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Giosuè 24:19:Le motivazioni a servire Dio senza ipocrisia.

Giosuè 24:19:Le motivazioni a servire Dio senza ipocrisia.
“E Giosuè disse al popolo: ‘Voi non potete servire il SIGNORE, perché egli è un Dio santo, è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre ribellioni e i vostri peccati’”.

Giosuè al v.14 aveva detto di servire Dio con integrità e fedeltà, cioè senza ipocrisia, al v.19 vediamo due motivazioni per servire Dio senza ipocrisia.
La prima motivazione è: Dio è santo.
Dio non sopporta il peccato (Abacuc 1:13), Dio odia il peccato perché Lui è senza peccato, è completamente pulito, pertanto giudica il peccato. Per questo motivo Isaia di fronte la Santità di Dio reagì in questo modo: “Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo ad un popolo dalle labbra impure e i miei occhi hanno visto il Re….” ( Isaia 6:5).
Non possiamo scherzare, o essere superficiali con Dio! Sono parole forti quelle che usa Giosuè: “Dio non perdonerà le nostre ribellioni e peccati”, nel senso che non perdona coloro, che rifiutano volontariamente e deliberatamente di seguire gli idoli (cfr. Numeri 15:30).
L’autore dell’epistola agli Ebrei dice che coloro, che persistono nel peccare volontariamente dopo aver conosciuto la verità, coloro, che sono ribelli li attende un terribile giudizio, saranno divorati dal fuoco (Ebrei 10:26-27). Certamente si riferisce a coloro, che sono ribelli, comunque  in Ebrei 10:30-31 è scritto che il Signore giudicherà il suo popolo ed è terribile cadere nelle mani del Dio vivente! Dio è un fuoco consumante è scritto in Ebrei 12:29! 
Dio il Santo giudicherà anche il Suo popolo perciò va temuto e servito senza ipocrisia!
La seconda motivazione è: Dio è geloso.
La Bibbia parla molto della gelosia di Dio. Ovviamente non è la gelosia viziosa, infantile della serie: “voglio quello che hai tu, ti odio perché non c’è l’ho”.
Vi è un altro tipo di gelosia quella positiva ed è lo zelo nel proteggere un rapporto amoroso, o nel desiderio di mantenerlo quando esso si spezza. Il rapporto di Dio con il suo popolo è simboleggiato al matrimonio che richiede assoluta fedeltà e amore. L’adorazione agli idoli è infedeltà, è chiamata nella Bibbia adulterio spirituale (Geremia 3:8-9). Originariamente la parola tradotta con gelosia significava amore appassionato e traboccante, e quindi amore che non tollera rivali.
Dio è geloso e ama in modo esclusivo, perciò si adira contro il culto degli idoli, idoli che vanno intesi non solo per le rappresentazione delle divinità, ma anche a tutto ciò che mettiamo sopra Dio, o al posto di Dio, o insieme a Dio, queste possono essere cose, persone, desideri, ecc. e risiedono nel cuore degli individui (Esodo 20:3-5; 34:14; Deuteronomio 32:16; Ezechiele 8:3,5; 14:4).
Qualsiasi cosa che ami e in cui confidi, in cui ti diletti e desideri, di cui non puoi farne a meno, che temi, o servi, se queste cose prendono il posto di Dio, lo sostituiscono a Dio, allora sono idoli! 
Attenzione dunque, il Dio geloso ama il Suo popolo con tutto il Suo sentimento e non tollera perciò infedeltà e concorrenti, perciò va servito in modo esclusivo!!

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