Luca 4:28-30: La conclusione drammatica Abbiamo visto in Luca 4:23-27 come Gesù abbia portato alla luce i veri pensieri che avevano nel cuore le persone che erano presenti nella sinagoga di Nazaret dove Lui aveva appena parlato. Il Suo intervento è stato provocatorio, sfidando profondamente le convinzioni nazionalistiche ed esclusiviste dei Suoi ascoltatori. Ora in Luca 4:28-30, vediamo la conclusione drammatica di questa storia. Fu come un terremoto che scosse le fondamenta delle certezze religiose: dal celebrare Gesù (Luca 4:22), si passa al tentativo di ucciderlo! La verità di Dio sfidò i loro confini mentali, culturali e teologici, ora vediamo come reagirono a questa verità che non corrispondeva alle loro aspettative. Questo momento finale del testo è come un dramma in tre atti che si consuma con la velocità di un fulmine. Prima di tutto troviamo:
Isaia 55:10-11: I progetti di Dio sono efficaci.
Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l'ho mandata.
In un momento difficile della vita del suo popolo, infatti sono esiliati in Babilonia, Dio promette loro la liberazione e il ritorno in patria come leggiamo sempre in Isaia 55:12-13 (cfr. Isaia 35;49,ecc.) e che per certo avverrà. La storia ci dice che questo è accaduto qualche anno dopo nel 538 a.C., per opera del re persiano Ciro (Isaia 45:1-4).
I vv.10-11, quindi ci parlano della sovranità di Dio! Dio regge e governa ogni cosa con la sua potenza, tutte le cose gli sono sottoposte e dipendono da lui. Dio è rivestito di un'autorità illimitata e incondizionata sopra tutte le sue creature e la sua creazione.
I vv.10-11 indicano che ciò che Dio annuncia si avvera, ciò che lui ha progettato realizzerà sicuramente, ciò che Dio ha deciso lo porta a compimento. Come l’acqua e la neve raggiungono lo scopo di fecondare e far germogliare la terra, così la parola di Dio non torna a lui a vuoto, senza aver compiuto ciò che lui vuole e condotto a buon fine ciò per cui l'ha mandata.
Quindi Dio porta a compimento i suoi progetti! (Isaia 46:9-10; Daniele 4:34-35).
Questo per noi è una sicurezza, conforto, fede e serenità.