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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Definizione e natura di Dio.


Definizione e natura di Dio.
In questo studio vedremo:
1. La Spiritualità di Dio.
2. La sostanza di Dio.
3. La personalità di Dio.
4. La libertà di Dio.

Che cosa intendiamo quando diciamo “Dio”? Dio può essere definito? 
Dio non può essere oggettivamente definito, nel senso di essere circoscritto completamente dal linguaggio umano, ma ciò non ha impedito e non impedisce ai cristiani di parlare o di sviluppare una descrizione di Dio. Quindi, Dio paradossalmente non può essere definito e nello stesso tempo può essere definito, ma fino a che punto lo possiamo definire? Se la definizione si intende chiarire i confini di Dio in modo che sia posto in una categoria nota rispetto ad altre specie, allora Dio non può essere definito. 
Dio non è un oggetto che può essere inserito nelle nostre categorie umane, è un essere a parte e noi siamo limitati per farlo in modo esaustivo. Infatti la nostra mente e il nostro linguaggio non può specificare con precisione quella realtà che va oltre la misura del nostro spazio e del nostro tempo. Noi siamo consapevoli che è abbastanza difficile definire una persona umana, così ancora più arduo sarà definire il Dio trascendente! Com’è difficile concepire Dio, così è  difficile definirlo in modo esauriente o rigoroso per i nostri limiti mentali e di lingua ( anche per i più consacrati, per coloro che lo amano sopra ogni cosa), perché Dio va oltre la nostra comprensione, perché Dio è l’inaccessibile, è l’ Altissimo  (1 Tim.6:16; Deut.4:34). 
Ma è anche vero che Dio viene incontro all’uomo, benché non può essere definito in modo pieno, Dio si è rivelato nella Bibbia e nella misura in cui Lui si è rivelato si può conoscere e quindi definire in una certa misura (1 Cor. 2:6-16), ma non circoscriverlo, inscatolarlo, perché, appunto, Dio è un essere infinito e incomparabile,  supremo e trascendente (Isaia 40:13-25;57:15). Pertanto, riguardo alla definizione di Dio, intendiamo descrivere Dio secondo la misura della Sua rivelazione, attraverso la Sua Parola, la Bibbia, e lo faremo umilmente, con la consapevolezza che Lo vediamo in modo oscuro (1 Cor.13:12), ma un giorno lo conosceremo chiaramente (1 Giov.3:2). 

Sono state date diverse definizioni riguardo a Dio dai filosofi e dai teologi. Per Platone, Dio è la mente eterna, la causa del bene in natura. Per Aristotele il primo motore immobile a cui fa capo tutto il movimento dell’universo. Spinoza, dava a Dio una visione panteistica, definiva Dio come una Sostanza, questa sostanza può essere considerata come Dio o come natura, perché tutto ciò che è, è in Dio , e senza Dio nessuna cosa può essere, né essere concepita. Ci sono state tante altre definizioni fatte dai filosofi riguardo a Dio (Leibniz, Kant, Fichte, Hegel, Comte,ecc.), ma non è lo scopo di questo scritto. 
Dal punto di vista biblico sono state date diverse definizioni riguardo Dio. Il Catechismo minore di Westminister, nella sua versione originale alla domanda: “Che cosa è Dio?” risponde: “Dio è uno spirito,infinito, eterno e immutabile nel suo essere e in sapienza, potenza, santità,giustizia, benignità e verità.” 
Hermann Hoeksema invece afferma: “Dio è l’unico semplice assoluto, puramente spirituale, personale Essere di infinite perfezioni, interamente immanente in tutto il mondo, ma essenzialmente trascendente in relazione a tutte le cose” 
Louis Berkhof lo definisce in questo modo: “Dio è uno, assoluto, immutabile e infinito nella sua conoscenza e saggezza, nella sua bontà e amore, nella Sua grazia e misericordia, nella sua giustizia e santità.”
Augustus Hopkins Strong: “Dio è l'infinito e perfetto Spirito, nel quale   tutte le cose hanno la loro origine, il sostegno, e fine”.  
Ma vogliamo vedere quattro aspetti riguardo la definizione di Dio, il resto, lo approfondiremo in altre occasioni. Vediamo la spiritualità, la  sostanza,  la personalità  e la libertà di Dio.

