1 Corinzi 12:20-27: Un corpo - molte membra. Viviamo in una cultura “dell’amore liquido” e del “capitalismo emotivo” “dell’insieme ma soli”, della “cultura dell’opportunismo” - dove le relazioni si consumano come prodotti da supermercato. Ma quello che vediamo nella società di oggi, lo constatiamo anche nella chiesa? È una minaccia, o siamo già diventati una “chiesa usa e getta” dove si coltivano amicizie utilitaristiche? Relazioni basate sull’interesse? Dove scegliamo di avere comunione con i membri a nostro piacere? Immaginate per un momento di trovarvi in un’orchestra sinfonica. Ogni musicista ha il suo strumento, ogni strumento ha il suo suono unico, eppure quando suonano insieme creano un’armonia che trascende le singole note. Questo è ciò che Paolo cerca di comunicare alla chiesa di Corinto quando scrive queste parole, incredibilmente attuali anche per noi dopo duemila anni. Siamo un’orchestra dove c’è armonia che glorifica Dio? La chiesa di Corinto era divisa. C’erano...
Salmo 47:1-2: Un invito a lodare Dio.
Battete le mani, o popoli tutti; acclamate Dio con grida di gioia! Poiché il SIGNORE, l'Altissimo, è tremendo, re supremo su tutta la terra.
L'invito del salmista con un tono entusiasta per tutti i popoli è: rendere omaggio, celebrare, lodare Dio, battere le mani e acclamare Dio con grida di gioia.
Battere le mani e acclamare Dio con grida di gioia era tipico nell'intronizzazione di un nuovo re (1 Samuele 10:24; e 2 Re 11:12).
Il motivo della lode è: perché il Signore, l'Altissimo è tremendo, re supremo su tutta la terra. Ci sono due aspetti particolari insoliti, il primo è che tutti i popoli devono battere le mani e acclamare Dio con grida di gioia. Uno si aspetterebbe che solo i credenti dovrebbero fare questo, mentre l'invito è per tutti i popoli, anche coloro che Dio sottomette a Israele (v.3). Questo invito a tutti i popoli era di riconoscere ciò che Dio è: il Re Sovrano su tutta la terra e quindi a sottomettersi a Lui.
L'altro aspetto insolito: poiché il SIGNORE, l'Altissimo, è tremendo, re supremo su tutta la terra. Uno potrebbe pensare di celebrare Dio perché è amore, buono, fedele, ma non lodarlo perché è tremendo (nôra'-indica che suscita timore reverenziale), re supremo su tutta la terra! Questo implica il suo controllo assoluto, universale, vittorioso. La terra è nelle mani di un grande Dio e non nelle mani degli uomini, la nostra vita dipende da Dio, perciò siamo chiamati a lodarlo.