebbe rivelato incapace di realizzare.

Perciò vediamo:
B) La Confidenza di Davide in Dio.
v. 4. "Con la mia voce io grido al SIGNORE".
Davide confida in Dio in preghiera.

Vediamo che è:
(1) Una preghiera appassionata.
Il salmista prega quindi per l'intervento di Dio nella peggiore delle difficoltà! È una preghiera appassionata, intensa. (v.4). Davide affida in preghiera per fede, il problema a Dio, è consapevole che da solo non c’è la può fare. In un contesto militare, il chiamare può essere un grido, un invocazione di aiuto ai commilitoni.
Il salmista prega per l’intervento di Dio affinché lo liberi. Alcuni pensano che si tratti di pianto, infatti Davide mentre fuggiva da Absalom piangeva  (2 Samuele 15:30). Alcuni hanno tradotto grida (qôrē˒) al presente che equivale al tempo imperfetto ebraico che indica un’azione ripetuta o abitudinaria. Altri hanno tradotto al passato cioè invocai, è vediamo che al v.7 chiede a Dio di agire  poiché già in passato ha sperimentato la vittoria sui nemici per azione divina (2 Samuele 8-10).

(2) È una preghiera appagata.
v.4: "ed egli mi risponde dal suo monte santo".
Davide ha la certezza dell’esistenza e del dinamismo di Dio in suo favore. Ebrei 11:6 : "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano". Dio è un Dio che risponde che esaudisce le preghiere ferventi dei credenti! (Atti 12:5). 
Il “monte santo” è il Monte Sion, il Monte del Tempio di Gerusalemme, dove Davide aveva portato l'arca " (2 Samuele 6:17).
“Monte santo” indica il posto della presenza e della potenza di Dio, ma in definitiva, questo si riferisce al luogo del trono celeste di Dio dove troneggia Dio, che controlla le nostre circostanze, anche i nostri problemi e ci libera (Salmi 14:7; 20:2,7). 
In netto contrasto con la malvagità dei suoi nemici, Davide sapeva che Dio ascolta e risponde alle sue preghiere!

C) Il Conforto di Davide.
v.5: "Io mi son coricato e ho dormito, poi mi sono risvegliato, perché il SIGNORE mi sostiene". “Sostiene” (un appoggio solido e duraturo) indica un appoggio solido e duraturo. Quanti notti insonni per delle preoccupazioni che abbiamo avuto! Quando affrontiamo i problemi guardando con fede a Dio possiamo dormire tranquillamente. Se noi dormiamo, lui non dorme mai e ci sostiene (Salmi 121:3-4; 127:2). Davide aveva la pace per il sostegno del Signore! (2 Cronache 32:8; Salmi 46:1-3). 
Tre uragani che si incontrano, sull’oceano. Una barca di pescatori era in acqua a pescare, sulla superficie del mare, il vento si abbatte violentemente sull'acqua da creare onde di proporzioni gigantesche da causare una scena di devastazione e caos per la barca. Ma in fondo al mare sui trenta metri, le acque sono chiare e calme. I pesci continuano a vivere la loro vita in modo sereno totalmente inconsapevoli della burrasca sopra di loro. Nella profondità c’è pace, se abbiamo una fede profonda nel Signore avremo pace.

III IL TRIONFO DÌ DAVIDE.
Davide non si arrende alle circostanze avverse! Come la pressione esterna ci rende tristi e a volte angosciati, così la fede in un grande Dio ci dà serenità e forza.

Noi vediamo:
A) Il Coraggio di Davide.
v.6: "Io non temo le miriadi di genti che si sono accampate contro di me d'ogni intorno". Benché ci potessero essere migliaia di nemici contro e attorno a lui, Davide non ha paura perché Dio è con Lui! Con un profondo senso di sicurezza, Davide dichiara,  che non ha paura delle migliaia di nemici che aveva contro (2 Samuele 15:13; 17:11; 18:7). Davide era gravemente in inferiorità numerica ed aveva con se solo pochi sostenitori leali. Tuttavia, Davide non aveva paura perché era fortificato dalla verità che Dio è il suo protettore e questo era più che sufficiente. 
Di che cosa doveva aver paura Davide se c’è la potenza di Dio a proteggerlo? Con Dio per alleato, possiamo guardare ai nemici senza aver paura, la potenza di Dio supera la forza di tutti gli eserciti nemici, ma la potenza di Dio e non la nostra. Se guardiamo solo ed esclusivamente alle circostanze, ne saremo sopraffatti, più guardiamo al nemico più grande diventa nella nostra mente, come una sorte di potere ipnotico che ci controlla come è accaduto al popolo di Israele che avevano paura degli Amorei . In Deuteronomio 1:28-30  è scritto: "Dove andiamo noi? I nostri fratelli ci hanno fatto perdere il coraggio, dicendo: 'Quella gente è più grande e più alta di noi; vi sono grandi città fortificate fino al cielo; e vi abbiamo visto perfino degli Anachiti'. Io vi dissi: 'Non vi spaventate e non abbiate paura di loro.  Il SIGNORE, il vostro Dio, che vi precede, combatterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto'". (Deuteronomio 31:6; Salmi 91:5;118:6). Siamo chiamati ad essere coraggiosi e a confidare in Dio! Chi sono i tuoi nemici? Quali sono le tue paure? Non c’è niente di impossibile per Dio! Non li temere! Dio è più Grande! Dio è più Forte! 
Dio è più Saggio!