La Spiritualità di Dio.
Tom Shenton riguardo il fatto che Dio è spirito afferma: “Dio non  è "uno spirito," ma puro spirito. Egli è essenza spirituale pura, incontaminata, mai creata e priva di sostanza materiale, quindi libera da ogni sua limitazione o imperfezione. Come Spirito, egli non può essere "diviso" in parti né esteso ed è per definizione intangibile. Essendo privo di composizione, nessuna caratteristica relativa alla materia o alla carne può essergli attribuita. Egli è distinto dal mondo, completamente separato da ogni cosa corporea e non è possibile discernere la sua essenza mediante i sensi corporei. (I Corinzi 2:11-14).” 

Riguardo che Dio è spirito noi possiamo dire che:
1) Spirito è la Natura Intrinseca di Dio. 
Nella Bibbia,  in Giov.4:24 leggiamo: "Dio è spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità". In realtà noi troviamo altre due definizioni simili riguardo Dio e cioè Dio è Luce (1 Giov.1:5) e Dio è amore (1 Giov.4:9), queste due caratteristiche le studieremo quando parleremo degli attributi di Dio. Dio è Spirito (pneúma) indica che Dio nella Sua natura intima, propria, è un essere esclusivamente spirituale.

2) Spirito è la Natura Invisibile.
Benché Dio si rivela in teofanie, sogni e visioni e in tal senso si  rende visibile, (Gen. 32:30;  Eso.24:10; 33:11; Deut. 5:24; Gdc. 13:22; 1 Re 22:19; Is.6:1) ma nella Sua natura Dio  è invisibile. “Spirito” significa che Dio non è fatto di materia, non ha un corpo  fisico come noi, non è fatto di carne, Dio non ha carne, ossa o altre parti del corpo, perciò è intangibile. Dio non può essere visto nello stesso modo della materia corporea e fisica. 
Quando la Bibbia parla di Dio con espressioni del corpo umano (mano, dito, braccio,ecc.) sono espressioni antropomorfiche, che  vengono usate per aiutarci a comprendere la natura di Dio. Dunque “spirito” indica un essere non materiale, invisibile, intangibile, incorporeo, informe. Parlando di Gesù Paolo dice in  Col.1:15: " Egli è l'immagine del Dio  invisibile, il primogenito di ogni creatura". 1 Tim. 1:17: "Al Re eterno, immortale, invisibile, all'unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen". 
Dio non è soggetto a nessuna delle limitazioni  e condizioni come noi! Perciò Dio non ha bisogno di nessun luogo, di un locale dove abitare e non abita in nessun tempio  costruito da mani di uomo dice Paolo in Atti 17:24-25. 

3) Spirito è la Natura Inaccessibile all’ occhio umano.
1 Tim.6:14-16: "Ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all'apparizione del nostro Signore Gesù Cristo,  la  quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore  dei signori,  il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che  nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen".      
Dio è uno spirito puro, noi con questo corpo umano peccaminoso  non potremmo e possiamo stare alla sua presenza! Un giorno lo vedremo faccia a faccia e staremo alla Sua presenza con un corpo glorificato (1 Cor.15:42-54; 1 Giov.3:2; Apoc.21-22).

