Fai una donazione per il sito

Cerca nel blog

Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Salmo 3:3-5: La tranquillità di Davide.

Salmo 3:3-5: La tranquillità di Davide.
In una Cattedrale ci sono tre iscrizioni sulle rispettive via d'accesso. Sulla porta di destra c’è questo motto: “Tutti i nostri piaceri sono per un momento”. Sulla porta a sinistra le parole sono: “Tutti i problemi sono per un momento”. Ma sulla porta centrale c’è una semplice frase: “Nulla è importante salvo quello che è eterno”. 

Le cose che contano sono quelle eterne, ma su questa terra, molti sono i problemi, allora come affrontarli? 

Quella che avrebbe potuto essere una triste lamentela diventa una preghiera fiduciosa, nel momento in cui tutto viene presentata al Signore.

Generalmente si pensa che i Salmi 3 e 4 siano delle preghiere rispettivamente del mattino e della sera, in seguito a un periodo di grave pericolo in cui si è sperimentato la protezione di Dio.

Questo salmo è un lamento, ma anche una supplica, con un espressione di fiducia in cui si chiede a Dio protezione e liberazione dai nemici, o dalla sofferenza.

Questo salmo è stato composto quando Davide fuggiva davanti a suo figlio Absalom che si era ribellato a lui.

Nei vv.1-2 Davide si lamentava davanti a Dio per i suoi numerosi nemici.
Ma dai vv.3-5 vediamo che comunque, la sua preoccupazione, o paura, si trasforma in tranquillità.


Se i nemici affermano che Dio è contro Davide (v.2), noi vediamo invece:
I LA CERTEZZA DI DAVIDE (v.3)
Nel v.3 leggiamo: "Ma tu, o SIGNORE, sei uno scudo attorno a me, sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo". 

Dale Carnegie intervistò Henry Ford quando questi aveva settantotto anni. Si era aspettato di trovare un vecchio magro e nervoso. Alla domanda se era preoccupato, Ford rispose: “No. Credo che Dio stia gestendo gli affari e non abbia bisogno di alcun consiglio da parte mia. Con Dio al comando, credo che alla fine tutto funzionerà per il meglio. Quindi cosa c'è di cui preoccuparsi?”

Quando guardiamo a Dio con fede, non abbiamo motivo di essere preoccupati!

Davide si sposta dal carattere dei suoi avversari alla grandezza di Dio!

Dio era il punto di riferimento di Davide e nessun altro!

Davide metteva Dio sempre davanti ai suoi occhi! (Salmo 16:8; 73:25).

Davide si sposta dagli attacchi dei suoi avversari con parole velenose, che cercavano di minare la sua fede, alla fiducia in Dio!

C’è un netto contrasto tra l’attacco degli avversari e la verità che riguarda la natura di Dio e la Sua cura per Davide.
Certamente, Dio era l'unica difesa che Davide aveva, ma era l'unica difesa di cui aveva bisogno contro i numerosi avversari!

Se Dio era la sua difesa, chi poteva fargli del male?

“Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?” (Romani 8:31).

Nonostante tutte le apparenze contrarie, Davide ha fiducia in Dio. 

Davide era convinto che il potere sovrano di Dio è per sempre come la sua grazia e la sua fedeltà (2 Samuele 7:12-16). 

Noi nell’affrontare i problemi, dobbiamo seguire l’esempio di Davide. 

Dobbiamo conoscere e tener sempre presente la verità riguardo la rivelazione di Dio, esserne convinti e avere fiducia in Dio!

John Murray diceva: “La fede è conoscenza che passa alla convinzione, ed è convinzione che passa alla fiducia”.

La fede è fidarsi di Dio anche quando tutto va storto, anche quando ci sono problemi!
Davide era consapevole della grandezza di Dio e del fatto che Dio è vivente! 

La consapevolezza di Dio ci da speranza e ci spinge alla fede, la fede dipende dalla consapevolezza che abbiamo di Dio. 

