Passa ai contenuti principali

Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù

 Luca 4:18: L’unzione dello Spirito Santo su Gesù Nel silenzio di un momento di riflessione, immaginiamo di essere ai margini di un villaggio polveroso della Galilea. Un uomo si alza per leggere le Sacre Scritture in una sinagoga.  Le sue parole risuonano con una potenza che travalica i confini del tempo. Non è una semplice lettura: sono parole di speranza, di liberazione, di salvezza. Gesù sta dichiarando la Sua missione divina, per questo motivo lo Spirito, cioè lo Spirito Santo (cfr. per esempio Luca 3:22; 4:1; Atti 10:38) era su di Lui. L’unzione dello Spirito Santo, non era un dettaglio marginale, ma il cuore pulsante della Sua vita. Non era un accessorio, ma l’essenza stessa della Sua identità e del Suo ministerio. Ogni guarigione, ogni insegnamento, ogni momento profetico scaturiva dalla Sua immediata e continua unzione. Lo Spirito Santo non era una presenza passiva, ma una potenza dinamica ed efficace. 
Il tuo sostegno è importante!

Dietro www.predicheonline.com c'è un impegno costante: ore di studio biblico, ricerca approfondita e costi per tenere il sito sempre aggiornato. Il mio obiettivo è rendere accessibile a tutti la ricchezza della Parola di Dio, un messaggio che può trasformare e migliorare la vita. Aiutami a continuare questo ministero con una donazione (anche il prezzo di un caffè); il tuo contributo, piccolo o grande che sia, rappresenta un incoraggiamento concreto per il mio lavoro, e mi permetterà di continuare a scrivere e condividere senza barriere, e di trasformare altre idee in parole da donarti.

Grazie di cuore per la tua generosità.
Salvatore

Giobbe 19:25: La certezza che il Salvatore difende.

Giobbe 19:25: La certezza che il Salvatore difende.  
 “Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si alzerà sulla polvere”.

Questa frase è un’espressione legale, giuridica.
“Alla fine” (Aharon) indica parlerà per ultimo. Si riferisce ad avere l’ultima parola, sarà l’ultimo a parlare in tribunale. Con il significato che la sua decisione sarà definitiva, autorevole e senza ulteriore ricorso.
Infatti “si alzerà” (qûm) stare in piedi, è un’espressione legale utilizzata in un'aula di tribunale, significa "tenere la posizione di un testimone" (Giobbe 31:14; Deuteronomio 19:16; Salmi 12:5; 27:12; 35:11; Isaia 19:21), o di un “giudice” (Salmi 76:9; 94:16; Isaia 2:19).          
In precedenza, Giobbe aveva parlato del suo bisogno di un arbitro (yā∙ḵǎḥ), cioè uno che decide, che determina ciò che è giusto, al capitolo 9:33-34, di un testimone (ʿēḏ, Esodo 20:16), cioè uno la cui testimonianza è determinante per stabilire il giusto, o sbagliato di una controversia, e di un garante in cielo al capitolo 16:19-21. “Garante” (śāhēḏ) è l’avvocato “è fare un dialogo giuridico”, “ragionare insieme in una causa legale, o controversia” (Giobbe 23:7; Isaia 1:18).
Il redentore (go’el) perciò è lo stesso di Giobbe 9:33-34 e di Giobbe 16:19-21 per indicare arbitro, testimone, e garante in senso giuridico.
Giobbe è convinto che alla fine il Redentore si alzerà sulla polvere. Nel libro di Giobbe “polvere” è usata sia per la morte (Giobbe 7:21; 17:16; cfr. Salmi 22:29; Isaia 26:19), o terra (Giobbe 28:2, 30:6, 41:33). Il senso può essere la difesa su questa terra, oppure dopo la morte.  Riguardo al Redentore ci possono essere due interpretazioni uno può essere Dio stesso (Giobbe 17:3), oppure una terza persona in cielo che fa da testimone e da avvocato (Giobbe 16:19-21). Giobbe forse nella sua fede rudimentale non si rendeva conto che stava anticipando in maniera impressionante al fatto che Gesù è il nostro Redentore, avvocato e intercessore davanti a Dio!
Dio ci ha redento dai peccati tramite Gesù! (Ebrei 9:11-12; cfr. Luca 2:38; Atti20:28; Romani 3:25; 1 Pietro 1:19; Efesini 1:7; Apocalisse 1:5; 5:9). 
Gesù è il nostro unico e vero avvocato presso Dio (1 Giovanni 2:1-2).
La parola “avvocato” (paraklētos) significa “chiamato al fianco”, descriveva chiunque era invocato per l’assistenza di un altro, indicava appunto un avvocato, la cui responsabilità, era quella di difendere la causa di una persona sotto processo.
Gesù ci difende davanti al Padre essendo il sacrificio propiziatorio. Tramite la sua morte per i nostri peccati, Gesù acqueta l’ira di Dio. Ma come nostro Avvocato non sostiene la nostra innocenza, o non porta fatti attenuanti. Egli riconosce la nostra colpa, ma nello stesso tempo presenta la Sua opera vicaria come base, per il nostro perdono. Gesù non cerca di sminuire la nostra colpa, ma alla luce della nostra colpa ci difende presentando continuamente la sua opera vicaria a Dio Padre (Romani 8:31-34; Ebrei 7:25-26).
Gesù vive per lo scopo di parlare con Dio in favore degli uomini.
Grazie Gesù per la tua salvezza, grazie per la tua intercessione davanti a Dio Padre.