4) Spirito è la Natura Illimitata.
Essendo spirito, Dio è senza limiti. La differenza tra materiale e immateriale è notevole. Le cose materiali sono estese e delimitate le cose immateriali invece no. Possiamo osservare che un oggetto materiale finisce e ne comincia un altro. Al contrario, le cose immateriali non sono estesi e non hanno confini fisici. 
E.H.Bancroft: “Dio come Spirito è incorporeo, invisibile, senza sostanza materiale, senza caratteri fisici o passioni, è perciò libero da tutte le limitazioni temporali. Da quanto precede, abbiamo visto che Dio come spirito, deve essere conosciuto e ricevuto non dai sensi del corpo, ma dalle facoltà dell’anima, vivificante ed illuminante dallo Spirito Santo. 1 Cor.2:14.” 

Quindi:
a. In primo luogo Dio essendo Spirito non è limitato dallo spazio e non può essere misurato.        
Ger.23:24: "'Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto in modo che io non lo veda?' dice il SIGNORE. 'Io non riempio forse il cielo e la terra?' dice il SIGNORE". Così in Sal.139:7-10 leggiamo: "Dove potrei andarmene lontano dal tuo spirito, dove fuggirò dalla tua presenza?  Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra".     

b. In secondo luogo Dio essendo spirito non è limitato nel tempo.
La materia appartiene al tempo, lo Spirito no! Infatti Dio è eterno (Sal.90:2; 102:24-27,ecc.) Ma attenzione anche se Dio è Spirito noi vediamo che ha caratteristiche proprie di chi è una persona, è consapevole di se stesso e auto-determinato, quindi un Dio vivente che interviene nella vita degli uomini per realizzare i suoi progetti. 
A.A.Hodge: “ Egli è un essere razionale che distingue con infinita precisione il  vero ed il falso. Egli è un essere morale che distingue tra il giusto e l’ingiusto. Egli è un libero agente, la cui azione è auto-determinata dalla propria volontà.”   

5) La spiritualità di Dio indica che è indivisibile. 
Dio come spirito perciò non può essere scomposto, non ha un corpo.
Dio non è sparso nell’universo a pezzettini, Dio è presente nella Sua interezza in un posto come in un altro! (Sal.139:7-10).

6) La spiritualità di Dio indica che Dio è incorruttibile.
Perché Dio non ha un organo, non è materia nel suo essere, è anche incorruttibile e immortale. Il suo essere non subirà decadimento o deterioramento. Dio non si consumerà mai!  (1 Tim.6:16; Sal.90:2).

Le implicazioni
Il fatto che Dio è spirito significa che:
1) Dio non può essere rappresentato in forma umana (Es.20:4; Deut.4:12,15-18; Is.40:25). 
Sarebbe una distorsione di Dio e quindi un idolo. Così noi non dobbiamo mai pensare a Dio che nella sua essenza spirituale possiamo rappresentarlo con  caratteristiche del materiali.L’idolo è un insulto per la gloria di Dio! Le immagini di Dio o di Gesù, disonorano Dio perché offuscano la Sua gloria! Se Dio avesse voluto rappresentare con statue o idoli c’è lo avrebbe detto, ma non lo ha fatto, anzi ha detto il contrario! (Deut.4:15-20,23,ecc.). Inoltre sono fuorvianti, perché trasmettono idee sbagliate su chi è Dio!

2) Dio deve essere adorato in spirito. (Giov.4:24-25).
Charles Hodge: “L’idolatria consiste non soltanto nell’adorare falsi dèi, ma anche nell’adorare il vero Dio tramite immagini”.  
James I. Packer dice: “Nella sua applicazione cristiana, ciò significa che non dobbiamo fare uso di rappresentazioni visive o pittoriche del Dio trino, o di una qualsiasi persona della Trinità, ai fini dell’adorazione cristiana.” 

La sostanza di Dio
Qualcuno potrebbe pensare che essendo spirito, Dio sia senza sostanza. In realtà chi legge e studia la Bibbia sa molto bene che non è così! Che Dio sia spirito non significhi che sia senza sostanza.

