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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

La certezza della resurrezione di Gesù Cristo.


Giovanni 20:1-9: La certezza della resurrezione di Gesù Cristo.
Qualcuno ha detto che: “La migliore notizia che il mondo abbia mai avuto è venuta da un cimitero”. Ovviamente dal cimitero di Gerusalemme nel primo secolo dopo Cristo, quando Gesù risuscitò dai morti! Come dice James S. Stewart: “Il cristianesimo è essenzialmente una religione della risurrezione”. 
Riguardo la resurrezione di Gesù Cristo vediamo la credibilità e le caratteristiche della resurrezione. 
I LA CREDIBILITÀ DELLA RESURREZIONE.
Noi in questi versetti vediamo chiaramente che Gesù è risorto dai morti il primo giorno della settimana, la domenica. Le tombe all’epoca, erano chiuse da una grossa pietra, ma quando arriva Maria Maddalena vide che questa pietra era stata tolta e corre da Simon Pietro che era con l’altro discepolo che Gesù amava, tradizionalmente identificato con l’apostolo Giovanni. 
Una volta raggiunti, la donna comunica ai due apostoli che qualcuno (probabilmente lei pensava ai nemici) ha tolto Gesù dalla tomba e dice: non sappiamo dove l’abbiano messo. Questo indicherebbe che quella mattina Maria Maddalena non era sola, come confermato anche dagli altri Vangeli (Matteo 28:1; Marco 16:1; Luca 24:1).  
Così di corsa, i due apostoli si avviarono verso il sepolcro, l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e arriva per primo al sepolcro e vide le fasce (ma non entrò) con cui era stato avvolto Gesù, per terra. Pietro, che arrivò dopo, entrò nel sepolcro e vide anche lui le fasce per terra e il sudario con cui si avvolgeva il volto, era piegato in un luogo a parte, ma il corpo di Gesù non c’era! Incoraggiato, entra anche l’altro discepolo, vede e crede, ovviamente non che i nemici di Gesù tolsero il Suo corpo dal sepolcro, ma che Gesù risuscitò dai morti! 
Fino a quel momento non avevano ancora capito quanto la Scrittura aveva predetto riguardo alla resurrezione di Gesù (Luca 24:25-27,44-46).  Possiamo affermare che la resurrezione di Gesù è un fatto storico credibile, attendibile, degno di fede, è più volte attestata nella Bibbia. I Vangeli, contengono abbondante testimonianza della risurrezione di Cristo (Matteo 28:1-20; Marco 16:1-8, Luca 24:1-53; Giovanni 20:1-21:25). 
In aggiunta a queste narrazioni dettagliate nei quattro vangeli, vediamo che il libro degli Atti è una storia della proclamazione della risurrezione di Cristo. Le Epistole dipendono interamente dal presupposto che Gesù è vivo, che regna, che è attualmente il capo esaltato della chiesa, che si crede, si adora e che ritornerà in potenza e grande gloria per regnare come re sopra la terra. 
Il libro dell'Apocalisse presenta ripetutamente il Cristo risorto che regna in cielo e profetizza il suo ritorno per conquistare i suoi nemici e per regnare nella gloria. Così tutto il Nuovo Testamento rende testimonianza della risurrezione di Cristo. 

Riguardo la credibilità in primo luogo vediamo che:
A) La tomba era vuota.
Molte spiegazioni sono state date per cui la tomba era vuota, ma non sono credibili, per esempio alcuni hanno detto che i discepoli sono andati al sepolcro sbagliato. Se così fosse perché le autorità non mostrarono il corpo di Gesù? Oppure qualcuno potrebbe pensare che il corpo è stato rubato dai Romani o dai Giudei, o che furono i discepoli stessi. Ma perché mai i Romani dovevano rubare il corpo di Gesù? Non avevano nessun motivo. 
Per i Giudei poi, loro stessi avevano paura che i discepoli potessero rubare il corpo di Gesù e quindi dire poi che il Suo corpo era risuscitato (Matteo 27:62-66). Quando è avvenuta la resurrezione, i capi religiosi corruppero i soldati dando loro del denaro, in cambio della falsa testimonianza che a prendere il corpo di Gesù furono i suoi discepoli (Matteo 28:11-15). Ma questo non è possibile perché i discepoli erano impauriti e abbandonarono Gesù, come poterono improvvisamente essere diventati coraggiosi? 
Da Matteo 27:62-66 leggiamo che il sepolcro era sigillato, sigillato con il sigillo romano e chi lo rompeva era punito con la crocifissione, inoltre vi era una guardia. 
Se fosse stata una bugia dei discepoli, come mai questi uomini divennero coraggiosi tanto da affrontare le persecuzioni e di essere pronti a morire? È mai possibile che questi uomini fossero pronti a morire per una bugia da loro inventata? Da fuggiaschi avviliti e depressi questi uomini divennero testimoni che nessun avversario ha potuto mettere a tacere! 
Inoltre se fosse stata una bugia, questa poteva essere svergognata facilmente, Paul Althaus afferma che la resurrezione: "non avrebbe potuto essere sostenuta in Gerusalemme neanche per un solo giorno, neppure per una sola ora, se la tomba vuota non fosse stata un fatto incontestabile". 
Come dice ancora Fairbairn: “Il silenzio dei Giudei è significativo quanto il parlare dei cristiani”. Inoltre, la condizione delle fasce e del sudario, come sono stati trovati, dimostra che il corpo non è stato rubato. I ladri avrebbero preso il corpo così com’era, al massimo il sudario poteva anche cadere dal volto di Gesù, ma è stato piegato e messo in un luogo a parte. (Giovanni 20:6-7). 
Il sepolcro vuoto è impossibile da spiegare a parte la risurrezione corporale di Gesù. 