Riguardo la certezza di Davide vediamo tre verità su Dio:
A) La protezione di Dio è invincibile.
Il v.3 dice: "Ma tu, o SIGNORE, sei uno scudo attorno a me".

Davide usa un’immagine militare.

Chissà quante volte in passato, Davide aveva usato uno scudo in battaglia per difendersi dalle frecce letali, o dalle lance, o dalle spade dei suoi nemici. 

L’immagine dello scudo (māg̱ēn) riguardo a Dio, la troviamo più volte nei Salmi (Salmi 18:2,30; 28:7). 

Lo scudo faceva parte dell’armamentario bellico, specificamente lo scudo era un'arma difensiva portata da un soldato per proteggere il suo corpo dalle armi offensive dei nemici. 

Dire che il “Signore è uno scudo attorno a me” significa dire che Dio è il nostro Protettore (cfr. Salmi  27:5, 6).

Deuteronomio 33:29 dice: "Te beato, Israele! Chi è pari a te, popolo salvato dal SIGNORE? Egli è lo scudo che ti protegge, e la spada che ti fa trionfare. I tuoi nemici verranno ad adularti, e tu calpesterai le loro alture". 

Dio è una protezione da tutte le parti, perché dice: “Attorno a me”. 

Davide sa di essere protetto da Dio come uno scudo, ma uno scudo ordinario copre solo una parte,  mentre il Signore protegge da tutte le parti! 

Perciò come Dio disse ad Abramo non dobbiamo temere se apparteniamo a Lui (Genesi 15:1).

La seconda verità è che:
B) Il  potere di Dio è irresistibile.
Nel v.3 è scritto: "Sei la mia gloria". 

Nell’umiliazione il Signore è la nostra gloria (kābôd), Davide è stato umiliato dal figlio Absalom che lo voleva detronizzare, con tutti gli altri alleati e nemici (cfr. 2 Samuele 15-19; cfr. Giobbe 19:18), ma Dio lo ha innalzato di nuovo!

Davide aveva ricevuto l'onore di essere re, quando il Signore lo scelse e gli diede il regno (1 Samuele 16:1-13; 2 Samuele 7:8; Salmo 78:70).

Il suo onore, la sua dignità, la sua rispettabilità come re era venuta meno, tuttavia crede che Dio gli darà quello che gli hanno tolto.

Dio è Colui al quale appartiene la gloria, è Colui che innalza e abbassa, Colui che depone i re e li innalza (Apocalisse 19:1; Daniele 2:21; 1 Samuele 2:7-8). 

Così ha fatto con il re Nabucodonosor gli ha tolto e poi ridato il regno (Daniele  4:28-37).

Questo ci parla che Dio è Sovrano! 

Davide era convinto della Sovranità di Dio! 

1 Cronache 29:10-12 dice:  "Davide benedisse il SIGNORE in presenza di tutta l'assemblea, e disse: 'Sii benedetto, SIGNORE, Dio del padre nostro Israele, di eternità in eternità! A te, SIGNORE, la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo! A te, SIGNORE, il regno; a te, che t'innalzi come sovrano al di sopra di tutte le cose!  Da te provengono la ricchezza e la gloria; tu signoreggi su tutto; in tua mano sono la forza e la potenza, e sta in tuo potere il far grande e il rendere forte ogni cosa'". 

Dire che Dio è sovrano vuol dire che Egli è eccelso sopra tutte le cose, che non c'è nessuno sopra di lui, che Egli è il Signore assoluto sulla creazione! 

Dire che è il Signore assoluto sulla creazione significa che non c'è nulla fuori dal Suo controllo, nulla che Dio non abbia previsto e pianificato (Isaia 46:9-10). 

La sovranità di Dio implica logicamente la Sua assoluta libertà di fare tutto quello che Egli vuole fare. (Salmi 115:3). 