1) In primo luogo se Dio fosse senza sostanza sarebbe un niente.
Dio non è un niente, Dio è! Dio è Colui che è! Così si presentato a Mosè, si è presentato con il nome Yahvè, appunto: Colui che è. Dio è l’Io Sono (Es.3:14-15); Colui che è! (Apoc.1:4). Dio è un reale effettivo essere! Dio non è una semplice idea o la proiezione di una mente malata che si è inventata Dio perché ne aveva bisogno. Dio non è una costruzione mentale, ma è una realtà oggettiva! Un’ idea non può creare la terra dal nulla! (Ebr.11:1-6). 
Un’idea non può governare la storia del mondo, Dio nella Sua provvidenza fa questo! (Ebr.1:1-3, Sal.99:1,ecc.).
Dio non è un’idea perché opera su ciò che ha creato secondo i suoi propositi (Ef.1:9-11). Dio non è un’idea, ma una sostanza che possiede delle caratteristiche peculiari che vengono definite come attributi(giusto, santo, ira, amore, saggio, ecc.). Inoltre la Bibbia ci fa capire che Dio ha una sostanza attribuendogli appunto la divinità (Col. 2:9, ecc.) e una natura divina (Gal. 4:8; 2 Pie.1:4). Dio, dunque è un essere reale, oggettivo e non una semplice idea dell'intelletto umano. 

2) In secondo luogo Dio non è una sostanza morta, ma viva.
L'idea che Dio è spirito esclude non solo l'idea di sostanza materiale, ma anche quella di  sostanza  inanimata. L'essere di Dio è intrinsecamente caratterizzato dalla vita, Dio è sostanza, essenza  viva. Egli è, dunque, chiamato “vivente”. Gios.3:10: "Poi Giosuè disse: 'Da questo riconoscerete che il Dio vivente è in mezzo a voi, e che egli scaccerà certamente davanti a voi i Cananei, gli Ittiti, gli Ivvei, i Ferezei, i Ghirgasei, gli Amorei e i Gebusei'". (cfr.1 Sam. 17:26;  Sal 84:2; Matt. 16:16; 1 Tim 3:15; Apoc. 7:2, ecc.).
La vita  implica sentimento, potere e attività. Dio ha tutto ciò! (Sal.115:3).Il Dio vivente è spesso in contrasto con gli idoli morti  per affermare che Dio è incomparabile (Sal. 115:3-9; Ger.10:10-11; Atti 14:15, 1 Tess. 1:9). Il nostro Dio è vivo, vede, ascolta e ama. Gli idoli  dei pagani sono morti, incapaci di vedere, sentire e amare. 
Dio è vivente e per questo il salmista aspirando alla presenza di Dio per adorarlo esclama: "Oh, quanto sono amabili le tue dimore, SIGNORE degli eserciti! L'anima mia langue e vien meno, sospirando i cortili del SIGNORE; il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al Dio vivente" (Sal. 84:2). 
Quindi quando si parla che Dio è un Dio vivente, si tratta di un Essere vivo, attivo e in movimento, opposto alla morte, alla mancanza di vita, di attività e di movimento. 
La vita di Dio è eterna, l'energia che proviene dal suo essere, è attiva all'interno  della creazione nel preservarla. Dio è la vita di tutto ciò che vive (Gen.1:21; Sal.36:9; Giov.5:26; Atti 17:25-26). Non solo è Dio vivente, ma anche la fonte della nostra vita attiva, è un Dio instancabile (Is. 40:28); non dorme mai (Sal.121:4), che vigila in modo particolare sui credenti (Sal.34:15). 
Il Dio vivente è eternamente attivo fin dall’inizio, Dio è un Dio che opera (Deut. 11:07; 1 Sam. 12:7; 150:2).
Pertanto Dio è una sostanza, ma non è una sostanza morta! Dio è  un “primo motore immobile”, ma Dio non è immobile, perché Egli è il “motore” in movimento!

