Salmo 71:19: Quando Dio riscrive la tua storia (1) La maestà: la grandezza incomparabile di Dio “Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa; e tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi è simile a te?” C’è una scena nel film “Il gladiatore” dove Massimo, prima della battaglia, dice ai suoi uomini: “Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità.” Ecco un’eco simile attraversare i secoli dal cuore del salmista: “Anche se sono vecchio, anche se ho visto dolori, ancora canterò”. Questo è un salmo di vecchiaia e vittoria, di prova e perseveranza, di memoria e musica. È la testimonianza di un credente che ripensa alla sua lunga vita e ricorda come i malvagi lo abbiano sempre osteggiato. Ma c’è qualcosa di straordinario: proprio come Dio lo ha protetto fin dall’infanzia, così continuerà a farlo ora. La vita del salmista è stata un esempio costante di due realtà intrecciate: la fiducia del credente e la fedeltà di Dio. Non vuole che nessuno abbia motivo di accusare né lu...
Levitico 4:35: Il perdono dei peccati.
…Così il sacerdote farà per quel tale l'espiazione del peccato che ha commesso e gli sarà perdonato.
Molte persone pensano che la cosa più importante sia la buona salute, avere un lavoro, ma la cosa più importante della buona salute, o di un lavoro è: avere i nostri peccati perdonati, in questo modo avremo la vita eterna.
Senza il perdono il cielo sarebbe vuoto! Nessuno ci potrebbe andare! Nessuno!
Dio, quando perdona i peccati, li perdona definitivamente come se non fossero mai accaduti! (Salmi 103:12; Isaia 38:17; 43:25; Michea 7:19). “I peccati sono così rimessi come se non fossero mai stati commessi” (Thomas Adams). Meraviglioso!
Dai vv.27-35 è trattato il caso di una singola persona normale del popolo che ha peccato rendendosi colpevole davanti a Dio. Nel suo caso doveva offrire in sacrificio per l’espiazione una capra, o un agnello senza difetto. Il sacerdote, dopo che l’offerente avrebbe posato la mano sulla testa e sgozzato come sacrificio espiatorio, avrebbe preso il sangue del sacrificio mettendolo sui corni dell’altare, e sparso il sangue ai piedi sempre dell’altare, lo avrebbe fatto bruciare sull’altare, togliendo prima, però, il grasso.
“Espiare” (kāp̱ar) indica coprire, in questo caso, coprire il peccato placando l’ira di Dio e quindi la persona tramite sacrificio era riconciliata con Dio che aveva offeso con il suo peccato.
Il peccato interrompe il rapporto tra Dio e l'uomo, tramite il sacrificio (animale senza difetto) questo rapporto era ripristinato.
Tramite l’espiazione, il peccato è stato eliminato (Salmo 79:9; Isaia 6:7 ) e perdonato (Salmo 78:38). La colpa è rimossa i peccatori sono così vestiti di giustizia (cfr. Zaccaria 3:3-4).
“Perdonare” (sālaḥ)indica liberare dalla colpa, o rilasciare da qualcosa, o allontanare. Tramite il perdono, Dio libera dalla colpa colui che offriva in sacrificio un animale.
Noi vediamo, dunque che per l’espiazione del peccato e il perdono, era necessario il sacerdote e il sacrificio.
Oggi non c’è più bisogno di offrire gli animali ogni giorno per l’espiazione dei peccati e per il perdono perché Gesù, il Sommo sacerdote e sacrificio perfetto, ha offerto se stesso (Giovanni 15:13; Efesini 5:2), dando il suo sangue (Romani 3:25; 5:9; Efesini 1:7; 2:13; Colossesi 1:20; Ebrei 9:22) per cancellare il nostro peccato (se crediamo in Lui Romani 3:26; pentendoci dei nostri peccati Atti 3:19) e questo lo ha fatto una volta per sempre morendo in croce per i peccatori santificandoli e riconciliandoli con Dio (Romani 5:9-11; Ebrei 10:5-14).
Gesù prese su di sé il giudizio che meritiamo per concederci il perdono che non meritiamo. Tramite il Suo sacrificio, Dio fu soddisfatto.
Grazie Signore che ci perdoni dei nostri peccati in Cristo Gesù.