R. B. Kuiper diceva: “La sovranità di Dio può essere definita come il suo diritto assoluto di governare e disporre di tutte le sue creature secondo il suo buon piacere”.

Dio è assolutamente libero, nessuno può costringerlo, nessuno può ostacolarlo, nessuno può fermarlo, Dio realizza i Suoi progetti! (Giobbe 42:2; Isaia 14:27; 43:13;46:10).

Dio ha la libertà di fare ciò che vuole, ovunque e sempre. (Salmo 33:10-11; 115:3; Daniele 4:34-35 ). 

La sovranità di Dio era la tranquillità di Davide in mezzo alla sua tribolazione! 

Davide era consapevole che Dio era in pieno controllo della sua tribolazione e che il suo regno dipendeva da Dio!

John Blanchard afferma: “Nulla di ciò che accade al cristiano è accidentale o incidentale”.

Ricordati che la tua vita e tutti gli eventi dell’universo, sono sotto controllo di Dio e sono guidati da Dio secondo i suoi progetti per la Sua gloria e per il tuo bene! (Romani 11:36;  8:28).
Non ci lamentiamo e mormoriamo allora contro Dio!

John Flavel diceva: “Lamentarsi con Dio è possibile, ma lamentarsi di Dio, non è possibile”.

Davide si lamentava con Dio, ma non di Dio!

Ma vediamo ancora la verità che:
C) Le promesse di Dio sono immutabili.
Ancora nel v.3 leggiamo: "Colui che mi rialza il capo".

Colui che ti rialza la testa, viene interpretato in modi diversi:
(1) Come segno di dignità.
Cioè, quello che lo fa rispettabile visto che Davide è stato umiliato dal figlio Absalom.

Un’altra interpretazione è:
(2) Come a un assoluzione legale di un imputato da parte del giudice che lo solleva dal pavimento e gli pronuncia un giudizio favorevole (cfr. Levitico 19:15; Salmi 82:2).

Poi:
(3) Come segno allegria, perché avere il capo chino significa essere abbattuti, tristi (Salmi 35:14).
Un’altra interpretazione è:
(4) Come segno di vittoria.
Nei salmi vediamo che questa espressione “rialzare la testa” è usato quando Dio rende vittorioso il Suo popolo sui nemici  (Salmi 18:46-50; 27:4-6; 110:5-7).

Infine:
(5)Come segno che sarà ristabilito come prima, cioè come re (Genesi 40:20-21).

Al di là di quello che possa essere il significato preciso, Davide di una cosa era certo che Dio era fedele e giusto!

Certamente, l'immagine è di onorevole esaltazione. 

Dio rialza il capo  dell’avvilito, dello spaventato, e lo esalta sopra i suoi nemici. 

In un primo tempo, quando Davide scappò dai suoi nemici era umiliato e avvilito, come  leggiamo in 2 Samuele 15:30: “Davide saliva il monte degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto, a piedi scalzi; e tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva”.

Ma ha affrontato questa situazione guardando a Dio con fiducia!

Allen P.Ross scrive: “Davide si poteva sentire abbattuto e spaventato quando fuggì, ma mentre rifletteva sulla sua relazione con Dio, divenne sicuro che sarebbe stato riportato alla posizione di comando sul popolo di Dio”. 

Dio è colui che lo avrebbe di nuovo esaltato!

Dio non ha scelto Davide come re per poi lasciarlo morire in un'insurrezione!

Il re sapeva che sarebbe tornato nella città reale a testa alta.

La fiducia del re non era nella sua conoscenza del futuro, né nella forza delle sue potenzialità, ma in Dio e nelle Sue promesse che l'aveva istituito come re (Salmi 2:6; 7:12-16). 

Dio lo aveva sollevato fino al trono (2 Samuele 2:4; 5:3) e gli fece vincere molte guerre (2 Samuele 8:1-14).

Dio lo ha innalzato al di sopra di tutti gli altri re di quel periodo, quindi ora era perfettamente in grado di rimetterlo al suo posto e di dargli di nuovo il regno secondo la sua promessa. 