La personalità di Dio. 
Dio è una persona, alcuni filosofi (Hegel- idealisti,) erroneamente hanno presentano Dio come un essere impersonale. E’ difficile per la mente umana afferrare la personalità di Dio, perché egli fa parte di una realtà invisibile e trascendente. Ma la Bibbia presenta Dio con caratteristiche di un essere personale: raziocinio, emozioni(non peccaminose come quelle dell’uomo)volontà. Dio molte volte si è presentato con rappresentazioni tipicamente umane(antropomorfismi) che ci aiutano a capire meglio la sua personalità.

1) Il Significato di personalità.
Per personalità intendiamo un’esistenza dotata di auto-coscienza e auto-determinazione, avere cioè, la coscienza o la consapevolezza di sé e della propria volontà, e la capacità di fare delle scelte, avere dei progetti, la capacità di prendere decisioni e portarli a compimento, in accordo con i propri desideri, non perché è costretto ad agire per cause altrui, ma perché (Dio) si compiace (Ef.1:9-11). Inoltre   come essere personale, Dio è  capace di avere rapporti di reciprocità personale con  altri  esseri personali. 

2) La Dimostrazione di personalità.
Dio si presenta con un nome come un essere consapevole di  se stesso, come l’Io Sono abbiamo detto prima Eso.3:14. (cfr. Gen. 17:1; 31:13, 46:3, Is.  42:6, Apoc.1:8). Questo nome indica che Dio è consapevole della Sua Unicità (cfr. Isa 43:10, 45:5,22, 46:9, Ose. 11:9). Dimostra che Lui non è un essere astratto, inconoscibile o una forza anonima, indica che Dio è un essere concreto, esiste, c’è. Inoltre indica anche che Dio vuole relazionare con il Suo popolo ( cosa che poi farà secondo un’alleanza Eso.20-40) e desidera che il Suo popolo relazioni con Lui, pertanto si fa conoscere come l’Iddio della storia che subentra nella storia del Suo popolo con atti salvifici con progetti ben specifici. 
I progetti di Dio nella Sua auto-determinazione non saranno frustrati, in quanto sono immutabili (Giob. 23:13; Is.46:10; Dan.4:35; Rom. 9:11; Ef. 1:9-11; Ebr. 6:17). 
Inoltre la Bibbia presenta Dio con quelle caratteristiche che sono proprie di una personalità: l'intelletto (Gen.18:19; Eso.3:7; Atti 15:18), sensibilità (Gen. 6:6 ; Sal. 103:8-14; Giov.3:16, Ef.4:30); volontà (Gen.3:15; Sal. 115:3; Giov.6:38). Ancora vediamo che Dio parla (Gen.1:3), vede (Gen.11:5), ascolta (Sal. 94:9, ecc.).
Per Dio vengono usati pronomi personali come “te” e “tu” (Giov.17:3); “Egli” (Sal.116:1-2). La personalità di Dio si vede dalla relazione di Creatore di tutte le cose (Gen.1:1; Atti 14:15; Apoc.4:11); di  Sovrano su tutto (Gen.50:20; Sal. 75:5-7; Dan. 4:32), di  Preservatore di tutte le cose, come Benefattore (Sal. 104:27-30; Matt. 6:26-30; 10:29-30,ecc.), come Padre dei Suoi figli (Giov.1:11-13;Gal.3:26.ecc.)
Dio perciò è un essere personale che comunica con la Sua creatura come vediamo con Adamo ed Eva per esempio Genesi 3. Dio non è un ufficio o un ente locale, una macchina o un computer che fornisce automaticamente informazioni. Egli conosce, ama, è un Padre buono. Lui si rivela e può essere chiamato, pregato. 
Così la natura del rapporto con Dio non è semplicemente una strada a senso unico, ma bilaterale dove Dio per primo prende l’iniziativa, si manifesta secondo la Sua grazia Sovrana, incontra l’uomo e l’uomo può aprirsi, prega e Lui ascolta, accoglie. 
Noi vediamo che Dio parla all’uomo e l’uomo, in questa relazione è chiamato a temerlo, a rispettarlo, ad amarlo, ad ubbidirgli! Dio come essere personale non solo ascolta e risponde alla preghiera (Matt.7:7; 21:22; Giac. 5,16), ma conforta e dà forza, aiuta coloro che soffrono e piangono (2 Cor 1:3-4; 7:6), benedice i giusti (Sal.1; 1 Pie. 3:14; Giac. 5:11), ma altresì  giudica i malvagi, è il giusto giudice (2 Pie. 2:4-9; Giuda 15; Sal. 75:10;Rom.2:5). 
Come essere personale Dio è amore, ama il mondo, e per questo amore ha mandato il suo Figlio nel mondo per morire per esso Giov.3:16. Come Paolo insegna, Dio ha assunto la condizione di servo per salvare coloro che Lui conosce (Fil. 2:5-8; 1 Pie.3:18; Matt. 20:2, Mat.7:23;Gal.4:8;Ef.1:4-11); questo mostra ancora la Sua personalità. 

