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Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

Giovanni 1:1: Gesù è la Parola.

Giovanni 1:1:  Gesù è la Parola.
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Noi vediamo che Gesù è la Parola come confermato dai vv.14 e 18. (Cfr. Apocalisse 19:13).
La radice del termine “parola” (logos) nel greco (leg,lego)  nel suo significato primitivo è scegliere, raccogliere, riunire parole insieme e così, parlare, esprimere, manifestare, rivelare un pensiero, un concetto, quindi anche la persona che parla. Perciò “parola” (logos) indica una raccolta nella mente di una persona che si esprime con le parole. 
Perché Giovanni si esprime in questo modo? Con questa verità Giovanni voleva raggiungere sia i Greci che i Giudei. 
Per i filosofi greci (gli stoici) credevano che la parola fosse il principio razionale mediante il quale è esistito tutto, un principio creativo che governa tutto, ma non era comunque un essere personale.
Nell’Antico Testamento e quindi per i giudei noi vediamo che:
(1) La Parola era il mezzo mediante il quale Dio ha creato ogni cosa (Genesi 1:3:9; Salmo 33:6).
Quindi la parola è l’espressione e la divina azione dell’auto-manifestazione di Dio nella creazione:Lui parlò e la cosa fu!
(2) La Parola era il mezzo mediante il quale Dio rivelava il suo messaggio ai profeti che a loro volta comunicavano al popolo (Esodo 34:28; Geremia 1:4; Isaia 9:7-8; Ezechiele 3:10-11;33:7; 2 Samuele 23:1-3;  Zaccaria 2:4; Numeri 24:16; Giosuè 24:27).
(3) La Parola era il mezzo mediante il quale Dio guariva e salvava ( Salmo 107:20; Ezechiele 37:4-14).
Perciò la parola di Dio era la manifestazione di Dio e della sua potenza, portava a effetto la sua volontà ( Isaia 24:3;55:11; Geremia 23:29).
Questi aspetti della Parola di Dio sono confermati anche nel Nuovo Testamento. Quindi la potenza della Parola nel creare (Ebrei 11:3; 2 Pietro 3:5-7); la parola come rivelazione di Dio (Romani 3:2; 1 Pietro 4:11), e come discorso profetico (Luca 3:2; 2 Pietro 1:19), con la predicazione del Vangelo (cfr. Luca 8:11; Atti 8:4;13:5;16:6; 2 Timoteo 2:9; Apocalisse 1:9;ecc.). Poi l’efficacia della parola (Ebrei 4:12–13;1 Tessalonicesi 2:13.)
Ora quando Giovanni dice che Gesù è la Parola vuole indicare che Gesù manifesta e indica Dio, è ultima rivelazione di Dio in sapienza e potenza nelle     opere, nelle parole e nel carattere, quindi Giovanni ci vuol far riflettere sul fatto che Gesù è unico, nessuno è pari a Lui. 
Non possiamo conoscere Dio se non solo attraverso Gesù Cristo (Giovanni 1:14,18; Cfr. Ebrei 1:2). Gesù è l’unica via che conduce a Dio (Giovanni 14:6), le altre sono destinate al fallimento. Se vuoi conoscere Dio devi credere in Gesù Cristo.

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