Questo Dio lo ha fatto, Dio ha ristabilito Davide da quello che leggiamo in 2 Samuele 19. 

L’insegnamento che prendiamo è che a certezza di Davide non era basata sull’incertezza dei suoi sentimenti,  o sulle circostanze, ma sulla Parola certa di Dio, sulle promesse di Dio! 

La fede è fare nostre le promesse di Dio, credere che quanto Dio ci ha promesso ci darà e siamo certi che ci darà secondo le sue promesse. 

Numeri 23:19 dice: “Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?”.

Nei momenti difficili se non vuoi andare a testa bassa, umiliata per la sconfitta, devi riposare sulle promesse di Dio! 

Dio è Fedele! (Deuteronomio 32:4; Salmi 89:1-2,5,8,24; 2 Timoteo 2:13). 

La fedeltà è che sicuramente Dio non potrà mai essere, o agire in contraddizione con se stesso, o con le Sue promesse. 

Se noi riusciamo a immaginare qualcuno che possa influenzare Dio con forza sufficiente a cambiare idea, o di costringerlo a fare qualcosa che non aveva previsto di fare, o essere qualsiasi cosa che Egli non è, allora questo è qualcuno più grande di Dio, ma questa è una sciocchezza evidente! 

Chi può essere superiore al più grande, più alto, o più potente di Dio? 

Egli sarà sempre fedele a se stesso, alla Sua opera e alla Sua creazione. 

La fedeltà di Dio garantisce che Dio non cesserà mai di essere ciò che Egli è, così anche realizzerà le Sue promesse.

In virtù della Sua fedeltà, Dio adempie tutte le Sue promesse al Suo popolo! Dio non può rinnegare se stesso! 

La fedeltà di Dio verso di noi nasce dalla Sua fedeltà a se stesso.

Negare la fedeltà di Dio significa negare Lui stesso!

Dio mantiene tutte le Sue promesse a causa del Suo potere illimitato e capacità! 

Dio non avrebbe mai potuto impegnarsi a fare qualcosa di cui Egli si sarebbe rivelato incapace di realizzare.

Perciò vediamo:
II LA CONFIDENZA DI DAVIDE IN DIO.
Nel v.4 leggiamo: "Con la mia voce io grido al SIGNORE".

Davide confida in Dio in preghiera.

Vediamo che è:
A) Una preghiera appassionata.
Il salmista prega quindi per l'intervento di Dio nella peggiore delle difficoltà! 

Davide affida in preghiera per fede, il problema a Dio, è consapevole che da solo non c’è la può fare. 

Alcuni studiosi, pensano che si tratti di pianto, infatti Davide mentre fuggiva da Absalom piangeva  (2 Samuele 15:30). 

Il significato di base di “gridare” (qārāʾ) è “l'atto di creare un suono vocale, parlare ad alta voce, per stabilire un contatto con qualcuno”.

In un contesto militare, il chiamare può essere un grido, un’invocazione intensa di aiuto ai commilitoni.

Ma qui, il salmista grida a Dio, prega a voce alta Dio  per richiedere il Suo intervento di Dio affinché lo protegga, lo liberi. (Cfr. Salmo 27:7; 34:7; 56:10; 69:4; 102:3; 116:2).

Pregare ad alta voce è una disciplina eccellente, ci aiuterà a rimanere concentrati sul Signore.

Alcuni hanno tradotto “grido” al presente che equivale al tempo imperfetto ebraico che indica un’azione ripetuta, o abitudinaria. 

Altri hanno tradotto “grido” al passato remoto cioè “invocai”, “gridai”, e vediamo che al v.7 chiede a Dio di agire poiché già in passato ha sperimentato la vittoria sui nemici per azione divina (2 Samuele 8-10).

Comunque sia è una preghiera appassionata, intensa (v.4). 

