Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga. Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace.
Giosuè 24:25-27: Predi un impegno serio con Dio.
“ Così Giosuè stabilì in quel giorno un patto con il popolo, e gli diede delle leggi e delle prescrizioni a Sichem. Poi Giosuè scrisse queste cose nel libro della legge di Dio; prese una gran pietra e la rizzò sotto la quercia che era presso il luogo consacrato al SIGNORE. E Giosuè disse a tutto il popolo: ‘Ecco, questa pietra sarà una testimonianza contro di noi; perché essa ha udito tutte le parole che il SIGNORE ci ha dette; essa servirà quindi da testimonianza contro di voi; affinché non rinneghiate il vostro Dio’”.
Tre volte il popolo ha affermato la loro volontà di servire il Signore (vv. 16-18, 21, 24). Giosuè li prese in parola e stabilisce un patto con il popolo al quale diede leggi e prescrizioni.
Il patto (berîṯ) è l’impegno che si prende a ubbidire Dio, alla Sua legge! Giosuè chiama il popolo a prendere un impegno pubblico con Dio, poi scrive su un libro questo fatto e rizzò una pietra come testimonianza della loro solenne dichiarazione di consacrazione.
Il popolo è certamente consapevole di ciò che il Signore gli ha dimostrato, ma è necessario un patto per mettere fine definitivamente alla sua incertezza e e doppiezza! (vv.16-18).
Rifletti guarda a chi è Dio, a cosa ha fatto per te e metti fine all’incertezza alla doppiezza, all’ipocrisia e prendi un impegno a servire solo Dio! (Giacomo 4:8).
Forse anche tu conosci Dio, hai sperimentato cose grandi, sei consapevole della sua potenza, credi in Gesù, sei stato salvato, sei sicuro di andare alla Sua presenza, ma forse non sei integro, non sei fedele a Dio, ci sono degli idoli nella tua vita! (vv.14,23)
Se ti sembra sbagliato servire il Signore non lo servire!(v.15). Mi sembra una cosa impossibile perché servire il Signore è la cosa più giusta che ci sia nella vita! Vuoi prendere un impegno serio di consacrazione verso Dio, di servirlo con integrità e fedeltà, togliendo gli idoli dalla tua vita?
Se vuoi consacrarti o rinnovare la tua consacrazione al Signore:
(1) Prega adesso.
(2) Scrivi la tua consacrazione su un foglio come ha fatto Giosuè e il popolo e mettilo in mezzo alla Bibbia come segna libro, oppure fai un bel quadro e appendilo al muro. Inoltre la tua determinazione a servire Dio, è un’altra testimonianza per non dimenticare!
A volte prendiamo impegni che poi dimentichiamo facilmente, è importante che tu scriva questa tua consacrazione come promemoria per non dimenticare.
(3) Togli gli idoli nella tua vita praticamente.
Cosa metti al posto di Dio? Cosa ami più di Dio? Cosa desideri più di Dio? In chi confidi al posto di Dio? Ebbene questo è un idolo!
Agisci di conseguenza a questo tua confessione di consacrazione, mettendo Dio sopra e prima di ogni cosa, prendi un impegno serio con Dio.