Riguardo la credibilità in secondo luogo vediamo che:
B) Gesù è stato visto vivo con diverse apparizioni, in circostanze diverse, in tempi diversi e da diverse persone.
Gli eventi della mattina della risurrezione e durante i quaranta giorni immediatamente successivi sembrano aver avuto luogo nel seguente ordine: quella mattina tre donne (Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo) si recarono al sepolcro e videro gli angeli (Matteo 28:1-8; Marco 16:1-7; Luca 24:1-8), si separarono al sepolcro, Maria Maddalena andò a comunicare il fatto a Giovanni e a Pietro (Giovanni 20:1-2), e le altre due donne( Giovanna e Maria) andarono a raccontare agli altri discepoli, che probabilmente erano a Betania (Luca 24:9-11). Allora Pietro e Giovanni corsero al sepolcro davanti a Maria Maddalena e non videro il corpo del Signore (Giovanni 20:3-10). 
In seguito, abbiamo dodici apparizioni di Cristo, a quanto pare in questo ordine: 
(1) A Maria, che si recò al sepolcro dopo Pietro e Giovanni avevano già lasciato (Marco 16:9; Giovanni 20:11-18).
(2) Alle altre donne per strada (Matteo 28:9-10).  
(3) Ai due sulla strada di Emmaus (Marco 16:12-1;3 Luca 24:13-33). 
(4) A Simon Pietro (Luca 24:34; 1 Corinzi 15:5). 
(5) Ai dieci apostoli senza Tommaso (Giovanni 20:19-24). 
(6) Agli undici discepoli con Tommaso (Giovanni 20:26-29). 
(7) Agli apostoli sul mare di Tiberiade (Giovanni 21:1-14). 
(8) Agli apostoli sul monte in Galilea (Matteo 28:16-20). 
(9) A più di cinquecento fratelli, allo stesso tempo (1 Corinzi 15:6). 
(10) A Giacomo (1 Corinzi 15:7). 
(11)Ai discepoli sul monte dell’ ascensione (Marco 16:19; Luca 24:50-52; Atti 1:9). 
(12) A Paolo (1 Corinzi 15:8).

Riguardo la credibilità in terzo luogo vediamo che:
C) Molti eventi successivi della storia attestano la risurrezione di Gesù.
Ad esempio, il giorno di Pentecoste, Pietro dichiara che Gesù era risorto, questo è avvenuto circa due mesi prima nella stessa città dove Pietro ha predicato, ma la sua predicazione riguardo la resurrezione di Gesù non è stata contestata o contraddetta.  Infatti, il suo messaggio è stato creduto da 3.000 persone. 
Il dottor John Warwick Montgomery commenta: “ Che i primi cristiani potessero confezionare una tale favola e poi predicarla fra coloro che avrebbero facilmente potuto smentirli col solo mostrare il cadavere di Gesù è qualcosa che passa i limiti della credibilità.” Ma ci sono altre prove come il cambiamento molto marcato di Pietro che durante l’arresto di Gesù lo aveva rinnegato, così anche gli atri discepoli, la nascita e crescita della chiesa, e l'inizio del culto di Domenica che per loro era una cosa impossibile visto che onoravano il sabato e infine il Nuovo Testamento stesso, se Gesù fosse rimasto sepolto nella tomba, la storia della sua vita e della Sua morte sarebbe rimasto sepolto con lui. Tutto ciò sono chiare prove o evidenze della risurrezione di Gesù. 
Quindi almeno per questi motivi possiamo dire che la resurrezione di Gesù è vera: 
(1)La tomba era vuota e non credibile che il corpo di Gesù potesse essere stato rubato da qualcuno. 
(2) Le apparizioni del Gesù risorto visto da varie persone in circostanze, posti e tempi diversi. 
(3) I discepoli furono trasformati da codardi a uomini coraggiosi pronti a morire per Gesù. 
(4) Il rispetto del primo giorno della settimana. I discepoli cominciarono a riunirsi per commemorare la risurrezione di Gesù (Giovanni 20:26; Atti 20:7; 1 Corinzi 16:2. Apocalisse 1:10).  
(5) L'esistenza della chiesa. L'esistenza della chiesa dipende dal fatto della risurrezione. La chiesa primitiva è cresciuta attraverso la predicazione della dottrina (Atti 2:24-32; 3:15; 4:2) e appunto perché operava Gesù essendo vivente edificava la Sua chiesa. 
(6) L’esistenza del Nuovo Testamento.