Dio apprezza questo tipo di preghiera, Gesù pregava con alte grida (ischyras kraugḗ), e lacrime ed è stato esaudito per la sua pietà (eulabeia- timore di Dio Ebrei 5:7). 
La chiesa faceva fervide (ektenēs, intensa, fervente) preghiere (proseuchē) per Pietro che era in prigione e Dio l’ha liberato (Atti 12:5-19).

Elia pregò intensamente, letteralmente pregò intensamente è: “con preghiera ha pregato” (proseuchē prosēuxato- enfatizza l’azione della preghiera) che non piovesse e così fu per tre anni e sei mesi (Giacomo 5:16-17).

La preghiera di Davide:
B) È una preghiera appagata.
Ancora nel v.4 troviamo: "Ed egli mi risponde dal suo monte santo".
Davide ha la certezza dell’esistenza e del dinamismo di Dio in suo favore.

Ebrei 11:6 dice: "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano". 

Dio è un Dio che risponde che esaudisce le preghiere ferventi dei credenti! (Atti 12:5). 

Il “monte santo” è il Monte Sion, il Monte del Tempio di Gerusalemme, dove Davide aveva portato l'arca (2 Samuele 6:17).

“Monte santo” indica il posto della presenza e della potenza di Dio, ma in definitiva, questo si riferisce al luogo del trono celeste di Dio dove troneggia Dio, che controlla le nostre circostanze, anche i nostri problemi e ci libera (Salmi 14:7; 20:2,7). 

In netto contrasto con la malvagità dei suoi nemici, che gli dicevano: “Non c'è più salvezza per lui presso Dio!”, Davide sapeva che Dio ascolta e risponde alle Sue preghiere!

Quindi vediamo:
III IL CONFORTO DI DAVIDE (v.5)
Il v.5 dice: "Io mi son coricato e ho dormito, poi mi sono risvegliato, perché il SIGNORE mi sostiene". 

Davide, una volta che ha pregato con fede a Dio, godeva della Sua pace.

In Isaia 26:3 leggiamo: “A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida.  4 Confidate per sempre nel SIGNORE, perché il SIGNORE, sì il SIGNORE, è la roccia dei secoli”.

Così anche in Filippesi 4:6-7 troviamo: “Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.  E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”.

Nel conforto vediamo:
A)Il sonno tranquillo
“Io mi son coricato e ho dormito, poi mi sono risvegliato”.
C. H. Spurgeon affermava: “La fede è motivo di riposo in Dio”.

È letteralmente Davide riposava!
Davide, poteva dormire la notte tranquillamente, avendo fiducia nel Dio che lo sosteneva!

Nonostante i problemi, nonostante i suoi numerosi nemici, a cominciare dal figlio Absalom, Davide poteva dormire tranquillamente, perché sapeva che il Signore vegliava su di lui.

Nel conforto vediamo:
B)La spiegazione del sonno tranquillo
“Perché il SIGNORE mi sostiene". 
La motivazione per cui, Davide dormiva tranquillamente è perché il Signore lo sosteneva.

Dio può dare la pace indipendentemente dalle circostanze!!
Dio ha impedito a Davide di andare in frantumi interiormente e di essere consumato dai suoi nemici. 
Dio era la tranquillità di Davide. 

A volte ci meravigliamo nel vedere  come alcune persone affrontano certe sofferenze con tranquillità.
La risposta è che il Signore li sostiene nelle loro prove.

Davide si fida interamente ed esclusivamente del Signore, è la sua protezione, il suo sostegno!

 “Sostiene” (yismekenî-imperfetto attivo) indica un appoggio solido e duraturo. 

Quanti notti insonni per delle preoccupazioni che abbiamo avuto! 

Ma quando affrontiamo i problemi guardando con fede a Dio possiamo dormire tranquillamente. 

Se noi dormiamo, Dio non dorme mai e ci sostiene! 

Nel Salmo 121:3-4 è scritto: “Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà.  Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà”.

