Luca 4:25-27: La grazia di Dio che sorprende Vediamo la motivazione degli esempi profetici. Nella nostra precedente meditazione abbiamo contemplato una verità fondamentale del Vangelo: la grazia di Dio non è determinata dalla geografia, dall’etnia, o dalla lingua. Abbiamo visto come Gesù, nella sinagoga di Nazaret, abbia sfidato le concezioni esclusive dei suoi concittadini, ricordando loro come Dio avesse operato oltre i confini d’Israele attraverso i profeti Elia ed Eliseo. Oggi desidero approfondire ulteriormente questo insegnamento rivoluzionario di Gesù, esplorando un secondo aspetto di questa verità: la grazia divina spesso si muove in direzioni inaspettate sorprendendoci. Questi due aspetti sono strettamente collegati e complementari. Se nel primo messaggio abbiamo visto DOVE la grazia di Dio opera - oltre ogni confine - oggi vedremo COME questa grazia si manifesta in modi che sfidano le nostre aspettative. Lo stesso episodio di Gesù a Nazaret ci rivela ch...
Giovanni 1:1: La preesistenza di Gesù.
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.
Preesistenza indica che Gesù esisteva prima della creazione. Gesù è la Parola (vv.14-18), esisteva prima la creazione.
La preesistenza atemporale di Gesù è dimostrata dal verbo “era”. Il verbo “era”, significa esistere (ēn-imperfetto attivo indicativo) esprime che Gesù già esisteva prima della creazione del mondo, quindi era una preesistenza reale eterna. “Era” esprime una continua esistenza fuori dal tempo in contrasto con la Parola “ha fatto” (v. 3 ogni cosa è stata fatta- egeneto) ogni cosa è venuta all’esistenza.
La preesistenza atemporale di Gesù è dimostrata anche dalla parola “principio”.
“Principio” (arché̄) si riferisce alla natura e all’esistenza della Parola, quindi di Gesù con il senso di: prima di tutti i tempi e della creazione. Perciò è implicito l’eterna preesistenza di Gesù!
Nel “principio” dunque, non si riferisce a quando Cristo è venuto in esistenza, ma indica che Gesù Cristo esisteva prima la creazione (cfr. Giovanni 17:5; Colossesi 1:17).
Giovanni vuole far comprendano ai suoi lettori che in qualunque momento è iniziata la creazione, la Parola, Gesù già esisteva ( Cfr. Giovanni 8:58;17:5).
Michea profetizzando della nascita di Gesù dice: “Ma da te, o Betlemme, Efrata, sebbene tra le più piccole città principali di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni” ( Michea 5:1).
“Eterni” (gohlahm) la stessa parola eterno(gohlahm) è usato anche per indicare che Dio è eterno come scritto in Isaia 40:28 (cfr. Geremia 10:10).
Eterno perciò indica che:
(1) Dio non ha avuto inizio e non avrà fine!
Indica che è senza tempo, perché abita fuori dal tempo.
(2) Dio non subisce crescita, sviluppo, o maturazione.
(3) Per Dio non c‘è distinzione tra il presente, passato e futuro.
Tutte le cose sono ugualmente e sempre presente davanti a Lui, vede tutto in modo simultaneo e non in una successione di momenti come noi! Tutto ciò per noi è incomprensibile!
Se eterno si riferisce a Dio come a Gesù questo vuol dire che Gesù è Dio, com’è chiaramente indicato in questo versetto.
Gesù condivideva l’eternità con il Padre. L'esistenza eterna di Cristo è una verità evidente nella Bibbia, negarla significa negare la verità delle Scritture.