B) La Costanza di Davide.
In una zona dell'Africa dove il cristianesimo cominciò a diffondersi, ci furono dei convertiti molto zelanti che non perdevano incontri di studio biblico e di preghiera.Ma per andare agli incontri dovevano attraversare una fitta foresta selvaggia, dovevano farsi spazio tra piante. Passa oggi e passa domani si crearono dei percorsi,  altrimenti le piante sarebbero di nuovo cresciute. Presto la loro vita zelante di preghiera fu conosciuta e se qualcuno trascurava la gli incontri gli altri lo avrebbero notato e gli altri credenti delicatamente e amorevolmente poi ricordavano a questi che abbandonavano gli incontri di preghiera:"L'erba cresce sul tuo cammino." L'erba sta crescendo sul tuo cammino di preghiera? Davide era costante nella sua preghiera a Dio!

Vediamo ancora:
(1) La Richiesta di fede di Davide.
v. 7: "Ergiti, o SIGNORE, salvami, Dio mio".
"Ergiti" trova diverse volte nei Salmi (Salmi 7:6; 9:19; 10:12; 17:13; 44:26; 74:22). Questo indica che Davide invita in un modo forte il Signore (ergiti- qûm - imperativo) ad alzarsi dal trono per combattere per lui. Così noi siamo chiamati a lasciare combattere Dio per noi e con noi; Esodo 15:2-3: "Il SIGNORE è la mia forza e l'oggetto del mio cantico; egli è stato la mia salvezza". Questi è il mio Dio, io lo glorificherò, è il Dio di mio padre, io lo esalterò. Il SIGNORE è un guerriero, il suo nome è il SIGNORE.

(2) Le Radici della fede di Davide.
v.7: "poiché tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti agli empi". H. Schmidt dice che l’espressione del v.7 che ha percosso i nemici sulle guance e rotto i denti contiene la certezza trionfante basata su un aiuto sperimentato. Davide trae dall’esperienza la forza della speranza! Davide era consapevole che Dio combatteva le battaglie di Israele, lo aveva sperimentato tante volte in passato. 
La fede si rafforza attraverso la verità che riguarda Dio a cui noi ci affidiamo e ne sperimentiamo la potenza, poi questa rafforza la fede e diventa come uno stimolo per il futuro quando attraversiamo dei problemi. Dio che da i pugni sulla guancia e rompe i denti, così che questi non possono mordere nel senso di fare male. L'immagine di bestie selvagge resa innocue perché hanno  denti fratturati, la loro forza è portata via quando i denti sono frantumati (Salmi 58:6). Corderius: " È grande il ceffone del Dio che colpisce…colpiti da Dio o si ammansiscono con il dolore o non possono più mordere con la loro bocca." 
Nell'Antico Testamento il ceffone sulla guancia è una punizione disonorevole, degradante, di umiliazione (1 Re 22:24; Giobbe 16:10; Isaia 50:6, Michea 4:14; Lamentazioni 3:30). Quella bocca dei nemici che hanno fatto affermazioni beffarde, ora il salmista chiede che sia percossa come nel passato .

(3) La Risolutezza della fede.
v.8: Al SIGNORE appartiene la salvezza; la tua benedizione sia sul tuo popolo! Davide guarda a Dio come il solo che lo può salvare. Cfr.Salmi 27:5-6 . “Salvezza” (yešûāh come v.2) indica liberare dal pericolo, dall’angoscia.“Salvezza” viene da una parola (yasha`come il v.7) che significa "essere ampio- spazioso". Il senso è di “fare largo- spazio”, per “far posto a qualcuno”, contrario di essere affollato, schiacciato, compresso fino a farti mancare il respiro, quindi angosciato per la mancanza di aria. 
Perciò la salvezza richiama a una persona in pericolo, schiacciato da un problema, quindi a una liberazione da limitazioni o da esperienze opprimenti, fisiche e psichiche (Salmi 13:5; 22:1; 34:6; 35:3; 62:1). 
Lutero: "Come è la nostra angoscia angustia che preme su di noi e ci rende tristi, così l'aiuto di Dio è la nostra sala estesa che ci rende liberi e felici". La salvezza sta nel Signore e in Lui solo (Isaia 43:11; Giona 2:10), non esistono altri soccorritori in grado di salvarci, tutto sta nella Sua benedizione (berāāh). 
La vittoria appartiene a Dio v.8, questo significa che c’è la benedizione di Dio sul popolo; se c’è la benedizione del Signore ci sarà anche la salvezza, non c’è vittoria se Dio non si compiace di darcela. La vittoria è impossibile senza la benedizione di Dio!!!! Dio aveva promesso la Sua benedizione sul popolo se era fedele al patto (Levitico 26; Deuteronomio 28). 
Una vita benedetta era l'ideale; una vita senza Dio era una vita sotto la maledizione di Dio; era un incubo. Per noi la benedizione di Dio è in Cristo, in Lui siamo benedetti nei luoghi celesti, ma non dobbiamo pensare che qui sulla terra sia una cosa automatica, perché se camminiamo nel peccato non sarà così (Genesi 12:3, Efesini 1:3).

CONCLUSIONE.
1) In questo passo noi impariamo come avere la pace in mezzo ad i guai: fede e preghiera.

2) Nei guai, Dio deve essere il nostro punto di riferimento.
Dobbiamo affrontare i problemi con fede portando le nostre preoccupazioni a Dio (Filippesi 4:6; 1 Pietro 5:7).

3) La tranquillità nei guai dipende dalla consapevolezza di chi è Dio e della fede in Lui.
Nella preghiera noi dobbiamo focalizzarci su Dio su quello che Lui è, con la fiducia che lui può cambiare le circostanze.

4) Davide è stato aiutato, Dio gli ha ridati il trono,  non perché lo meritava, ma per la grazia e la fedeltà di Dio ( 2 Samuele 7:12-16; 2 Samuele 19:1-2). Anche se noi a volte non siamo fedeli, Dio rimane fedele (2 Timoteo 2 :13).
 Dio non abbandona i suoi figli come dicevano i nemici.

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