Nel Salmo 127:2 leggiamo: “ Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare e mangiate pane tribolato; egli dà altrettanto a quelli che ama, mentre essi dormono”.

Davide aveva la pace per il sostegno del Signore! (2 Cronache 32:8; Salmi 46:1-3). 

Tre uragani che si incontrano, sull’oceano. Una barca di pescatori era in acqua a pescare, sulla superficie del mare, il vento si abbatte violentemente sull'acqua da creare onde di proporzioni gigantesche da causare una scena di devastazione e caos per la barca. Ma in fondo al mare sui trenta metri, le acque sono chiare e calme. I pesci continuano a vivere la loro vita in modo sereno totalmente inconsapevoli della burrasca sopra di loro. 

Nella profondità del nostro rapporto con Dio, per la Sua grazia e potenza, abbiamo pace interiore!

Se abbiamo una fede profonda nel Signore avremo pace.

CONCLUSIONE
Certamente molti di noi, hanno difficoltà con il linguaggio militare descritto in questo salmo.
Molti di noi non conoscono per esperienza nulla di battaglie e combattimenti corpo a corpo, ciò che sappiamo lo abbiamo visto nei film.

Ma Davide sapeva benissimo cosa significava guerra e combattimenti!

Anche se, non abbiamo sperimentato un attacco fisico di guerra, o di violenza in tutte le sue forme, certamente, se siamo veri cristiani abbiamo sperimentato qualche forma di persecuzione per la nostra fede, o la lotta spirituale  contro il peccato e il diavolo, o contro qualche “nemico” di vario genere che ci può mettere paura, o creare apprensione come una malattia, una grande responsabilità e così via.

Davide c’insegna a guardare a Dio e a chiedere il Suo aiuto per combattere contro i nostri nemici spirituali!
Con l’aiuto dello Spirito Santo possiamo vincere qualsiasi nemico, o il peccato e gli attacchi del diavolo con le armi che Dio ci ha dato, come sono descritti in Efesini 6:13-18.

Dunque, in questo passo noi impariamo:
1) Come avere la pace in mezzo ad i guai: fede e preghiera.

2) Nei guai, Dio deve essere il nostro punto di riferimento.
Dobbiamo affrontare i problemi con fede portando le nostre preoccupazioni a Dio (Filippesi 4:6; 1 Pietro 5:7).

3) La tranquillità nei guai dipende dalla consapevolezza di chi è Dio e della fede in Lui.
Nella preghiera noi dobbiamo focalizzarci su Dio su quello che Egli è, con la fiducia che può cambiare le qualsiasi circostanza in virtù della Sua potenza (Genesi 18:14; Geremia 32.17; Matteo 19:26; Luca 1:37; Efesini 3:20-21).

4) Davide è stato aiutato, Dio gli ha ridati il trono,  non perché lo meritava, ma per la grazia e la fedeltà di Dio ( 2 Samuele 7:12-16; 2 Samuele 19:1-2). 

Anche se noi a volte non siamo fedeli, Dio rimane fedele (2 Timoteo 2 :13).

Dio non abbandona i Suoi figli come dicevano i nemici a Davide!

Katharina von Schlegel era una donna vissuta tra il 1600 e il 1700, scrisse una serie di inni.
In un inno, lei scriveva:
“Stai ferma, anima mia 
il Signore è dalla tua parte.
Porta pazientemente 
la croce della pena, o del dolore
Lascia al tuo Dio 
di ordinare e provvedere
In ogni cambiamento 
rimarrà fedele.
Stai calma, anima mia
il tuo meglio, 
il tuo Amico celeste 
attraverso vie spinose 
porta a una fine gioiosa”.

Atti 12:5: L’importanza della preghiera comunitaria

 Atti 12:5: L’importanza della preghiera comunitaria “Pietro, dunque era custodito nella prigione, ma fervide preghiere a Dio erano fatte pe...

Post più popolari dell'ultima settimana