La libertà di Dio.
Dire che Dio è libero equivale a dire che Dio è Sovrano in modo assoluto su tutto e tutti, agisce come vuole e non deve dare conto a nessuno, fa ciò che gli piace. Qualunque cosa il Signore vuole fa'! (Giob.42:2; Is.14:27; Dan.4:34-35; Sal.115:3; 135:6, Matt.11:26; Gal.1:15; Ef.1:5-11). 
Dio ha una sua volontà che non dipende dalla nostra! Rom.9:15-18. Tim Shenton sulla volontà libera di Dio afferma: “ Il volere di Dio è libero. Dio non è influenzato dalle cause esterne e quindi è assolutamente indipendente dalle sue creature e dalle loro azioni. Egli agisce se e come sceglie di agire, in accordo alle leggi che il suo stesso essere impone, senza alcun obbligo o costrizione da parte delle sue creature. Ogni cosa egli faccia è determinata dalla sua stessa saggezza, dalla sua bontà e dal suo senso della giustizia. 
Nel principio Dio era libero di creare o non creare, di decretare o meno la fondazione del mondo. Da allora egli è rimasto ugualmente libero di preservare l'universo o distruggerlo. Tale libertà non è indice di un'indifferenza da parte di Dio, bensì dell'auto-determinazione intrinseca al suo essere”.  Pertanto la volontà divina non è una semplice estensione o proiezione del volere umano è piuttosto la premessa e fondamento della volontà umana, l’uomo è chiamato a sottomettersi a Dio (Gia.4:6-7). 
Siamo chiamati all’umiltà. L’uomo fa i suoi progetti, ma questi riusciranno se sono coerenti con la Sua volontà (Pro.16:9;19:21; Giac.4:13-16). La Sua volontà (decretativa) è efficace e vittoriosa (Sal.33:10-11), è infinita potenza nel realizzare ciò che è nelle Sue intenzioni, scopi, progetti per la Sua gloria e il bene del Suo popolo, coerentemente alla Sua natura. La volontà di Dio è assolutamente libera, autodeterminata sempre verso il fine migliore in quanto è saggio e quindi è una volontà che vive in completa felicità, Dio è beato! (Rom.11:36; Col.1:16; Rom.8:28-29; 16:27;Ef.1:9-11; 1 Tim.6:15).

Domande
1. Secondo te, Dio può essere definito? Perché?
2. Definisci la spiritualità di Dio.
3. Che cosa s'intende che Dio non è privo di sostanza?
4. Che cosa s'intende per personalità di Dio?
5. Che cosa significa la libertà di Dio? 

Bibliografia

Catechismo minore di Westminister, una versione Battista, ed. Alfa e Omega, 2001.

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