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Luca 4:18-19: La missione di Gesù

 Luca 4:18-19: La missione di Gesù Immagina di entrare in un luogo avvolto dall’oscurità, pieno di disperazione, dolore e sconforto.  Un mondo dove gli emarginati vengono dimenticati, dove la speranza sembra un lusso irraggiungibile.  È in questo contesto che Gesù proclama la sua missione rivoluzionaria, un messaggio che non è semplicemente un annuncio, ma una trasformazione radicale della realtà umana. In Luca 4:18-19, Gesù proclama di essere venuto per portare la buona novella ai poveri, il recupero della vista ai ciechi e per liberare gli oppressi.  Questo brano non è solo un testo storico, ma un manifesto vivente della grazia di Dio.  Rivela un Dio che non rimane distante dalla sofferenza umana, ma si immerge nelle nostre fragilità, spezzando le catene che ci tengono prigionieri e ridonando dignità a ogni persona. Non si è limitato a trasmettere un messaggio: era l’incarnazione della speranza stessa.  Il contesto di questi versetti è che Gesù si trova n...
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Salvatore

Giuda 1: I chiamati.

Giuda 1: I chiamati.
“Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, ai chiamati che sono amati in Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo”.

Giuda non dice chi sono i destinatari, ma l'occasione specifica che l’ha indotto a scrivere la lettera (vv. 3-4), ci fa’ capire che aveva un gruppo definito di chiese in mente quando scrisse. Giuda dà tre descrizioni riguardo i destinatari e indicano cosa significhi essere un vero cristiano: “Sono chiamati, amati in Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo”. In questa breve meditazione ci occuperemo della parola: “ Chiamati”. 
 “Chiamati” (klētois) qui, non si riferisce a un semplice invito, sottolinea la chiamata che i cristiani hanno ricevuto da Dio come popolo eletto.
“Chiamati” è un titolo trasferito ai cristiani dall’Antico Testamento che era in riferimento a Israele  (Isaia 41:9; 42:6; 48:12,15; 49:1; 54:6; Osea 11:1). La chiamata d’Israele è legata con la scelta, o l’elezione di Dio (Isaia 41:8-9; 42: 1-6; 43:10; 44:1-2; 49:7) per essere il Suo popolo speciale, il suo popolo servo (cfr. Galati 1:15-kalesas; Matteo 4:21; Marco 2:17- ekalesen).
Come gli Israeliti sono stati chiamati da Dio per diventare il suo popolo, e sono stati chiamati dalla schiavitù in Egitto, con lo scopo di possedere la terra promessa, così anche i cristiani sono chiamati da Dio, liberati da una vita di peccato e della morte per una nuova vita di consacrazione in Gesù Cristo. “Chiamati”, dunque indica la chiamata sovrana di Dio per la salvezza nella Sua grazia elettiva in Cristo (Efesini 1:3-4; 4:4; 2 Tessalonicesi 2:13-14). L'idea esprime l'iniziativa divina per la loro salvezza attraverso la predicazione del Vangelo (2 Tessalonicesi 2:13-14). Questa salvezza non è per le opere (Efesini 2:8-9), e colui che è chiamato risponde con il ravvedimento e fede (Atti 20:21). Così Dio è " colui che chiama " (Romani 9:11-12; Galati 5:8, 1 Tessalonicesi 2:12; 5:24; 1 Pietro 1:15; 2:9; 5:10; 2 Pietro 1:3) e il suo popolo sono “i chiamati” (Romani 1:1, 6, 7; 8:28; 1 Corinzi 1:2, 24; Apocalisse 17:14.). Dio ha chiamato la chiesa dalle tenebre alla sua luce meravigliosa (1 Pietro 2:9).
“Chiamati”, dunque, si riferisce a tutti i cristiani, ai credenti di ogni generazione, ed è un sinonimo per il cristiano (Romani 1:6; 1 Corinzi 1:24; Apocalisse 17:14). Implica che i credenti sono stati salvati, attratti da Dio in modo efficace, irresistibile (Geremia 24:7; Giovanni 6:44,65; 10:16,27; Romani 8:28-30). Essere cristiani è un risultato della misericordia di Dio che raggiunge i peccatori salvandoli dal peccato e dalla morte e li lega in un rapporto con Se Stesso.  
“I cristiani dovrebbero avere un atteggiamento di gratitudine” (Stuart Briscoe). Se sei un vero cristiano non puoi fare altro che lodare Dio per la Sua salvezza gratuita! Sii riconoscente al Signore come quel lebbroso samaritano che è stato guarito da Gesù, ed è ritornato in dietro per ringraziarlo e non come gli altri nove che invece continuarono per la loro strada! (Luca 17:11-19). Il dono di Dio merita il nostro ringraziamento. 

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