1 Corinzi 12:20-27: Un corpo - molte membra. Viviamo in una cultura “dell’amore liquido” e del “capitalismo emotivo” “dell’insieme ma soli”, della “cultura dell’opportunismo” - dove le relazioni si consumano come prodotti da supermercato. Ma quello che vediamo nella società di oggi, lo constatiamo anche nella chiesa? È una minaccia, o siamo già diventati una “chiesa usa e getta” dove si coltivano amicizie utilitaristiche? Relazioni basate sull’interesse? Dove scegliamo di avere comunione con i membri a nostro piacere? Immaginate per un momento di trovarvi in un’orchestra sinfonica. Ogni musicista ha il suo strumento, ogni strumento ha il suo suono unico, eppure quando suonano insieme creano un’armonia che trascende le singole note. Questo è ciò che Paolo cerca di comunicare alla chiesa di Corinto quando scrive queste parole, incredibilmente attuali anche per noi dopo duemila anni. Siamo un’orchestra dove c’è armonia che glorifica Dio? La chiesa di Corinto era divisa. C’erano...
1 Corinzi 13:5: Ciò che l’amore non fa’ (Seconda parte).
“Non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse”
Paolo continua a parlare della natura dell’amore, quindi ciò che l’amore non fa’.
L’amore non si comporta in modo sconveniente.
“Sconveniente” (aschēmonei), viene da una parola (aschḗmōn 1 Corinzi 12:23; Genesi 34:7) che indica inaccettabile, indecente.
“Sconveniente” indica ciò che non è fatto secondo la forma dovuta, indica un comportamento che non è in armonia con la norma stabilita di decenza, quindi ciò che è vergognoso, disonorevole, indecente, improprio.
Paolo può riferirsi a qualcosa d’indecente riguardo gli aspetti sessuali (aschēmonei -1 Corinzi 7:36; Cfr. 5:1-2; cfr. aschēmosúnē - Romani 1:27, Apocalisse 16:15, Levitico 18:6-7; aschḗmōn -1 Corinzi 12:23).
Oppure Paolo parla in senso generale, e di comportamenti sconvenienti di mancanza di amore, e la chiesa di Corinto ne aveva, come per esempio riguardo la cena del Signore, i benestanti mangiavano senza condividere il loro cibo con i fratelli più poveri (1 Corinzi 12:17-22).
Una persona che ama è decorosa con gli altri, ha un comportamento decente in tutti i sensi! Non è maleducata, irrispettosa, scortese, offensiva!
L’amore non cerca il proprio interesse.
Chi ama non è egoista.
Vance Havner disse: “Un egoista è un uomo che parla di se stesso a tal punto che non ha la possibilità di parlare di te”.
Elizabeth Chevalier, autore del romanzo best-seller, Driven Woman, ha scritto in una lettera a Macmillan: "Hai sentito la storia di quel romanziere che incontrò un vecchio amico? Dopo aver parlato per due ore, il romanziere disse: ‘Abbiamo parlato di me abbastanza a lungo, ora parliamo di te! Cosa ne pensi del mio ultimo romanzo?’"
"Non abbiamo amici; abbiamo interessi ", disse il generale francese Charles De Gaulle, mentre era il presidente della Francia.
Che cosa voleva dire? Semplicemente che i rapporti della Francia con le altre nazioni erano decise solo intorno agli interessi commerciali della Francia.
Un cristiano egoista utilizza i suoi doni spirituali, con il desiderio e un atteggiamento che serve per l’edificazione e il progresso del regno di Dio (1 Corinzi 10:24,33), e non per il proprio beneficio.
Nella chiesa di Corinto vi era molto egoismo e si esprimeva con la faziosità ( 1 Corinzi 1:10-12), con le cause legali ( 1 Corinzi 6:1-11), con lo slogan “tutto è lecito per me” (1 Corinzi 6:12; 10:23), con il consumo di cibo per gli idoli (1 Corinzi 8-10), con il mangiare la cena del Signore prima dell'arrivo degli altri (1 Corinzi 11: 17-34).
Il cristiano è chiamato a cercare il beneficio degli altri, e non il proprio vantaggio (Romani 15:3; Filippesi 2:4).
Quindi riepilogando l’amore non si comporta in modo sconveniente e non cerca il proprio interesse.