II LE CARATTERISTICHE DELLA RESURREZIONE.
A) La responsabilità della resurrezione di Gesù.
Chi ha resuscitato Gesù dai morti? Alcuni testi affermano che Dio Padre in particolare ha risuscitato Cristo dai morti Atti 2:22-24: "Uomini d'Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete, quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste;  24 ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto". (Romani 6:4; 1 Corinzi 6:14; Galati 1:1; Efesini 1:20). 
Ma altri testi parlano di Gesù come responsabile, autore della sua stessa resurrezione.  Giovanni 10:17-18: "Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio". (Cfr. Giovanni 2:19-21; 11:25; Ebrei 7:16). 
Entrambi perciò erano coinvolti.

Nelle caratteristiche vediamo:
B) La realtà della resurrezione di Gesù. 
Alcuni hanno pensato che Gesù in realtà non morì, ma che svenne e poi si rianimò. Quindi quando lo seppellirono aveva perso solo i sensi e non era morto. Ma i soldati lo dichiararono morto (Marco 15:45; Giovanni 19:33), e dal suo costato usciva sangue e acqua (Giovanni 19:33). Ma questi scettici dimenticano che Gesù subì una flagellazione romana, era così debole che non poteva portare la croce, gli furono forati mani e piedi, messo dentro un sepolcro chiuso con un grande masso e con una guardia romana. 
A proposito lo scettico David Friederich Strauss, che benché non credesse alla resurrezione, mise a tacere queste ipotesi dicendo: “È impossibile che un essere uscito mezzo morto  da un sepolcro, che chissà con quali forze aveva aperto, debole e in cattive condizioni di salute, bisognoso di medicazioni e d’aiuto, è impossibile, ribadisco, che un essere in tali condizioni, possa aver dato ai discepoli l’impressione che fosse un vincitore, che avesse vinto la morte, che fosse il principe della Vita. Eppure è questa l’impressione che ha dato il via al loro futuro ministero. Una resurrezione di questo tipo non avrebbe fatto altro che indebolire ulteriormente il rispetto che essi avevano di lui. A limite  avrebbero cercato di curarlo o incoraggiarlo, ma un Gesù così non avrebbe mai potuto cambiare il loro dolore in entusiasmo ed elevare la loro riverenza in adorazione.”  Questa teoria perciò è da scartare!

Nelle caratteristiche vediamo:
C) L’entità della resurrezione di Gesù.
Gesù è veramente morto e risorto con un corpo reale con i segni della sua morte! Le apparizioni di Cristo non sono come quelle del suo spirito o come semplici allucinazioni soggettive.  
Gesù aveva predetto che sarebbe risuscitato corporalmente (Matteo 12:40; Giovanni 2:19-21). 
Gli angeli davanti la Sua tomba dichiararono che era necessario che Gesù doveva essere dato nelle mani degli uomini, essere crocifisso e risorgere dai morti (Luca 24:6-8).
Gesù stesso ha dichiarato dopo la sua risurrezione che aveva carne e ossa. Luca 24:39: "Guardate le mie mani e i miei piedi, perché sono proprio io; toccatemi e guardate; perché un fantasma non ha carne e ossa come vedete che ho io". Matteo dice che le donne che incontrarono Gesù la mattina della risurrezione  gli strinsero i piedi (Matteo 28:9). 
Davide aveva profetizzato che la carne di Cristo non avrebbe subito la decomposizione (Salmi 16:10; Atti 2:31). Cristo condivideva il cibo in presenza dei suoi discepoli dopo la resurrezione (Luca 24:41-43; Atti 10:41). 
Gesù è venuto fuori dalla tomba con lo stesso corpo con cui è stato messo dentro la tomba, infatti, Gesù fece vedere i segni dei chiodi e il costato a Tommaso (Giovanni 20:25-28).  
Sembra che questi segni della sua crocifissione saranno visibile anche alla sua seconda venuta (Zaccaria 12:10; Apocalisse 1:7). 
Dunque il suo corpo risorto era chiaramente identificato con lo stesso quando fu crocifisso e sepolto.