Post popolari in questo blog

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20).

Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20). Dai frutti si riconoscono i falsi profeti. Come fai a sapere se qualcuno è un falso profeta? C'è un modo per identificarlo? La risposta è "sì".  Il modo con il quale possiamo discernere un falso profeta, e quindi anche un falso credente è dai suoi frutti.  Infatti, anche se questo paragrafo è dedicato principalmente agli avvertimenti circa i falsi profeti, è anche una prova per tutti i veri credenti! Gesù al v. 15 esorta il suo uditorio, e quindi anche noi a guardarsi dai falsi profeti i quali vengono in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Ora ci dice che i falsi profeti si riconosceranno dai loro frutti. Noi vediamo tre aspetti riguardo i frutti: i frutti sono secondo la specie di albero, dimostrano la qualità dell’albero, segnano il destino dell’albero.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno.

Matteo 6:34: A ogni giorno il suo affanno. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Gesù conclude il suo discorso sulle preoccupazioni per i bisogni primari riguardo il futuro, dice di non essere ansiosi. Dio si prenderà cura di noi perché fa così con gli uccelli e i campi, non preoccupiamoci del futuro perché il domani si preoccuperà di se stesso, basta a ciascun giorno il suo affanno, cioè viviamo un giorno alla volta con i suoi problemi o difficoltà quotidiani. Molte preoccupazioni riguardano il futuro per paure inesistenti, altre sono reali per problemi economici presenti, ma affrontiamo il presente con la certezza che Dio fin qui ci ha soccorsi (1 Samuele 7:12). Dio non abbandona i suoi figli, li ama e li cura teneramente.

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39).

La parabola della stoffa nuova e degli otri nuovi (Luca 5:33-39). Qualcuno ha detto: “Tutti sono a favore del progresso. È il cambiamento che non piace”. Questa frase ci fa capire come a moltissime persone non piacciono i cambiamenti, le novità. Tempo fa il Duca di Cambridge, avrebbe affermato: "Qualsiasi cambiamento in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo deve essere deplorato". Questo era anche il problema di molte persone ai tempi di Gesù. Gesù portò qualcosa di nuovo, inconciliabile con certe tradizioni locali, ma molte persone rifiutarono il Suo insegnamento. Continuiamo la nostra serie di predicazioni sulle parabole di Gesù. In questa parabola vediamo la causa, cioè perché Gesù l’ha detto, vediamo il cuore, e poi faremo delle considerazioni finali.