Luca 4:25-27: La grazia di Dio che sorprende Vediamo la motivazione degli esempi profetici. Nella nostra precedente meditazione abbiamo contemplato una verità fondamentale del Vangelo: la grazia di Dio non è determinata dalla geografia, dall’etnia, o dalla lingua. Abbiamo visto come Gesù, nella sinagoga di Nazaret, abbia sfidato le concezioni esclusive dei suoi concittadini, ricordando loro come Dio avesse operato oltre i confini d’Israele attraverso i profeti Elia ed Eliseo. Oggi desidero approfondire ulteriormente questo insegnamento rivoluzionario di Gesù, esplorando un secondo aspetto di questa verità: la grazia divina spesso si muove in direzioni inaspettate sorprendendoci. Questi due aspetti sono strettamente collegati e complementari. Se nel primo messaggio abbiamo visto DOVE la grazia di Dio opera - oltre ogni confine - oggi vedremo COME questa grazia si manifesta in modi che sfidano le nostre aspettative. Lo stesso episodio di Gesù a Nazaret ci rivela ch...
Levitico 4:35: Il perdono dei peccati.
…Così il sacerdote farà per quel tale l'espiazione del peccato che ha commesso e gli sarà perdonato.
Molte persone pensano che la cosa più importante sia la buona salute, avere un lavoro, ma la cosa più importante della buona salute, o di un lavoro è: avere i nostri peccati perdonati, in questo modo avremo la vita eterna.
Senza il perdono il cielo sarebbe vuoto! Nessuno ci potrebbe andare! Nessuno!
Dio, quando perdona i peccati, li perdona definitivamente come se non fossero mai accaduti! (Salmi 103:12; Isaia 38:17; 43:25; Michea 7:19). “I peccati sono così rimessi come se non fossero mai stati commessi” (Thomas Adams). Meraviglioso!
Dai vv.27-35 è trattato il caso di una singola persona normale del popolo che ha peccato rendendosi colpevole davanti a Dio. Nel suo caso doveva offrire in sacrificio per l’espiazione una capra, o un agnello senza difetto. Il sacerdote, dopo che l’offerente avrebbe posato la mano sulla testa e sgozzato come sacrificio espiatorio, avrebbe preso il sangue del sacrificio mettendolo sui corni dell’altare, e sparso il sangue ai piedi sempre dell’altare, lo avrebbe fatto bruciare sull’altare, togliendo prima, però, il grasso.
“Espiare” (kāp̱ar) indica coprire, in questo caso, coprire il peccato placando l’ira di Dio e quindi la persona tramite sacrificio era riconciliata con Dio che aveva offeso con il suo peccato.
Il peccato interrompe il rapporto tra Dio e l'uomo, tramite il sacrificio (animale senza difetto) questo rapporto era ripristinato.
Tramite l’espiazione, il peccato è stato eliminato (Salmo 79:9; Isaia 6:7 ) e perdonato (Salmo 78:38). La colpa è rimossa i peccatori sono così vestiti di giustizia (cfr. Zaccaria 3:3-4).
“Perdonare” (sālaḥ)indica liberare dalla colpa, o rilasciare da qualcosa, o allontanare. Tramite il perdono, Dio libera dalla colpa colui che offriva in sacrificio un animale.
Noi vediamo, dunque che per l’espiazione del peccato e il perdono, era necessario il sacerdote e il sacrificio.
Oggi non c’è più bisogno di offrire gli animali ogni giorno per l’espiazione dei peccati e per il perdono perché Gesù, il Sommo sacerdote e sacrificio perfetto, ha offerto se stesso (Giovanni 15:13; Efesini 5:2), dando il suo sangue (Romani 3:25; 5:9; Efesini 1:7; 2:13; Colossesi 1:20; Ebrei 9:22) per cancellare il nostro peccato (se crediamo in Lui Romani 3:26; pentendoci dei nostri peccati Atti 3:19) e questo lo ha fatto una volta per sempre morendo in croce per i peccatori santificandoli e riconciliandoli con Dio (Romani 5:9-11; Ebrei 10:5-14).
Gesù prese su di sé il giudizio che meritiamo per concederci il perdono che non meritiamo. Tramite il Suo sacrificio, Dio fu soddisfatto.
Grazie Signore che ci perdoni dei nostri peccati in Cristo Gesù.