Nelle caratteristiche vediamo infine:
D) L’unicità della resurrezione di Gesù.
(1) La resurrezione di Gesù era unica perché è risorto per non morire più.
Il figlio della vedova di Sarepta (1 Re 17:17-24), il figlio della Sunamita (2 Re 4:18-37), la figlia di Iairo (Marco 5:22-43), il giovane di Nain (Luca 7:11-17), Lazzaro (Giovanni 11), Tabita (Atti 9:36-43) ed Eutico (Atti 20:7-12), una volta riportati alla vita morirono di nuovo; ma non quello di Gesù non sarebbe mai più morto! (Romani 6:9. Cfr. 1 Corinzi 15:20,23).

(2) La resurrezione è stata unica perché aveva anche un corpo diverso dopo la risurrezione. 
Il corpo della risurrezione di Cristo è la stessa identità del suo corpo crocifisso, ma è per certi aspetti un corpo cambiato. 
Anche se non possiamo capire pienamente com’ era e come sia avvenuto, Gesù passò attraverso le porte chiuse (Giovanni 20:19) e scompariva improvvisamente (Luca 24:30-31,36-37), quindi non era soggetto alle limitazioni normali di un corpo umano, anche se alcuni studiosi pensano che sia stato una forma miracolosa e ancora non era un corpo proprio glorificato. Sappiamo con certezza che il Suo corpo oggi è glorioso, è diverso dal corpo dell’umiliazione, dal corpo umano (1 Corinzi 15:40-49; Filippesi 3:21), ma ci sono varie interpretazioni, quando questo è avvenuto se con la resurrezione o con l’ascensione in cielo, oppure tra la resurrezione e l’ascensione progressivamente. 
Comunque sia benché il corpo, era il Suo, aveva qualcosa di diverso e misterioso per passare le pareti o comparire e scomparire improvvisamente.

CONCLUSIONE
Josh McDowell: "Il credente in Gesù Cristo di oggi può avere l’assoluta fiducia, come l’ebbero i primi cristiani, che la sua fede è basata non su un mito o una leggenda, ma sul solido fatto storico della resurrezione di Cristo e della tomba vuota".

(1)La resurrezione di Gesù Cristo è una dimostrazione della potenza di Dio. (Efesini 1:18-20; vedi anche Matteo 22:29-32; Atti 2:24; 3:15; 10:40; 13:29-30; Galati 1:1; Colossesi 2:12).
Solo Dio può risuscitare dai morti! Niente è impossibile, o di difficile per Lui! (Matteo 19:26). Se Dio è per noi chi sarà contro di noi! (Romani 8:31). Avere Dio dalla nostra parte, o essere dalla Sua parte, significa essere in maggioranza!  I “giganti” saranno come cavallette!
    
(2) La risurrezione ha confermato Gesù Cristo come il Figlio di Dio. (Giovanni 20:30-31; vedi anche Giovanni 2:11; 6:2; Romani  1:4; Salmi 2:7-Atti 13:33). Gesù è più di un semplice uomo! “Egli non è il Grande, Egli è il solo!” (Carnegie Simpson). Gesù Cristo è unico nella storia, perché è unico nel Suo genere! Questo è dimostrato dalla Sua resurrezione!

(3) La resurrezione di Gesù Cristo è la base della fede e della predicazione 
apostolica, quindi della speranza cristiana. (1 Corinzi 15:14-15; Atti 3:15;4:33; 17:18; 24:21; Romani 10:9; 2 Timoteo 2:8; Ebrei 6:1-2; Atti 24:15; 1 Corinzi 15:19).

Il cristianesimo è nella sua essenza una religione di resurrezione. Il concetto di resurrezione è nel suo cuore, se non fosse vera, o se si dovesse rimuovere, il cristianesimo cesserebbe di esistere.
La resurrezione di Gesù Cristo non è un’ appendice alla fede, è la fede, la fede basata su una realtà storica. 
Egli è risorto! Il Signore è veramente risorto! Gesù è vivo ed è presente nel cristiano, nella chiesa! Se non fosse veramente risorto e quindi vivo la nostra fede, sarebbe come una lampadina senza elettricità!

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