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Luca 4:18-19: La missione di Gesù

 Luca 4:18-19: La missione di Gesù Immagina di entrare in un luogo avvolto dall’oscurità, pieno di disperazione, dolore e sconforto.  Un mondo dove gli emarginati vengono dimenticati, dove la speranza sembra un lusso irraggiungibile.  È in questo contesto che Gesù proclama la sua missione rivoluzionaria, un messaggio che non è semplicemente un annuncio, ma una trasformazione radicale della realtà umana. In Luca 4:18-19, Gesù proclama di essere venuto per portare la buona novella ai poveri, il recupero della vista ai ciechi e per liberare gli oppressi.  Questo brano non è solo un testo storico, ma un manifesto vivente della grazia di Dio.  Rivela un Dio che non rimane distante dalla sofferenza umana, ma si immerge nelle nostre fragilità, spezzando le catene che ci tengono prigionieri e ridonando dignità a ogni persona. Non si è limitato a trasmettere un messaggio: era l’incarnazione della speranza stessa.  Il contesto di questi versetti è che Gesù si trova n...
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Esodo 15:11: La santità di Dio è incomparabile perché solo Dio è santo.

Esodo 15:11: La santità di Dio è incomparabile perché solo Dio è santo.
"Chi è pari a te fra gli dèi, o SIGNORE? Chi è pari a te, splendido nella tua santità, tremendo anche a chi ti loda, operatore di prodigi?".

Dio è il Santo sopra gli altri in modo unico, esclusivo e assoluto! Nessuno è uguale a Lui! Dio è impareggiabile, imparagonabile! Riguardo l'incomparabilità di Dio in Isaia 40:25 dice: "'A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?' Dice il Santo". (cfr. Isaia 43:15). “Santo” (qādôš) indica ciò che è separato dal profano, dal terreno. Questa parola viene spesso usata per riferirsi a Dio come intrinsecamente santo, sacro, messo a parte (Salmi 22:3; Isaia 6:3; 57:15) e come essere libero dalle caratteristiche dell’umanità decaduta (Giosuè 24:19; Osea 11:9). Il Signore è il Santo di Israele (2 Re 19:22; Geremia 50:29; 51:5; Ezechiele 39:7; ecc.).
"Santo d’Israele" denota che Egli è il solo Dio in distinzione dalle abominazioni pagane e denota anche la Sua incomparabile divinità rivelata nella Sua santità e infinita perfezione. "Santo d’Israele" riflette la supremazia del Signore su qualsiasi concorrente, il Suo essere eterno, così come il fatto che Egli è e deve essere l'unico oggetto della devozione di Israele. "Santo d’Israele" serve a mettere i peccati della società di Isaia in contrasto con la perfezione morale di Dio (Isaia 30:12) ed esprime la separazione assoluta di Dio dal male (Isaia 17:7).
Dunque solo Dio è santo, questo vuol dire che la santità caratterizza solo esclusivamente Dio in modo unico e perfetto! 1 Samuele 2:2 afferma: "Nessuno è santo come il SIGNORE, poiché non c'è altro Dio all'infuori di te; e non c'è rocca pari al nostro Dio". La santità è anche sinonimo della Sua divinità! La parola “santo” richiama a ciò che Dio è, infatti Dio viene chiamato nella Bibbia “il Santo”. (Cfr. Isaia 1:4; 43:15; 45:11; 57:15; Abacuc 3:3-4). Perciò, “santo”, è la natura essenziale che appartiene all’essere e all’attività di Dio ed è distinto dal comune, dall’umano, dal profano e anche dalle creature celesti. In altre parole, la santità definisce la divinità, ciò che appartiene alla divinità, separato dall’ordinario, dal comune, totalmente perfetto, separato dalla Sua creazione. Dio è al di sopra di ogni cosa finita e imperfetta, assolutamente distinto da ogni creatura. Per santità di Dio si intende ciò che è veramente, o autenticamente Dio nella Sua natura, la realtà di ciò che costituisce la natura divina e non si confonde, o identifica, o accomuna con il creato, ma è distinto da tutte le altre cose. “Santo” significa separato, distinto dalla realtà circostante, perciò Dio è separato da ciò che è terreno come ha detto qualcuno è il “Totalmente altro”, completamente diverso da tutte le altre divinità che credono gli uomini, completamente diverso dall’umano, dalla creazione. “Santo” indica che Dio è trascendente, cioè al di sopra dei limiti nostri abituali, al di là di ciò che conosciamo, Dio è al di sopra e al di là di noi. La trascendenza descrive Dio nella Sua maestà, indica l'infinita distanza che lo separa da ogni creatura, separatamente infinito al di sopra di tutto. Dio ha un’infinita differenza qualitativa tra Lui e l’uomo. Non esiste nessun angelo o altra creatura che può definirsi santo come Dio. "Chi non temerà, o Signore, e chi non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei santo; e tutte le nazioni verranno e adoreranno davanti a te, perché i tuoi giudizi sono stati manifestati" dice Apocalisse 15:4.
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