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Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
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Salvatore

Giobbe 19:25: La certezza del Salvatore personale.

Giobbe 19:25: La certezza del Salvatore personale.
“ Ma io so che il mio Redentore vive”.

Perché Giobbe dice: “ma”? In contrasto a che cosa lo dice? Nei vv.23-24, Giobbe desidera che le sue parole fossero impresse in un libro, o incise in una roccia come testimonianza favorevole duratura nel tempo per la sua innocenza davanti a Dio contro le false accuse degli amici, ma ciò non è possibile, allora c’è una testimonianza maggiore, la consapevolezza del redentore, del Salvatore.
Noi notiamo la convinzione di Giobbe del Salvatore personale.
In ebraico “io” (ʾǎnî) è messo in enfasi e indica che Giobbe aveva una convinzione consolidata come dire: “Io, sì, lo so, io credo fermamente!”. Nel presente sofferente, Giobbe guarda con fiducia al suo Redentore. Nonostante tutte le grandi afflizioni che si sono abbattute violentemente su di lui, Giobbe fa una grande dichiarazione di fede in Dio. È vero che Giobbe, nei capitoli precedenti, aveva fatto alcune dichiarazioni di perplessità su Dio (aveva detto che Dio è il suo nemico Giobbe 6:4; 10:8-14; 13:24; 16:7-14; 19:7-12; egli non ha alcuna speranza di essere riconosciuto da Dio innocente Giobbe 9:2-3, 20, 28 -33; 13:15; 19:7), mostrando la debolezza della natura umana sotto la prova, ma adesso dice che ha un Salvatore personale. 
Noi vediamo la relazione personale di Giobbe con il Salvatore.
“Mio Redentore” indica un rapporto personale. Noi vediamo nella Bibbia che il rapporto con Dio è personale. Coloro sono stati conosciuti da Dio e quindi conoscono Dio (Galati 4:8-9), hanno una relazione personale con Lui. 
L’apostolo Paolo in Galati 2:20 parlando del Figlio di Dio dice: “il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me”. Giovanni 10:3 dice che il Pastore chiama le proprie pecore per nome, questo indica che sono suoi, li conosceva già prima della creazione (Geremia 1:5; Galati 1:15; Efesini 1:4). I loro nomi sono stati scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che è stato immolato (Apocalisse 13:8; 17:8; 20:12,15; 21:27). Quindi, un cristiano ha un rapporto personale con Dio per la Sua grazia! (cfr. Romani 11:6; Galati 2:21).
Il cristiano è stato salvato da Gesù Cristo per volontà di Dio (Giovanni 6:44,65; 17:6, 9, 24; 18:9). 
Gesù è il Salvatore. Gesù è la provvidenza di Dio per la salvezza dei peccatori (1 Timoteo 1:15). Dio ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo (Giovanni 3:16; 4:42; 1 Giovanni 4:8). Gesù è l’unico Salvatore non ve ne sono altri! (Atti 4:12). Gesù è venuto a salvarci dai nostri peccati:questo è il cuore del Vangelo! È vero che è venuto a salvarci dall’inferno, ma non è l’inferno, il problema principale, è solo una conseguenza. Il problema principale della razza umana è il peccato, e Gesù è venuto per salvarci dai nostri peccati! (Matteo 1:21).
Ora quando si parla della salvezza dei credenti, la Bibbia ne parla in termini che è sicura. Una volta che Gesù salva, salva per sempre (Giovanni 10:27-30; Romani 8:28-30; Efesini 2:8). Sei sicuro di essere stato salvato? 
  

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